Dalle Marche la triste notizia… addio a Guy Ruelle

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maestro guy ruelleIeri è scomparso Guy Ruelle. Maestro di judo, già arbitro internazionale, aveva 68 anni ed era malato da tempo. La triste notizia è rimbalzata immediatamente sui profili social degli amici a lui più vicini e dei numerosissimi allievi, che erano diventati di fatto la sua famiglia, dato che Guy aveva perso la sorella e la moglie in seguito alla stessa malattia che ha poi spento anche la sua vita. Assieme a FIJLKAM Marche, la triste notizia è stata riportata in cronaca anche da diversi quotidiani.

È morto questa mattina alle 4,40 all’hospice di Fossombrone, dove era ricoverato per l’aggravarsi della malattia Guy Ruelle. Aveva 68 anni. Già da una settimana era debolissimo, mangiava sempre meno ed era cosciente della sua situazione. Dopo aver avuto una paura tremenda al tempo del Covid lo ha portato via il cancro.

Ruelle era commissario tecnico della nazionale di San Marino e soprattutto, l’anima del Judo Fazi club Pesaro con sede nella scuola Cantarini, in via del Carso, in zona Tombaccia; infatti, il nome Fazi deriva proprio da Juri Fazi, che oggi conosciamo come imprenditore di successo, ma che in precedenza è stato 14 volte campione italiano ed ha partecipato a due Olimpiadi.

Ruelle era laureato in medicina e chirurgia; è stato un atleta di interesse nazionale, dirigente del Coni, istruttore federale, arbitro internazionale e cintura nera V° dan di judo.

Guy Ruelle è stato il maestro di judo di tanti bambini, la mamma di Elia lo ricorda così: "Per dieci anni passati tra allenamenti stage e viaggi, è diventato con il tempo un grande amico di famiglia con il quale fino all’ultimo abbiamo condiviso la nostra quotidianità vedendo crescere suoi allievi da bambini a ragazzi con ben saldi i principi della sua disciplina, l’educazione ed il rispetto. Questo è stato il regalo che ha lasciato a tutti noi".

Il Carlino ha scritto tante volte di Guy Ruelle; toccante il ricordo di Filippo Canter, 14 anni di Pesaro, studente del liceo scientifico Marconi, che qualche mese fa ha conquistato il titolo italiano di Judo: "Lo dedico non solo a me e alla mia famiglia, ma soprattutto a lui, al mio allenatore".

In quell’occasione Ruelle rispose: "Lotto con il cancro da giugno e per me venire in palestra è tutta vita anche se ovviamente non è facile, dopo una lunga serie di chemio e dopo avere perso mia moglie per lo stesso motivo e mia sorella". E poi: "Ora non posso più cimentarmi in esercizi pesanti ma insegnare Judo nonostante le mie condizioni di salute mi aiuta molto". Ancora da fissare la data del funerale. (Fonte: Il Resto del Carlino di mercoledì 6 marzo)