Judo Worlds 2017: Il Giappone applaude Tonaki e Takato campioni del mondo

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Budapest, 28 agosto 2017. Funa Tonaki e Naohisa Takato. Sono andate entrambe al Giappone le due medaglie d’oro assegnate nella prima giornata del campionato del mondo di judo a Budapest. Le regole continuano a cambiare, ma non cambia chi le interpreta meglio di chiunque altro. “È il judo, signori miei”, viene da dire parafrasando l’Al Pacino di Ogni maledetta domenica, ma così è. E così nei 48 kg Funa Tonaki, 22 anni, tredicesima in ranking si è lasciata dietro le spalle tutte le migliori. Almeno fino a questa mattina. Ora la migliore è lei, migliore anche di Ami Kondo, compagna di squadra e predestinata erede di Ryoko Tamura, che si è dovuta accontentare della medaglia di bronzo. E se Kondo non è arrivata in finale con la coetanea collega, la colpa è stata della mongola Munkhbat, che l’ha superata in una semifinale bruttina, giocata sulle sanzioni, assegnate tutte per prese ostruzionistiche alle maniche. Tonaki poi, si è presa l’oro vendicando Kondo, con un ko soto gake (waza ari) a venti secondi dalla fine. La seconda medaglia di bronzo è andata al collo della kazaka (ex-mongola) Galbadrakh. Per Francesca Milani, che le si era opposta con efficacia al primo turno, non può essere una consolazione, ma uno stimolo lo è di certo. Il successo di Takato nei 60 kg ha evidenziato una superiorità limpida, non facile, ma chiara. In finale l’azero Safarov ha tentato di sorprenderlo con ko soto gake, ma Takato gli si è girato addosso in o uchi gari (portato con la gamba che era stata attaccata). Mancava poco più di un minuto. L’azione successiva Takato ha piazzato un altro o uchi gari e questa volta è stato ippon. Le medaglie di bronzo sono andate al mongolo Ganbat, che con i suoi 30 anni è il più anziano sul podio oggi e l’uzbeko Urozboev, che ha eliminato Papinashvili, che aveva eliminato Takato a Rio, ma poi ha fatto fuori anche Ganbat, scombinando le carte della categoria. Il commento sulla giornata dei coach azzurri, Francesco Bruyere e Roberto Meloni: “La prima giornata è stata dominata dai paesi dell’est, Giappone, Mongolia, Kazakistan e Uzbekistan: per tipologia di judo nelle categorie leggere dettano legge. Sopra tutti come sempre il Giappone, che sta investendo molte risorse sui giovani in vista delle Olimpiadi. Milani anche se sfortunata al sorteggio ha disputato un buon incontro con la numero uno del mondo e ha dimostrato sicuramente di essere all’altezza di questo livello. Elios ha fatto davvero un miracolo nel recuperare l’infortunio al ginocchio patito in Giappone a fine luglio, nonostante questo sul tatami ha mostrato la classe che lo caratterizza. Purtroppo in un incontro che stava dominando ha avuto una ricaduta che lo ha fermato. Ci vorrà un po' di tempo per recuperare da tanti sfortunati infortuni, ma è indiscutibilmente un talento”.

48

1) Funa Tonaki (JPN)

2) Urantsetseg Munkhbat (MGL)

3) Ami Kondo (JPN)

3) Otgontsetseg Galbadrakh (KAZ)

60

1) Naohisa Takato (JPN)

2) Orkhan Safarov (AZE)

3) Diyorbek Urozboev UZB)

3) Boldbaatar Ganbat (MGL)

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