Judo

Azzurri soddisfatti, Giappone ok, domani si torna a casa “Grande esperienza!”

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Stanchi, ma soddisfatti. Ed i sorrisi disegnati sui volti di tutta la squadra azzurra al termine dell’ultimo allenamento in Giappone, consentono di comprendere bene sia la stanchezza che la soddisfazione. Sorride anche Francesca Milani ed è il presupposto migliore per un recupero il più rapido possibile. Oggi si parte, sabato gli azzurri saranno nuovamente a casa. “Sono felice di aver fatto questa esperienza – ha detto Odette Giuffrida – l’allenamento è stato davvero tosto, anche perché quest’università a Yamanashi è la più forte, hanno vinto da poco il quinto titolo universitario consecutivo. Tre ore di judo al giorno, uchi komi, nage komi, randori, è stato tutto intenso, impegnativo e mi ha permesso di aggiungere cose nuove al bagaglio tecnico. Ora a casa, per me fino a Parigi. Sono felice perché questo è un gruppo molto unito”. “È stata un’esperienza molto positiva – è stato invece il commento di Matteo Marconcini – e sono davvero contento per com’è andata. Sono state tre settimane lunghe ed è stato difficile, soprattutto per me che sono il più ‘grande’ del gruppo, stare lontano da casa. Una cosa che mi è sempre più impegnativa, tuttavia abbiamo svolto un ottimo lavoro, fatto tantissimi ‘randori’ e siamo sulla strada giusta per raggiungere i prossimi obiettivi”. “Questo ritiro in Giappone ci ha aiutato a crescere moltissimo – ha detto Carola Paissoni - Abbiamo avuto l’opportunità di lavorare con la squadra femminile di Yamanashi, ragazze forti dal punto vista judoistico, mentale e umano. Ogni allenamento, preparato con i tecnici, ci ha aiutato ad aggiungere quel mattoncino in più che, sono certa, farà la differenza. Non c’è stato allenamento in cui non abbia imparato moltissimo. Ottima preparazione per un 2019 ormai alle porte. Grazie Giappone!”. “È stato duro e difficile per l'intensità degli allenamenti, ma sicuramente torniamo a casa con un bagaglio molto arricchito – è stata l’osservazione di Giorgia Stangherlin - Sono felice del lavoro che abbiamo svolto e di essermi confrontata con queste ragazze. Ora si torna a casa e si continua a lavorare”. “Dopo 18 giorni torniamo a casa – ha detto Biagio D’Angelo - sono stanco, ma consapevole dell’ottimo lavoro fatto. È stata una bella esperienza, che sicuramente darà i suoi frutti in futuro”. “Un ritiro in Giappone è sempre una esperienza particolare – ha detto Matteo Medves - Formativa, stancante, divertente. È un mix di emozioni e spunti tecnici che, ogni volta, ti fa crescere un po’. Rientro in Italia con spunti su cui ragionare e situazioni da correggere, ma di sicuro più maturo di qualche settimana fa. Ora sicuramente un po’ di riposo per poi ripartire più forte di prima”. C’è stata anche una gara a squadre a coronare la proficua permanenza nella terra del Sol Levante, una sfida amichevole per i padroni di casa dello Yamanashi, che si sono confrontati con una squadra composta da sei azzurri e tre sloveni. Il mixed-team europeo ha vinto per 5 a 4 con le vittorie di Manuel Lombardo, Giovanni Esposito, Leonardo Casaglia, Christian Parlati e Adrian Gomboc.

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