In cinque sul podio della Senior Cup a Dubrovnik
Tre medaglie d’argento e due di bronzo per cinque atleti italiani che sono saliti sul podio a Dubrovnik nella prima giornata della Senior European Cup. Si tratta di Francesco Pio Stefanelli, secondo nei 60 kg, Luca Caggiano, secondo nei 66 kg, Giulia Giorgi, seconda nei 48 kg ed i terzi posti di Giulia Italia De Luca nei 52 kg e Carlotta Avanzato nei 63 kg.
Si è fermato al secondo turno dei 60 kg invece, Giuseppe Zirolia, unico italiano in gara a Teplice nella Cadet European Cup. Zirolia ha vinto su Matej Nemasik (Svk) con un ko soto gake fulminante ed è poi stato fermato dal serbo Veljko Varnicic e non è stato recuperato.
“Sono molto contenta del risultato ottenuto oggi -ha detto Giulia Italia De Luca, terza nei 52 kg, ma la prima a commentare la sua gara- perché nonostante sia partita con il piede sbagliato perdendo al primo incontro, sono riuscita a mantenere la mente lucida e andare avanti vincendo tutti i ripescaggi fino alla finale per il bronzo. Ringrazio tutti coloro che hanno fatto il tifo per me da casa, la mia famiglia, i miei compagni di palestra sia di Trieste che di Settimo e gli allenatori. Un ringraziamento speciale va a Raffaele Toniolo che ha avuto molta pazienza a seguirmi tutti i lunghi incontri (portati tutti al Golden score) e mi ha sempre saputo dare i consigli giusti. Infine, vorrei fare un grosso in bocca al lupo a tutti i miei amici Junior, specialmente Alessio e Pietro, che domani combatteranno a Napoli per i campionati italiani”.
“Sono molto felice di questo risultato -ha detto Carlotta Avanzato- per essere la mia prima gara nella nuova categoria mi sono sentita molto bene, ma sono consapevole che poteva andare ancora meglio. Ora si torna a lavorare sodo per migliorare ancora di più in vista dei prossimi appuntamenti. Ringrazio il mio gruppo sportivo le Fiamme Oro e miei allenatori: Maria Centracchio, che è stata fondamentale oggi in gara e Elio Verde che c’è sempre”.
“Oggi mi sentivo bene ed ero tranquillo -è il commento di Luca Caggiano- mi sono divertito e sono riuscito ad esprimermi, peccato per la finale in cui un piccolo errore tattico mi è costato l’incontro però sono soddisfatto e continuo sulla mia strada, ringrazio il centro sportivo Carabinieri, i miei allenatori e i miei compagni di squadra”.
“È sempre bello arrivare a disputare una finale -ha detto Giulia Giorgi- rimane però sempre tanto amaro in bocca nel concludere la giornata con una medaglia d’argento. Si continua a lavorare per i prossimi obiettivi. Ringrazio i maestri Marco e Fabrizio Fantauzzo e un ringraziamento va anche ad Alessia per aver vissuto quest’esperienza insieme a me”.
“Oggi mi sentivo abbastanza in forma -è il commento di Francesco Pio Stefanelli- peccato per la finale perché avrei potuto dare di più per poter vincere però al di là del risultato ottenuto sono contento e l'oro per il momento è solo rimandato”.
Domenica a Napoli per i Tricolori U21 A1
Appuntamento domenica nel PalaVesuvio a Napoli per i campionati italiani juniores A1, che vedrà impegnati in gara 238 atleti (121 M-117 F) in rappresentanza di 120 società sportive.
La gara potrà essere seguita attraverso la diretta streaming sulla sezione dedicata del sito federale.
