Edit Dozsa e Giuseppe Zaccaro volano a Tokyo

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Roma, 4 giugno 2021 – La convocazione ufficiale ai Giochi Olimpici di Edit Dozsa per la lotta e Giuseppe Zaccaro per il karate completa la squadra olimpica arbitrale della Federazione. A comunicarlo sono le federazioni internazionali, UWW e WKF.

Dopo Roberta Chyurlia nel judo, dunque, arriva la splendida notizia, motivo di orgoglio e di gioia, anche per la lotta e per il karate. Edit Dozsa e Giuseppe Zaccaro sono due arbitri di livello internazionale e la partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 è il coronamento di un lungo percorso ai livelli più alti delle nostre discipline.

Per Edit Dozsa è la terza partecipazione olimpica, una sicurezza ormai. “Dopo aver ricevuto l'elenco degli arbitri selezionati per Tokyo dall' UWW sono venuta a conoscenza della mia terza Olimpiade da ufficiale di gare. Quindi, ancora una volta, rappresento con orgoglio la Federazione italiana alle Olimpiadi.”

Per Giuseppe Zaccaro, invece, come per tutto il mondo del karate, è la prima convocazione olimpica. “Questa designazione arriva, credo, con merito e soprattutto con grande soddisfazione perché nel tempo sono riuscito a mantenere uno standard adeguato a quello che sarà l’impegno a Tokyo e per aver superato la selezione dei quindici arbitri che andranno alle Olimpiadi. Ho dedicato gran parte della mia vita, con la Fijlkam, a questa attività e perciò voglio ringraziare mio padre e la mia famiglia che mi hanno consentito di proseguire questa attività ininterrottamente e, naturalmente, la Federazione che ha creduto in me durante questi anni. Un ultimo pensiero lo voglio dedicare a una persona che è venuta a mancare, che è stata un faro per tutti noi e per il quale noi, giovani dopo di lui, cercheremo di far grande questa Federazione, per continuare quello che Matteo Pellicone ha iniziato.

Sono davvero contento e so che la responsabilità sarà tanta. Speriamo che questa prima apparizione del karate alle Olimpiadi possa avere una continuità. Io ci credo e voglio crederci perché il karate è la mia vita.”.

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