Erasmus+ SchoolJudo ci siamo!

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Roma, 11 febbraio 2022 – Il progetto dell’Erasmus+ SchoolJudo.EU cofinanziato dall’Unione Europea, sta entrando nella fase operativa.
L’obiettivo dell’IJF, attraverso questo programma, mira a offrire la pratica del judo a migliaia di bambini in tutto il continente nei prossimi anni.
Dopo mesi di analisi, riunioni e programmi, le prime scuole coinvolte si stanno attrezzando per la fase operativa nella prossima primavera.
Tra dieci giorni, gli Entertrainers (tecnici di judo specifici del progetto che lavorano nelle scuole designate) provenienti da Italia, Ungheria e Slovenia si incontreranno nei Paesi Bassi con alcuni allenatori della SchoolJudo.NL, dove tutto questo ha avuto inizio. Sono in programma workshop a base di tatami, moduli di formazione per allenatori e tutta una serie di giochi propedeutici al judo.
Per l’Italia a condurre il programma ci sarà un’eccellenza, Giulia Quintavalle, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino nel 2008.
Un curriculum sportivo, che unito alla sua esperienza sarà fondamentale per la riuscita del progetto nelle scuole Italiane.
Così come la Slovenia sta definendo gli ultimi dettagli prima dell’imminente inizio, oggi poniamo l’attenzione sulla terza nazione pilota, l’Ungheria.
In particolare Zoltan Pentek ex judoka e coach ungherese, al quale abbiamo rivolto alcune domande:

 Dove e quando hai iniziato a praticare judo?
"Ho iniziato a fare judo nel 1997 a Csolnok, un piccolo villaggio dell’Ungheria con circa 3500 abitanti".

Dove insegnerai come Entertrainer?
"Insegnerò lì; Sono appena tornato al mio villaggio natale. Avrò anche una scuola a Dorog, una città vicina a Csolnok. Ho due gruppi nel mio club ed uno in un altro villaggio, Tinnye, a 15 km dal mio".

 Qual è la tua esperienza di coaching?
"Insegno judo dal 2009. Ho iniziato ad allenare come assistente nel club di mia madre, Leányvár SE.
Nel 2015 ho iniziato a insegnare nei miei gruppi. Nel 2018 ho fondato il mio club chiamato Bushido Judo Club. Ho già dei vincitori di medaglie ai Campionati Nazionali, dai più giovani fino ai cadetti. La mia sfida più grande è che faccio tutto il lavoro nel club completamente da solo. Non vedo l'ora di lavorare nei prossimi anni e di avere finalmente qualcuno che mi aiuti". 

Perché vuoi essere coinvolto nel programma Erasmus SchoolJudo.EU?
"Ho una mentalità aperta su ogni innovazione. Quando Margaréta, responsabile del progetto per l'Ungheria, ha chiesto agli allenatori di farsi avanti per questo, ho pensato che questo lavoro potesse rientrare nelle mie competenze, perché sono un insegnante ed un allenatore di judo".

 Qual è il tuo ricordo preferito come atleta di judo?
"Il ricordo più bello della mia carriera è legato al  Gran Prix di Budapest 2015 e della vittoria del mio primo incontro. Sono stato tra i migliori 16 e farlo davanti al proprio pubblico è stato emozionante, inoltre avevo perso mia madre solo poche settimane prima ma nonostante questo, sono riuscito a preparami al meglio ed a trarre energia positiva per aiutarmi ad andare avanti".

 Cosa significano per te i valori del judo?

 

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Coraggio:
"Non ho mai avuto paura di nessun avversario. Più forte è l'avversario, migliore è il judo che posso mostrare".

 Rispetto:
"Bisogna rispettare gli avversari più deboli tanto quanto quelli più forti. Il tuo partner è lo strumento per mostrare le tue capacità. E ovviamente anche il rispetto è una cosa importante nella vita lontano dai tatami".

 Modestia:
"Più migliori, più modestia ti serve. Quando sei visto come un esperto di judo diventi un idolo per gli studenti ed è importante capire questa responsabilità".

 Amicizia:
"È molto facile fare amicizia con i rivali. Il modo migliore per costruire amicizie è praticare sport come il judo".

 Onore:
"Il judo ti insegna a vincere o perdere chiaramente. Influisce anche sui tuoi comportamenti lontano dai tappeti di judo, con vittorie e sconfitte, successi o fallimenti".

Onestà:
"Il judo è sempre stato onesto con me. Più impegno ho messo, migliori sono stati i risultati che ho raggiunto e viceversa".

Autocontrollo:
"Il judo non è un'arte marziale facile. Devi essere molto paziente e devi essere tenace per diventare un buon judoka."

 Cortesia:
"La cortesia è il modo per mostrare quanto bene hai imparato tutti i valori. Questa è una cosa molto importante che rende il judo e le altre arti marziali diverse dagli altri sport".

 

Articolo originale di Jo Crowley - Media IJF

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