‘Vincere, unica cosa che conta’, la rabbia di Fabio Basile a Parigi

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Parigi, 10 febbraio 2018. Si è battuto alla ‘fabiobasile’ ed è stato all’altezza della situazione e della nuova categoria. Non è riuscito ad imporsi sul forte mongolo Tsogtbaatar Tsend-Ochir, che poi si è classificato al terzo posto, ma Fabio Basile nel Grand Slam a Parigi ha fatto un altro passo nei 73 kg. Per lui, ovviamente, la questione non è proprio così ed è stato molto severo con se stesso: “Uno schifo – ha detto Fabio – oggi non ero Fabio, ma ora bisogna guardare in positivo, perché in ogni cosa c’è del positivo. Io sono uno dei judoka più matti che esistono, ne sono consapevole, ma sono obiettivo e bisogna vedere gli errori. Sto reagendo, voglio farcela e sono sicuro che arriverò, ma oggi non ero pronto per niente! Oggi dovevo vincere – ha concluso Basile – perché il mio obiettivo è battere Ono, Hashimoto. Non esiste null’altro. Solo vincere. È l’unica cosa che conta!”. “Ovviamente Fabio è in fase di costruzione – è la considerazione più pacata del coach Francesco Bruyere - e questi sono test match che servono per capire come procedere. Penso che Fabio non sia distante dal potersi esprimere al meglio in questa nuova categoria”. Il match di Fabio Basile ha avuto ritmo e intensità e con un ko uchi gari verso la fine del tempo regolare ha anche messo a sedere il mongolo, fosse riuscito a spingere ancora in avanti non si sarebbe andati al golden score. È andata così e da domani si riprende a lavorare per continuare a crescere. La prima giornata di gara, come sempre, è stata uno spettacolo. Il Giappone è andato a segno con due primi posti, Toru Shishime (60) e Uta Abe (52), ha vinto anche Christa Deguchi (57) che rappresenta però il Canada. Nei 66 kg è ritornato a comandare An Baul (Kor), mentre i 73 kg hanno incoronato meritatamente il kossovaro Akil Gjakova. La giovane ucraina Daria Bilodid non è più una sorpresa e ha aggiunto al suo palmares anche quest’oro a Parigi. Quattro le medaglie per la Francia, una d’oro con la 25enne Clarisse Agbegnenou, che ha conquistato la standing ovation dei 15mila nell’Accorhotels Arena con il suo quarto successo a Parigi.