Squadre miste, Italia settima a Varsavia, ma per gli azzurri l’Europeo U18 è stato top

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È stato bello, bellissimo, l’Europeo U18 a Varsavia per l’Italia. E se lo straordinario risultato ottenuto nelle gare individuali non è stato ribadito dalla gara a squadre miste è perché nelle prime tre giornate tutti gli azzurri sono stati semplicemente eccezionali. Una vittoria sulla Francia e due sconfitte con Turchia, poi oro, e Georgia costituiscono lo score di un settimo posto ugualmente bello. È stato bello perché ha coinvolto altri atleti meritevoli in un’esperienza speciale, ed è stato bellissimo che siano stati 23 gli atleti che condiviso quest’altro momento top di una nazionale cadetti che, da oltre un decennio, continua a centrare grandi risultati. Il resoconto della gara a squadre miste. “Al primo turno abbiamo superato la Francia 4 a 3. Sul tatami abbiamo schierato Schiraldi, Ceglie, Carletti, Scutto, Capanni e Tavano e l’incontro decisivo è stato lo spareggio in cui Schiraldi è tornato sul tatami superando per un soffio il francese. Nei quarti la Turchia ci ha investiti ahinoi... De Zan, Ceglie, Carletti, Scutto, Capanni e Simonetti non sono riusciti a spuntarla contro una formazione davvero competitiva e Susy, purtroppo, ha avuto la peggio con Buketnur Karabulut, riportando anche un infortunio che le ha impedito di proseguire le gara. Il recupero con la Georgia è stato tiratissimo, i nostri sono stati davvero ‘squadra’. Sul tatami sono state più incisive le ragazze (Zuccaro, Capanni e Tavano) che hanno fermato le avversarie senza appello, più complicati gli incontri dei ragazzi (De Zan, Ceglie, Carletti) che sono stati sconfitti opponendo sempre un valido contrasto agli avversari. Sul 3 a 3 è stata sorteggiata la categoria di Carletti che ha disputato lo spareggio col neo campione europeo Tatiashvili. È stato un incontro al cardiopalmo che, alla fine, è andato alla Georgia”. Ed è stato ancora Alessandro Comi, per conto della CNAG, che ha commentato l’Europeo a Varsavia. “Concludere questa trasferta con una medaglia a squadre sarebbe stato davvero il massimo... i ragazzi hanno venduto cara la pelle salendo sul tatami con la voglia di fare bene: alcuni di loro hanno avuto l’occasione per rifarsi da una gara individuale non eccezionale, tre di loro erano a Varsavia solo per l’evento a squadre e anche in questo caso abbiamo visto tanta determinazione. Non abbiamo conquistato una medaglia, ma oggi siamo stati squadra e dopo le gioie di questi giorni di gara individuale condividiamo l’amaro di una sconfitta di misura che, di certo, non adombra quel che abbiamo visto negli scorsi giorni. Ogni gara d’altronde è un capitolo sé”.

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