Sorteggi ed avanzamento dei tabelloni di gara live possono essere seguiti QUI
Il Comitato organizzatore si riserva di modificare il programma in base al numero degli iscritti e/o a particolari aspetti organizzativi. Eventuali variazioni saranno tempestivamente comunicate. La manifestazione si svolge in 1 giornata di gara con le modalità di seguito indicate
Fine settimana internazionale a Dubrovnik e Teplice
C’è anche Maria Centracchio fra i nove tecnici italiani accreditati per la Dubrovnik Senior European Cup che, sabato e domenica, seguiranno in Croazia i trenta atleti italiani iscritti, 18 nelle categorie maschili, 12 in quelle femminili.
Sono 375 gli atleti in gara a Dubrovnik in rappresentanza di 29 nazioni, ma nello stesso fine settimana internazionale gareggiano anche 628 atleti di 32 nazioni in Cechia nella Teplice Cadet European Cup, dove sarà presente soltanto Giuseppe Girolia nei 60 kg con il tecnico Marco Battino.
“Questa a Dubrovnik -ha detto Maria Centracchio- fa parte di una delle prime esperienze alla sedia, al fianco di alcuni ragazzi delle Fiamme Oro.
È un mondo totalmente nuovo per me, a cui mi sto affacciando passo a passo, imparando ogni giorno qualcosa di nuovo e per cui spero di essere pronta a pieno presto. È davvero un onore e uno stimolo continuo poter far parte del percorso di crescita di ragazzi giovani e poterli accompagnare nelle loro varie sfide.
Questa tappa è di grande importanza per i judoka che vogliono confrontarsi con il livello europeo anche al di fuori del contesto di qualificazione olimpica, quindi sono sicura che ognuno di loro si farà valere al meglio delle proprie possibilità”.
Atleti italiani in gara a Dubrovnik: Francesco Pio Stefanelli (60), Diego Rea, Luca Caggiano (66), Mattia Tomaselli, Luigi Brudetti, Luigi Centracchio, Lorenzo Iovine (73), Salvatore D Arco, Matteo Murasecco (81), Matteo Rovegno, Mattia Atzori, Elia Salvetti, Gabriele Sammartino, Tommaso Fava (90), Riccardo Tartaglini, Andres Felipe Moreno (100), Daniele Gasparri, Lorenzo Turrini (+100), Giulia Giorgi, Aurora Mazzilli, Elisa Adrasti (48), Alessia Tortorici, Giulia Italia De Luca (52), Tea Patri (57), Elisa Toniolo, Cristina Piccin, Carlotta Avanzato (63), Ludovica Franzosi (70), Irene Caleo, Betty Vuk (78).
Tecnici italiani: Diego Cressi, Maria Centracchio, Paolo Natale, Paolo Gentile, Davide Ripandelli, Salvatore Finocchiaro, Raffaele Toniolo, Marco Mazzilli, Rosolino Adrasti.
Ad Antalya è quinta anche Stangherlin
Terza giornata del Grand Slam ad Antalya e per la squadra azzurra è stata anche la terza giornata di presenza nel final-block. E dopo Odette Giuffrida, Manuel Parlati ed Antonio Esposito, è stata la volta di Giorgia Stangherlin che, a sua volta, ha concluso la sua gara nei 78 kg al quinto posto.
Molto equilibrata la finale per il terzo posto con la forte tedesca Anna-Maria Wagner, numero 3 del ranking mondiale dietro ad Inbar Lanir ed alla nostra Alice Bellandi, con Giorgia Stangherlin che ha sofferto da subito l’approccio aggressivo della tedesca, contenendolo, ma senza trovare poi un attacco abbastanza efficace da smorzare la sua prevalenza. Le sanzioni, immancabili come ormai in quasi la totalità degli incontri, hanno fatto anche in questo caso il loro corso ed a tre secondi dallo scadere del tempo regolare è giunto il terzo shido per l’azzurra.
