Judo

Argento e bronzo per l’Italia ai Mondiali di kata a Pordenone

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Pordenone, 22 settembre 2012. Nessuno ferma il Giappone, ma l’Italia c’è. È questo il tema della prima giornata del campionato del mondo di judo kata a Pordenone, con l’inno giapponese suonato per tre volte nei tre kata in gara, ma anche con una bella Italia, che ha meritato l’argento con Ilaria Sozzi e Marta Frittoli nel Ju no Kata ed il bronzo con Andrea Fregnan e Stefano Moregola nel Katame no kata. Il Giappone dunque, continua a non avere rivali, ma con due medaglie l’Italia si è ritagliata subito uno spazio al secondo posto del medagliere, lasciandosi alle spalle Germania, Corea del sud, Romania e Francia.

Classifiche prima giornata

Nage no kata: 1) Michito Sakamoto – Takayuki Yokoyama (JPN); 2) Lee Sun Hyung – Jo Min Ho (KOR); 3) Iulian Surla – Aurelian Fleisz (ROU)

Katame no kata: 1) Satoshi Nakayama – Seiji Hayashi (JPN); 2) Sebastian Frey – Chow Sei Kam (GER); 3) Andrea Fregnan – Stefano Moregola (ITA)

Ju no kata: 1) Etsuko Yokoyama – Chigusa Omori (JPN); 2) Ilaria Sozzi – Marta Frittoli (ITA); 3) Emmanuel Wirtz – Armelle Voindrot (FRA)

Medagliere: 1) Giappone (3-0-0); 2) Italia (0-1-1); 3) Korea, Germania (0-1-0); 5) Romania, Francia (0-0-1)

 

SAMURAI. Ad accogliere all’ingresso del Palasport gli oltre 400 studenti delle scuole pordenonesi, che hanno aderito al concorso “Applaudi i Campioni”, organizzato da  Polisportiva Villanova Judo Libertas con il patrocinio del Comune di Pordenone, un vero e proprio samurai: Gavino Piredda, maestro benemerito, cintura nera 6° dan, maestro del Judo Club di Alghero che ha sfilato con la sua preziosa armatura originale del 16° secolo, acquistata in Giappone e del valore di diverse migliaia di euro: si tratta di un’armatura completa da samurai cavaliere, dotata di copricapo con corna di cervo, parastinchi e paracosce in metallo, internamente foderati in seta e decorati a mano. L’armatura, nonostante il suo peso (circa venti chili), consente una buona liberà di movimento. Il maestro Piredda domani, alle 14, al Palasport, assieme alla maestra Monica Piredda, si esibirà in una dimostrazione di Koshiki No Kata (la forma delle cose antiche).

SCRITTORE, GIUDICE ED ESAMINATO. Naoki Murata, autore del volume “La mente prima dei muscoli”, raccolta degli scritti e degli insegnamenti di Jogoro Kano, che nel 1882 fondò il Kodokan di Tokio, culla del Judo, in questa edizione dei Mondiali di Judo Kata ha rivestito il ruolo di giudice e di esaminato: assieme ad altri maestri del Kodokan di Tokyo (Michio Fukushima, Yoshiaki So, Tadashi Sato), è venuto a Pordenone per sostenere l’esame per diventare arbitro internazionale, sottoponendosi al giudizio della commissione presieduta dal maestro Franco Cappelletti, vicepresidente della Fijlkam, nonché vicepresidente dell’Unione Europea di Judo (Eju). Murata ha superato le prove di tutti i Kata. La partecipazione dei maestri giapponesi è stato un passaggio simbolico di grande umiltà, visto che il Giappone con l’Istituto Kodokan è considerato la realtà depositaria del verbo del Judo. Non era mai successo prima.

MUSICA. Emozionante apertura in musica con il coro “Cum Gaudio” dell’Istituto comprensivo Torre di Pordenone (una quarantina di elementi) che si è esibito, con la docente-cantante lirica Cinzia Del Col e l’accompagnamento al pianoforte della docente Fiorella Mattiuzzo, in una serie di brani tratti dal film “Le coriste”, medley vari e in canzoni tipiche friulane. L’apertura musicale si ripete domani, alle 14, con i medley napoletani della “Ensemble Sweet Armony”. Il coro “Cum Gaudio” nel maggio scorso ha vinto il primo premio del Concorso nazionale di Trento “Accordarsi è possibile”.

SPALTI PIENI. L’edizione pordenonese dei Mondiali è la più partecipata sia dal punto di vista degli atleti (133 coppie di 28 nazioni per assegnare i cinque titoli iridati in palio) che di pubblico: studenti (con la maglietta azzurra dell’Italia), insegnanti, genitori e tanti cittadini sono accorsi nel Palasport di via Fratelli Rosselli per seguire le performance dei più grandi campioni al mondo di Judo Kata.

IL PARERE ECCELLENTE. «Soltanto a Pordenone si poteva fare un Mondiale così importante e con una riuscita così perfetta. Una città vivibile e a dimensione d’uomo, dove le persone e le società sportive non sono considerate numeri; un volontariato eccezionale; enti pubblici, amministrazioni e aziende private attente e sensibili alle tematiche sportive e all’impegno sociale. Mai campionato mondiale di Judo Kata era stato organizzato così bene. A Pordenone è nato un modello che verrà applicato ai prossimi Mondiali di Judo Kata». Franco Capelletti, vicepresidente della Fijlkam, vicepresidente dell’Unione Europea di Judo (Eju), cintura nera 9° dan, esprime un plaudo al territorio e alla cordata che ha reso possibile l’evento: Polisportiva Villanova Judo Libertas, Judo Kuroki Tarcento, Comitato regionale Fijlkam FVG con il sostegno di Atena, Arrex, Bcc Pordenonese, Jacuzzi.

Questi infine sono i nomi dei giudici che hanno superato l'esame IJF che si è tenuto venerdì.

AUT

Heinrich Erlinger

Franz Erlinger

BEL

Raymond Declercq

CAN

Juzuru Kojima

Gilles Lachaine

COL

Wilfredo Duardo

Harold Londono

FIN

Staffan Lindgren

Jaakko Hannula

Hannu Mustonen

FRA

Michel Casse

Helene Galan

GER

Birgit Andruhn

Stefan Bernreuther

Magnus Jezussek

ITA

Giosuè Erissini

Antonio Ferrante

Luigi Crescini

JPN

Michio Fukushima

Yoshiaki So

Naoki Murata

KOR

Choi Young-Bae

Park Noh-Suk

NZL

Alan William Hoverd

RSA

Dirk Crafford

Gert Gouws

SLO

Igor Albreht

SUI

Jean Pierre Ryser

SWE

Matts Premberg

TPE

Chang Shou-Chong

Liu Huei Hwang

USA

Claudia Smith

VEN

Marco Subero

Maria Antonarchi

Allison Henry

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