Judo

A Dumitru (ROM) e Choi (KOR) i primi titoli olimpici del judo a Pechino

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Pechino, 9 agosto 2008. Un harai goshi fulminante ha assegnato la prima corona olimpica al Beijing Science and Technology University Gymnasium. È stata quella dei 48 kg che è andata alla rumena Alina Dumitru e ha coronato l’impresa vincendo la finale sulla giovane cubana Yanet Bermoy. La sorpresa però, si è concretizzata in semifinale, quando l’atleta rumena ha superato la grande favorita della vigilia, la nipponica Ryoko Tani-Tamura, per waza ari contro yuko. Tani-Tamura poi, ha catturato la medaglia di bronzo, la prima in carriera di questo colore, ma la quinta in assoluto, dopo l’oro di Atene e Sydney e l’argento di Atlanta e Barcellona. “I 48 kg hanno riservato certamente delle sorprese –ha detto al termine della finale il d.t. azzurro Felice Mariani- ma la Dumitru ha davvero meritato di aggiudicarsi questo titolo”. L’altra medaglia di bronzo è andata al collo dell’argentina Paula Paretto, passata in pochi secondi dalla delusione alla gioia. In un primo momento infatti, la terna arbitrale ha attribuito la paternità del waza ari decisivo alla Pak Ok Song (PRK), che è stato poi rovesciato però dall’intervento del commissario di gara. Vittoria netta invece, quella del coreano Choi Min Ho nei 60 kg: cinque combattimenti e cinque vittorie prima del limite (ippon). In finale, di fronte all’austriaco Ludwig Paischer, Choi ha portato un attacco di kuchiki daoshi che l’austriaco è riuscito ad evitare atterrando di pancia, ma con continuità d’azione il coreano ha attaccato ancora con te guruma chiudendo la partita ed aggiudicandosi il titolo olimpico che segue il bronzo di Atene 2004 ed interrompe il dominio giapponese che durava dal 1996 in seguito alle tre vittorie consecutive di Tadahiro Nomura. Le medaglie di bronzo hanno premiato le prove dell’uzbeco Rishod Sobirov, che per il terzo posto ha avuto la meglio sul francese Dragin per koka e l’olandese Ruben Houkes, campione del mondo 2007, che ha strappato il bronzo all’israeliano Yekutiel con un ippon a 10 secondi dal termine. Domenica 10 agosto è il turno di Giovanni Casale, il primo degli azzurri a salire sul tatami del Beijing Science and Technology University Gymnasium. “Giovanni sta bene –dice ancora Felice Mariani- ancora un breve richiamo di lavoro per tenere sotto controllo il peso (66 kg) e poi siamo pronti. Felipe Novoa, il cileno che dobbiamo affrontare al primo turno –conclude- è pressoché sconosciuto a livello internazionale, ma questo non vuol dire che lo sottovaluteremo”. Classifiche 60 kg: 1) Choi Min Ho (KOR); 2) Ludwig Paischer (AUT): 3) Ruben Houkes (NED) e Rishod Sobirov (UZB); 5) Dimitri Dragin (FRA) e Gal Yekutiel (ISR) 48 kg: 1) Alina Dumitru (ROM); 2) Yanet Bermoy (CUB); 3) Paula Paretto (ARG) e Ryoko Tani (JPN); 5) Liudmila Bogdanova (RUS) e Pak Ok Song (PRK)

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