Judo

Le nuove regole estese anche ai Campionati europei U23 ad Antalya

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Ostia, 27 ottobre 2009. Dopo il Mondiale Junior dello scorso fine settimana, le Commissioni Sportiva ed Arbitrale EJU hanno stabilito di estendere le nuove regole anche ai Campionati Europei U23 in programma ad Antalya (TUR) dal 20 al 22 novembre. La sola eccezione è che ci saranno tre arbitri invece di uno com’è stato testato a Parigi. Si è sentito un soffio d’aria fresca nello Stade Pierre de Coubertin, ed il Campionato del Mondo U20 è stato l’occasione per esaminare il nuovo regolamento con l’arbitro singolo e la sanzione immediata per gli attacchi diretti con una o entrambe le mani sotto la cintura. Queste nuove regole rappresentano, senza dubbio, una rivoluzione nella mentalità del judo. E quale occasione migliore di un campionato di mondo junior per cambiare il mondo del judo! Questo cambiamento globale vuole rendere il judo più potente e dinamico e quindi più spettacolare, è stato discusso con i referenti nazionali ed internazionali e non sembra invece aver condizionato i giovani campioni che si sono incontrati sul tatami ogni giorno. Si è trattato di un cambiamento rinfrescante e, senza dubbio, questo Campionato costituisce una pietra miliare per il judo. In una buona atmosfera, il Mondiale Junior di Parigi ha portato un judo fantastico proprio a causa delle nuove regole. Il Direttore degli Arbitri EJU e IJF Jan Snijders: “È fantastico come i judoka hanno risposto alle nuove regole. Con un solo arbitro, senza assistenti, estenderemo il test ad alcuni ulteriori tornei. L’arbitro è in comunicazione con noi e possiamo metterlo al corrente in tempo reale nel caso in cui ci dovesse essere la necessità, per una svista o un’azione complessa che al monitor possa apparire più chiara. Ma questo non è accaduto così spesso come nei casi in cui l’arbitro si consulta con i giudici. La considerazione più importante però, non è sugli arbitri, bensì nel riscontrare in quale modo eccezionale il judo si è potuto esprimere conseguentemente a questa regolamentazione. Noi abbiamo visto un grande judo in questo torneo, e tutti hanno potuto vederlo”. Anche il parere del Direttore Tecnico nazionale, Felice Mariani, andato a Parigi proprio per vedere all’opera l’applicazione del nuovo regolamento, è estremamente positivo. «Il divieto di presa alle gambe ha determinato conseguentemente la scomparsa delle posture piegate in avanti, che non c’è più motivo di tenere. A questo punto, con la ritrovata posizione eretta, si ritrova anche un maggiore lavoro di ashi waza e delle tecniche tradizionali, fatto questo che ha permesso al Giappone di riaffermare una superiorità netta. Ho avuto modo di raccogliere numerose opinioni, dal Brasile alla Francia e tutti sono d’accordo. Ho preso coscienza che il consenso è pressoché unanime. Per quanto mi riguarda, mi sono complimentato per questa scelta con Barcos e Vizer quando hanno chiesto la mia impressione. Aggiungo inoltre, che si tratta di un indirizzo che premia anche la scuola italiana, certamente una delle migliori al mondo. Fra l’altro non è vero che il kata guruma non si possa più fare, così come il te guruma. Non in forma diretta, ma in renraku, fatto questo che stimolerà la ricerca di nuove azioni tecniche e nuovi movimenti abili per fare sutemi senza prendere le gambe. Credo sia la prima volta che un cambio di regolamento sia gradito così tanto». Un’ulteriore modifica che fa parte del pacchetto in corso di approvazione è sul punteggio acquisito che non viene più azzerato in caso di golden score.

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