Sipario su Budapest, report degli azzurri sul Grand Slam

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È calato il sipario a Budapest sul Grand Slam della ripartenza al quale hanno preso parte 405 atleti di 61 nazioni. I numeri dell’evento e l’organizzazione organizzazione ungherese regalano la fiducia che tutti in questo momento stanno cercando. Ed è proprio per questo motivo che l’esclusione dalla gara del team azzurro ha suscitato stupore e sbigottimento. Sentimenti che, dalle parole dei nostri portacolori, si percepiscono bene nonostante tutti abbiano espresso la dignità e la compostezza dei campioni, quali sono. Al momento Dario Romano, Fabio Basile, Giovanni Esposito e Nicholas Mungai, stanno facendo la quarantena in una stanza d’albergo a Budapest, da dove dovrebbero rientrare il 1° novembre, mentre il resto della squadra è isolata all’interno delle stanze del Centro Olimpico a Ostia ad attendere l’appuntamento di domani con un nuovo tampone. La gara, in ogni caso, ha regalato emozioni forti, così come siamo stati abituati a viverle fino a febbraio scorso, quando la corsa per la qualificazione olimpica viaggiava spedita verso un appuntamento con la storia che, fino ad ora, soltanto le due guerre mondiali sono riuscite a cancellare. Il medagliere di Budapest ha rilevato  GS 9158 1603641053 1603641053l’eccellente condizione della squadra russa, che ha incamerato dieci medaglie, cinque d’oro, con quattro finali fra atleti russi. La parola agli azzurri.

Dario Romano: “Io sono asintomatico! Francamente sto cercando di capire come sia possibile che siamo risultati positivi con due tamponi molecolari negativi alla partenza. Ora sono rinchiuso in una camera dell’albergo, se va bene fino al 31. Sono dispiaciuto perché la squadra non ha avuto la possibilità di confrontarsi, quindi danno e beffa!”.

Alice Bellandi: “Tutto mi sarei immaginata fuorché essere a Roma oggi a guardare la gara dietro ad uno schermo. Ancora penso che sia tutto uno scherzo. Già prima che accadesse tutto questo pensavo fosse ingiusto assegnare punti veramente preziosi come questi in una gara in cui per tantissimi motivi, Covid in primis, costi elevati e paura, non si potesse partecipare. Mi dispiace non essere stata lì, sto veramente bene, ma stanno solo buttando legna su un fuoco che sta diventando indomabile. Posso dire frustrante, perché siamo impotenti davanti a tutto ciò. Per quanto riguarda i 70 kg che dire, ogni gara il podio è diverso, il livello della categoria è alto in qualsiasi competizione, è molto difficile indovinare il podio! Avevo fatto altre previsioni sui risultati, ma come ho detto non mi stupisco neanche di essermi sbagliata”.

Giovanni Esposito: “Il livello dei 73 kg a Budapest è stato altissimo come tutti gli altri Grand Slam, abbiamo visto gente nuova salire sul podio ed atleti al top che hanno perso prima dei quarti di finale. Come sempre avremmo voluto esserci anche noi, ma sicuramente sarà per la prossima e saremo ancora più carichi”.

Francesca Milani: “Sto bene! Beh, è stata un’esperienza particolare, nessuno di noi si aspettava una cosa del genere. Dopo due tamponi negativi fatti in Italia eravamo partiti tranquilli e con la voglia di ricominciare. Purtroppo alcuni di noi  all’arrivo sono risultati positivi e questo ha portato l’Italia a non poter partecipare alla competizione. È stato un momento molto triste dove ci guardavamo increduli con le lacrime agli occhi e senza capire quello che stava succedendo. La cosa più infelice è stata lasciare parte dei nostri compagni lì a Budapest. Ma siamo una squadra fortissima e supereremo anche questa!”.