“Peccato perché oggi Giorgia stava bene e poteva prendersi questa medaglia. -è stato il commento del tecnico azzurro Francesco Bruyere- Resta, comunque, una buona prestazione finalizzata a preparare al meglio i Campionati d’Europa tra 3 settimane. L’ho vista in crescita e sono sicuro che in quel contesto potrà esprimere al meglio tutte le sue potenzialità. Discorso differente per Asya che gareggiava per raccogliere dati su avversarie con cui ancora non ha combattuto per aggiustare il tiro olimpico. Così è stato, è dopo aver regolato i conti la tedesca vincitrice di Tblisi ha affrontato la forte atleta coreana. Con un pizzico di lucidità e cattiveria in più l’incontro sarebbe finito in maniera differente e questo mi basta per restare positivo sul futuro”.
Giorgia Stangherlin ha superato al primo turno la forte olandese Yael Van Heemst e la cinese di Taipei Shu Huei Hsu Wang, nei quarti invece ha subito una leva al braccio (juji gatame) rapidissima dalla tedesca Alina Boehm. Nel recupero ha messo a segno due wazari diversi (morote seoi nage e uchi mata) sulla slovena Metka Lobnik.
Asya Tavano ha rimesso a posto i conti con la tedesca Renee Lucht, dalla quale era stata sconfitta proprio la scorsa settimana a Tbilisi. Con un incontro controllato fin dall’inizio l’atleta friulana ha portato diversi attacchi efficaci, fra questi un tai otoshi è stato valutato wazari cui è seguita anche un’immobilizzazione non mantenuta. Nulla da fare purtroppo con la sud-coreana Hayun Kim, numero 4 del ranking mondiale, che non ha mai concesso la presa ad Asya e per questo sanzionata per tre volte.
Sfortunato Gennaro Pirelli nei 100 kg che, dopo aver passato senza dover combattere il turno con il turco Sismalar, è stato superato dal russo Arman Adamian (Ain) per tre sanzioni.
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Esposito e Manuel Parlati fra i top ad Antalya
Dopo il quinto posto di Odette Giuffrida, nella prima giornata del Grand Slam ad Antalya, l’Italia si piazza nuovamente ai piedi del podio, ma in questo caso con due atleti: Antonio Esposito negli 81 kg e Manuel Parlati nei 73 kg.
“Oggi potremmo raccontare due quinti posti o soffermarci su due atleti -è stato il commento del tecnico azzurro Alessandro Comi- a me Manuel e Antonio sono davvero piaciuti, ho apprezzato la leggerezza del loro stare in gara, pur con storie e approcci diversi; da una parte la freschezza di un giovane che esordisce tra i grandi, dall’altra la lucidità di un atleta maturo che ha raggiunto la sua stabilità. Il sorteggio di Manuel era buono, ma ciò che ha fatto la differenza sono state la sicurezza che ha mostrato con atleti abituati a combattere a questo livello insieme all’estro del giovane talento: è stato forse il suo zelo dirompente a fregarlo sul più bello ma… non si può vedere che del buono in questa sua gara e a mio parere non è la medaglia a dirne il valore. La sua convocazione qui è stata una scommessa tecnica il cui esito è arrivato dal tatami: certi rischi vanno corsi d’altronde. Antonio d’altro canto è l’atleta che centimetro dopo centimetro ha guadagnato consapevolezza: sul tatami ci arriva con tranquillità e anche oggi ha portato in gara il bagaglio di una lunghissima esperienza che gli ha permesso di mettersi in gioco con serenità e di arrivare a giocarsi un’altra finale… l’abnegazione di quest’uomo deve fare scuola”.
Antonio Esposito ha superato nell’ordine Jose Maria Mendiola Izquieta (Esp), Abdelrahman Mohamed (Egy), Dimitri Gochilaidze (Geo) e Victor Sterpu (Mda). È stato sconfitto invece da Francois Gauthier Drapeau (Can) in semifinale e nella finale per il bronzo da Guilherme Schimidt (Bra).
Il diciannovenne Manuel Parlati invece ha superato Abdullah Hammad (Ksa), Antonio Tornal (Dom), Orlando Cazorla (Fra), nei quarti è stato sconfitto da Abubakr Sherov (Tjk) e dopo la vittoria su Bilal Ciloglu (Tur), nella finale per il bronzo, è stato superato dal turco Umalt Demirel.
