Assoluti A2 alla Nuova Florida e 5 medaglie nel kata a Radom
È stata una sfida stellare quella fra Nuova Florida ed Akiyama Settimo Torinese, ma alla fine è stato il team laziale ad aggiudicarsi il primato della classifica per società maschili in occasione del campionato italiano assoluto A2 nel PalaBarton a Perugia.
La Nuova Florida, infatti, si è classificata al primo posto con 34 punti, secondo il CRS Akiyama con 30 e, sul terzo gradino del podio per società, la Polisportiva Castelverde Roma con 14 punti. Soddisfatto il presidente umbro del judo, Robertino Camilli: “La prima giornata di gare è andata bene, -ha detto- tutto si è svolto perfettamente”. Domani in programma le gare delle categorie femminili.
Quì le classifiche complete unitamente ai tabelloni di gara e la classifica per società.
Radom European Kata Tournament
Buone notizie anche dalla Polonia, dove si è svolto Radom l’European Kata Tournament in cui la squadra italiana ha ottenuto due primi, due secondi, un terzo ed un quarto posto, così come indicato di seguito:
KATAME NO KATA - Senior
Michael Chiara - Marco Corvetti: 1° posto
Massimo Cester - Davide Mauri: 2° posto
JU NO KATA - Senior
Giovanni Tarabelli - Angelica Tarabelli: 1° posto
Rebecca Volpi - Mihaela Gheorghita: 3° posto
Carlotta Franzina - Camilla Franzina: 4° posto
KIME NO KATA - Senior
Barbara Meconi - Maurizio Calderini: 2° posto
Lombardo oro ad Astana ed esordio di bronzo per Kim Polling
Altre due medaglie per la squadra azzurra impegnata in Kazakistan che, a questo punto, è passata al primo posto nel medagliere del Grand Slam ad Astana.
Manuel Lombardo ha vinto la medaglia d’oro dei 73 kg e Kim Polling quella di bronzo nei 70, kg in questa seconda giornata e, per il venticinquenne torinese si tratta del quarto successo in un Grand Slam, che si aggiunge a quelli di Abu Dhabi 2019, Antalya 2023 e Tashkent 2024.
Cinque vittorie per lui, tutte molto nette, su Darkham Koibagar (Kaz), Alexander Bernd Gabler (Ger), Joshua Green (Irl), Vusal Galandarzade (Aze) ed in finale sul russo Danil Lavrentev (Ain).
“Un Manuel sorridente, felice e molto forte, questo è il resoconto della giornata odierna e della medaglia conquistata. -è la dichiarazione di coach Pierangelo Toniolo- Serve positività nello sport, ma ancora di più serve in questi 76 giorni che ci distanziano da Parigi 2024. E oggi abbiamo visto un Manuel molto positivo. Tutti ingredienti importanti nella strada che stiamo percorrendo. Ora un po’ di riposo e poi si riparte”.
Per la trentatreenne esordiente in maglia azzurra Kim Polling invece, la medaglia messa al collo ad Astana è la prima per l’Italia, ma la quindicesima medaglia in un Grand Slam di una carriera incredibile. Seguita da Francesco Bruyere, Kim Polling ha superato Ida Eriksson (Swe), Hilde Jager (Ned) e dopo la sconfitta per immobilizzazione con Tais Pina (Por), ha vinto con Laerke Olsen (Den) e Eliza Wroblewska (Pol).
“Sono davvero molto contenta e sollevata -ha detto Kim Polling- perché proprio non avrei voluto fare una figuraccia oggi e adesso posso dire che sì, è andata bene e sono contenta! Certo con l’oro sarebbe stato meglio, ma va bene così. Ed è andata bene anche con Frà (Francesco Bruyere, ndr), non che avessi dubbi, ma è stata la prima volta che mi ha seguita in gara ed anche in questo caso l’intesa ha funzionato a meraviglia”.
