Odette Giuffrida

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- Come è avvenuto il tuo contatto con il Judo e come hai deciso di intraprendere questa strada?

Ho iniziato a fare Judo a 6 anni, dopo aver provato molteplici discipline, tra cui danza classica e ginnastica artistica; Sulle orme di mio fratello, che tornava a casa dopo le lezioni di Judo fortemente entusiasta della sua pratica, ho voluto seguirlo e mi sono iscritta anche io.  Già dal primo contatto ho capito che quello sport faceva per me e potevo davvero essere felice nel praticarlo.

- Cosa vuoi dire a chi considera gli sport “di combattimento” non adatti alle ragazze?

In fondo è da sempre che le donne lottano per ottenere giustizia e per avere pari diritti e quindi siamo proprio noi le vere combattenti sul tatami e fuori. Quindi per chi pensa che il Judo non sia adatto alle ragazze rispondo che siamo le combattenti più adatte a questa disciplina.

- In cosa il Judo ti ha aiutato fuori dal tatami?

Il Judo mi ha dato davvero tanto, sia sul tatami ma soprattutto fuori. La vittoria più grande che il Judo mi ha dato è la persona che sono oggi: il rispetto per il maestro, per gli avversari, il sapere rialzarsi dopo una “caduta”, superare i miei limiti, rimanere umili. Credo che il Judo abbia cambiato letteralmente la mia vita.

 Perché una ragazza dovrebbe iniziare oggi a fare Judo?

Chiunque dovrebbe cominciare il Judo per la sua completezza motoria e per la formazione caratteriale. Al di là delle emozioni sul tatami: stare scalzi, le prese, il lottare, ci sono i valori che trasmette che aiuteranno il praticante ad essere più sicuro in se stesso e un uomo o una donna migliore. Quindi cosa aspettate?