Giorgia Stangherlin: “Mi sembra ancora tutt'oggi surreale, ma purtroppo è vero. È stato brutto ricevere la notizia che la nostra squadra era stata estromessa dalla gara. Subito non ho realizzato, o meglio non volevo accettare la decisione che avevano preso. Avevo voglia di tornare in gara, mi sentivo pronta per salire sul tatami. In questo momento mi trovo al centro olimpico in quarantena, per fortuna sto bene. Mi dispiace per i miei compagni che sono rimasti a Budapest, infatti è stato brutto ritornare in Italia, sapendo che loro sarebbero rimasti lì”.

Nicholas Mungai: “Anche se con un po' di rabbia e amarezza ho seguito con piacere la gara di oggi, che si è rivelata comunque molto emozionante. Il livello già in partenza era sicuramente alto, c'erano tutti e tre i campioni del mondo di questo quadriennio (e nessuno dei tre ha vinto la gara) più altri atleti molto forti come Toth, Igolnikov o Bobonov. Il russo, che ha vinto la gara, ha confermato di essere un fuori classe, quando è in giornata non ce n'è per nessuno. Lo spagnolo è riuscito a portarsi a casa la medaglia di bronzo, nonostante l'infortunio procuratosi durante la semifinale, per cui tanto di cappello. Nell'altra finalina invece l'azero ha tenuto testa al campione del mondo in carica in un incontro sicuramente non spettacolare da vedere, ma gestito in maniera ottima dal punto di vista tattico. La "sorpresa" se così si può definire, visto che comunque anche lui è un atleta di livello con un buon numero di medaglie nel World Tour, è stata il mongolo, che è riuscito a raggiungere la finale mettendo in riga due dei tre campioni del mondo presenti in gara. Anche se penso che avrei potuto dire la mia oggi è stato comunque bello poter assaporare di nuovo il Grande Judo, anche se solo attraverso lo schermo di un PC”.

 GS 7975 1603640960 1603640961Odette Giuffrida: “Adesso ho solo un po' di mal di testa, ma credo si tratti dello stress di questi giorni. In ogni caso domani facciamo il tampone e speriamo ci dica bene. Poi vedremo come ci potremo organizzare, anche perché se gli Europei si faranno sarà problematico prepararsi con queste pause imposte dalla quarantena. Personalmente ci andrei anche senza allenarmi. Questa esperienza è stata un vero e proprio incubo! Eravamo davvero pronti, io mi sentivo una carica pazzesca ed anche il peso era ok, ma quando ci è stata data la notizia che quattro di noi erano risultati positivi ci è crollato il mondo addosso, è stato uno shock incredibile. Ed a renderlo più tragico c’è stato anche quel quarto d’ora in cui ci è stato detto che quelli risultati negativi avrebbero gareggiato. Poco dopo è arrivata la mazzata ed è stato uno tsunami emotivo, non riuscivamo a crederci. Ma non è tutto, perché poi siamo stati separati ed i quattro positivi sono stati spostati in stanze di un altro piano, con la vigilanza alla porta. Poi ci è arrivata notizia che i positivi della gara sono stati venti in totale”.

I risultati della terza giornata

90: 1. Mikhail Igolnikov (Rus), 2. Altanbagana Gantulga (Mgl), 3. Nikoloz Sherazadishvili (Esp) e Mammadali Mehdiyev (Aze)

100: 1. Niyaz Ilyasov (Rus), 2. Arman Adamian (Rus), 3. Jorge Fonseca (Por) e Shady Elnahas (Can)

+100: 1. Inal Tasoev (Rus), 2. Tamerlan Bashaev (Rus), 3. Gela Zaalishvili (Geo) e Levani Matiashvili (Geo)

78: 1. Audrey Tcheumeo (Fra), 2. Fanny Estelle Posvite (Fra), 3. Loriana Kuka (Kos) e Natascha Ausma (Ned)

+78: 1. Kayra Sayit (Tur), 2. Nihel Cheikh Rouhou (Tun), 3. Beatriz Souza (Bra) e Maria Suelen Altheman (Bra)

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