Judo

Mondiali di kata a Kyoto, risultato positivo

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Ostia, 1 novembre 2013. Considerazioni ad una settimana dal Mondiale di kata a Kyoto. Il risultato ottenuto in Giappone è stato positivo perché ha confermato che i criteri individuati per allestire la squadra sono stati corretti. L’Italia avrebbe potuto meritare tre medaglie, oltre il bronzo di Andrea Fregnan e Stefano Moregola nel katame, i quarti posti di Ilaria Sozzi-Marta Frittoli nel ju no kata e Giacomo De Cerce-Pierluca Padovan nel kime hanno dimostrato di valere come le coppie che li hanno preceduti. Da mettere nel conto inoltre, l’assenza di coppie nel goshin-jutsu, che agli Europei aveva monopolizzato il podio. La concorrenza internazionale è in costante ascesa, ma l’Italia tiene le posizioni pur rinnovandosi ed inserendo sempre nuove coppie. Anche per il futuro si continuerà a lavorare per i giovani, ma in questo momento il plauso è per coloro che hanno affrontato la trasferta di Kyoto, rappresentando l’Italia nel paese dei Maestri. Rientrato da Kyoto anche Franco Capelletti, presidente della Commissione Kata, che ha espresso soddisfazione per l’espansione del movimento judo kata negli ultimi cinque anni: «Non bisogna dimenticare – ha detto - che l’espansione del kata non deve essere finalizzata alla sola competizione, ma deve avere una ricaduta nel club, per aumentare la base dei praticanti».

 

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