Giovanni Esposito, quinto nel Grand Prix a Budapest, ma “poteva andare meglio”

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“Poteva andare meglio, poteva andare meglio”, ha ripetuto sconsolato Giovanni Esposito, al termine della finale per il terzo posto vinta dal canadese Arthur Margelidon. Sembra proprio non darsi pace il giovane leone napoletano, incurante dei suoi vent’anni, concentrato sui suoi obiettivi e confidente con le sue straordinarie qualità, al punto da non considerare nemmeno il valore di questo quinto posto nei 73 kg nel Grand Prix a Budapest. Quattro vittorie belle e pulite su Marcelo Contini (Bra), Michal Bartusik ((Pol), Jakub Jecminek (Cze) e, nel recupero, Antoine Bouchard (Can), due sconfitte da Ganbaatar (Mgl) e Margelidon (Can) che, se possibile, attribuiscono altri meriti a Giovanni Esposito. Ma se la sono cavata alla grande anche Alice Bellandi nei 70 kg, due vittorie su Brolih (Slo) e Arrey Sophina (Cmr), prima di cedere il passo a Kelita Zupancic (Can), poi terza e Christian Parlati negli 81 kg, che ha maltrattato Enri Egutidze, con waza ari e ippon, prima di fermarsi di fronte a Kenya Kohara (Jpn), poi secondo dietro Khubetsov (Rus). “Indubbiamente dispiace perdere così – ha detto Alice Bellandi – la canadese è forte, lo so bene, ma sentivo di potercela fare ed invece è andata diversamente. Comunque un altro passo è fatto. E si va avanti”. “Quel giapponese è forte – ha commentato invece Christian Parlati – e infatti è poi andato in finale, ma la prossima volta sarà un’altra cosa. Anche il portoghese è forte, ma ho avuto modo di leggere meglio l’incontro e vincere”. In gara nei 73 kg c’è stato anche Augusto Meloni che, purtroppo, non ha avuto il modo per esprimersi subendo il de ashi barai gaeshi di Frigyes Szabo, 24enne ungherese in giornata di grazia, che poi ha regalato altri dispiaceri, chiudendo al terzo posto. “È stata un bella opportunità seguire i ragazzi con i quali lavori ogni giorno – è stato il commento sulla giornata di Ylenia Scapin – perché con loro costruisci le idee tecniche sulle quali poi si consolida anche quel legame di fiducia che può essere spesso anche più importante”. Domenica, ultima giornata, saranno in gara Domenico Di Guida (90), Valeria Ferrari, Melora Rosetta (78), Elisa Marchiò (+78). Una bella medaglia di bronzo invece, è arrivata dalla gara di Antonio Corsale, terzo nei 55 kg nell’European Cup Junior a Cluj Napoca, 230 atleti da 25 nazioni. Tre vittorie per lui, per ippon sui romeni Jenariu e Neagu e, per il terzo posto, sul bulgaro Grigorov. È stato eliminato invece, al primo turno dei 66 kg Leonardo Valeriani, l’altro solo italiano presente al torneo romeno, nonostante i 17 pre-iscritti.

63: 1) Aimi Nouchi (Jpn); 2) Martina Trajdos (Ger); 3) Agata Ozdoba-Blach (Pol) e Andreja Leski (Slo)

70: 1) Saki Nizoe (Jpn); 2) Sanne Van Dijk (Ned); 3) Kelita Zupancic (Can) e Sally Conway (Gbr)

73: 1) Miklos Ungvari (Hun); 2) Masashi Ebinuma (Jpn); 3) Arthur Margelidon (Can) e Frigyes Szabo (Hun)

81: 1) Alan Khubetsov (Rus); 2) Kenya Kohara (Jpn); 3) Sagi Muki (Isr) e Robin Pacek (Swe)

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