Antalya, report sul Seminario ‘EJU Refereeing and Coaching’

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Sono stati due giorni di intensi lavori quelli svolti ad Antalya in occasione dell’EJU Refereeing and Coaching Seminar, in cui arbitri e tecnici europei si sono ritrovati per analizzare le criticità del trimestre successivo al seminario IJF a Mittersill. La delegazione azzurra, presente con Guerrino De Patre, Claudio Raimondi e Roberta Chyurlia per la componente arbitrale, Alessandro Comi a rappresentare lo Staff Tecnico, ma anche Ezio Gamba, Segretario Generale della European Judo Union e Tonino Chyurlia, componente la Commissione arbitrale EJU, organizzatore dell’evento. “Questo appuntamento è il trait-d’union tra arbitraggio e coaching, troppo spesso distanti nelle rispettive posizioni – ha dichiarato Tonino Chyurlia al termine della due giorni – l’atmosfera collaborativa che si è creata durante i lavori ha dimostrato che nonostante le diverse posizioni, il fine ultimo dell’attività di entrambi, l’obiettivo comune, è che l’atleta più forte sia premiato con la vittoria, che il risultato sul tatami sia condiviso”. La collaborazione tra tecnici e arbitri è stato il punto principale ed irrinunciabili del seminario: “La possibilità di ragionare insieme sulle azioni di gara – ha proseguito Alessandro Comi – ci permette di risolvere alcuni dubbi confrontandoci con gli arbitri e con gli EJU Commissioners fuori dal contesto di gara: è fondamentale integrare i punti di vista in modo da dare la più corretta lettura dell’incontro, con gli atleti protagonisti unici sul tatami. Purtroppo, il regolamento può apparire cavilloso, in alcuni casi si apre a criticità che nemmeno la video review in questi giorni ha dissipato in senso univoco. Di certo è stata l’occasione per discuterne e comprendere la linea seguita da arbitri e commissari”. La pensa così anche Guerrino de Patre, presidente della Commissione Nazionale Ufficiali di Gare: “È sempre positivo il confronto con i tecnici e con i colleghi: in particolare in quest’occasione è stato interessante comprendere che alcuni aspetti dei regolamenti non sono sempre facilmente comprensibili per gli atleti che rischiano pertanto di incappare in errori tattici a volte cruciali. Rientriamo in Italia con l’idea che sia opportuno interagire sempre meglio con i tecnici delle squadre nazionali e dei club affinché i regolamenti siano interpretati nel modo più adeguato, sempre a vantaggio degli atleti, a qualsiasi livello”. “Questo seminario ha definito meglio quanto già chiarito a Mittersill – ha detto Tonino Chyurlia - in questi giorni si è preso atto di come gli atleti hanno risposto alle regole nelle prime competizioni dell’anno, incanalando eventuali nuove situazioni all’interno del regolamento. Un lavoro questo di avvicinamento ai Giochi Olimpici e di adeguamento con tutti gli obiettivi condivisi”. Nel corso del seminario, l’European Judo Union ha colto l’occasione per salutare l’ingresso di Pino Maddaloni e Vitalij Makarov fra gli Esperti EJU nell’ambito del progetto educativo Improve your club. Per riassumere i punti principali del Seminario, l’attenzione è stata posta su due priorità tecniche: 1) attacco-contrattacco, 2) azioni da terra in piedi. È stata aggiornata la norma che preclude l’attività ai responsabili degli arbitri delle federazioni nazionali, aprendo la partecipazione – ove non sia possibile agire diversamente – ma limitatamente al livello di European Cup. La cancellazione delle categorie di peso giovanili fino a 44 kg femminile e fino a 55 kg maschile è stata confermata nonostante l’assenza oggettiva di riscontro numerico con le categorie pesanti ai campionati d’Europa di classe. È stato inoltre promosso e documentato il programma educativo dell’Europen Judo Union che, in sintesi, fa riferimento ai programmi di ukemi, Improve your club, Porec, attività per i veterani. La parte sportiva, così come il progetto educativo sono pubblicati e scaricabili dal sito EJU.net (inaccessibile da ieri, causa lavori di manutenzione. Questa mattina è ritornato accessibile).

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