Judo

Europei U20 a Porec, azzurrini tutti fuori

/immagini/Judo/2012/ECU20Porec-thumb_01.jpg

Porec (Cro), 22 settembre 2012. Giornata grigia per gli azzurri a Porec, nella seconda giornata del campionato d’Europa U20. Dopo la medaglia di bronzo conquistata venerdì da Carmine Di Loreto nei 60 kg infatti, gli otto azzurri in gara nella seconda giornata sono stati tutti eliminati, Maria Centracchio, Greta Poser, Martina Greci, Simona Abate, Ilaria Peirano, Raffaele D'Alessandro, Antonio Esposito e Luca Barilari.

Classifiche

-57 kg

1. ETIENNAR, Treicy FRA

2. POSVITE, Laury Melissa FRA

3. RIGELNIK, Katja SLO

3. SZABO, Katinka HUN

5. KOCHER, Fabienne SUI

5. MEZHETSKAYA, Darya RUS

7. KISKEL, Diana LTU

7. VAN T WESTENDE, Tess NED

-63 kg

1. PINOT, Margaux FRA

2. HERRMANN, Vivian GER

3. LUYCKFASSEEL, Lise BEL

3. SHOR, Rotem ISR

5. SAMARDZIC, Aleksandra BIH

5. VELEMA, Do NED

7. KAZANOI, Daniela BLR

7. POLYAK, Krisztina HUN

-70 kg

1. MANSOUR, Lola BEL

2. MATIC, Barbara CRO

3. DIEDRICH, Szaundra GER

3. GABAIDZE, Dariko RUS

5. PODELENCZKI, Lorena ROU

5. TOKAREVA, Ekaterina RUS

7. LIVESEY, Amy GBR

7. SCHELLEKENS, Michelle NED

-73 kg

1. SZWARNOWIECKI, Damian POL

2. GIGANI, Phridon GEO

3. GUGAVA, Levan GEO

3. ZUEV, Dmitry RUS

5. KHAMKHOEV, Arbi RUS

5. POTPARIC, Igor SLO

7. HOLCAK, Lubomir CZE

7. SARKISYAN, Artur UKR

-81 kg

1. NTANATSIDIS, Alexios GRE

2. GVINIASHVILI, Beka GEO

3. GUTSCHE, Robin GER

3. RASULLU, Abdulhagg AZE

5. IVANOV, Ivaylo BUL

5. SZCZEPANIAK, Tomasz POL

7. LAPPINAGOV, Aslan RUS

7. POZHAR, Yuriy UKR

Il reportage dei tecnici al termine delle prime due giornate

Carmine Di Loreto (Nippon Napoli) allenato da Raffaele Parlati centra un grande podio nella categoria al limite dei 60 e dimostra di essere in continuo miglioramento. Al via 40 atleti in questa categoria di peso, Carmine parte da testa di serie con il numero 5, esentato dal primo turno incontra al secondo Atanov (UKR) che lui stesso aveva battuto nella semi finale di Paks (HUN) a luglio. Allo steso modo che in Ungheria solo il tempo di scaldare le mani e poi un fantastico seoi al volo sulla manica sinistra regala a Carmine il primo ippon della giornata. Terzo turno con l’ostico Tovmasyan (ARM) che Carmine contrasta benissimo tatticamente fino a vincere per 3 sanzioni. Quarti di finale con Talishinskiy (AZE) che in precedenza aveva eliminato uno dei favoriti Gadzhiev (RUS): incontro molto spigoloso con l’azero che cerca di chiudere con la presa alta l’azzurro e Carmine che non lo lascia ragionare attaccando e togliendogli il tempo. Si arriva al GS con una sanzione di passività per l’azero che nel tentativo di recuperare fa un passo in avanti di troppo e viene letteralmente fulminato dal sode tsuri di Carmine contato ippon. Semifinale con la testa di serie numero 1 Margvelashvili (GEO) che è molto potente e marca waza ari di uchi mata oltre ad un altro yuko relegando il napoletano alla finalina per il bronzo. L’avversario è Tiefgraber (AUT) che in precedenza aveva eliminato Basile, Carmine comincia alla grande e fa sanzionare due volte l’austriaco poi lo fulmina con un sode tsuri da antologia contato ippon: l’azzurro esulta dedica la vittoria al suo tecnico sugli spalti e quando si è completamente scaricato la terna viene richiamata dalla commissione ed invitata a cambiare il verdetto. Carmine deve quindi ricominciare dal waza ari di vantaggio ma per questo non si deconcentra e continua a tenere in mano il bandolo della matassa. Marca ancora un altro yuko e finalmente arriva la sirena a fare sua una meritatissima medaglia. Bella prova anche per Matteo Piras (Akiyama Settimo) che nella categoria al limite dei 66 kg arriva ad un soffio dalla medaglia. Matteo parte come testa di serie numero 6 del tabellone viene esentato dal primo turno ed al secondo affronta Bartusik (POL) che lo aveva battuto nella semifinale dell’European Cup a Pontebba. Questa volta la tattica è quella giusta: solo il tempo per qualche scaramuccia e poi il potentissimo harai makikomi di Piras fa volare il polacco: ippon. Secondo turno con Tugushi (GEO): incontro duro che Matteo non sbaglia tatticamente facendo sanzionare prima per passività l’avversario e poi piazzando un bellissimo uchi mata contato waza ari. Quarti di