Semeraro eliminata, ma a testa alta. Benetello: "Il karate merita le Olimpiadi. È stata una grande emozione"

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Roma, 7 agosto 2021 – Silvia Semeraro ha fatto vedere a tutto il mondo il suo karate, la sua grinta e il suo stoicismo. Ha chiuso l’ultimo incontro, vinto 9-4, con una vistosa fasciatura in testa e anche negli altri ha dato un grande filo da torcere alle avversarie.

Ha iniziato battendo in rimonta la giapponese Ayumi Uekusa 4-3, grazie a un ippon e a uno yuko. Nel secondo turno del girone all’italiana si è arresa alla kazaka Sofya Berultseva (5-1) e nel terzo all’azera Iryna Zaretska (3-1), in un incontro in cui avrebbe meritato molto di più per come si è comportata sul tatami.

Nel quarto e ultimo incontro, Silvia ha invece raccolto ciò che ha seminato, dominando la turca Ocaoglu Hakyol e vincendo 9-4 grazie a due ippon e tre yuko inflitti all’avversaria.

Purtroppo, quest’ultima vittoria non è bastata a garantirle l’accesso alle semifinali.

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Savio Loria, il tecnico di Silvia, ha raccontato la gara dell’atleta classe ’96: “Questa gara è stata preparata al meglio, insieme a tutto il gruppo, e Silvia stava particolarmente bene in allenamento. Come team abbiamo fatto un bel lavoro, si è visto con lei e con gli altri atleti. Detto ciò, oggi forse è arrivata un po’ tesa, come Luigi ieri che nei primi incontri era leggermente contratto. Questa è l’Olimpiade, una competizione diversa da tutte le altre. Devo dire che se Silvia avesse espresso il suo bel karate e la sua energia ai suoi massimi livelli, sicuramente sarebbe entrata in semifinale. È stata brava con la giapponese, non facile nel primo incontro. Lì è stata anche importante la video review. L’incontro più cruciale è stato il secondo, con la kazaka, dove Silvia non ha espresso il suo miglior bagaglio tecnico, contro un’atleta tuttavia davvero ostica. Con l’azera è partita un po’ in sordina ma poi è cresciuta e verso la fine dell’incontro ha tirato fuori delle belle tecniche. Silvia è molto tecnica e molto pulita, difatti il punto finale ci poteva stare e forse questo avrebbe cambiato il discorso qualificazione. Con la turca, poi, ha espresso un gran bel karate, con belle tecniche di gambe e di pugno: è stata la Silvia che conosciamo. Sono comunque molto felice del percorso che abbiamo fatto, essere qui è stata una grande esperienza, sia per me che per Silvia. In questi quattro anni è cresciuta tantissimo e ha lavorato bene. Torniamo a testa alta, lei è molto giovane e può ancora crescere ed essere la padrona del mondo”.

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La nazionale italiana chiude dunque con una medaglia d’oro di Luigi Busà e una medaglia di bronzo di Viviana Bottaro. Ma rimane l’orgoglio per Angelo Crescenzo, che ha dovuto lasciare la gara per infortunio, per Mattia Busato e per Silvia Semeraro che hanno dimostrato e confermato di essere tra i più forti karateka al mondo.

Sentiamo le parole del Vicepresidente Davide Benetello: “Soddisfazione immensa per le due medaglie di Viviana e di Luigi. Una grande emozione per l’Italia. Grande emozione anche da parte mia, riuscire a premiare alle Olimpiadi e il primo oro del karate alle Olimpiadi. Stiamo facendo una bellissima figura, il karate si è dimostrato uno sport molto chiaro da comprendere e molto televisivo, con tecniche spettacolari. Tutti i feedback sono molto positivi. È ovvio che quando le prestazioni sono buone si parla di inclusione olimpica, noi stiamo lavorando per Los Angeles 2028 e anche per Parigi, vista la bella scossa dell’oro del francese Steven Da Costa. Ora si sente parlare di karate anche per Parigi 2024, ma al momento è tutto fermo. Noi cerchiamo di fare un ottimo lavoro per dimostrare a tutti quanto il karate meriti di stare nei Cinque Cerchi olimpici. Soddisfazione grande e andiamo avanti così”.

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