Il Giappone, a Baku, ha fatto il bis Mondiale

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Il Giappone si è confermato campione del mondo a squadre miste. A Baku come a Budapest, che nel 2017 assegnò il primo titolo con la formula mista. Ed a Budapest, come a Baku, il Giappone aveva già meritato sette medaglie d’oro individuali. Ma il torneo a squadre, che ha concluso la manifestazione iridata, non ha impreziosito soltanto il palmares del Giappone, bensì l’intero campionato che, oltre l’universalità certificata dalla partecipazione di 124 nazioni, è stato brillante anche attraverso la lettura degli aspetti più squisitamente tecnici, gli ippon infatti, su 797 incontri sono stati il 75% ed in 212 non è stato assegnato nemmeno uno shido. Gli indirizzi del regolamento sono stati recepiti e digeriti, le indicazioni sono positive ed i risultati che si ottengono suonano bene. La stessa gestione degli incontri e della gara nel suo complesso è stata lineare ed ordinata, nulla di clamoroso ha disturbato il migliore andamento del torneo. A squadre il Giappone ha superato Mongolia (4-0), Azerbaijan (4-2), Corea (4-0), Francia (4-1) senza impiegare i suoi neo-campioni, è stata presentata la sola Asahina in un solo incontro, la finale, ma alla fine il suo contributo non è stato necessario. Soddisfazione per la Francia per il secondo posto, salita sul podio con Russia e Corea, alla prima esperienza iridata con la squadra inclusiva di nord e sud. La prima assoluta, con simbolo, tute, bandiera e inno nuovi, è stata fatta un mese fa agli Asian Games a Giacarta. Da rilevare la presenza in tribuna di tre i capi di stato, Russia con Vladimir Putin, Mongolia con Khaltmaagiin Battulga e Azerbaigian con Ilham Aliyev. Quattordici le medaglie d’oro individuali assegnate a Baku, sette le nazioni che se le sono accaparrate, e non può non suscitare impressione che il Giappone ha meritato tante medaglie d’oro quante ne ha sommate il resto del mondo. Entrando più nel dettaglio si ricava un’altra informazione interessante considerando il numero di atleti che ogni nazione ha piazzato nei primi sette. Il Giappone, ovviamente, rimane il numero uno avendo messo in gara 18 atleti ed uno soltanto non si è piazzato, gli altri hanno conquistato 16 medaglie ed un quinto posto. Segue la Mongolia, 7 atleti fra i primi 7, poi Francia e Russia con 6, Sud Corea, Brasile, Germania, Olanda con 5, Georgia, Cuba, Gran Bretagna, Azerbaijan con 4, Slovenia e Kazakhistan con 3. E fra quelle con 2 ci sono anche nazioni con una medaglia d’oro come Iran e Spagna, oltre Ucraina, Canada e Turchia.

 

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