Roma, 25 agosto 2025 – Il Symposium, il grande incontro di tutto il movimento del karate italiano, sta per iniziare. Lignano Sabbiadoro sta già accogliendo atleti, tecnici, dirigenti, staff e addetti ai lavori per una cinque giorni di incontri, seminari e allenamenti. Il tutto inizierà domani e andrà avanti fino domenica 31 agosto.
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In apertura, abbiamo fatto il punto con il Direttore Tecnico Nazionale, Luca Valdesi, che ci ha raccontato meglio gli scopi specifici di questo evento, le aspettative e le ambizioni.
Quali sono i principali temi tecnici e metodologici che verranno approfonditi con gli atleti e i coach?
“Cominciamo già questa sera con la riunione di tutte le commissioni, dove la Direzione Tecnica ed io personalmente daremo le linee guida del karate italiano, che la federazione vuole seguire. Cercheremo di dare continuità al lavoro già fatto e, in particolare, di dare omogeneità tra le varie commissioni, i vari gruppi e le varie fasce d’età. Partiremo dagli U12, una categoria sperimentale, e via via fino ad arrivare ai senior e agli amatori.
I temi tecnici trattati saranno naturalmente diversi in base alle fasce d’età. Dai prerequisiti di coordinazione e mobilità fino agli aspetti prettamente tattici del combattimento della nazionale senior.”
Quanto incide un evento come questo sul percorso di crescita delle giovani generazioni, in vista del passaggio alle classi senior e all’alto livello?
“È uno degli scopi principali: preparare i giovani sia nello specifico delle loro gare ma anche per averli relativamente pronti nel passaggio dalle giovanili alla senior. Sappiamo che è un momento difficile, di transizione, dove a volte le certezze dei giovani talenti vengono un po’ minate nello scontro con i campioni già affermati che hanno un’esperienza diversa di combattimento.
Questo incontro è proprio finalizzato ad aiutare i ragazzi in questo passaggio e dargli i prerequisiti per il proseguo della loro carriera.”
Il programma include aree specifiche come il parakarate e il progetto Guardian Girls: come si inseriscono nella visione tecnica della Direzione Nazionale?
“Sia il progetto Guardian Girls che il lavoro del parakarate sono perfettamente allineati con il lavoro della Direzione Tecnica. In particolare, da diversi prepariamo Europei e Mondiali in contemporanea con il parakarate ed oltre alle gare facciamo insieme anche il raduno collegiale. Anche il progetto Guardian Girls, che parte dalla federazione internazionale con il patrocinio delle nazioni unite, trova piena conferma nel nostro lavoro didattico. È naturalmente un lavoro più finalizzato alla difesa personale che all’aspetto agonistico, ma va ad ampliare quelle che sono le prerogative del karate stesso ed il bagaglio tecnico di cui un karateka deve disporre.”
Da DTN, quali sono le aspettative in termini di ricaduta pratica del Symposium sul lavoro quotidiano delle società e delle squadre nazionali?
“Ci aspettiamo che la possibilità di confrontarsi con gli atleti della nazionale, con i tecnici della direzione nazionale e con il direttore tecnico stesso possa dare grande entusiasmo a tutto il movimento del karate italiano. Ci aspettiamo anche che si possano ricevere delle linee guida da riutilizzare poi all’interno di ogni singola palestra. Lo scopo è proprio questo: con la massima trasparenza offrire strumenti utilizzabili da tutti. Fare in modo che la base, la parte più importante ed ampia della federazione, possa avere tutte le indicazioni per fare bene. Questo è il lavoro che il Symposium cerca di fare!”