“Oggi mi sono sentito abbastanza bene sin dal primo incontro -ha detto Manuel Parlati- purtroppo la medaglia non è arrivata, farla da junior sarebbe stato fantastico. Essere a questi livelli è sempre stato il mio sogno, continuerò a lavorare ancora più duramente per dimostrare a me stesso quanto valgo. Vorrei ringraziare le Fiamme Oro e i miei compagni di allenamento, mio zio Raffaele e Christian che mi hanno supportato in tutta la gara e Enrico e Massimo Parlati che sono sempre al mio fianco e credono in me”.
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Domani sono in gara Giorgia Stangherlin nei 78 kg, Asya Tavano nei +78 kg e Gennaro Pirelli nei 100 kg.
Una cartolina da Piancavallo
di Francesca Campanini
La Nazionale Femminile Cadette ha partecipato dal 28 al 30 marzo al tradizionale Skorpion Stage. Le ragazze convocate nell’occasione erano: Aurora Ferro -40, Rachele Moruzzi -44, Sofia Niutta -48, Alice Bersellini -52, Giulia Sorelli -57, Laura Covre -63, Awa Sadio -70, Rachele Paris +70. Il camp sempre molto partecipato era di un livello per cui le ragazze hanno potuto sia confrontarsi nei randori di buon livello, che riuscire a lavorare senza pressione in prospettiva futura. La squadra sebbene giovane é sicuramente motivata, e penso che potrà darci soddisfazione nel proseguo della stagione. Ringrazio lo staff dello Skorpion per la splendida ospitalità.
Giuffrida brilla anche ad Antalya ma non basta: quinta nel Grand Slam
È stata un’altra gara brillante quella che Odette Giuffrida ha saputo fare ad Antalya, nella prima giornata del Grand Slam in Turchia ma se, alla fine, non si è conclusa con un’altra medaglia non è certo per demerito della ventinovenne atleta azzurra.
Il quinto posto ottenuto nei 52 kg infatti, è giunto dopo tre vittorie limpide sull’indiana Chopade, la tedesca Wurfel, l’uzbeca Kadamboeva e, se nulla c’è da obiettare sulla sconfitta per immobilizzazione incassata da Uta Abe, senz’altro discutibile è apparsa invece quella nella finale per il terzo posto con la croata Ana Viktorija Puljiz, se non altro per l’evidente condizionamento imposto dalla gestione dell’incontro che, dopo 93 secondi, aveva già assegnato doppia sanzione ad entrambe le atlete. Fatale per Odette la terza sanzione in seguito ad un attacco riuscito male, ma che poco prima con lo stesso movimento aveva messo a sedere la croata e, nell’azione ancora precedente, era quasi andata a punto con de ashi barai. Un rigore sanzionatorio che non ha premiato chi ha fatto l’incontro.
Nei 60 kg Andrea Carlino ha sconfitto per ippon (o soto gari) l’uzbeco Ruziev ed il guatemalteco Ramos, wazari di sumi gaeshi nel golden score prima di cedere il passo al turco Yildiz; Angelo Pantano dal canto suo, dopo aver travolto l’indiano Yadavnei, è stato fermato dal wazari dell’uzbeco Baratov. Elios Manzi nei 66 kg, ha schiantato con o uchi gari l’ucraino Holoborodko ed è stato poi fermato da un’azione di gaeshi del tajiko Emomali che oggi ha messo al collo l’argento, sconfitto soltanto da Hifumi Abe.
Giornata amara oggi anche per Assunta Scutto nei 48 kg, Thauany David Capanni Dias e Veronica Toniolo nei 57 kg. Scutto si è imposta sulla tedesca Menz per ippon con il suo irresistibile rovesciamento e conseguente immobilizzazione ed è stata poi sconfitta al golden score dalla turca Ersin con wazari di koshi guruma. Capanni ha superato Samardzic (Bih), Mourya (Ind) ed è stata sconfitta da Lima, sempre per tre sanzioni, mentre Veronica Toniolo ha sconfitto Olga Mukhina (Ain) ed è stata fermata dalla francese Faiza Mokdar.
