Judo

Argento e bronzo mondiale U17 per Manzi e Romano a Kiev

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Kiev, 11 agosto 2011. È un’Italia che parte a razzo quella degli Under 17 che, nello Sport Palace a Kiev, in occasione della prima giornata al 2° Campionato del Mondo cadetti è salita sul podio con Elios Manzi, secondo nei 50 kg, Sara Maria Romano, terza nei 44 kg, e ha sfiorato la terza medaglia con Marion Huber, quinta nei 40 kg. Una scena già vista il 24 giugno scorso nel Cottonera Sport Complex a Malta, dove Elios Manzi conquistò il titolo europeo, Sara Maria Romano l’argento e Marion Huber il quinto posto. Ma non è tutto per il quindicenne siciliano, portabandiera azzurro alle Giornate Olimpiche della Gioventù Europea, che ha messo in bacheca anche l’argento del 26 luglio a Trabzon. «Sento di aver fatto una grande impresa dagli Europei ad oggi – ha detto Elios Manzi al termine della gara – e mai avrei pensato di arrivare così in alto. Una dedica? A tutti, dal mio maestro (Corrado Bongiorno, ndr) ai miei compagni di palestra (Airon Furci Siculo, ndr) , alla mia famiglia, ai compagni e coach di nazionale». Una gara esemplare (cinque vittorie) ha portato Elios Manzi alla finale iridata con il giapponese Ryuju Nagayama, combattuta alla pari e decisa da un vantaggio messo a segno nell’ultimo minuto. Esemplare è stata anche la gara di Sara Maria Romano (4 vittorie), superata soltanto al golden score dalla giapponese Misa Matsuo, riscattandosi poi con la vittoria per il terzo posto sulla belga Evi Vermandere, ancora al golden score. «È un’emozione grande – ha detto la Romano - che sento di dovere soprattutto ai miei allenatori, Raffele e Pierangelo. Confesso che ce l’avevo la speranza di salire su questo podio e sono felicissima per esserci riuscita». Marion Huber invece, la giapponese Yuka Inage l’ha superata al primo turno, quindi un’altra vittoria prima di cedere per shido in semifinale e per giudizio arbitrale il terzo posto. Un quinto posto amaro per lei, ma che dà ugualmente spessore al medagliere azzurro. In testa c’è il Giappone con un primo, un secondo ed un quinto posto, quindi Brasile (1-0-2-0), Russia (1-0-1-0), Ucraina (1-0-0-1) e Italia (0-1-1-1). Sergey Bubka, presidente del comitato olimpico ucraino ha salutato i 570 atleti di 55 paesi presenti alla rassegna iridata in occasione della cerimonia di apertura.