“Direi buona la prima… -è il commento di Francesco Bruyere- Questa nuova avventura sta regalando a Kim un entusiasmo contagiante che oggi l’ha aiutata ad affrontare la gara nel migliore dei modi. Il sorteggio beffardo l’ha messa subito alla prova contro un’atleta olandese ma lei ha risposto con un numero di gran classe. Ha commesso solo un piccolo ingenuo errore ai quarti, ma per quello che ho visto sono sicuro che oggi avrebbe potuto vincere. Kim è una vera professionista, dall’alto del suo palmares è arrivata nella nostra Nazionale in maniera umile e con tanto rispetto per tutti e per il lavoro che svolgiamo, si è messa subito a disposizione ascoltando consigli per cercare di trovare una connessione vincente nel più breve tempo possibile. Kim è una campionessa e faremo grandi cose. Ci tengo a ringraziare mio fratello Alessandro è tutta l’Accademia Torino per l’egregio lavoro che hanno svolto con Kim in questi 8 anni”.
Nei 63 kg Flavia Favorini è stata sconfitta al primo turno dalla russa Dali Liluashvili (Ain) e Savita Russo dalla russa Kamila Badurova (Ain), mentre nei 70 kg Irene Pedrotti, opposta all’inglese Kelly Petersen Pollard (Gbr), ha incassato un wazari di sumi gaeshi nel golden score e non ha superato il primo turno.
Nei 73 kg Manuel Parlati non ha avuto difficoltà a superare il saudita Sulaiman Hamad (Ksa) e l’azero Rashid Mammadaliyev (Aze) prima di cedere il passo a Karim Abdulaev (Uae).
Negli 81 kg vittoria al primo turno per Bright Maddaloni Nosa con due wazari sul moldavo Mihail Latisev (Mda) e poi la sconfitta con lo svizzero Aurelien Bonferroni (Sui) per hansokumake (diving).
Domani terza e conclusiva giornata con le categorie più pesanti e gli azzurri Giorgia Stangherlin nei 78 kg e Jean Carletti nei 100 kg.
Grand Slam ad Astana è subito argento e bronzo con Piras e Carlino
La medaglia d’argento nei 66 kg di Matteo Piras e quella di bronzo nei 60 kg di Andrea Carlino hanno acceso la prima giornata di quest’ultimo Grand Slam azzurro in Kazakistan.
Quello che stanno producendo gli atleti azzurri è un rush finale entusiasmante che, pur in circostanze molto diverse, ricorda in qualche modo quello che precedette le Olimpiadi a Rio.
Quella volta entrarono in gioco soltanto alla fine, con la fase di qualificazione ormai agli sgoccioli, atleti come Fabio Basile, Elios Manzi e Matteo Marconcini che, con le residue opportunità, non solo si qualificarono, ma a portarono anche a casa un quinto posto e la medaglia numero 200 dello sport italiano.
Matteo Piras oggi è stato fermato soltanto in finale del russo Murad Chpanov (Ain), dopo aver superato con wazari di kata guruma il turcmeno Hekim Agamammedov, con doppio wazari (yoko otoshi e makikomi) il kazako Yesset Kuanov, con ippon di harai maki komi il russo Ismail Misirov ed in semifinale, con doppio wazari, l’azero Kamran Suleymanov.
“Sono molto contento del risultato di oggi -ha detto Matteo Piras- é una medaglia importante arrivata in un periodo e momento molto difficile, dopo due 5° consecutivi e 1 anno a digiuno di medaglie, per me questo argento ha un valore inestimabile! Ora testa ai mondiali!”.
Una gara brillante è stata anche quella di Andrea Carlino che, nei 60 kg, ha piazzato un ippon-lampo con sumi otoshi sul primo attacco del cinese Lingyun Wei, quindi ha superato il tajiko Muhammadsoleh Quvatov con wazari di kata guruma. Bloccato a terra nei quarti di finale dal sankaku gatame del taiwanese Yung Wei Yang, Andrea Carlino ha vinto con wazari di makikomi il recupero con il brasiliano Michel Augusto e, nella finale per il bronzo, ha fruito del no-show dell’azero Nazir Talibov, squalificato in semifinale per gesto antisportivo.
"Sono soddisfatto del risultato di oggi -ha commentato invece Andrea Carlino- Anche se non ho combattuto nella finale per il bronzo ho dimostrato che posso arrivare fino in fondo. Ora volgo lo sguardo ai mondiali che si disputeranno settimana prossima".