"Giornata storta per le nostre atlete -ha commentato Francesco Bruyere, capoallenatore del settore femminile- però mi piace sempre guardare il bicchiere mezzo pieno. Torniamo a casa con incontri importanti, uno su tutti quello tra Abe e Odette, che ci forniscono dati importanti per migliorare ancora. L’obiettivo resta uno ed uno solo e questo percorso ci aiuterà ad arrivare pronti nel posto giusto al momento giusto".
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Domani in gara altri sette azzurri: Edoardo Mella e Manuel Parlati nei 73 kg, Antonio Esposito negli 81 kg, Flavia Favorini e Savita Russo nei 63 kg, Martina Esposito ed Irene Pedrotti nei 70 kg.
Da venerdì nuovamente sul tatami per l’Antalya Grand Slam
Da un Grand Slam all’altro senza nemmeno ripassare da casa. Dopo l’appuntamento in Georgia, infatti, con gara e successivo training camp a Tbilisi, la squadra azzurra si appresta ad affrontare il Grand Slam che, da venerdì a domenica, si svolgerà ad Antalya.
La partecipazione, anche in quest’occasione, registra un sensibile incremento rispetto il precedente fine settimana, ma il dato che rende l’idea della pressione che sale è la progressione numerica che registrano le quattro tappe del mese di marzo: Grand Slam a Tashkent con 68 nazioni e 495 atleti, Grand Prix Upper Austria a Linz con 78 nazioni e 528 atleti, Grand Slam a Tbilisi con 83 nazioni e 531 atleti ed ora ad Antalya 94 nazioni e 654 atleti.
“Dopo due giorni di Training Camp qui a Tbilisi -ha commentato il capo allenatore azzurro della squadra femminile Francesco Bruyere- domani ci sposteremo ad Antalya con le 63, le 70 e Tavano per il prossimo Slam di questo percorso. Ci raggiungeranno dall’Italia Scutto, Giuffida, Toniolo, Capanni e Stangherlin per completare la squadra che gareggerà. Domenica invece ci raggiungeranno Milani e Bellandi per continuare con il training camp in Turchia. Come per Tbilisi abbiamo obiettivi differenti e individuali, ma tutte le ragazze stanno bene e sono pronte a dare il massimo”.
La squadra che gareggia è composta da Andrea Carlino ed Angelo Pantano nei 60 kg, Elios Manzi nei 66 kg, Edoardo Mella e Manuel Parlati nei 73 kg, Antonio Esposito negli 81 kg, Gennaro Pirelli nei 100 kg, Assunta Scutto nei 48 kg, Odette Giuffrida nei 52 kg, Thauany David Capanni Dias e Veronica Toniolo nei 57 kg, Flavia Favorini e Savita Russo nei 63 kg, Martina Esposito ed Irene Pedrotti nei 70 kg, Giorgia Stangherlin nei 78 kg ed Asya Tavano nei +78 kg. Al training camp parteciperanno anche Alice Bellandi, Manuel Lombardo, Francesca Milani, Christian Parlati e Matteo Piras. La delegazione è costituita dai tecnici Corrado Bongiorno, Francesco Bruyere, Antonio Ciano, Alessandro Comi, Raffaele Parlati, Raffaele Toniolo, il Dottore Stefano Bonagura, i fisioterapisti Fabrizio Lacche e Simone Natalia, l’arbitro Roberta Chyurlia.
