European Cup Junior a Lignano, la Francia è prima. Toniolo: “livello molto alto”

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Delle 36 nazioni che, con 606 atleti, hanno partecipato all’European Cup Junior a Lignano (ITA) ne sono bastate cinque per mettere insieme ben 40 medaglie. A fare la differenza (e che differenza!) sono state la Francia con 10 medaglie, 4 d’oro (Anais Mosdier, Manon Deketer, Romane Diko, Israil Dakayev), l’Ungheria con 8, 3 d’oro (Fatime Beringer, Peter Arvai, Richard Sipocz), la Russia con 8 medaglie, 2 d’oro (Ekaterina Dolgikh, Madina Kaisinova), l’Italia con 9, 1 d’oro (Alice Bellandi) e l’Azerbaijan con 5, 1 d’oro (Balabay Aghayev). Il 36° Trofeo Tarcento, questo il nome della manifestazione organizzata dal Judo Kuroki, diventata dal 2011 European Cup, è stato vinto dall’Ungheria, prima nel medagliere maschile, alla Francia, regina del medagliere femminile la Coppa Unione Europea e la Coppa Valli del Torre per il primato nel medagliere assoluto. Il Kyrgyzstan si è aggiudicato infine la Coppa Amicizia e la Polisportiva Villanova, grazie al terzo posto di Kenny Komi Bedel, ha potuto mettere in bacheca la Coppa Costantini. “Questa European Cup Junior organizzata a Lignano è stata di livello molto elevato – ha detto Raffaele Toniolo, tecnico dell’Italia Juniores – e nonostante alcuni dei nostri Junior più forti siano stati a riposo in vista della preparazione per gli Europei Seniores i nostri atleti sono riusciti ad ottenere 9 medaglie, una in più del 2017. C'è da essere soddisfatti per il livello elevato che ancora una volta i nostri atleti juniores hanno dimostrato”. Le medaglie italiane nella seconda giornata sono state quelle di Alice Bellandi, oro nei 70 kg, Nadia Simeoli, argento nei 63 kg ed i quattro terzi posti di Martina Esposito (70), Anna Fortunio (78), Kenny Bedel (81) e Lorenzo Agro Sylvain (+100). Un momento di grande ‘pathos’ si è verificato nella semifinale dei +100 kg, quando la sfida fra il russo Babayan e l’inglese Greenidge, entrambi con due ‘shido’ a carico, non hanno trattenuto la tensione spintonandosi dopo un ‘matè’. È scattato il doppio hansokumake (squalifica) che, oltre a suscitare scalpore fra i due ‘aspiranti finalisti’ ha suscitato la delusione del pubblico, che per metà attendeva la vittoria di uno e, l’altra metà, dell’altro. L’abbraccio fra i due atleti è stato il segnale di accettazione del verdetto e ha avuto la capacità e la forza di trasformare i fischi delle due opposte tifoserie in un unico grande applauso. Poi, la finale per il primo posto ed una delle due per il terzo, non sono state disputate, e la seconda piazza del podio è rimasta vuota.

Classifiche

F-44: 1) Fatime Beringer (Hun), 2) Melanie Frigoul (Fra), 3) Olga Borisova (Rus) e Mireia Rodriguez Salvador (Esp); 48: 1) Ekaterina Dolgikh (Rus), 2) Julie Weill Dit Morey (Fra), 3) Blandie Pont (Fra) e Andrea Stojadinov (Srb); 52: 1) Anais Mosdier (Fra), 2) Nadezda Petrovic (Srb), 3) Linda Grace Besnard (Fra) e Nina Estefania Linne (Esp); 57: 1) Shaked Amihai (Isr), 2) Acelya Toprak (Gbr), 3) Anna Dabrowska (Pol) e Gaetane Deberdt (Fra); 63: 1) Manon Deketer (Fra), 2) Nadia Simeoli (Ita), 3) Ida Eriksson (Swe) e Jovana Obradovic (Srb); 70: 1) Alice Bellandi (Ita), 2) Eliza Wroblewska (Pol), 3) Martina Esposito (Ita) e Lucie Jarrot (Fra);

78: 1) Madina Kaisinova (Rus), 2) Fanni Toth (Hun), 3) Anna Fortunio (Ita) e Lea Schmid (Ger); 78: 1) Romane Diko (Fra), 2) Mercedesz Szigetvari (Hun), 3) Maria Hollwart (Aut) e Marketa Paulusova (Cze); M-55: 1) Balabay Aghayev (Aze), 2) Rashkhan Bakhishaliyev (Aze), 3) Rovshan Aliyev (Aze) e Murad Mirzazhanov (Rus); 60: 1) Samet Kumitas (Tur), 2) Yashar Najafov (Aze), 3) Mihrac Akkus (Tur), 3) Mihrac Akkus (Tur) e Ahmad Yusifov (Aze); 66: 1) Israil Dakayev (Fra), 2) Akos Kozma (Hun), 3) Edoardo Mella (Ita) e Kazbek Naguchev (Rus);

73: 1) Mathias Czizsek (Aut), 2) Matteo Mazzi (Ita), 3) Georgii Elbakiev (Rus) e Mattia Prosdocimo (Ita); 81: 1) Lukas Wittwer (Sui), 2) Erlan Sherov (Kgz), 3) Kenny Komi Bedel (Ita) e Roland Goz (Hun); 90: 1) Harry Lovellhewitt (Gbr), 2) Apor Toth (Hun), 3) Eldar Allakhverdiev (Rus) e Drako Brasnjovic (Srb); 100: 1) Peter Arvai (Hun), 2) Jan Goldhammer (Ger), 3) Kirill Brezhnev (Rus) e Adil Karimli (Aze); +100: 1) Richard Sipocz (Hun), 3) Lorenzo Agro Sylvain (Ita) e Enej Marinic (Slo).

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