Amarcord Loriga: Le Olimpiadi del 1960 a Roma

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Roma 25 aprile 2020 Riprende oggi un appuntamento fisso con le storie raccontate da un grande amico della FIJLKAM, il giornalista Vanni Lòriga, uno dei massimi esperti di sport in Italia. Racconterà per inostri appassionati lettori dei campioni olimpici delle nostre discipline, ma anche le curiosità e gli aneddoti di personaggi famosi e a volte insospettabilmente legati ai nostri sport.


Nei giorni scorsi si è parlato della Lotta Olimpica 1960 e della Basilica di Massenzio. Vi proponiamo una fotografia d'epoca e raccontiamo qualcosa di quella Olimpiade romana.
Anzitutto la Basilica dovrebbe essere più propriamente chiamata di Costantino. Massenzio ne aveva iniziato la costruzione nel 303 d.C. ma fu Costantino, dopo la battaglia di Saxa Rubra, che la terminò nel 313. Chiamata anche Basilica Nova fu adibita ad ospitare le attività giudiziarie.Sole che sorgi libero e giocondo--
Considerate le sue caratteristiche fu scelta per ospitare i due tornei di lotta greco-romana e libera. Sotto le tre magnifiche volte alte 35 metri furono collocati tre tappeti quadrati ; sullo spazio antistante furono sistemati gli spettatori. Per la stampa un settore speciale con venti cabine telefoniche e servizi di ogni genere fra cui interpreti in molte lingue. Ambiente storicamente inimitabile, posizione invidiabile a pochi metri dal Colosseo. Tutto bene, anzi benissimo? No, perché purtroppo i tre tappeti di gara, esposti al sole romano, ben presto divennero quasi incandescenti ed erano impraticabili.
Si dimette il grande Emilio Izzo
Si decise di cambiare gli orari e venne posto sotto accusa il responsabile organizzativo. Il quale rispondeva al nome del Professor Emilio Izzo, fondatore nel 1946 del CUS Roma e lottatore mentre frequentava la Minerva. Laureatosi in medicina, nel 1952 si era trasferito in Finlandia specializzandosi in chirurgia plastica. Nel campo fu fra i migliori in Italia. Non aveva nessuna responsabilità nella determinazione degli orari indicati dalla Federazione Internazionale né nella scelta del luogo ma, uomo di onore quale era, si assunse ogni colpa e si dimise. Gli subentrò il genovese Anselmo Bafico, consigliere federale nel settore pesistico. I tornei di Lotta furono portati regolarmente a termine con il dominio assoluto degli atleti turchi.

Ignazio Fabra battuto " ai punti"
Gli Azzurri non salirono sul podio che venne sfiorato dal grecoromanista Umberto Trippa e nella libera da Gaetano De Vecchi e Pietro Marescalchi, tutti classicati al quarto posto. Commovente ed esaltante la prova di Ignazio Fabra alla terza delle sue quattro Olimpiadi. Dopo gli argenti di Helsinki e Melbourne a Roma è soltanto quinto. Partito con tre vittorie ai punti è, per il regolamento di allora, penalizzato di tre punti. unom per ogni vittoria che non sia prima del limite. Incappa poi in un pareggio (due punti...) ed al quinto turno è siperato, ai punti, dal fututo vincitore del titolo Dumitri Pirvulescu. Il grande e silenzioso palermitano è solo quinto...

Ignazio Fabraignazio fabra 01

Le ruspe tra i reperti romani...?
Ora la Basilica di Massenzio è pericolante. Le ultime ingiurie le sono state inferte dai lavori per la Linea C della Metropolitana. Che non manca di problemi sempre nuovi. Era attesa al Colosseo un paio di anni fa ma è ancora ferma a Porta Metronia: si dice che per collegarsi alla Linea B basterà attendere il 2024... intanto si sono fermati gli scavi che puntavano a Piazza Venezia, sfiorando la nostra Basilica. I lavori sono sospesi e ci sono problemi per recuperare le talpe escavatrici che sono ferme. Si è ipotizzato che vengano lì sotterrate.... Cosi magari fra mille anni i futuri archeologi potrebbero affermare. " Te lo avevo detto io che gli antichi Romani avevano già il Metro...". Speriano bene e ci acconteremo che la Basilica Nova resti lì in eterno.

 

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