La lotta saluta il 2019, avanti così!

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Roma, 19 dicembre 2019 - E’ tempo di bilanci. L’anno che sta per terminare, un anno lungo, intenso e ricco di soddisfazioni, ci proietterà, in quel fatidico, magico, atteso 2020 e chi meglio del team manager della nazionale di lotta Lucio Caneva, può raccontare cosa è accaduto in questi 12 mesi.
“L’evento più importante dell’anno è stato il mondiale di Nur-Sultan, dove abbiamo centrato una doppio risultato; qualificare ai Giochi Olimpici Frank Chamizo e prendere una medaglia, d’argento, nella categoria dei 74 kg Stile Libero. Inoltre Givi Davidovi ci è andato vicino e avrà possibilità di qualificarsi nei tornei del 2020, anche se la concorrenza è molta e rispetto alle Olimpiadi del 2016, le categorie sono state ridotte a soli 16 partecipanti. All’europeo di Bucarest altro risultato importantissimo, siamo tornati con l’oro di Chamizo, l’argento di Aurora Campagna ed il bronzo di Daigoro Timoncini. L’altro evento importante del 2019 è stato il campionato europeo cadetti di Faenza, ottimo successo e per la città, da sempre fucina di campioni e uno dei centri tecnici federali e per l’oro raggiunto da Simone Piroddu nello stile libero. La consapevolezza è quella di poter organizzare eventi top in tutta Italia e non solo a Roma. Crediamo che per essere competitivi e far crescere il livello dei nostri atleti uno degli aspetti su cui lavorare fortemente è l’attività giovanile sul territorio nazionale. In questo quadriennio con l’attivazione dei centri tecnici regionali federali ed il progetto Giovani Talenti, abbiamo voluto alzare la qualità della base del movimento per garantire alla nazionale l’approdo di atleti preparati che permettessero di essere al livello dei nostri competitors. Ad oggi, in termini di numeri e qualità, possiamo ritenerci soddisfatti e le 17 medaglie raccolte quest’anno, ci dicono che siamo sulla buona strada. Parallelamente ci siamo mossi sul piano organizzativo, portando eventi internazionali di lotta in Italia che potessero creare quella risonanza mediatica che si era un po’ persa. Questo è stato possibile anche grazie alla considerazione e la fiducia che la UWW ripone nei nostri confronti, infatti, ospiteremo al PalaPellicone nel 2022 altre due competizioni internazionali, il mondiale cadetti e l’europeo juniores e avanzeremo la candidatura per l’organizzazione di tornei nel triennio 2023-2025. Tanto la sfera tecnica-agonistica, che quella organizzativa sono al centro dei nostri obiettivi, per sviluppare l’idea di lotta che abbiamo. Per il futuro dovremo continuare ad investire sulla preparazione degli atleti nei collegiali nazionali ed internazionali e nella formazione dei tecnici tramite i corsi UWW che organizziamo ogni anno al Centro Olimpico, e riversare poi questo know-how a livello regionale sulla base per aumentare la qualità dei nostri lottatori”.
Della stesso avviso è il Vicepresidente Vicario Giovanni Morsiani “la mossa vincente è stata uniformare in tutta Italia, attraverso i centri tecnici regionali federali, il metodo di lavoro con linee guida comuni sulla preparazione atletica, sulla tecnica e sulla cultura saldando l’attività svolta a livello periferico con quella nazionale. Lo sviluppo del progetto Giovani Talenti sta dando i frutti pronosticati. Abbiamo degli obiettivi e li stiamo raggiungendo, grazie all’unità di intenti del management federale che si muove come fosse un blocco unico. Gli investimenti che riusciamo a fare per l’attività sportiva passano anche attraverso l’organizzazione degli eventi internazionali sul nostro territorio. Infine grande soddisfazione per le quasi 50 medaglie nel triennio internazionale 2017-2019”.
L’attività federale del 2020 partirà subito forte con le Ranking Series “Matteo Pellicone” di Roma a gennaio, e poi l’europeo il mese successivo: tornei internazionale valevoli per la qualificazione Olimpica, (insieme alla Ranking Series di Varsavia) e la graduatoria in fase di sorteggio per i Giochi Olimpici. 
“L’obiettivo - ribadisce Caneva - è mettere i nostri atleti nelle condizioni di avere chance di qualificazione.”

Al check-in per Tokyo l’augurio è non far ritrovare solo Frank Chamizo!

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