Mercoledì 21 maggio 2025, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma Tor Vergata, si è tenuta la presentazione del progetto “TUP: Team Universitari Paralimpici”, un’iniziativa promossa dall’Università e dal Comitato Italiano Paralimpico.
L’obiettivo del progetto è promuovere i valori dell’integrazione e dell’inclusione in ambito universitario attraverso la pratica degli sport paralimpici.
Il progetto è rivolto principalmente agli studenti del Corso di Laurea in Scienze Motorie, che avranno la possibilità di studiare e specializzarsi nelle discipline paralimpiche proposte (calcio balilla, judo, tiro con l’arco…), affiancati da tecnici qualificati.
L’intento è offrire concrete prospettive lavorative ai giovani studenti, aumentare il numero di tecnici esperti nel panorama paralimpico italiano e, conseguentemente, innalzare il livello di preparazione degli atleti, supportati da professionisti e strumentazioni all’avanguardia.
Tra gli ospiti c’erano Monica Contrafatto, militare dell’Esercito e plurimedagliata dell’atletica paralimpica, Matteo Cavagnini, capitano della Nazionale di basket in carrozzina e atleta del Santa Lucia Roma, e il nostro Valerio Di Cocco, ex atleta agonista della Nazionale Italiana di parakarate e attualmente studente del Corso di Laurea in Dietistica presso Tor Vergata.
“Valerio – ci riporta il maestro Luca Nicosanti – ha potuto parlare di come lo sport abbia saputo mettere in ordine i tasselli della vita di un bambino di appena dieci anni che, nel 2014, si trovava in carrozzina, obeso e senza prospettive. Ha raccontato il suo percorso sportivo e di vita, dove le gare si alternavano agli allenamenti, fino ad arrivare ad intraprendere gli studi nella Nutrizione Umana. Nel 2022 esordisce in Nazionale e durante la sua carriera ha conquistato sei titoli italiani, due bronzi europei ed il titolo di vicecampione del Mondo di parakarate nel 2023.
Valerio ha avuto la possibilità di mostrare quanto lo sport e gli studi camminino di pari passo: uno non riesce ad esistere senza l’altro. Ha potuto commentare, a seguito anche di interventi dei relatori nel campo di Scienze Motorie, quanto la scienza e la ricerca siano essenziali nella pratica sportiva. Lo studio e la ricerca della perfezione (pilastri del Karate) sono la chiave del miglioramento sportivo. Per questo, ha appoggiato subito questa iniziativa poiché il reclutamento e la formazione di nuovi tecnici sono un valore aggiunto per il Mondo Paralimpico e per gli atleti stessi.”
Aggiunge, infine, il maestro Nicosanti: “Quella del 21 maggio è stata solo una giornata introduttiva per presentare un progetto di grande portata, capace di conciliare le principali dimensioni di vita di tanti giovani: sport, studio e formazione. Un segnale di quanto le Università e i principali enti sportivi siano pronti al dialogo e al sostegno concreto dei percorsi degli studenti-atleti.”