Europei a Montpellier: Giuffrida quinta e Carlino settimo

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20231103 Montpellier FBasile 2Il cielo di Montpellier è grigio nella prima giornata dei campionati d’Europa per gli azzurri. Il quinto posto di Odette Giuffrida ed il settimo di Andrea Carlino non possono bilanciare il peso delle aspettative. Che erano e rimangono giustamente elevate.

La gara di Odette Giuffrida è iniziata con la rimonta sulla spagnola Ariane Toro Soler che, passata in vantaggio con wazari di seoi nage, non è poi riuscita ad opporsi a ritmo e prevalenza di Giuffrida fino alla terza e decisiva sanzione. Un’altra vittoria per Odette è stata quella ottenuta con tre sanzioni sull’ungherese Reka Pupp ed ancora tre sanzioni hanno determinato la vittoria nella semifinale, che in questo caso è andata però nel golden score alla kosovara Distria Krasniqi. È andata al golden score anche la finale per il bronzo con la tedesca Mascha Ballhaus ed a deciderla è stato un attacco di Odette: sode tsuri komi goshi con due prese alle maniche. Azione regolare. La sconfitta di Odette è stata decretata dall’hansokumake per waki gatame, avvenuto però quando entrambe le atlete erano a terra.

“Scuse ne avrei tante -ha commentato a caldo il capoallenatore femminile Francesco Bruyere- la doppia gara ravvicinata, l’arbitraggio, la organizzazione con tempi di gara assurdi e altro, ma preferisco lavorare sui pochi, pochissimi, errori tecnici che abbiamo commesso perché siamo e possiamo essere più forti di tutte le condizioni avverse ed esterne. Invece che gara da dimenticare, questa di oggi è una gara da ricordare per migliorare ancora. Andiamo sempre avanti. Resta da aggiungere che dopo la prestazione di Abu Dhabi abbiamo chiesto un grande sforzo a queste campionesse e loro ci hanno risposto con grande coraggio, forza e passione, salendo su quel tatami senza risparmiarsi e scendendo sempre a testa alta. Onore a loro e questa grande squadra”. 20231103 Montpellier VToniolo 1

“Purtroppo un campionato d'Europa che non è iniziato come speravamo -ha detto Raffaele Parlati, capoallenatore maschile- forse la fatica delle tante gare inizia a farsi sentire, ma la squadra è forte e chi oggi non ha raccolto quello che voleva e meritava, avrà modo di rifarsi”.

Il commento di Bruyere si riferisce anche alla gara delle altre ragazze, così come il commento di Raffaele Parlati fa riferimento alla gara dei suoi ragazzi.

 Big shock! Scutto out. Questo il TikTok che Judo.Tv ha fatto circolare poco dopo la sconfitta di Assunta Scutto nei 48 kg con l’azera Leyla Aliyeva, che è riuscita a sorprendere la numero uno del ranking mondiale con un wazari di kata guruma. Ma è finita presto anche la gara di Francesca Milani che, nel golden score, è stata colta in fallo dall’o soto gaeshi della russa Sabina Giliazova, ovviamente in gara con il backnumber AIN. Ma la giornata è stata amara anche per Matteo Piras che, nei 66 kg, è stato eliminato da un sumi gaeshi (wazari) nel golden score con l’azero Yashar Najafov. Un turno l’ha passato Angelo Pantano nei 60 kg, schiantando con un ippon terrificante lo sloveno David Starkel, salvo poi arrendersi all’immobilizzazione (tate shiho gatame) dello spagnolo Francisco Garrigos ed un turno l’ha passato anche Fabio Basile con wazari di kata guruma nel golden score sull’ungherese Bence Pongracz, ma è stato poi fermato dallo spagnolo David Garcia Torne, in gran giornata, che è riuscito a piazzare wazari di o uchi gari nel golden score. Con due lunghi golden score Veronica Toniolo ha portato a termine una vittoria sulla belga Mina Libeer ed una sconfitta con la tedesca Seija Ballhaus, in entrambi i casi per tre sanzioni.

Indubbiamente buona la gara di Andrea Carlino, che ha meritato il settimo posto nei 60 kg con le vittorie sul portoghese Rodrigo Costa Lopes, ippon con uchi mata e sull’azero Balabay Aghayev, hansokumake (3S), mentre nulla ha potuto di fronte al francese Luka Mkheidze, che ha piazzato due wazari (morote seoi e ko uchi) ed il belga Jorre Verstraeten, che lo ha blindato con kata gatame.

Domani, sabato 4, sono in gara Flavia Favorini e Savita Russo (63), Irene Pedrotti (70), Giovanni Esposito e Manuel Lombardo (73), Antonio Esposito (81)

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