Judo

Grand Prix a Samsun, report della seconda giornata

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Ostia, 2 aprile 2016. Il settimo posto di Antonio Esposito, le buone\nsensazioni di Antonio Ciano e la lussazione alla spalla di Andrea Regis, sono\nqueste le note salienti della seconda giornata per gli azzurri al Grand Prix a\nSamsun. “Durante\nl’ottavo di finale, cadendo ho sentito un forte dolore alla spalla – ha detto\nAndrea Regis - ho provato a continuare, ma era inutile... Manca poco alla fine\ndella qualifica ed è per questo che il mio umore è doppiamente nero”. Una\nlussazione dell’acromion, ha riferito poi il coach Paolo Bianchessi, che è\nstata prontamente ridotta, ma rimane da valutare il tempo necessario per il\nrecupero completo. “Per quanto riguarda Esposito – ha detto Paolo Bianchessi –\nè partito subito con incontro duro, che ha vinto per due shido con l’uzbeko,\nche nei 40 secondi finali gli ha pure morso e bucato un dito. Poi ha superato\nsenza problemi il monegasco Bessi prima di cedere al beniamino di casa Vanlioglu.\nNel recupero – ha aggiunto Coach Bianchessi – è passato in vantaggio di yuko\ncon il portoghese Saraiva, ma a due minuti dalla fine lo ha sorpreso con morote\na sinistra, una tecnica mai vista fare da lui”. Antonio Ciano invece, ha detto:\n“Ero abbastanza tranquillo, già dal riscaldamento ho sentito buone sensazioni,\nil primo incontro con il lettone l’ho gestito abbastanza bene, non è stato\nfacile perché ormai ci conosciamo a memoria. Nell’incontro successivo invece,\nnon sapevo proprio chi avessi di fronte, all’inizio ho cercato di capire qualcosa\ndi più su questo libanese, poi ho cambiato ritmo e ho risolto. Con il coreano –\nha aggiunto Ciano - ero consapevole di dover fare a botte sin dall’inizio, avevo\nmesso in preventivo i suoi attacchi, perché lo conosco bene, ma non mi\naspettavo che venisse con la presa sopra, in quanto il suo judo è diverso. Mi\nha sorpreso con un tai otoshi e quando ho capito che dovevo andare sopra ho\navuto due occasioni per proiettarlo, ma si è difeso bene. Poi ha preso anche due\nshido, ma non è servito un granchè. Insomma, devo ripartire da queste buone\nsensazioni, un buon auspicio per gli europei di fine aprile, perché lì voglio\nla medaglia!”.

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