Mondiali Juniores 2018: Campagna è di bronzo! L'Italia chiude con una medaglia e due quinti posti

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Roma, 21 settembre 2018 - Aurora Campagna è bronzo mondiale! L'azzurra ha conquistato il terzo gradino del podio nei -62 kg della lotta femminile dopo un percorso incredibile che l'ha vista superare prima la coreana Ohyoung Ha (2-2) poi la svedese Linnea Antonia Svensson (10-0) e cedere solo in semifinale alla uzbeca Nabira Esenbaeva (3-1). Aurora si è poi riscattata nella finalina contro la kazaka Irina Kuznetsova vincendo per 6-1: “Ha dato dimostrazione di poter fare bene in campo internazionale – commenta il Team Manager azzurro Lucio Caneva-,avrebbe meritato la finale, ma siamo molto contenti di questo suo risultato”. Il bronzo mondiale è la prima medaglia importante per Campagna che dopo la finale ha scherzato sulla difficoltà di questa competizone: “Sono davvero felice di come è andata questa gara, sono stati due giorni davvero impegnativi per me e sono soddisfatta che si siano conclusi al meglio. Il mio primo pensiero dopo la vittoria? Dormire!"

Il bronzo di Campagna è l'unica medaglia azzurra di questa rassegna iridata. Due i quinti posti conquistati da Simone Fidelbo nei -82 kg e da Emanuela Liuzzi nei -50 kg. "I ragazzi della greco-romana hanno forse risentito sia a livello fisico che mentale della stagione pesante e fitta di impegni – sottolinea Caneva-. Hanno comunque lasciato il segno quest’anno con dei buoni risultati, ora si torna a lavorare verso i prossimi obiettivi. Sandron, ad esempio, sarà impegnato anche nei Mondiali seniores di ottobre a Budapest”. Per quanto riguarda la femminile le speranze erano molte, ma la competizione è stata proibitiva per quasi tutte: “Amaro il quinto posto di Liuzzi viste le buone eliminatorie in cui ha addirittura battuto la vicecampionessa europea turca Anyur Erge. Dispiacere per Carmen Di Dio che nei -53 kg è stata costretta ad abbandonare l’incontro con la canadese Jayd Alexandria Davis a causa di un fallo che le è costato un infortunio al ginocchio: ora farà le visite del caso, sperando che non significhi uno stop lungo”, conclude Caneva. 

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