Si è chiusa con un bilancio da incorniciare la spedizione azzurra ai Campionati Europei di Karate 2025. La Nazionale senior e quella di parakarate hanno conquistato 12 medaglie complessive: 3 ori, 2 argenti e 7 bronzi, tra individuali e squadre, confermandosi tra le nazioni più competitive a livello continentale.
Dopo le cronache di gara, è tempo di bilanci: ecco le riflessioni di Luca Valdesi, Direttore Tecnico della Nazionale, e del maestro Luca Nicosanti, presidente della Commissione Nazionale Parakarate.
Intervista a Luca Valdesi – Direttore Tecnico Nazionale FIJLKAM Karate
Un commento sul risultato complessivo: tra karate e parakarate l’Italia ha chiuso con 12 medaglie, di cui 3 d’oro. Cosa significa questo risultato per la Nazionale?
“Abbiamo concluso questi Campionati Europei e siamo molto soddisfatti delle medaglie vinte. I medaglieri tra karate e parakarate sono divisi e noi siamo riusciti a prendere il quinto posto, ma ben 4 medaglie, nel parakarate e addirittura il secondo posto nel medagliere generale del karate. Siamo contenti perché il livello cresce di anno in anno, abbiamo superato tutte le nazioni tranne la Germania, che ha un oro in più ma un numero complessivo comunque inferiore all’Italia.”
Come si riesce a mantenere un livello così alto e a migliorarsi di anno in anno?
“Riconfermarsi ogni anno è molto difficile, non ci sono formule segrete, l’unica cosa da fare è lavorare ogni giorno di più, in maniera intelligente e produttiva. Abbiamo rinnovato e aumentato il numero dei tecnici della nazionale di kumite. Questo ci permette di avere ulteriori punti di vista di persone molto esperte, come il maestro Talarico e Andrea Torre, che si sono uniti a Christian Verrecchia. Così riusciamo ad avere un lavoro ancora più efficace. L’unico piccolo segreto è riuscire a coadiuvare la nostra storia nel mondo del karate con le innovazioni e le nuove metodologie di allenamento. Questo ci permette di essere sempre tra le prime nazioni in Europa.”
Il kata ha portato a casa 4 medaglie su 4. Quanto valgono questi risultati per il settore?
“Come tradizione… oserei dire! Siamo tra le prime tre nazioni al mondo. Abbiamo fatto veramente bene: la squadra maschile ha disputato una finale per l’oro dopo otto anni; finalmente è arrivato l’oro per Terryana D’Onofrio, un’atleta che può aprire un ciclo perché dimostra doti tecniche e atletiche superiori alle avversarie; la squadra femminile è molto giovane come anche Alessio Ghinami, l’individualista maschile, e non potranno che migliorarsi nel futuro. In ogni caso, le quattro medaglie ci riempiono d’orgoglio e ci lasciano ben sperare per il futuro.”
Anche il kumite ha brillato, soprattutto con la riconferma d’oro della squadra maschile…
“Siamo veramente tutti molto orgogliosi di questo titolo. Vincere due ori continentali di fila è veramente difficile e non credo che molte nazioni siano riuscite a farlo in passato. Abbiamo una squadra molto forte, sin dall’inizio ero convinto che avrebbero fatto benissimo e così è stato!”
Dopo questo risultato, come prosegue l’attività della nazionale senior?
“Questa sera torneremo in Italia, ognuno alle proprie società di appartenenza. Ma domani saremo di nuovo al lavoro, in vista del prossimo impegno: la Premier League di Rabat in programma a fine mese. È un evento importante perché è l’ultima tappa che darà punti ranking per la qualificazione ai Mondiali di novembre. Partiremo con la nazionale al completo, i 12 dell’individuale. Alcuni hanno già ottenuto la qualificazione attraverso gli Europei, mentre altri si giocheranno le loro carte per qualificarsi tramite ranking. Poi, a ottobre, ci sarà la gara di qualificazione secca a Parigi.”
Intervista a Luca Nicosanti – Presidente Commissione Nazionale Parakarate
Maestro Nicosanti, il parakarate italiano torna da Yerevan con 4 medaglie e tante conferme…
“Questo risultato conferma ancora una volta quanto il parakarate italiano sia una realtà ormai consolidata e in continua crescita. Siamo partiti per questo Europeo con una squadra rinnovata: su sei atleti in gara, ben tre erano nuovi alla squadra — Merlo Pietro per la K30, Patrick Buwalda per la K22 maschile e Claudia Polenta per la K22 femminile. Purtroppo, abbiamo dovuto lasciare a casa due pilastri come Benedetta Belotti (campionessa europea K10) e Valerio Di Cocco (vice campione del mondo K30), entrambi assenti per motivi di salute, e questo ovviamente ha reso ancora più difficile riconfermarci ai vertici dopo il primo posto nel medagliere conquistato ai campionati europei dell’anno scorso in Croazia.”
Nonostante queste difficoltà, abbiamo portato 6 atleti all'Europeo e tutti e 6 sono arrivati in finale, portando a casa 4 medaglie: il solito oro di Mattia Allesina nella K22 maschile che si conferma campione europeo per la terza volta di seguito e poi i bronzi di Merlo (K30 maschile), Buwalda (K22 maschile), Yakymashko (K21 femminile). Dispiace che nella finale per il terzo e il quinto posto della K22 maschile siano stati costretti a sfidarsi due italiani, Alfonsi e Buwalda: una situazione che da un lato ci assicurava una medaglia, ma dall’altro ci imponeva di vedere uno dei nostri atleti escluso dal podio.”
Insomma, è un movimento in grande crescita…
“Chiudiamo quinti nel medagliere generale, ma primi per numero di medaglie vinte insieme alla Francia. Questo risultato non è frutto del caso, ma del grande lavoro che stiamo portando avanti in FIJLKAM: il movimento del parakarate sta crescendo in modo esponenziale, basti pensare che agli ultimi Campionati Italiani abbiamo avuto 92 partecipanti, con un incremento di oltre il 500% dal 2021 a oggi. Stiamo innovando anche nelle formule di gara, con l’introduzione del kata a squadre e, a giugno, con il primo evento di parakarate beach ad Arzachena. Il parakarate in FIJLKAM ormai è una realtà solida, fatta di impegno, inclusione e successi. Dietro a questi risultati c’è la determinazione degli atleti, ma soprattutto il duro lavoro dei tecnici e delle loro società.”