In gara oggi nei 60 kg anche Angelo Pantano, fermato dal brasiliano Matheus Takaki con tai otoshi-wazari nel golden score e, nei 66 kg, Elios Manzi che ha superato l’inglese Michael Fryer con il terzo shido nel golden score prima di fermarsi di fronte al sode tsurikomi goshi del russo Ismail Misirov.
Domani in gara Manuel Lombardo e Manuel Parlati nei -73, Bright Maddaloni Nosa negli -81 kg, Flavia Favorini e Savita Russo nei -63 kg e Kim Polling nei -70 kg.
A Perugia per gli Assoluti ad Astana la prima di Kim e poi Radom e Tbilisi
Appuntamento nel PalaBarton a Perugia per i campionati italiani assoluti A2, e non solo. Infatti, sabato e domenica in Umbria, sono in programma anche altri eventi quali i campionati italiani FISDIR ed un aggiornamento operativo sul gestionale federale. Gli interventi effettuati nella conferenza stampa di presentazione ed altri dettagli possono essere consultati su FIJLKAM Umbria a questi collegamenti:
- 5 aprile: Perugia capitale del judo
- 8 maggio: Assoluti A2- FISDIR-Criterium Giaverina
- 8 maggio: Workshop gestionale federale
Astana Grand Slam: esordio azzurro per Kim Polling
Al via domani e fino domenica invece, il Qazaqstan Barysy Grand Slam, ultimo appuntamento prima dei Mondiali ad Abu Dhabi (19-24 maggio) e quindi, delle Olimpiadi a Parigi (27 luglio-3 agosto). Ad Astana ci sono 450 atleti di 84 nazioni e nella delegazione italiana si registra la presenza di Kim Polling, che fa il suo esordio in maglia azzurra con il benestare IJF riscontrato tre settimane fa.
Questi gli atleti convocati: Andrea Carlino, Angelo Pantano (60), Elios Manzi, Matteo Piras (66), Manuel Lombardo, Manuel Parlati (73), Bright Maddaloni Nosa (81), Jean Carletti (100), Flavia Favorini, Savita Russo (63), Irene Pedrotti, Kim Polling (70), Giorgia Stangherlin (78).
12 italiani alla Radom European Kata Tournament
Nella giornata di sabato, a Radom in Polonia, 104 judoka di 10 nazioni si confrontano attraverso le esibizioni dei kata in programma per l’European Kata Tournament e l’Italia è rappresentata da Maurizio Calderini, Barbara Meconi, Mihaela Gheorghita, Rebecca Volpi, Camilla Franzina, Carlotta Franzina, Angelica Tarabelli, Giovanni Tarabelli, Davide Mauri, Massimo Cester, Marco Corvetti, Michael Chiara.
Solo Tandoi alla Tbilisi Veteran European Cup
Sabato e domenica, infine, in Georgia si disputa un’altra tappa del circuito internazionale recentemente avviato per i veterani e, fra i 94 atleti di 10 nazioni iscritti, il rappresentante italiano è Thomas Tandoi (100 kg).
Report e risultati del 3° Trofeo Carlo Smiraglia a Bologna
È stato disputato ieri a Bologna il 3° Trofeo Carlo Smiraglia, seconda prova del Grand Prix Veterani, che ha ottenuto un riscontro positivo sia in termini di partecipazione che di soddisfazione da parte degli organizzatori, e non solo. “A caldo i pensieri
non sono mai lucidi, prevale l’emozione. -ha commentato Fabio Fabbroni, presidente del Dojo Equipe Bologna, organizzatore della manifestazione- Ed a volte è quello che si vuole. Un’edizione da record, mi dicono, ma più che i numeri è la consapevolezza, e la soddisfazione di vedere un movimento crescere ed evolvere. C’è ancora tanto da fare, formule e regolamenti da aggiustare, dettagli da limare. Ma il movimento dei Veterans è vitale e in pieno fermento. Un grazie a tutti, dai volontari del Dojo Equipe ai Presidenti e Ufficiali di gara fino ai responsabili delle varie rappresentative per arrivare agli atleti, i veri protagonisti. Vedere gente proveniente dal Belgio, dalla Polonia, dalla Sicilia e dalla splendida Sardegna è la nostra medaglia”.
