Aggredita in ospedale, operatrice si salva grazie al metodo MGA FIJLKAM

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Roma, 18 dicembre 2025 - Un’operatrice sanitaria dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma è riuscita a difendersi dall’aggressione di un paziente psichiatrico grazie alle competenze acquisite durante un corso di formazione sul Metodo Globale Autodifesa (MGA) FIJLKAM.

La protagonista dell’episodio è Simonetta Veneri, operatrice del reparto di psichiatria, aggredita circa quattro settimane fa da un paziente in stato di forte agitazione. L’operatrice è riuscita a bloccare l’aggressione, parando il pugno in arrivo, spingendo via l’aggressore e mettendosi rapidamente in sicurezza. Ha poi allertato i colleghi, che sono intervenuti per contenere la situazione senza danni per alcuna delle persone coinvolte.

“Purtroppo sono contesti in cui possiamo trovarci anche con una certa frequenza – ha dichiarato Simonetta Veneri –. Il corso è stato importante perché si impara a leggere tra le righe, a osservare più a fondo l’atteggiamento del paziente: come si pone, la postura, lo sguardo, i movimenti. Si impara a prevedere, e quindi a prevenire, un’eventuale azione aggressiva.
Inoltre, si apprendono strumenti per la gestione delle emozioni. All’inizio rimanevo perplessa, stupita, immobilizzata. Non è la prima volta che subisco un’aggressione, e in passato, non riuscendo a intuirla in tempo, non sapevo come reagire.

In questo caso, invece, la difesa è scattata in modo spontaneo, automatico. Avendo riconosciuto l’intenzione del paziente, ho reagito istintivamente.
Non ho riportato traumi, sono rimasta serena nel proseguire il lavoro, e questo è stato possibile grazie al corso e all’esperienza fatta. Oggi ho una consapevolezza diversa: sono riuscita a gestire una situazione che, in passato, non avrei saputo affrontare.

È una formazione che consiglio assolutamente, perché oltre alle tecniche fornisce anche una preparazione psicologica molto solida. Insegna a difendersi senza far male all’altro, evitando il rischio di passare dalla parte del torto.

Il nostro è un lavoro molto complesso, soprattutto in ambito psichiatrico: siamo sempre in allerta e sotto pressione. A livello mentale dobbiamo mantenere un equilibrio costante”.

A trasmettere la formazione è stato il dottor Mauro Aquilini, vice-primario di pneumologia dello stesso ospedale, allenatore di judo 4° dan e istruttore MGA di primo livello. Aquilini aveva conseguito la qualifica due anni fa sotto la guida del Maestro Giorgio Mascellini, fiduciario regionale del Lazio e docente nazionale MGA, con il supporto del Comitato Regionale FIJLKAM Lazio.

Aquilini ha poi attivato un corso interno presso l’ospedale, strutturato in dieci lezioni settimanali da un’ora e mezza, aperto a personale medico e infermieristico. Il corso ha avuto un taglio specifico per il contesto sanitario: accanto alla parte tecnica, si è affrontato anche l’aspetto medico-legale, con riferimenti alle responsabilità penali e civili in caso di aggressioni. Le tecniche trasmesse sono state adattate alla realtà operativa degli ospedali, dove l’obiettivo primario resta la salvaguardia della salute e l’incolumità di tutti i soggetti coinvolti, compresi i pazienti.

“Sono molto contento della risposta della nostra operatrice. Abbiamo organizzato questo corso in maniera sistematica e ha dato i suoi frutti – ha spiegato il dottor Aquilini – So che ogni tanto vengono fatte delle rappresentazioni o delle dimostrazioni, ma a mio avviso non bastano. Il corso è strutturato per fornire efficacia, informazioni pratiche e strumenti concreti.
Una delle cose che avevo spiegato è che, quando si è da soli, l’obiettivo è mettersi in sicurezza; se invece si è in più persone, si possono applicare le tecniche di contenimento. La sicurezza viene prima di tutto ed è ciò che ha fatto egregiamente Simonetta Veneri. Mi ha reso orgoglioso anche l’assenza di traumi fisici, perché ha applicato perfettamente la tecnica di parata, e l’assenza di traumi psicologici.

È importante sottolineare che circolano molti corsi in cui vengono applicate tecniche che sono però di competenza degli atleti e che rischiano di essere lesive sia per la persona che le subisce sia per chi le applica. Il nostro protocollo, invece, è adeguato da questo punto di vista: un conto è insegnare a un atleta, un’altra cosa è lavorare con chi atleta non è. È tutto un altro mondo ed è questo l’approccio che vorremmo portare anche nelle scuole.”

Il percorso formativo, realizzato nell’ambito della Medicina del Lavoro, proseguirà anche nei prossimi anni come attività volontaria a tutela del personale sanitario.

Noi facciamo un lavoro particolare – ha aggiunto il Maestro Giorgio Mascellini – che deriva anche dalla mia esperienza in Polizia. Andiamo oltre il discorso del combattimento perché ci rivolgiamo alle persone comuni, cercando di metterci nei loro panni, perché a loro insegniamo. I nostri corsi sono rivolti a tecnici del Lazio, i quali poi portano la formazione acquisita nei loro ambiti. Ed è quello che è successo con il Maestro Aquilini, il quale ha portato sicurezza e padronanza nella gestualità del contenimento e della difesa da un’aggressione.

A livello nazionale, invece, è di recente firma l’accordo tra FIJLKAM e FNOPI (Federazione Nazionale Operatori Professioni Infermieristiche), per favorire la cultura del benessere e della consapevolezza personale attraverso la cura del proprio corpo. Nel protocollo, proprio come ha fatto Simonetta Veneri dopo questa esperienza, ci si incentra sulla necessità di sviluppo di un equilibrio interiore. Clicca qui per i dettagli sull’accordo.

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