Judo

Cantoni e Torrenti portano l'Italia a quota sei medaglie al “Lido di Roma”

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Ostia, 18 maggio 2008. Giulia Cantoni e Michela Torrenti salgono sul podio al Palafijlkam di Ostia nella seconda giornata della World Cup Woman “Lido di Roma” e l’Italia chiude con sei medaglie, quinta nel medagliere dietro Germania, Francia, Ungheria e Olanda. Alle finali, oltre il Presidente Matteo Pellicone ed il suo vice Franco Capelletti, hanno assistito il presidente UEJ, Sergey Soloveychick e Marius Vizer, presidente IJF, che ha rivolto i complimenti alla Federazione italiana per l’eccellente organizzazione della manifestazione. Il diario delle finali Iniziano insieme Erika Barbieri e Giulia Cantoni, per le due finali del terzo posto, categoria 70 kg. La Barbieri lotta contro la polacca Rainczuk, mentre Cantoni affronta la russa Anashkina. Barbieri, in vantaggio per uno shido, subisce waza ari di harai goshi, poi yuko di o uchi gari cui segue osae komi fino al conto completo (2’30”). Cantoni invece, non concede spazi all’Anashkina ed al terzo minuto fa yuko con una presa alle gambe e poi, a 4’05” fa waza ari in gaeshi e chiude in osae komi fino all’ippon. La finale, fra Edith Bosch (NED) e Magali Leguay (FRA) è molto vivace e frizzante. Bosch con uchi mata, Leguay con diverse azioni di ne waza cercano la vittoria tenendo alto il ritmo, ma dopo 5’ la situazione è ancora in equilibrio e si va al golden score. Ci vuole 1’37” per rompere lo splendido equilibrio delle due atlete che nulla hanno risparmiato e, con uchi mata (yuko) la vittoria va a Bosch. 70 kg: 1) Edith Bosch (NED); 2) Magali Leguay (FRA); 3) Beata Rainczuk (POL) e Giulia Cantoni (ITA) Siamo ai 78 kg e Gilda Rovere si gioca la medaglia con la tedesca Boehm, mentre l’altro tatami vede la sfida russa Gubadova-Dimitreva. La Rovere cede ad uno yoko tomoe valutato yuko dopo un minuto di combattimento, ma combatte bene e cerca insistentemente il varco nella difesa della tedesca, che comunque rimane pericolosa, ancora con yoko tomoe e prese alle gambe. L’ultimo minuto l’azzurra perde consistenza e tempo con uscite evitabili e a tre secondi dallo scadere subisce juji gatame. Un koka invece, decide l’equilibrata sfida fra le due atlete russe a favore della Dmitrieva. Karl (GER) e Mentouopou (FRA) si affrontano per una finale aperta, fra una guardia sinistra molto alta (Karl) e la solida posizione a destra della francese. Gli attacchi si alternano con generosità da entrambe le parti, ma l’equilibrio viene rotto dalle sanzioni per passività alla Mentouopou, shido1 e 2 nell’ultimo minuto. A 20” dal termine un attacco della Karl viene contrattaccato e la situazione ritorna in parità, yuko e si va nuovamente al golden score. La lotta rimane molto agguerrita e vivace per un minuto, poi la Karl chiude due volte di fila la presa dietro il collo della Mentouopou che viene sanzionata. 78 kg: 1) Jenny Karl (GER); 2) Geraldine Mentouopou (FRA); 3) Anastasia Dmitrieva (RUS) e Annett Boehm (GER) La medaglia di bronzo arriva per Michela Torrenti senza fatica, non si presenta infatti la russa Belousova, rimasta infortunata dall’incontro con la tedesca Koeppen. Sull’altro tatami è battaglia invece fra Tania Ferrera e la russa Chibisova, che passa in vantaggio per uno shido assegnato per falso attacco dopo 40”. Ma la Ferrera fa anche gli attacchi veri e a metà gara piazza un harai maki komi, yuko, ma un tani otoshi a 1’40” dal termine chiude la partita a favore della russa. La finale fra Sandra Koeppen (GER) e Ketty Mathe (FRA) contrappone due palmares di primo piano, 33 anni e due titoli europei la prima, 22 anni e due titoli europei junior la seconda. Le due atlete non si risparmiano e lottano aspramente per 3’25” quando su un attacco di sasae della Koeppen, Mathe spinge e schiaccia sul tatami la tedesca, ippon. +78 kg: 1) Ketty Mathe (FRA); 2) Sandra Koeppen (GER); 3) Michela Torrenti (ITA) e Ksenia Chibisova (RUS) World Cup “Lido di Roma”, cinque azzurre per il bronzo alle 16 Ostia, 18 maggio 2008 (h 12). Cinque azzurre hanno conquistato un posto in finale per la medaglia di bronzo al Palafijlkam di Ostia la seconda giornata della World Cup Woman “Lido di Roma”. Si tratta di Erica Barbieri e Giulia Cantoni nei 70 kg, che incontreranno rispettivamente la polacca Rainczuk e la russa Anashkina; nei 78 kg Gilda Rovere se la vedrà con la tedesca Boehm, mentre nei +78 kg Michela Torrenti incontra Belousova (RUS) e Tania Ferrera, Chibisova (RUS). Le finali inizieranno alle 16 e, per il primo posto, sono in corsa Bosch (NED)-Leguay (FRA) nei 70 kg, Karl (GER)-Mentouopou (FRA) nei 78 kg, Koeppen (GER)-Mathe (FRA) nei +78 kg. Questo il diario azzurro della mattinata. Marisa Celletti ha superato agevolmente il primo turno che l’ha vista opposta alla croata Maranic. Passata in