Questa è la sintesi chiara ed esauriente di una manifestazione, il Trofeo Carlo Smiraglia, che ha registrato la partecipazione di 224 atleti provenienti da quasi tutte le regioni italiane e dall’estero.
L’Italia U21 stacca tutti ed a Rijeka l’European Cup è trionfale
L’Italia juniores si è lasciata tutti alle spalle. Prima nel medagliere della Rijeka Junior European Cup con 13 medaglie: 5 d’oro, 3 d’argento e 5 di bronzo. La seconda giornata di gare quindi, con otto medaglie conquistate, è stata ancora più ricca della prima, quando gli azzurrini ne hanno meritate cinque. Ilaria Finestrone e Michela Terranova hanno messo al collo l’oro rispettivamente nei 52 e 57 kg, Rebecca Valeriani e Micaela Sciacovelli l‘argento nei 48 e 52 kg, Emiliano Rossi argento nei +100 kg, quindi le medaglie di bronzo con Francesco Sansonetti e Simone Covi negli 81 kg, Gaia Stella nei 52 kg.
“Con le otto medaglie conquistate oggi -ha detto il referente per la nazionale italiana Salvatore Ferro- gli azzurrini si confermano sempre ad alti livelli. Finestrone e Terranova hanno vinto le loro categorie dimostrando una notevole maturità. Valeriani, Sciacovelli e Rossi, fermati solo in finale, hanno dato prova di carattere e tenacia, così come Stella, Covi e Sansonetti che hanno raggiunto il gradino più basso del podio”.
“Sono super contenta di questa medaglia d’oro. -ha commentato Ilaria Finestrone- La dedico in primis alla mia famiglia, che mi ha sempre supportato in questa mia passione e al mio maestro che mi ha cresciuta. Dopo un brutto periodo a causa di un infortunio, sono tornata sul tatami mettendoci tutto il cuore, arrivando al mio obiettivo. Spero che questa medaglia mi porti lontano”.
“Sono davvero felice che, dopo tanto impegno ed alcune sconfitte lungo il percorso, ho finalmente vinto la mia prima medaglia in una European Cup Junior che aspettavo da tempo. -ha detto Rebecca Valeriani- Questo risultato mi fa rendere conto di come ne valga la pena fare tanti sacrifici, e di come si possa sempre migliorare, ringrazio la mia palestra la mia famiglia ma soprattutto mio fratello per essere riuscito a venire a sostenermi”.
“Sono soddisfatto della gara di oggi -ha detto Simone Covi- ho sentito di aver gestito bene gli incontri anche se sicuramente c’è ancora molto da migliorare, nonostante ciò, sono fiero di essere riuscito a conquistare questo bronzo dopo le mancate medaglie delle ultime gare. Ringrazio Nicholas Mungai per avermi seguito per tutta la gara, i miei allenatori, i miei compagni di palestra, la mia famiglia, la mia ragazza e Morris per essermi stati accanto”.
“Non sono molto soddisfatta del colore della medaglia -è stato il commento di Micaela Sciacovelli- ma il fatto che sia arrivata è segno che il lavoro che sto svolgendo con i miei tecnici è quello giusto.”
“La gara è andata abbastanza bene -ha detto Emiliano Rossi- non ne sono soddisfatto al 100% però lavorerò sodo per migliorare questo risultato. Un grazie speciale a tutte le persone che mi hanno seguito in questo percorso”.
“Sono contenta di come è andata la gara anche se non è il risultato che speravo. -ha commentato Gaia Stella- ringrazio i miei allenatori, i miei compagni di palestra e la mia famiglia per sostenermi sempre”.
Doppio oro a Dushanbe con Asya Tavano e Gennaro Pirelli
Gennaro Pirelli ed Asya Tavano hanno vinto entrambi la medaglia d’oro nel Grand Slam a Dushanbe. Gennaro Pirelli, primo nei 100 kg, aggiunge così anche il suo nome alla lista degli azzurri qualificati per i Giochi a Parigi ed Asya Tavano, prima nei
+78 kg, ha guadagnato a questo punto una posizione da testa di serie per le Olimpiadi.
