Roma, 1 settembre 2025. Il Campionato Mondiale Cadetti di Judo 2025 si conclude lasciando un segno tangibile del talento emergente nel judo italiano. Nella capitale bulgara si sono confrontati oltre 550 giovani atleti, edizione da record per la manifestazione, che hanno dato vita a cinque giorni di gara molto intensi ed entusiasmanti. La spedizione azzurra torna a casa con due medaglie individuali e un onorevole quinto posto, segnali incoraggianti per il futuro di questa disciplina in Italia.
Il primo a salire sul podio è stato Matteo Gualandi, che ha conquistato una splendida medaglia d'argento nella categoria -55 kg confermando quanto di buono aveva fatto vedere al Campionato Europeo di giugno. Il judoka del Banzai Cortina Roma ha offerto un percorso impeccabile fino alla finale, dimostrando tecnica e determinazione. La sua è stata una prestazione di alto livello, che lo ha visto superare avversari agguerriti prima di cedere solo nell'atto conclusivo contro il forte atleta uzbeko Burkhonov. A completare il quadro delle medaglie individuali è arrivato il bronzo di Francesco Mazzon nei -90 kg. Il portacolori dell'ASD Skorpion Club ha affrontato una giornata intensa, ricca di colpi di scena, conquistando una medaglia che ha suggellato una prestazione solida e ha rappresentato il giusto epilogo di un percorso di crescita che lo ha portato a brillare sul palcoscenico mondiale. Nonostante non abbia raggiunto il podio, non si può non menzionare l'ottima performance di Edoardo Michele Russo, che ha chiuso la sua esperienza bulgara con un quinto posto nella categoria -81 kg. L'atleta dell'ASD Centro ha nuovamente sfiorato la medaglia di bronzo, come già avvenuto in occasione dei Campionati Europei, dimostrando grande combattività e arrivando a un passo da un risultato che avrebbe potuto arricchire ulteriormente il medagliere italiano. La sua è una prestazione che, sebbene priva del metallo, testimonia un valore tecnico e tattico notevole.
Soddisfazione anche da parte della Direzione Tecnica Nazionale che attraverso le parole di Raffaele Parlati ha analizzato la trasferta iridata: “siamo soddisfatti dei risultati ottenuti a Sofia, che dimostrano il potenziale e la determinazione dei nostri giovani atleti. La medaglia d'argento di Matteo Gualandi e quella di bronzo di Francesco Mazzon sono il frutto di un grande impegno e di un percorso di crescita che ci rende orgogliosi. Anche il quinto posto di Edoardo Russo è un risultato di rilievo, che conferma la competitività dei nostri ragazzi a livello internazionale. Questi successi, tuttavia, non devono farci dimenticare l'importanza di guardare al futuro. Le altre nazioni stanno compiendo un lavoro eccezionale a livello giovanile e per questo è fondamentale tenere il passo. Ritengo che il judo italiano abbia bisogno di un nuovo approccio per il settore giovanile. Dobbiamo investire ancora di più nella formazione di base, garantire un supporto costante agli atleti e ai loro allenatori e creare un sistema che permetta ai talenti emergenti di esprimersi al meglio. I risultati di Sofia sono un ottimo punto di partenza, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Siamo pronti a intraprendere un nuovo percorso, con l'obiettivo di stare ancora più vicini ad atleti, tecnici e società.
Questi risultati a Sofia rappresentano un segnale positivo per il movimento del judo italiano, confermando la qualità del lavoro svolto a livello giovanile. Le prestazioni di Gualandi, Mazzon e Russo, insieme a quelle degli altri atleti azzurri che hanno partecipato alla rassegna, dimostrano che l'Italia ha una base solida su cui costruire i successi futuri.