Bellandi settima a Budapest, Bruyere incita: più cinismo!

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“Comunque, tutti quelli con i quali abbiamo perso sono arrivati in finale per l’oro, a parte Ebinuma che è stato fermato dal de ashi barai di Gjakova ed è andato in finale per il bronzo”. Il disappunto dei coach azzurri Francesco Bruyere e Roberto Meloni lo si potrebbe riassumere in queste poche parole, raccolte al termine della seconda giornata del Grand Prix a Budapest. Sei gli azzurri sul tatami e tutti hanno fatto vedere cose eccellenti, a partire da Giovanni Esposito che, nei 73 kg, ha tenuto testa a Masashi Ebinuma e gli ha ceduto il passo soltanto dopo 2’40” di golden score, quando il campione giapponese è riuscito a mettere a segno un morote seoi nage impeccabile. Antonio Esposito, negli 81 kg, ha superato nettamente Odai Al Mawardi (Bot) e Arash Aghaei (Aze) prima di subire juji gatame su attacco di seoi nage dal brasiliano Joao Macedo, anche in questo caso dopo 2’ di golden score. 20190713 GPHun CParlatiAnche Christian Parlati è passato 20190713 GPHun AEsposito2come un trattore su Vlad Visan (Rou) e David Tsokouris (Gre), prima che, in vantaggio su Tato Grigalashvili (Geo), venisse raggiunto da un wazari di gaeshi e superato dall’immobilizzazione che ne è seguita. Poi c’è stata Edwige Gwend, superata nei 63 kg da Ketleyn Quadros (Bra) con un wazari di gaeshi su seoi a qualche secondo dallo scadere, e Carola Paissoni che, nei 70 kg, ha blindato con sankaku gatame Demos Memneloum (Chad) ed è stata poi, a sua volta blindata con la stessa tecnica da Maria Bernabeu (Esp). Infine Alice Bellandi, settima nei 70 kg, con due vittorie su Anka Pogacnik (Slo) e Elvismar Rodriguez (Ven), cui sono seguite le sconfitte con Gemma Howell (Gbr) e Miriam Butkereit (Ger). Tutti, insomma, si sono battuti alla grande e sono stati all’altezza dei migliori, ma questo non basta a Francesco Bruyere, che di questa seconda giornata propone questa lettura: “Una brutta giornata! – ha detto - I ragazzi sono al livello dei loro avversari, anzi sono più forti, ma non riescono a concretizzare al momento giusto. E penso a Giovanni con Ebinuma, piuttosto che Antonio con Macedo, a prescindere dal fatto che l’incontro possa essere arbitrato più o meno bene, così come Christian, Bellandi, Edwige o Carola. Devono imparare a concretizzare, perché tutti hanno le carte in mano per farlo. Devono essere più cinici! Perché poi finisce che buttiamo via occasioni come quelle di oggi, che devono essere sfruttate. Non possiamo lamentarci degli arbitri o del caso o delle situazioni che capitano individualmente. Tutti hanno le carte in mano per chiudere gli incontri prima, perché sono in grado di farlo”. Dopo quattro anni di assenza, è ritornato a gareggiare oggi Marco Maddaloni e, per i colori dell’Albania, ha lottato aspramente nei 73 kg con Miklos Ungvari. È stata una grande sfida fra due atleti che, insieme, sommano 73 anni! Domenica è la giornata delle categorie più pesanti e per l’Italia è il turno di Matteo Marconcini, Nicholas Mungai (90), Giuliano Loporchio (100), Vincenzo D’Arco (+100).

Classifiche 2^ giornata

63: 1) Masako Doi (Jpn), 2) Ketleyn Quadros (Bra), 3) Maylin Del Toro Carvajal (Cub) e Junxia Yang (Chn)

70: 1) Gemma Howell (Gbr), 2) Maria Bernabeu (Esp), 3) Elisavet Teltsidou (Ger) e Kelita Zupancic (Can)

73: 1) Akil Gjakova (Kos), 2) Georgii Elbakiev (Rus), 3) Khikmatillokh Turaev (Uzb) e Telman Valiyev (Aze)

81: 1) Tato Grigalashvili (Geo), 2) Joao Macedo (Bra), 3) Attila Ungvari (Hun) e Ivaylo Ivanov (Bul)

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