Festa per i 50 anni dell'Accademia Nazionale di Judo

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Se si vuole fare un resoconto della Cerimonia di Celebrazione del cinquantenario dell’Accademia Nazionale Italiana di Judo non si può che cominciare con la seguente frase: GRAZIE PRESIDENTE!
Domenico Falcone ci ha aperto le porte della “Casa” federale; ha messo a nostra disposizione servizi, impianti ed attrezzature; ci ha onorato con la sua presenza ai lavori.
Insieme a quelli dovuti al Presidente, i nostri ringraziamenti vanno anche al Segretario Generale Massimiliano Benucci ed ai suoi collaboratori, Francesca Mirti per l’organizzazione, Giuseppe Giacalone per la parte amministrativa, Dominic Aloisio per la parte tecnica, Gianrico Sivori per l’allestimento della cena del sabato sera e Alessandro Menale per le riprese.
Con la qualifica di “Amici dell’Accademia” erano presenti:
Roberto Fabbricini, in quegli anni Dirigente del Servizio di Preparazione Olimpica e nel primo quadriennio della Presidenza CONI di Giovanni Malagò, Segretario Generale del C.O.N.I. e
i P.O. (Probabili Olimpici) Mario Vecchi e Sandro Rosati. Quest’ultimo, ricopre attualmente la carica di Presidente del Comitato Regionale Lazio della Federazione.
L’Arch. Livio Toschi – Storico ufficiale della Federazione e Direttore del Museo Federale - ha aperto i lavori anche come spettatore, oltre che nelle vesti di moderatore dell’evento. Infatti ha avuto l’opportunità di approcciarsi ad una realtà che gli era pressoché sconosciuta e anche di valutare la grande varietà di documenti e oggettistica in possesso degli ex accademisti tanto da ipotizzare la costituzione di un’ala dedicata all’Accademia in seno al Museo.
Ma cerchiamo di ripercorrere le tappe che hanno portato alla reunion del 12 settembre.
L’iniziativa nasce da un gruppo “Facebook” - Amici dell’ANIJ e del CPO anni ’70 - formatosi durante il triste periodo della “quarantena” e che oggi conta oltre 260 iscritti.
Lanciata l’idea si è formato un gruppo di volenterosi che hanno assunto l’onere dell’organizzazione dell’evento:
il M° Silvano Gabotti per il nord Italia
il M° Orfeo Francesconi per il centro e le isole
Il M° Enzo Failla per il sud
Al gruppo si univa il M° Franco Testa
Alla presidenza del “Comitato Organizzatore” veniva votato dagli appartenenti al Gruppo il M° Flavio Frattarolo – Prefetto dell’Accademia. Con funzioni di coordinamento e segreteria Rodolfo Saraceni.
Credetemi, senza l’impegno di questi amici non si sarebbe venuti a capo dell’organizzazione e l’iniziativa sarebbe abortita. Failla e Francesconi hanno mantenuto i contatti operativi con la struttura federale; Testa e Gabotti hanno fatto ricerche di mercato e hanno consentito la realizzazione dell’oggettistica da offrire ai partecipanti. In particolare Gabotti coadiuvato dal M° Tiziano Martinengo, hanno compilato attestati e cartoncino di benvenuto e assemblato materialmente i KIT. Credo di poter rappresentare il pensiero di tutti rivolgendo loro il più sentito ringraziamento per l’impegno profuso.
La cerimonia si è aperta osservando un minuto di silenzio in memoria di tutti gli Accademisti, Docenti e Dirigenti che nel corso di questi anni ci hanno lasciato.
Per voce del nostro moderatore sono stati riportati ai presenti i saluti dei Maestri Addamiani, Gaddi e Romani, del prof. Sergio Fati, della Prof.ssa Linda La Penna che per diversi motivi non hanno potuto prendere parte alla manifestazione.
La parola quindi al Presidente Federale che ripercorrendo la storia di questi 50 anni ha legato le figure dell’Avv. Ceracchini e del Presidente Pellicone, dimostrando come questi due grandi personaggi abbiano con le loro azioni e realizzazioni personificato il motto accademico “Nel Progresso la Tradizione”. Emblematica la raffigurazione dei due personaggi: Pellicone sulla gigantografia esposta nell’Aula Magna e Ceracchini sul maxi schermo.
Il Presidente ha ricordato che la sede dell’Accademia, in Viale della tecnica all’EUR, ha ospitato anche gli atleti del Centro di Preparazione Olimpica. Da quel nucleo si è poi sviluppato un movimento agonistico che ha prodotto innumerevoli successi in ambito internazionale e, soprattutto, nelle sedi olimpiche. L’ultima edizione dei Giochi ha visto la Federazione conquistare il maggior numero di medaglie nella storia delle partecipazioni olimpiche dopo Los Angeles 1932 .
Prima di proseguire nei lavori il Presidente Federale, in riconoscimento della sua attività e dei meriti acquisiti nell’ambito del judo italiano e per aver dimostrato di essere stato sempre partecipe delle vicende federali, ha conferito a Rodolfo Saraceni la “Cintura Nera ad Honorem”. Immaginatevi con quanta emozione accolta.
Si apre quindi lo spazio dedicato alle “relazioni”.
Il primo intervento è del M° Flavio Frattarolo, storico “Prefetto” che in una bellissima e toccante rievocazione ha tratteggiato la figura dell’Avv. Augusto Ceracchini, fondatore dell’ Accademia
Inizia il M° Bruno Carmeni che con dovizia di notizie e copiosa documentazione riprodotta sul maxi schermo dell’Aula Magna del Centro Olimpico, ha rievocato gli antefatti che hanno portato alla costituzione dell’Accademia e ai primi passi compiuti, con spirito pionieristico dagli Accademisti dei primi corsi.
È seguito l’intervento del M° Enzo Failla che ha voluto sottolineare come l’esperienza accademica non fosse solamente indirizzata alla formazione di tecnici sportivi bensì, attraverso la multidisciplinarità consentisse ai partecipanti di acquisire la conoscenza necessaria a rappresentare la futura classe dirigente, esprimendo anche il concetto – poi ripreso dal Presidente Federale nelle sue conclusioni – di una continuità operativa dell’Accademia con la Scuola Federale.
Conclude la serie degli interventi Rodolfo Saraceni che sinteticamente illustra alcune proposte: L’istituzione di una Associazione degli Accademisti; la realizzazione di un “annuario” dell’Accademia che comprenda tutti i partecipanti a partire dal corso “alfa” sino all’ultimo corso indetto presso la nuova sede del Centro Olimpico; l’apertura presso il Museo federale di una sezione dedicata all’Accademia.
Dopo un breve intervallo e l’intervento di alcuni dei presenti, il Presidente federale conclude la manifestazione con la prospettiva di un recupero dell’attività dell’istituzione accademica che non si trovi in contrapposizione con le attività della Scuola Nazionale ma che con essa interagisca anche in una visione interdisciplinare.
È con questi auspici che si conclude la FESTA DEI 50 ANNI DELL’ACCADEMIA. Una manifestazione che ha dimostrato come lo spirito di gruppo abbia la capacità di ravvivare vecchi ricordi rendendoli ancora vivi ed attuali.
Il filmato integrale della cerimonia è visionabile su YOUTUBE al seguente link.

News a cura di Rodolfo Saraceni