È stata una gran giornata, la terza del Grand Slam a Dushanbe, con Asya Tavano e Gennaro Pirelli veri e propri mattatori nelle rispettive categorie.
La ventunenne udinese ha completato la sua collezione di medaglie nei Grand Slam e, dopo l’argento a Baku in febbraio ed il bronzo a Tbilisi in marzo, ecco servito l’oro a Dushanbe con quattro vittorie, tutte prima del limite, su Akerke Ramazanova (Kaz), Urszula Hofman (Pol), Helena Vukovic (Cro) ed in finale, dopo aver messo a segno wazari di uchi mata poi pareggiato dalla polacca Kinga Wolszczak, ha chiuso la partita con ippon di koshi jime (strangolamento). Altrettanto travolgente è stato anche Gennaro Pirelli che, incassato un wazari dal sudcoreano Jonghoon Won, ha innestato il turbo e ribaltato l’esito con ippon di seoi nage e poi tre sanzioni con l’indiano Avtar Singh, wazari sul mongolo Gochigsuren Batkhutag, due wazari su Dzhafar Kostoev (Uae) ed infine tre sanzioni sullo svizzero Daniel Eich.
“L’oro è oro e la prima vittoria in uno slam non si scorda mai… -ha commentato il capo allenatore femminile Francesco Bruyere- Oggi Asya si è presente da testa di serie numero uno per cercare un buon risultato al fine di posizionarsi tra le teste di serie olimpiche. Ha preparato in maniera ottimale la gara decidendo di non combattere ai campionati d’Europa ed oggi era in grande forma. Non era semplice perché c’erano molte avversarie complicate, ma ha disputato con superiorità e sicurezza le fasi eliminatorie dimostrando la sua continua crescita ed evoluzione. Si è presentata in una finale decisamente alla sua portata che doveva essere sfruttata…ha rischiato un po’ perché si è fidata troppo, ma fondamentalmente è giusto che provi. Alla fine ha raggiunto l’obiettivo, le occasioni si creano e quando arrivano vanno colte, bravissima Asya”.
“Giornata emozionante -ha detto il coach azzurro Enrico Parlati- sapevamo che con Genny bisognava vincere per chiudere al meglio questa qualificazione e lui oggi é stato perfetto! Una gara precisa senza strafare e senza sbavature! Con questa Italia a Parigi ne vedremo delle belle!".
L’Italia, con questo doppio oro ed il bronzo di Veronica Toniolo è salita anche sul podio del medagliere per nazioni, terza alle spalle di Svizzera (2-2-0) e Austria (2-1-0).
Martina Capezzuto è bronzo a Goygol
Medaglia di bronzo in Azerbaijan per Martina Capezzuto, che si è classificata al terzo posto nei 57 kg della Goygol Cadet European Cup, torneo che ha registrato la partecipazione di 323 atleti di 14 nazioni.
Unica rappresentante italiana in gara, Martina Capezzuto seguita dal padre-coach Ignazio, ha sconfitto al primo turno l’azera Pari Mammadli e, nei quarti di finale, ha trovato la strada sbarrata dalla russa Aleksandra Shestopalova (Ain), con la quale ha poi condiviso la terza piazza. Nei recuperi Martina Capezzuto ha superato tutti gli ostacoli, Nilgun Rzayeva (AZe), Elene Kurdgelia (Geo) e, nella finale per il bronzo, Aytan Verdiyeva (Aze).
“Sono felice e molto soddisfatta per questo risultato -ha detto Martina- e ci tengo a rivolgere un grande grazie a mio papà Ignazio ed al nonno Antonio, che mi sostengono sempre e mi infondono fiducia”.
Partenza sprint per l’Italia U21 a Rijeka
Cinque medaglie, e tre sono d’oro! Con questo risultato l’Italia si è messa subito al primo posto della fila delle 19 nazioni che partecipano alla Rijeka Junior European Cup. La prima giornata, infatti, ha registrato tre primi posti con Pietro Andreini nei 60 kg, Alessio De Luca nei 66 kg, Sara Corbo nei 63 kg, due terzi posti con Alessandro Bicorgni nei 66 kg, Federico Bosis nei 73 kg.