Reportage dei tecnici: «Grandissima gara di Elios Manzi (Airon Judo Furci Siculo), allenato da Corrado Bongiorno, che regala un bellissimo argento all’Italia nella categoria al limite dei 50 kg che ha visto la partecipazione di 41 atleti. Elios, dopo il successo agli Europei di Malta e l’argento agli EYOF di Trabzon nutriva grosse speranze e puntualmente non ha tradito le aspettative. Primo turno contro Tobin (AUS) che il siciliano chiude per ippon di o uchi gari. Secondo turno contro Mesinovic (BIH) battuto per ippon di o soto gari. Terzo turno contro l’ostico Okhotnikov (RUS) di cui l’azzurro ha ragione per doppia sanzione per passività. Quarti di finale contro il pericolosissimo Bikegdemberel (MGL) a cui Elios rifila yuko di de ashi barai dopo qualche secondo e ippon di ura nage a circa metà dell’incontro. Semi finale molto tesa contro Maharramov (AZE): Elios parte contratto e l’avversario lo mette alla frusta con continui attacchi. Poi l’azzurro ragiona e fa sanzionare per falso attacco l’azero. Si va al GS dove gli arbitri richiamano ancora per falso attacco l’azerbaigiano  aprendo le porte della finale all’azzurro. In finale Elios non ha la stessa convinzione e sembra in soggezione di fronte a Nagayama (JPN). Tuttavia la parità non è messa in discussione fino a quando Elios non concede l’unica chance all’avversario sul suo velocissimo sode tsuri komi goshi e subisce il waza ari che lo condanna alla seconda piazza. Grandissima gara anche per Sara Romano (Akiyama Settimo Torinese) allenata da Pierangelo Toniolo che conquista la medaglia di bronzo nella categoria al limite dei 44 kg che ha visto la presenza di 30 atlete. Primo incontro chiuso in fretta per la piemontese contro la Meara (USA) per ippon di koshi jime. Secondo turno contro l’ostica Park (KOR) a cui l’azzurra marca yuko di sode tsuri che poi controlla agevolmente fino al termine. Quarti di finale contro la forte Matsuo (JPN): l’azzurra parte timorosa e viene sanzionata per passività. Poi continua a disturbare la nipponica controllando molto bene le maniche e costringendola ad un frettoloso attacco su cui piazza un bellissimo kaeshi contato, con molta economia, yuko dalla terna. Si va avanti e su un attacco dell’azzurra l’avversaria contra in o uchi gari pareggiando le sorti. Si va al GS dove Sara, dopo un attacco affrettato viene pescata da un potente shime waza e non può far altro che arrendersi. Primo turno di recupero contro la Kapayeva (BLR) che viene liquidata nel primo minuto per waza ari di sode tsuri seguito dall’immobilizzazione. Finale per il bronzo con la vecchia conoscenza Vermandere (BEL)  con cui l’azzurra ha vinto una volta e perso un’altra. La piemontese parte forte e tiene l’iniziativa cercando di controllare nelle fasi a terra la maggiore abilità della belga. A 40” dal termine l’arbitro sanziona la belga e si va al GS. La musica non cambia con l’azzurra che tiene l’iniziativa in piedi e la belga che cerca di chiudere in ne waza. A 50” dal termine Sara piazza un velocissimo seoi nage contato yuko che le permette di salire sul podio mondiale. Rammarico per Marion Huber (Sportverein S. Lorenzen) che chiude al quinto posto nella categoria al limite dei 40 kg. Marion viene esentata dal primo turno ed al secondo deve affrontare Inage (JPN). L’incontro scivola via sul filo del rasoio con la nipponica che tiene l’iniziativa e l’alto atesina che agisce di rimessa fino a marcare il decisivo yuko di tani otoshi a 40” dal termine. Quarti di finale con la Audiens (BEL) che aveva battuto l’azzurra a Malta nella finale per il bronzo. Incontro molto teso e Marion viene sanzionata per passività. La parità non si schioda e si va al GS dove l’azzurra approfitta di un sumi gaeshi a vuoto della belga per immobilizzare e concludere per ippon che le spalanca le porte della semi finale. Da questo punto in avanti, come purtroppo già successo all’Europeo, Marion diventa un’altra persona e, prima, perde per doppia sanzione con la Silva (BRA) e poi perde alle bandierine l’incontro per il bronzo con la Budescu (MDA). Peccato perché per l’altoatesina la medaglia era veramente alla portata. A domani, Laura, Nicola Raffaele».

-40 kg

1. SILVA, Tawany BRA

2. BARNA, Rut Saron ROU

3. AUDIENS, Evelyne BEL

3. BUDESCU, Ana MDA

5. HUBER, Marion ITA

5. KARASSAIKYZY, Kamshat KAZ

7. GENNEVEE, Flora FRA

7. STYTSUN, Ivanna UKR

-44 kg

1. DOLGOVA, Irina RUS

2. MATSUO, Misa JPN

3. MERCADANTE, Nathalia BRA

3. ROMANO, Sara Maria ITA

5. VERMANDERE, Evi BEL

5. WILLIS, Hayley GBR

7. BUDESCU, Cristina MDA

7. KAPAYEVA, Anfisa BLR

-50 kg

1. NAGAYAMA, Ryuju JPN

2. MANZI, Elios ITA

3. ALMEIDA, Felipe BRA

3. MAHARRAMOV, Sadikh AZE

5. IADOV, Bogdan UKR

5. MUSSURMANOV, Zhaksylyk KAZ

7. BIKEGDEMBEREL, Munkhchuluun MGL

7. GANJALI, Mirsadi AZE

-55 kg

1. SKOPNENKO, Pavlo UKR

2. TSAI, Ming Yen TPE

3. SERIKZHANOV, Yerlan KAZ

3. SURAKATOV, Shapi RUS

5. HIRANABE, Tatsuhiro JPN

5. TALISHINSKIY, Iskandar AZE

7. OMARKUL, Yerbolat KAZ

7. ZAMANOV, Elbrus AZE

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