Mixed Teams Event: Italia eliminata a Essen e Skopje, ma buone prospettive per il futuro

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Roma, 26 luglio 2025. Cala il sipario su due importanti appuntamenti internazionali che hanno visto protagoniste le rappresentative italiane universitaria e giovanile, entrambe impegnate nei rispettivi Mixed Teams Event. Due eliminazioni al primo turno, ma anche due prestazioni che raccontano molto di più del semplice punteggio finale.

Si chiude precocemente l’avventura della squadra universitaria azzurra ad Essen, dove l’Italia, pur presentandosi con una formazione ridotta, ha dimostrato carattere e coesione. Privata di alcuni elementi fondamentali, tra cui il peso massimo maschile, la compagine italiana è scesa sul tatami affrontando con coraggio un’avversaria solida come l’Olanda. L’inizio in salita 0-1 a tavolino per l’assenza nella categoria +90 kg non ha però impedito la rimonta. Giulia Carnà (Fiamme Oro) ha subito riportato l’equilibrio con una prestazione brillante, mettendo a segno due waza-ari su Van Der Salm. A seguire, Alessio De Luca (CS Esercito) ha ceduto contro Thijssen, cedendo solo per uno yuko. Ma la reazione italiana non si è fatta attendere: Martina Esposito (CS Carabinieri) ha dominato il suo incontro fino all’ippon del 2-2 su Renes. Nel momento decisivo, la bilancia è però tornata a pendere a favore dell’Olanda: Manuel Parlati (Fiamme Oro) ed Erica Simonetti (CS Esercito) si sono battuti con generosità, ma hanno dovuto cedere il passo rispettivamente a De Bruin e Sweers, fissando il punteggio finale sul 4-2 per gli avversari. Nonostante la sconfitta, l’Italia esce a testa alta da questo confronto. Il gruppo ha dimostrato valore tecnico e questa edizione delle Universiadi rimarrà un’esperienza che rafforza il cammino di questi atleti verso traguardi sempre più ambiziosi. É ciò che dichiara anche il coach Massimo Parlati: “Sapevamo fosse difficile. La squadra era in netta emergenza. Forse siamo stati un pochino penalizzati ma i ragazzi sono stati bravissimi in ogni incontro.”

Stessa sorte per la selezione giovanile impegnata agli EYOF di Skopje. L’Italia giovanile ha dovuto infatti alzare bandiera bianca all’esordio. A sbarrare la strada agli azzurrini è stata la Serbia, poi laureatasi campione della competizione. Condizionata fin da subito dall’assenza nella categoria del peso massimo femminile, con conseguente svantaggio di 0-1, la squadra azzurra ha affrontato con coraggio un match complesso. Antonio Capezzuto (ASD Judo Fuorigrotta) ha ceduto per un solo yuko contro Simic, mentre Aurora Ferro (ASD Mandraccio Roma) ha subito un ippon per osae-komi da Rasic, portando la Serbia sul 3-0. Giuseppe Gesuele (Centro Sportivo Pomilia), con una prova di grande spessore tecnico, ha conquistato il primo punto per gli azzurri, grazie a uno yuko e un ippon ai danni di Radanov. Nel match successivo Marika Cavaglià (CRS Akiyama Settimo) non è riuscita a contenere Andric, incassando due yuko che hanno sancito la vittoria serba. Il risultato finale (4-1) non racconta fino in fondo la prova degli azzurrini, che hanno affrontato l’avversaria più forte del torneo.

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