“Partenza sprint per questa giovane Italia che dimostra l'ottimo lavoro svolto dalle società. -è stato il commento di Salvatore Ferro, referente per la nazionale italiana-
Andreini, De Luca e Corbo hanno dominato le loro categorie con astuzia ed intelligenza e non da meno sono stati Bicorgni e Bosis che, nonostante l'ottima gara, si sono dovuti accontentare del bronzo. Un po' di rammarico per i numerosi quinti posti di oggi che potevano essere tranquillamente altrettante medaglie”.
I commenti dei protagonisti
Sara Corbo, oro nei 63 kg: “Sono molto felice della gara e di essere tornata sul podio, é solo un punto di partenza per obiettivi più grandi. Ci tengo a ringraziare Danilo Silveri e il Banzai Cortina per avermi seguito in gara, e il tecnico Diego Frustaci per sostenermi e supportarmi sempre. Ringrazio tutto il centro Sportivo Carabinieri per accompagnarmi in questo percorso quotidianamente”.
Pietro Andreini, oro nei 60 kg: “Sono molto felice di come è andata oggi, ringrazio Nicholas Mungai che mi ha seguito oggi e mio padre che è venuto fin qui per sostenermi. Voglio mandare un ringraziamento anche a Pierangelo e Massi Carollo per il lavoro quotidiano fatto in palestra”.
Alessio De Luca, oro nei 66 kg: “Sono molto felice di come sia iniziata e soprattutto com’è finita la giornata, sono stati tutti dei bei incontri e quello che mi ha fatto sudare di più è stata la finale dove dopo 4 minuti di golden score sono riuscito a fare ippon, ringrazio me stesso per non mollare in questo percorso duro, i miei genitori, allenatori (un grazie speciale a mung che è venuto fino a fiume e a massi che mi sta aiutando molto tecnicamente nel l’ultimo periodo), sempre viva i dragoni”.
Alessandro Bicorgni, bronzo nei 66 kg: "È una medaglia che cercavo da tanto, lavoro tutti i giorni per far del mio meglio con i miei maestri. Non mi fermo qui, già sto pensando alle prossime tappe ed è solo l'inizio. Infine volevo ringraziare la mia palestra: I Poeti del judo, Salvatore Ferro per avermi seguito insieme a Vincenzo D'Acro, e la mia famiglia".
Savita Russo quinta nel Grand Slam a Dushanbe
È un bel quinto posto quello ottenuto oggi nei 63 kg a Dushanbe da Savita Russo. Otto giorni fa la diciottenne ragusana era salita sul podio agli Europei a Zagabria mettendosi al collo la medaglia di bronzo ed oggi, nel Grand Slam in Tajikistan ha aggiunto altre tre vittorie di fila su Florentina Ivanescu (Rou), Katarina Kristo (Cro) e, con un ippon seoi nage da dimostrazione, sull’algerina Amina Belkadi (terza alla fine).
“Un’altra ottima prestazione di Savita -è il commento del capoallenatore femminile Francesco Bruyere- che ha sfiorato l’impresa a conferma della sua costante crescita. Come detto dopo la recente medaglia Europea, Savita è una atleta molto tecnica e con grandi potenzialità di attacco, purtroppo a questo livello paga ancora un po’ di inesperienza sulla fase del kumikata e sull’attitudine nella fase iniziale dell’incontro.
Ci stiamo lavorando e le esperienze che sta facendo la fanno maturare velocemente di giorno in giorno, ma il calendario fitto e la stanchezza accumulata non aiutano. Il tempo stringe e oggi abbiamo sprecato una grandissima occasione per entrare in zona quota olimpica… a testa alta guardiamo avanti verso il Kazakistan, noi non molliamo mai, lotteremo fino alla fine per ottenere i pass olimpici che ci mancano”.
Nella stessa categoria, Flavia Favorini è stata sconfitta dalla stessa avversaria che ha sconfitto Savita Russo nella finale bronzo, ma è accaduto al primo turno, come ad Irene Pedrotti nei 70 kg, caduta dopo 4’47” di golden score sull’ura nage della svedese Ida Eriksson.
Domenica, terza giornata con altri tre azzurri in gara: Gennaro Pirelli (100), Kwadjo Anani (+100) ed Asya Tavano (+78)