Judo

L'Italia del Judo tra Bardonecchia e Ponticelli

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Roma, 28 dicembre 2025. Il Judo italiano non conosce soste e mentre le città si vestono a festa, centinaia di judoka provenienti da tutta Europa hanno scelto di chiudere il 2025 sul tatami, dividendosi tra le vette innevate della Val di Susa e il calore sportivo del Golfo di Napoli. Due eventi, il Natale Judo Camp di Bardonecchia e il Randori Day di Ponticelli, che, pur con anime diverse, rappresentano il cuore pulsante dell'attività agonistica e promozionale di fine anno.

 

Bardonecchia: stelle mondiali sul tatami alpino

Presso il Palazzetto dello Sport di Bardonecchia, l’atmosfera è quella delle grandi occasioni. Dal 26 al 29 dicembre, il Natale Judo Camp organizzato dall’Akiyama Settimo Torinese  ha trasformato la località alpina nella capitale tecnica della disciplina. Quest’anno, il richiamo per gli oltre 1.100 partecipanti è irresistibile grazie alla presenza di due icone del judo moderno: il giapponese Soichi Hashimoto e lo svedese Tommy Macias. Hashimoto, leggenda della categoria −73 kg torna a Bardonecchia dopo aver recentemente annunciato il ritiro dalle competizioni attive. La sua presenza offre ai partecipanti un’opportunità rara di apprendere i segreti della scuola nipponica. Accanto a lui, Macias conferma il suo legame con l'evento dopo il successo dell'edizione precedente, portando in dote la sua rinomata efficacia tattica e la freschezza di un tecnico che sa parlare ai giovani campioni. Numerosi i club stranieri presenti provenienti da Kosovo, Slovenia, Ungheria, Francia, Grecia, Svizzera e Montenegro così come numerosi gli atleti di alto livello come Kelmendi, Gahie, Lombardo e Basile solo per citarne alcuni.

 

Ponticelli: la maratona dei mille combattimenti

Spostandosi a sud, al PalaVesuvio di Ponticelli, il clima non è meno rovente. Dal 28 al 30 dicembre, è in programma la 15ª edizione del Randori Day, il tradizionale appuntamento organizzato dalle società Pomilia, Nippon Napoli e New Body Center con il supporto del Comitato Regionale FIJLKAM Campania. Se Bardonecchia punta sulla lezione magistrale, Ponticelli è il regno del randori. L’edizione 2025 registra una partecipazione record, con oltre 1000 atleti provenienti da ogni angolo d’Italia che alla presenza del Presidente Federale Gianni Morsiani e dei Consiglieri del settore Judo, fanno da palcoscenico per la consegna del 7° dan al Presidente settore Judo Giuseppe Matera. Per tre giorni, le sei sessioni di allenamento metteranno a dura prova la resistenza di Esordienti, Cadetti, Juniores e Seniores. Sotto lo sguardo di tutti i tecnici federali presenti, i ragazzi avranno l'opportunità di "incrociare i kumi-kata" con i membri delle squadre nazionali giovanili e con gli atleti dei gruppi sportivi militari. È qui, tra le mura del PalaVesuvio, che si forgia il carattere agonistico: centinaia di combattimenti senza sosta per affinare il senso del tempo, la gestione dello stress e la condizione fisica in vista degli appuntamenti nazionali di inizio 2026.

 

Nonostante la distanza geografica, Bardonecchia e Ponticelli sono vasi comunicanti. Molte società sportive scelgono di dividere i propri team o di alternare le partecipazioni di anno in anno, cercando ora il perfezionamento tecnico, ora la quantità e la varietà dei partner di allenamento. Il successo di questi due stage invernali conferma il momento d’oro del judo italiano. La capacità di attrarre campioni del calibro di Hashimoto o di mobilitare oltre 1000 atleti per una maratona di combattimenti a Napoli dimostra che il movimento è vivo, radicato nel territorio e proiettato verso il prossimo quadriennio olimpico. Per i judoka italiani, il brindisi di Capodanno arriva solo dopo l’ultimo hajime e l’ultimo rei sul tatami.