Doppio bronzo a Tashkent con Bellandi e Parlati

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Un altro “gran” Slam per Alice Bellandi e Christian Parlati è stato questo a Tashkent con il terzo posto per Parlati nei 90 kg ed il terzo posto per Bellandi nei 78 kg. Un Grand Slam di qualità e, con 68 nazioni presenti, anche di quantità, per un’altra prova ad altissimi livelli per i due portacolori azzurri. Quattro le vittorie di Alice Bellandi, sull’uzbeca Kholmurodova, la polacca Pacut-Kloczko e quindi, dopo la sconfitta nei quarti con Takayama (Jpn) poi vincitrice della categoria, sulla cinese Ma e, per il terzo posto sulla portoghese Sampaio.

Quattro anche le vittorie ottenute da Christian Parlati, sul romeno Visan, l’uzbeco Sharipov e, dopo la sconfitta nei quarti con il bulgaro Ivaylo, sul domenicano Florentino e, per il terzo posto, sul russo Igolnikov per squalifica.  

Niente da fare purtroppo per Nicholas Mungai, sconfitto nei 100 kg dal belga Nikiforov e per Gennaro Pirelli che, dopo aver superato il cipriota Kroussaniotakis, è stato battuto dall’uzbeco Turoboyev. Un solo incontro per Kwadjo Anani nei +100 kg, sconfitto dal senegalese Ndiaye, per Erica Simonetti nei +78 kg, sconfitta dall’uzbeca Ilmatova e per Giorgia Stangherlin, messa fuori dai giochi nei 78 kg dalla portoghese Patricia Sampaio.

“La medaglia è arrivata anche oggi -ha detto Alice Bellandi- ma questa è stata una giornata davvero difficile, forse una delle più complicate di questo periodo. Nonostante tutto sono contenta di essere riuscita a concentrare tutte le mie risorse per arrivare fino in fondo e a salire sul podio. Ringrazio il mio tecnico Antonio Ciano, Francesco Bruyere e lo staff della nazionale per avermi supportata oggi e per il lavoro che insieme al mio gruppo sportivo Fiamme Gialle mi porterà da qui al mondiale, quindi a Parigi”.

“Oggi è andata bene -è stato il commento di Christian Parlati- ma per me queste gare fanno tutte parte di un percorso che va verso Parigi, indipendentemente dal risultato. Il lavoro da fare è tanto e non è sempre facile essere al top della forma, ma è buono riuscire comunque a dare il meglio anche quando le cose sono difficili… l’unico rammarico per questa giornata viene dal fatto che, ancora una volta e non solo nel mio caso, l’interpretazione delle regole sembra non essere dalla parte degli atleti che sul tatami vogliono fare judo, valorizzando maggiormente la tattica basata sulle sanzioni che chi vuole costruire. Fino a Parigi occorre convivere con questo sistema e tornando a casa occorrerà lavorarci su per evitare situazioni come quella dell’incontro col bulgaro”.

“Una buona prestazione quella di Alice oggi. -ha commentato Francesco Bruyere, capo allenatore femminile- Ormai siamo abituati a vederla sempre in cima e un terzo può sembrare una sconfitta, ma non è così, una medaglia in un grande slam è sempre una medaglia in un grande slam e va celebrata come tale. Per di più a 78kg sono sempre presenti tutte le top player e ogni Slam sembra un mondiale. Alice oggi stava bene e dopo aver dato spettacolo nelle fasi eliminatorie ha incontrato l’atleta giapponese che probabilmente prenderà parte ai giochi. Sapevamo quanto fosse esperta nella lotta a terra, ma è riuscita comunque a sfruttare l’unica leggerezza che Alice ha commesso in un incontro che stava conducendo molto bene. Nessun problema, questo scontro ci è servito per prendere le misure anche all’atleta nipponica e sono sicuro che presto rivedremo Alice sul gradino più alto”.

>>> RISULTATI TERZA GIORNATA

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