finale con Deggen (NED) testa di serie numero 3 del tabellone. Incontro durissimo che Matteo comincia bene e quasi a metà l’arbitro sanziona l’olandese per passività. Poi Matteo si ferma un po’ subisce qualche attacco e prima della fine del tempo regolamentare subisce una sanzione per passività. Si va al GS e solo i primi 30” solo dell’olandese, poi la grinta dell’azzurro viene fuori e ci sono almeno tre azioni molto vicine ad essere valutate prima dell’hantei. Purtroppo due arbitri su tre non sono dello stesso avviso e viene decretato vincitore l’olandese per 2 a 1. Recupero con la testa di serie numero due del tabellone Mendes (POR): altro durissimo incontro con Matteo che viene sanzionato per passività. Si va al GS e qui è il portoghese che viene sanzionato; dopo la sanzione altri 4/5 attacchi dell’azzurro fanno pendere l’hantei dalla sua parte per 3 a 0. Finale per il bronzo con Gusic (MNE) che Matteo in pratica non affronta: sale contratto e dopo appena 30” subisce uno strano eri seoi che lo condanna ai piedi del podio. Peccato perché il ragazzo continua a dimostrare notevoli progressi anche tattici oltre che tecnici. Ai piedi del podio anche Sara Romano (Akiyama Settimo) che nella categoria al limite dei 44 kg dimostra di arrivare sempre in fondo nelle occasioni importanti. Esentata dal primo turno per sorteggio ai quarti incontra Aydin (TUR) che fa solo un attacco in tutto l’incontro ma coglie impreparata Sara marcando waza ari di kata otoshi. Recupero con Barna (ROU) che aveva battuto la piemontese a Paks (HUN), qui la musica è diversa e si vede subito che l’azzurra comincia con più grinta facendo sanzionare la rumena. Si va al GS dove la rumena cerca di recuperare e viene punita da un potentissimo te guruma dell’azzurra contato ippon. Finale per il bronzo con Damyanova (BUL) che in precedenza aveva sempre battuto in maniera netta l’azzurra. Molto tattico l’inizio che vede le due avversarie sanzionate dopo appena 1’. Poi si prosegue a fasi alternate ed è l’azzurra che sembra avere il ritmo migliore fino a quando dopo un attacco in sode tsuri di Sara l’arbitro inspiegabilmente sanziona l’azzurra per passività. Manca 1’ al termine e Sara le prova tutte, la bulgara fa anche un paio di falsi attacchi ma la terna non ritiene che sia il caso di sanzionarla ancora lasciando l’azzurra ai piedi del podio. Peccato per Luca Cavallo (Akiyama Settimo) che con una gara generosa arriva fino al settimo posto: dopo aver battuto Bartusik (POL) e Golijashvili (GEO) incappa ai quarti nel vincitore della categoria Quertinmont (BEL) che lo immobilizza. Stessa sorte nel recupero dove il piemontese si arrende a Claux (FRA), poi bronzo, sempre per osae komi. Anche Marta Rainero (Pol. C.R. Asti) dopo un ottimo inizio si ferma al settimo posto. Sotto nettamente con la Smolska (UKR), Marta non si arrende ed in una fase in ne waza approfitta dell’ingenuità dell’avversaria per immobilizzarla. Secondo incontro con la Vermandere (BEL) che la piemontese liquida con un waza ari di sode tsuri, poi nei quarti arriva la sconfitta con la Varbanova (BUL) che condanna l’azzurra ai recuperi. Niente da fare nemmeno contro la Kaiser (AUT) che marca ippon di o soto gari alla piemontese. Gara buttata anche da Fabio Basile (Akiyama Settimo) che fa sperare tutti con un buon inizio battendo prima l’ostico Azarau (BLR) per doppia sanzione, poi Graczyk (GER) per tre yuko dopo averne subito uno di uchi mata all’inizio. Nei quarti di finale pecca di ingenuità contro Kalashaov (RUS), poi vincitore: l’azzurro comincia benissimo mettendo in difficoltà l’avversario con de ashi barai molto pericolosi, poi marca waza ari di tai otoshi schivando un uchi mata dell’avversario. A questo punto perde la testa e attacca in maniera sconsiderata con un tai otoshi diretto che il russo contra in kaeshi contato ippon. Peccato perché lo stato di forma di Fabio faceva presagire un buonissimo risultato. L’azzurro poi butta tutto all’aria perdendo i recuperi con Tiefgraber (AUT) per waza ari di yoko tomoe e successivo osae komi. Nulla da fare per gli altri azzurri in gara nella prima giornata e tutti quelli in gara nel secondo giorno che per diversi motivi hanno buttato una gara ampiamente alla portata delle loro possibilità. Laura, Nicola, Raffaele

Altre News