Programma
Venerdì 29 marzo
F -48, -52, -57 kg; M -60, -66 kg
Sabato 30 marzo
F -63, -70 kg; M -73, -81 kg
Domenica 31 marzo
F -78, +78 kg; M -90, -100, +100 kg
Italia U21 prima ad Anadia e Pordenone applaude i kata del Grand Prix
Gli juniores italiani hanno dominato in Portogallo, dove si è conclusa la Anadia Junior European Cup. A Pordenone invece, si è conclusa la due-giorni dedicata ai kata con la terza tappa del Grand Prix nazionale.
Brilla l’Italia juniores in Portogallo e svetta nel medagliere per nazioni della Anadia Junior European Cup con tre medaglie d’oro, tre d’argento e cinque di bronzo, precedendo Francia e Spagna.
Sono stati quindi due primi, un secondo e cinque terzi posti ad essere conquistati dalla squadra italiana nella seconda giornata di gare ad Anadia ed il merito è stato quello di Sofia Mazzola, prima nei 48 kg, Ilaria Finestrone, prima nei 52 kg, Alessandra Rocco, seconda nei 52 kg, Davide Esposito, terzo negli 81 kg, Cristiano Mincinesi, terzo nei 90 kg, Enzo Kevin Scognamiglio, terzo nei +100 kg, Anna Iovino, terza nei 48 kg e Gaia Massimetti, terza nei 57 kg.
“Sono stati due giorni di gara molto intensi -ha detto il capodelegazione dell’Italia, Vito Zocco- che hanno visto i nostri azzurri assoluti protagonisti. Dopo le tre medaglie di ieri, sono state ben otto quelle conquistate oggi con Mazzola e Finestrone assolute dominatrici delle loro categorie. Un po' di rammarico resta per le numerose finali per il bronzo perse che avrebbero potuto aumentare il bottino dei nostri portacolori. Un bilancio finale sicuramente positivo vista anche la presenza di Kazakistan e Francia al gran completo. I complimenti vanno a tutti gli atleti presenti ed un ringraziamento alle loro società e alle loro famiglie che danno la possibilità a questi giovani atleti di potersi misurare a livello internazionale”.
“Volevo l’oro e l’ho ottenuto! -ha detto Sofia Mazzola- Ringrazio in primis i miei maestri Marco e Fabrizio Fantauzzo, tutti i miei compagni della Judo Virtus, Davide, Vincenzo e Tancredi. Un abbraccio alla mia famiglia”.
“Sono contenta di aver portato a casa questa medaglia -ha detto Anna Iovino- anche se sono consapevole di dover migliorare ancora tanto. Ovviamente la dedica va a mio padre e al mio maestro Vittorio Raia, che mi guarda da lassù ad Enrico Parlati che mi segue tutti i giorni e al mio team, la Nippon club Napoli!”.
“Oggi mi sono divertito abbastanza -ha detto Davide Esposito- è stata una giornata difficile ma sono riuscito a conquistare la medaglia, di cui non sono ancora del tutto soddisfatto, ma spero sia l’inizio di qualcosa. Ringrazio tutta la mia famiglia con i miei fratelli che mi sostengono sempre, la mia seconda famiglia ovvero la Nippon club Napoli e i miei tecnici Enrico e Raffaele Parlati, infine i miei compagni di allenamento con i quali ho un grande legame”.
“Prima European Cup in una nuova categoria per me -ha detto Gaia Massimetti- puntavamo all’oro, ma posso ritenermi soddisfatta di questa giornata. Sono riuscita a mantenere la lucidità e la calma e mi sono divertita. Ringrazio il gruppo sportivo Fiamme Gialle che mi segue ogni giorno, questo è solo l’inizio, e la mia famiglia che non mi lascia mai sola”.
“Sono soddisfatta del risultato di oggi che arriva dopo un infortunio. -è il commento di Alessandra Rocco- Oggi ho dato tutta me stessa mettendoci letteralmente la faccia, il percorso è lungo, ma so che sto lavorando nella direzione giusta, per questo ringrazio l’Akiyama, i miei genitori che mi sostengono nelle decisioni più difficili e Massimiliano Carollo che oggi mi ha seguito in tutti gli incontri”.
