Morsiani: “Una Ranking Series di alto livello con alcuni tra i migliori atleti in circolazione”

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Roma, 8 marzo 2021 – Da giovedì 4 a domenica 7 marzo, al Palazzetto Olimpico di Ostia, è andata in scena la Ranking Series intitolata a Matteo Pellicone, debutto del 2021 della lotta internazionale che conta davvero. Dopo oltre un anno, e con tutte le difficoltà relative alla pandemia in corso, la manifestazione è stata un successo, come ci ha raccontato il Vicepresidente federale, settore lotta, Giovanni Morsiani: “Con la pandemia, l’organizzazione delle gare è veramente complicata. Bisogna attuare i protocolli in maniera maniacale e con personale opportunamente formato. Noi lo abbiamo fatto: il personale federale e quello del settore lotta sono stati veramente proverbiali nella parte legata ai tamponi, nella creazione della bolla e nel contenimento di ogni eventuale problema. Per questo dobbiamo ringraziare tutto il personale che si è adoperato per il buon andamento di questa manifestazione che aveva un’importanza strategica. Intanto, ci consentiva di ripartire e di dare qualche aspettativa a tutto il nostro mondo. Eravamo sotto i riflettori della UWW e del territorio nazionale perché, in queste condizioni, la preoccupazione è generale.

È andata bene, c’è stato un ottimo ritorno di immagine per la federazione che ha portato a termine una Ranking Series di alto livello con alcuni tra i migliori atleti in circolazione, tra quelli che ancora devono qualificarsi e alcuni già qualificati per le Olimpiadi, come Chamizo, Burroughs e Kaisanov. Abbiamo avuto modo di vedere una gara fra top player nei 74kg di stile libero, dove Frank ha dimostrato di essere cresciuto ancora, non solo tecnicamente ma anche tatticamente.

Fa, inoltre, ben sperare per il futuro il terzo posto come squadra nella lotta femminile, con tante ragazze che si sono piazzate sul podio. Abbiamo una squadra femminile di grande speranza e prospettiva: ad esempio Veronica Braschi è praticamente una cadetta.”.

Infatti, il successo della manifestazione non è stato soltanto dal punto di vista organizzativo ma anche, forse soprattutto, dal punto di visto sportivo e dei risultati. L’Italia ha portato a casa sette medaglie totali, di cui cinque bronzi (con Davidovi, Rinaldi, Ambra Campagna, De Leo e Indelicato), un argento (proprio con Braschi) e un oro (con l’immancabile Frank Chamizo), oltre al terzo posto nella classifica a squadre della femminile. Di questo, abbiamo parlato anche con il team manager Lucio Caneva: “Le aspettative della Direzione Tecnica sono state rispettate. Teniamo presente che, a parte Frank, gli uomini che in questo momento sono i titolari non erano in gara, in quanto abbiamo preferito trasferirli subito in Ungheria per via della pandemia e non correre ulteriori rischi. Inoltre, la gara è un po’ troppo vicina a quella di Qualificazione Olimpica e abbiamo preferito non farli partecipare. Loro sono già tutti in Ungheria e si cimenteranno dal 18 marzo in questo appuntamento molto importante. Per quanto riguarda la Ranking Series: bene le ragazze; per la greco romana era un compito molto arduo poiché sono tutti ragazzi giovani che comunque hanno ben figurato; nello stile libero molto bene Davidovi e chiaramente Frank. La sua non è stata soltanto una super prestazione: ha fatto veramente qualcosa di incredibile perché ha battuto gli uomini attualmente più forti al mondo. Mancava soltanto Zaurbek Sidakov, ma avevamo veramente il meglio della categoria.”.

Fra gli atleti, abbiamo domandato a Francesca Indelicato, medaglia di bronzo nei 57kg, come è andata la sua gara: “Non è iniziata nel migliore dei modi perché sono stata battuta dalla brasiliana Giullia De Oliveira, che poi ha vinto il torneo, ed io forse ero emozionata per il ritorno sulla materassina internazionale. È stato un peccato perché in realtà mi sentivo veramente bene. Per fortuna sono stata ripescata e ho avuto l’occasione per rifarmi. Avevo proprio voglia di battermi e infatti sono andata molto più aggressiva. Nel secondo incontro sono riuscita a dare il tutto per tutto e, cambiando strategia, ho vinto. In finale per il bronzo avrei davvero voluto lottare ancora. Per me è stato un peccato che l’indiana Anshu si sia fatta male, volevo ancora dimostrare molto!”

Per concludere, torniamo al Vicepresidente Morsiani che ci parla di futuro: “C’è un bel ritorno di movimento, ma dovremo lavorare per mantenere questi livelli e, soprattutto, per far ritornare nelle palestre di tutto il territorio nazionale i bambini e i ragazzi che al momento, per forza di cose, sono costretti a casa. Sarà questa la nostra vera mission.”.

Sarà questo, dunque, l’obiettivo del settore lotta, da poco rinnovatosi a seguito delle elezioni. Continua il Vicepresidente: “Il nostro gruppo di gestione del settore lotta è ora composto dal sottoscritto, da Alessandro Saglietti che è passato da rappresentante degli atleti alla rappresentativa dirigenti, da Salvatore Campanella che è stato riconfermato e da Dalma Caneva, in quota genere diverso come da definizione ufficiale. È uscito, invece, Salvatore Finizio che farà comunque parte del nostro team e avrà altri incarichi operativi all’interno del progetto scuola e degli insegnanti tecnici perché il nostro taglio sarà la formazione a tutti i livelli. È stato un cambiamento puramente di opportunità normativa ed ora il settore è questo. Dalma è vicecampionessa d’Europa, è rappresentativa a tutti i livelli, è una bravissima ragazza e cercheremo di farla crescere insieme a noi. Nelle squadre ci vogliono i vecchi e i nuovi, ci vuole l’esperienza, rappresentata da noi, ma anche la fisicità e la freschezza che Dalma potrà apportare.”.

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