Europei Giovanili di Caorle: bilancio azzurro da sei medaglie come base per costruire. Il punto con Alessandro Saglietti

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Roma, 7 luglio 2025 – Dopo due settimane di incontri, emozioni e grandi sfide, è calato ieri il sipario sugli Europei giovanili di lotta olimpica andati in scena al PalaMare di Caorle. Un evento che ha messo sotto i riflettori prima gli Under 15 e poi gli Under 20, accogliendo centinaia di giovani lottatori da tutto il continente. Per l’Italia si chiude con un bilancio più che positivo: sei le medaglie conquistate complessivamente, frutto di un lavoro corale che conferma la crescita del settore giovanile e del movimento nazionale, oltre ad indicare la strada per il futuro. Ne abbiamo parlato con il presidente del settore lotta Alessandro Saglietti in tre domande.

Una valutazione sulla performance delle squadre italiane?

Siamo molto soddisfatti, si è visto un gran fermento e abbiamo fatto sei medaglie, quindi qualcosa è successo! Al di là delle divisioni tra le classi d’età, alla fine sono arrivate due medaglie nella greco romana, due nella libera maschile e due nella femminile, quindi abbiamo ben lavorato in tutti e tre gli stili. Abbiamo visto anche gare importanti da parte di chi non ha fatto medaglia, non a caso sono arrivati tre quinti posti. I ragazzi sono tanti, sono competitivi, c’è di nuovo un gruppo di lavoro su cui investire. Sono davvero contento della risposta delle squadre e abbiamo tanta positività ed entusiasmo per ripartire da subito per altri traguardi.

Un’immagine, un risultato che l’ha colpita di più?

“Devo dire che è stata la coralità della squadra. Ho visto i ragazzi molto uniti, sono arrivati risultati ovunque, nei tre stili e nelle due classi d’età. Ho visto una squadra unita come non mai, a livello di tifo ho visto gli spalti esplodere quando gli atleti vincevano, ragazzi gioire per le vittorie altrui. Insomma, una coralità che non vedevo da tempo e che considero uno dei successi più grandi. L’aver ritrovato un gruppo omogeneo e unito è il risultato più grande raggiunto con questi Europei.”

Quali sono i prossimi obiettivi a livello sportivo e a livello organizzativo?

“Presto ci sono i Mondiali di categoria, che sono molto difficili, il livello è ancora più alto. Sicuramente puntiamo a fare delle medaglie, sarà difficile, ma come detto la squadra è giovane, stiamo iniziando a lavorare adesso. Gli obiettivi sono quelli di costruire una base grande in questi due tre anni, per poi arrivare all’ultimo anno e puntare le qualificazioni olimpiche. L’obiettivo è step by step, mattone su mattone.

È quello che abbiamo detto anche a Raul dopo la finale persa: il nostro obiettivo non è vincere l’Europeo oggi ma qualificarsi alle Olimpiadi. Dunque, passo dopo passo. L’obiettivo è costruire, anche perché solo così arrivano le medaglie.

A livello organizzativo, invece, vogliamo portare ogni anno almeno un evento internazionale in Italia, un Europeo o un Mondiale in casa. Mentre sul territorio, una volta risollevati i problemi economici avuti quest’anno, vogliamo aumentare e incrementare i progetti che stiamo già facendo per far crescere i ragazzi giovani.”

A tracciare il punto finale, ecco invece le parole del presidente FIJLKAM Gianni Morsiani a margine dell’evento: “La squadra non solo è stata all’altezza della situazione ma fa ben sperare per il futuro. A livello giovanile, con gli U15 che saranno un punto di riferimento per la crescita della federazione; a livello U20, ancor più, per una proiezione verso Los Angeles 2028. I ragazzi e le ragazze ci hanno stupito per qualità e determinazione. Hanno venti anni e nell’arco di due o tre anni possono crescere tanto. Abbiamo visto, ad esempio, Gubbiotti, Caso, Rinella e Casarola che potranno crescere e inserirsi nella squadra senior, puntando alle qualificazioni. Abbiamo visto una squadra in crescita, in tutti e tre gli stili, e sono certo che ci daranno grandi soddisfazioni.”

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