“È la mia prima medaglia d’oro ad un’European cup e sono molto felice. -ha detto Ilaria Finestrone- Non avrei mai pensato di arrivare prima a causa di un infortunio che mi ha fatto perdere tutta la fiducia in me stessa, ma grazie ai miei genitori, a mia sorella, al mio fisioterapista, a Gianluca, a Francesca, alla mia migliore amica Rebi, al mio uke Simona, ad Alessia, al mio maestro, alle mie amiche conosciute grazie a questo sport, a Marco, ai miei compagni di palestra e a tutti coloro che, anche con una sola parola, hanno contribuito nel mio percorso, sono riuscita in questo piccolo traguardo. Vi voglio bene”.
>>> RISULTATI SECONDA GIORNATA JUNIOR EUROPEAN CUP
Si è conclusa anche la terza tappa del Gran Prix Nazionale Kata a Pordenone. Dopo alcune rinunce dell’ultimo momento, hanno partecipato alla gara circa 176 atleti (88 coppie) suddivise nella categoria A2, A1 e nella fascia di età Under 18. Alcune delle coppie straniere che hanno gareggiato nell’EJU Kata Tournament di sabato hanno colto l’occasione per competere anche in quest’altra gara, incrementando così il livello di questo gran prix nazionale. Anche in quest’occasione è stata proposta la partecipazione dei giovani dell’Under 18, che hanno gareggiato in 38 (19 coppie). Al termine del Gran Prix Nazionale si è svolta la manifestazione dimostrativa Youth Kata, cui hanno partecipato 7 atleti di classe 2012-2013, che si sono impegnati con una formula divertente, ideata proprio per i ragazzi alle primissime esperienze. La Commissione Nazionale che in questa situazione era presente al completo ha espesso un ringraziamento all’organizzazione impegnata in queste due giornate e ha fatto i complimenti a tutti i concorrenti. A questo punto, l’appuntamento è per il quarto Grand Prix Nazionale in programma il 21 aprile a Castel Maggiore (Bologna).
Bronzo a Tbilisi per una Tavano ammazza-grandi
Ed alla fine anche a Tbilisi è arrivata la medaglia nel Grand Slam. A conquistarla è stata una superlativa Asya Tavano che, nei +78 kg, ha messo al collo il bronzo superando nella finale per il terzo posto Idalys Ortiz, 34enne cubana che vanta un record di medaglie pazzesco, quattro per quattro Olimpiadi. Oro a Londra 2012, argento a Tokyo 2021 e Rio 2016, bronzo a Pechino 2008. Praticamente un monumento, che la ventunenne Asya Tavano ha demolito con maturità e lucidità che assumono il tono un auspicio promettente.
È stata una gara davvero speciale quella della Tavano che, dopo aver strapazzato l’olandese Karen Stevenson, si è ripetuta con l’uzbeca Rinata Ilmatova.
La tedesca Renee Lucht, poi vincitrice della categoria, ha rotto i piani di vittoria della Tavano nei quarti di finale, concedendo però un’opportunità speciale, quella di infliggere due sconfitte pesantissime, prima su Beatriz Souza, numero 4 al mondo e 6 medaglie iridate, e poi sull’iconica cubana Idalys Ortiz.
“Oggi ho visto una Asya diversa, che stia migliorando giorno dopo giorno si vede, ma oggi ha fatto alcune cose superlative. -ha commentato il capoallenatore femminile Francesco Bruyere- Parlo di piccoli movimenti su cui sta lavorando, gestione dell’incontro e atteggiamenti che forse da fuori non si percepiscono, ma che fanno la differenza a questo livello.
