Mondiali 2022, arrivo e ripartenza. Il punto con Gianni Morsiani

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Roma, 19 settembre 2022 – Ieri sera è calato il sipario sui Campionati Mondiali di lotta di Belgrado, ultimo atto del 2022 per la nazionale italiana senior. Un torneo che è valso una medaglia di bronzo con Frank Chamizo e un quinto posto con Nikoloz Kakhelashvili. La chiusura di un percorso e l’apertura di un altro nello stesso momento. Ne abbiamo parlato con il Vicepresidente federale Gianni Morsiani, lanciando uno sguardo sul recente passato e gettando una luce sul prossimo futuro.

“Questa era l’ultima gara che, per quanto riguarda i Senior, chiudeva un ciclo. Un torneo molto difficile e di altissimo livello. Siamo tutti un po’ stanchi. Dall’organizzazione delle tre gare di Ostia (Ranking Series, Europei U20 e Mondiali U17) siamo tutti un pochino provati. E lo siamo anche sotto l’aspetto personale per la perdita di Lucio Caneva. Questa gara era già stata pianificata da Lucio, come Team Manager in accordo con la Direzione Tecnica, e siamo arrivati un po’ scollinando, usando la metafora della salita.

Detto questo, abbiamo il bronzo di Frank, il quinto posto di Kakhelashvili e inoltre abbiamo notato un fattore importante: i nostri non vanno mai a fare le comparse. Anche nella sconfitta danno sempre filo da torcere all’avversario e se la giocano fino in fondo.

74kg FS Frank CHAMIZO MARQUEZ ITA df. Soner DEMIRTAS TUR30

97kg Gr Nikoloz KAKHELASHVILI ITA df. Juan Luis CONDE IBANEZ CUB 1

Abbiamo un gruppo di atleti Senior che dovrà fare un percorso importante. Questo Mondiale era l’end di un’annata ma anche lo start per arrivare, esattamente fra un anno a Budapest, ai Mondiali validi per la qualificazione olimpica. Sarà l’appuntamento per ottenere i primi pass per Parigi 2024 (5 per ogni categoria olimpica). Noi abbiamo un gruppo, tra cui qualcuno era assente a Belgrado (Conyedo, ad esempio), composto da alcuni ragazzi che potranno fare un percorso importante in questo anno che anticipa quello di qualificazione olimpica.

Frank Chamizo ha confermato di essere un fuoriclasse che ci potrebbe dare una potenziale qualificazione a Parigi 2024. Lui, a volte al cardiopalma, si mette sempre nelle condizioni di fare il risultato. Nikoloz molte volte fa tutto da solo ma ha un potenziale importante, così come Sotnikov, Mirco Minguzzi e qualche entry level come Simone Piroddu. Lui, ad esempio, non ha partecipato perché ha già fatto tante gare, è giovane e lo dobbiamo aiutare a crescere con calma. Lo abbiamo preservato per i Mondiali U23 di inizio ottobre. Tra le ragazze, Dalma deve riassestarsi sotto l’aspetto psicofisico. Non è ancora in forma ma Dalma è un’atleta molto importante e su di lei contiamo. Enrica Rinaldi, per me non inaspettatamente perché è una certezza, spesso fa la sua medaglia e ne abbiamo anche altre che non erano presenti a Belgrado ma entreranno nel club delle probabili olimpiche.

68kg Ww Noémi SZABADOS HUN df. Dalma CANEVA ITA

Oggi abbiamo fatto una riunione nella quale ho chiesto a tutto lo staff e alla Direzione Tecnica di presentare, nell’arco di un paio di giorni, un programma dettagliato di ogni settore (greco romana, libera e femminile) per arrivare a un bel risultato nei Mondiali 2023, in ottica olimpica. Questi Mondiali ci hanno dato delle conferme e delle speranze. Il DT Salvatore Avanzato, gli allenatori (2 titolari per settori) e tutto lo staff gestionale e organizzativo, che stiamo rimodulando per cercare di compensare la figura così importante che avevamo a livello di Team Manager, dovranno e potranno creare le basi per arrivare pronti l’anno prossimo.

Con questo bronzo siamo arrivati a 20 medaglie. La scelta di avere tutti italiani nella Direzione tecnica e gestionale sta pagando. Vorrei che la Commissione Giovanile continui così, collaborando sempre di più con la Direzione Tecnica, e attenzionando sempre di più l’attività giovanile. Qualche ragazzo potrebbe essere inserito, a sorpresa, magari durante la lotteria delle gare di qualificazione diretta. Teniamo d’occhio tutto e tutti. Vogliamo creare i presupposti di un sistema di gestione dove la condivisione deve essere il perno per fare un salto di qualità.”