vantaggio dopo 2’30” con gaeshi su o soto gari (yuko), l’azzurra ha chiuso il conto nell’azione successiva con ippon di juji gatame. Assunta Galeone combatte una dura battaglia contro la russa Dmitireva, in cui il tabellone registra soltanto sanzioni, due per parte. Si va al golden score, nonostante lo yoko tomoe dell’azzurra all’ultimo secondo vada molto vicino alla maturazione del vantaggio. L’overtime però, dà ragione alla russa che marca yuko di te guruma. Daiana Argelli si ferma subito di fronte alla francese Mathe, che prosegue a terra su attacco dell’azzurra e la chiude in osae komi per il conto totale. Subito dopo è il turno di Michela Torrenti, opposta alla russa Chibisova, molto più alta. L’azzurra cerca di non farsi imbrigliare, ma fatica e dopo 1’30” arrivano due sanzioni, per passività e per falso attacco. Michela non demorde e al terzo minuto riesce ad entrare nella guardia della russa con o soto gari a sinistra, insiste e fa ippon. Entra in gara anche Erica Barbieri, opposta alla russa Anashkina, guardia destra e alta come la spezzina dei Carabinieri. La presa sinistra dell’azzurra però prevale, chiude e lascia partire un o uchi gari valutato waza ari. La russa reagisce, attacca, ma la Barbieri attende l’attimo giusto e ritrova il tempo giusto per l’o uchi gari che, questa volta, è ippon. Tania Ferrera può ben poco di fronte alla tedesca Koeppen, che chiude rapidamente l’incontro con osae komi. Ritorna sul tatami Marisa Celletti per la sfida con la tedesca Jenny Karl, mentre sull’altro tatami è nuovamente il turno di Michela Torrenti opposta alla francese Mathe. A metà incontro, con un rovesciamento la Karl riesce a chiudere in osae komi la Barbieri che esce dopo 9”, ma la tedesca ritorna sopra e chiude per 17”, yuko. All’inizio dell’ultimo minuto la tedesca parte da lontano con o soto gari che mette a sedere la Barbieri, koka, ma prende ancora in oase komi e questa volta per il conto totale. Michela Torrenti intanto, sotto per shido, si fa catturare in un tate shiho dalla Mathe, alla fine del conteggio l’azzurra riesce ad agganciare una gamba della francese, ma non viene dato il toketa ed è ippon. Gilda Rovere ci mette 15” per liquidare la pratica Gubadova, il suo primo seoi nage è fulminante e chiude la partita. Ancora due azzurre in contemporanea: nei 78 kg Giulia Cantoni ci prova con Edith Bosch, ma va subito sotto di koka e yuko, mentre nei +78 kg la Argelli se la vede con la russa Chibisova. O soto gari vincente della Bosch a 2’34”. Semifinale dei 70 kg con Erica Barbieri di fronte alla francese Leguay e dopo un minuto circa un attacco buono dell’azzurra diventa un’opportunità per la francese che afferra il collo e chiude in osae komi fino all’ippon. Si conclude anche l’incontro della Argelli che vede la Chibisova prevalere per shido3. Recupero dei 78 kg con Assunta Galeone di fronte alla tedesca Boehm. L’azzurra lotta con intraprendenza, ma dopo aver difeso un attacco di juji gatame, cede all’uchi mata della tedesca. Semifinale dei 78 kg con Gilda Rovere di fronte a Jenny Karl. Parte forte la Rovere e marca yuko in tani otoshi dopo 40”, la Karl si riorganizza e cerca di trarre vantaggio dalle sue lunghe leve, chiude, la Rovere si piega e prova dei seoi affrettati. A 2’15” Gilda viene punita con shido per uscita. Karl continua a chiudere sopra e attaccare. A 2’38” chiude ancora e parte in o uchi sinistra, Gilda non resiste: ippon. Marisa Celletti va all’attacco della russa Gubadova per entrare nella finale terzo posto. Celletti cerca l’anticipo e ci riesce, ma Gubadova non ci sta e reagisce, dopo due minuti passa in vantaggio con waza ari di sukui nage e, un minuto più tardi, un altro waza ari di uchi mata. Venticinque in gara oggi alla World Cup “Lido di Roma” Ostia, 18 maggio 2008 (h 10.15). Alle 10.30 prenderà il via al Palafijlkam di Ostia la seconda giornata della World Cup Woman “Lido di Roma”. Sui tre tatami montati su una pedana rialzata stanno per salire le venticinque atlete che gareggeranno nelle categorie dei 70, 78 e +78 kg. Otto le azzurre in gara e due i forfait, a quello annunciato di Teresa Craighero, si è aggiunta anche la rinuncia dell’ucraina Denysenko. Sette atlete nei 70 kg, con Giulia Cantoni già in semifinale ad attendere la vincente fra Bosch (NED) e Rainczuk (ITA), mentre Erica Barbieri se la vede con la russa Anashkina. Nei 78 kg (11 iscritte) Marisa Celletti inizia con la croata Maranic, Gilda Rovere attende la vincente fra Murko (SLO) e Gubadova (RUS) e, nella poule B, Assunta Galeone sfida la russa Dmitrieva. Nei +78 kg è già in semifinale anche Tania Ferrera che incontrerà la vincente di Koeppen (GER)-Belousova (RUS), mentre nell’altra poule i due incontri in tabellone sono Mathe (FRA)-Daiana Argelli  e Michela Torrenti – Chibisova (RUS).

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