Amarcord Loriga: Nerone, il più olimpionico degli Italiani

images/FijlkamNews2017/large/1.Nerone.jpg

Roma 18 aprile 2020 Riprende oggi un appuntamento fisso con le storie raccontate da un grande amico della FIJLKAM, il giornalista Vanni Lòriga, uno dei massimi esperti di sport in Italia. Racconterà per inostri appassionati lettori dei campioni olimpici delle nostre discipline, ma anche le curiosità e gli aneddoti di personaggi famosi e a volte insospettabilmente legati ai nostri sport.
Questa è la prima puntata, buona lettura!

Come tutti sanno i Giochi Olimpici 2020 sono rinviati al prossimo anno e sono state già rese note le date di svolgimento delle gare. Si ricorda sempre che è la prima volta che una edizione dei Giochi non si disputa nell’anno olimpico. Il che è vero per i Giochi moderni ma esiste un interessante precedente in quelli antichi.
La 211a edizione, che avrebbe dovuto svolgersi nel 65 d.C. , si tenne invece nel 67 dopo Cristo. Chi lo decise? Semplicemente l’imperatore Claudio Cesare Augusto Germanico, al secolo Nerone. 
L’Imperatore si era regolarmente iscritto a quei Giochi e si stava trasferendo in Grecia quando, giunto a Benevento, gli giunse voce che a Roma i Senatori stavano tramando contro di lui. Dietrofront, rientro nella Capitale e Giochi rinviati di due anni.
Nerone fu il dominatore di quelle Olimpiadi affermandosi in sei gare, molte delle quali da lui inventate. Alle stranissime corse di cavalli aggiunse le gare per drammaturghi e citaredi. E di cetre lui se ne intendeva.

2.Milone da Crotone1.


Lucio Domizio Enobarbo , il vero nome originario di Nerone, è quindi l'Italiano (era nativo di Anzio) ad aver vinto sei titoli in una sola edizione olimpica, superando Nedo Nadi che per cinque volte si affermò in quelli moderni del 1920.
Nei Giochi disputati nella antica Olimpia il lottatore più volte vittorioso fu Milone da Crotone, ben sette titoli ma in edizioni differenti fra cui una giovanile.
Quanto agli sport che interessano la nostra Federazione va ricordato che il vincitore del pancrazio in quella Olimpiade “neroniana” fu Xenodamo di Antiochia. Ma il più famoso dei pancrazisti antichi fu Polidamante da Scotus, lo cita Platone ne “La Repubblica” raccontando il confronto tra Socrate ed il sofista Trasimaco il quale asseriva che la “Giustia"è ciò che giova al più forte. Socrate gli fece osservare come notoriamente il più forte di quei tempi fosse il pancrazista Polidamante al quale giovava la carne di bue. Conclusione inevitabile: la Giustizia altro non è che la carne bovina...

3.Platone2. 4.Socrate3.
Di Polidamante, che aveva vinto i Giochi della 93a Olimpiade, parla anche Pausania. La sua incredibile forza (fra l'altro uccise a mani nude un leone) fu apprezzata da Dario il Grande. Alle sue dipendenze affrontò disarmato i tre più validi soldati armati della guardia imperiale: superfluo precisare che li fece fuori tutti...
Preso atto che per oltre un anno non potremo trattare dei Giochi Moderni, getteremo ulteriori sguardi su quelli antichi.
…segue…

Didascalie:

In copertina: Nerone

1. Milone da Crotone

2. Platone

3. Socrate