1000 a 0, Sport Vince Bullismo Perde

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Roma, 28 ottobre 2020 – La FIJLKAM e MABASTA sono compagni di squadra nell'importante partita di prevenzione e contrasto ad ogni forma di bullismo e cyberbullismo. Tematiche di primario interesse per la Federazione, che ha aderito prontamente alla campagna “1000 a 0 – Sport Vince Bullismo Perde”.

Una campagna di sensibilizzazione innovativa che mette in gioco una vera e propria partita, denominata il Match del Secolo, fra Sport e Bullismo. 1000 a 0 è il risultato simbolico che la campagna vuole ottenere. 1000 sportivi che aderiranno all’iniziativa contro i bulli, che resteranno a 0.

Sarà una simbolica Carica dei 1000 a guidare lo Sport, ma il vero obiettivo di MABASTA è arrivare a 2.500.000 adesioni, il numero di giovani e giovanissimi che praticano un qualsivoglia sport nel nostro paese.

Per chiunque voglia contribuire a questo match, basta diventare un supporter del team Sport, cliccando qui, e sostenere la campagna #VinciamoilBullismo.

In questa gigantesca partita, insieme a MABASTA e alla FIJLKAM, si sono unite altre squadre Top Player come il Comitato Paralimpico, Sport e Salute, altre federazioni nazionali, alcune leghe, squadre e club.

Un’iniziativa che ha trovato il riscontro delle più importanti istituzioni sportive del paese e che assume un sapore del tutto speciale per come nasce. MABASTA è l’idea di una classe dell’Istituto Galiliei - Costa - Scarambone di Lecce, ora all’ultimo anno, che quattro anni fa ha deciso di creare qualcosa di concreto per combattere il fenomeno del bullismo. “Ci è venuto quindi in mente l'idea di creare un movimento di giovani e giovanissimi che, come noi, vogliono fermare il bullismo, per dimostrare a bulle e bulli che quelli contrari sono molto più numerosi!”, raccontano sul sito questi coraggiosi ragazzi che negli anni hanno incontrato personalità importanti come Papa Francesco e Sergio Mattarella. “Abbiamo creato una pagina FB e il sito internet per dare una mano sia alle vittime, spingendoli a segnalare le loro storie, che ai bulli veri e proprio perché, secondo noi, forse sono proprio loro che ne hanno più bisogno.”.

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