La XVII Olimpiade: Roma 1960 (IV)

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Roma 19 ottobre 2020 Pubblichiamo oggi un nuovo avvincente racconto storico narrato dall’arch. Livio Toschi, nella sua veste di storico della FIJLKAM. Buona lettura!

Il diploma, il manifesto e il film

Anche i diplomi, come le medaglie e i francobolli, furono introdotti all’Olimpiade di Atene nel 1896. Il diploma per i primi classificati della XVII Olimpiade, disegnato da Elio Tomei (62 x 47 cm), raffigurava una lapide marmorea su cui era inciso il nome, la disciplina e il piazzamento dell’atleta accanto allo stemma dei Giochi, ossia la Lupa e i cinque cerchi. Firmarono i diplomi il presidente del CIO, Avery Brundage, e il presidente del Comitato Organizzatore, Giulio Andreotti.

Concluso senza un vincitore l’apposito concorso nazionale per il manifesto (212 concorrenti), bandito il 31 gennaio 1957, la giuria invitò a una nuova gara i migliori 12 pittori cartellonisti italiani. Tra i 7 che accettarono l’invito fu scelto il quarantenne torinese Armando Testa, ma il Comitato per l’Arte e la Giunta del CONI gli chiesero diverse modifiche prima di approvarne il bozzetto. Il manifesto (70 x 99,5 cm) offriva una moderna interpretazione del cosiddetto “Capitello del Belvedere”, cui sovrapponeva la Lupa Capitolina. In realtà il capitello di marmo proconnesio (III secolo), rinvenuto nelle Terme di Alessandro Severo, è utilizzato dal XVIII secolo quale base della grande Pigna bronzea nel Nicchione del Vaticano; mostra un atleta vittorioso s’incorona con la mano destra, stringendo un ramo di palma con la sinistra. Del manifesto vennero stampate 290.000 copie in 11 lingue: 83.000 in italiano, 55.000 in inglese, 30.000 in francese, 22.000 in tedesco, ecc.
Una curiosità: è del 1912 il primo poster olimpico, perché i cosiddetti manifesti del 1896 e del 1908 sono soltanto le copertine del Rapporto ufficiale di Atene e del programma delle gare londinesi.

1. 2. Film La grande Olimpiade

Il primo film sportivo delle Olimpiadi, opera dell’Istituto Luce, risaliva al 1928. Il ricordo dei Giochi di Roma fu immortalato nel film a colori di Romolo Marcellini La Grande Olimpiade, realizzato ancora dall’Istituto Luce per conto del CONI (musiche di Angelo Francesco Lavagnino e Armando Trovajoli). Degli 80.000 metri di pellicola girati, ne furono scelti 12.000, poi ridotti a 4.000, per una proiezione di 135 minuti. Il film si concludeva con il sottofondo musicale dell’Inno del Sole (non Inno al Sole, come scrivono molti), dall’Iris di Pietro Mascagni.
La scelta dell’opera di Mascagni per l’inno e lo squillo ufficiale della XVII Olimpiade si deve all’attivissimo Marcello Garroni, segretario generale dei Giochi.

Nessun pittogramma e nessuna mascotte nel 1960. Il primo, ancor grezzo, tentativo di produrre dei pittogrammi risaliva ai Giochi di Londra del 1948, ma solo a Tokyo nel 1964 si concretizzò una moderna serie di simboli, sia per rappresentare i diversi sport, sia per offrire informazioni generali al pubblico attraverso un linguaggio universalmente compreso. Da allora i pittogrammi accompagnano immancabilmente ogni Olimpiade, come fanno le mascotte dal 1972, quando a Monaco di Baviera entrò in scena il bassotto Waldi, testa e coda blu e corpo variamente colorato a strisce verticali diseguali.

2. 3. Biglietto x la maratonaI biglietti (24,5 x 9,5 cm) sul recto a due colori mostravano monumenti e impianti disegnati da Corrado Mancioli, già citato quale autore dei 5 francobolli del 1959 (serie Preolimpica). I soggetti dei biglietti erano: la statua equestre di Marco Aurelio e il Campidoglio per la cerimonia di apertura, la fontana di Trevi per la cerimonia di chiusura, il mosaico delle “ragazze in bikini” di Piazza Armerina per la mostra Lo Sport nella Storia e nell’Arte, le colonne del Tempio di Saturno al Foro Romano (attraverso le quali si scorgeva il Campidoglio) accostate di volta in volta – cambiando il colore di fondo – a uno dei 18 impianti che ospitarono i diversi sport.

La città fu addobbata con 13.641 bandiere.

3. 4. La firma degli inviti ufficiali

Didascalie:

In copertina: Il manifesto della XVII Olimpiade, di Armando Testa.

1. Manifesto del film La Grande Olimpiade, di Romolo Marcellini.

2. Biglietto per la gara di maratona.

3. Giulio Onesti, presidente del Comitato Esecutivo, e Giulio Andreotti, presidente del Comitato Organizzatore.

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