Da questo purtroppo nasce anche l’errore commesso ai quarti di finale con l’atleta tedesca: Asya ha provato a fare un sasae tsuri komi ashi su cui sta lavorando da poco, ma senza troppa convinzione e ne è uscito un attacco fatto male da una posizione troppo scomoda che l’avversaria ha sfruttato a suo favore. Mi piace che ci abbia provato, ma ovviamente buttare via una semifinale ad uno Slam, in questo modo, fa male e demoralizza. Asya però ha raccolto le energie e ha reagito da campionessa disputando due incontri magistrali battendo con netta superiorità due delle atlete più forti al mondo. C’è da lavorare ancora ma oggi sono contento perché sono sicuro di avere un altro diamante in questa grande squadra”.
Brava anche Erica Simonetti che, nei +78 kg, ha vinto netto sulla croata Tina Radic, fermandosi però al turno successivo (sedicesimi) con la cinese Shiyan Xu, poi settima.
Grand Slam a secco ma Accogli conquista Anadia! Sampino e Parlati secondi
Seconda giornata di gare a Tbilisi per un Grand Slam che è stato ancora poco generoso per i colori azzurri, mentre è andata decisamente meglio ad Anadia con il primo posto nell’European Junior Cadet Cup di Valerio Accogli nei 66 kg, il secondo posto nei 60 kg di Francesco Sampino e nei 73 kg di Manuel Parlati, con qualche rammarico per i sette quinti posti messi in fila da Vincenzo Manferlotti e Pietro Andreini nei 60 kg, Federico Ninfo ed Alessio De Luca nei 66 kg, Fabrizio Esposito nei 73 kg, Sara Corbo nei 63 kg e Serena Ondei nei 70 kg.
“Purtroppo oggi non abbiamo raccolto quello per cui siamo venuti -ha commentato coach Francesco Bruyere questa seconda giornata a Tbilisi- ma sono sicuro che queste ragazze siano ad un passo dall’ottenere grandi successi, raccogliamo i cocci e andiamo avanti lavorando sugli errori commessi”.
“Azzurri protagonisti nella prima giornata in terra portoghese -ha detto invece il coach azzurro Vito Zocco- con ben nove atleti nel Final-block. Accogli, Parlati e Sampino hanno dominato le fasi eliminatorie nelle loro categorie raggiungendo meritatamente la finale per l'oro. Accogli con astuzia e perseveranza è riuscito a dominare il francese mentre Parlati e Sampino hanno dovuto cedere il passo ai loro forti avversari”.
“È stata una giornata intensa con emozioni altalenanti. -ha detto Valerio Accogli- All'inizio non avevo buone sensazioni ma dopo un po' sono riuscito a ritrovarmi e incontro dopo incontro ho iniziato ad esprimermi al meglio. La stagione è ancora lunga quindi resto concentrato e focalizzato sui miei obiettivi. Ringrazio per il costante supporto e sostegno che mi viene dato il Centro Sportivo Carabinieri ed in particolare Il fisioterapista Alessio Morandi che nonostante l'infortunio di due settimane fa in Montenegro è riuscito a rimettermi in sesto per rendere al meglio. Infine, un pensiero per la mia famiglia e per il Banzai che mi sono sempre accanto”.
“Oggi è stata una giornata con aspetti positivi e negativi. -ha detto Francesco Sampino- Potevo fare sicuramente di più, ma questo è solo l’inizio di un percorso che dovrà essere pieno di conquiste. Sono felice di questa medaglia ma voglio ancora di più. Ringrazio la mia famiglia per avermi sostenuto fino a qui, e soprattutto il gruppo sportivo Fiamme Gialle ed anche la Virtus Fantauzzo che mi ha dato la possibilità di arrivare fino a qui. Grazie”.
“Non sono soddisfatto di questo risultato, -è stato il commento di Manuel Parlati- oggi non ho espresso il 100% delle mie capacità. Ringrazio sempre la mia famiglia, in modo particolare Enrico, Massimo e Raffaele Parlati; un altro ringraziamento va alle fiamme oro e ai miei compagni di allenamento che mi aiutano a crescere ogni giorno. Spero di esprimermi molto meglio sabato prossimo nel mio primo grand slam ad Antalya”.