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Ghiglione, Scatolino e Cuniberti primi a Capodistria, Koizumi e Giovinazzo a Catania

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Ghiglione, Scatolino e Cuniberti primi a Capodistria, Koizumi e Giovinazzo a Catania

È Italia che viaggia ad alta quota anche quella dei cadetti e che, al termine della prima giornata dell’European Cup a Capodistria (317 atleti di 27 nazioni) guida il medagliere con tre primi, due secondi e due terzi posti. Thomas Scatolino nei 50 kg, Federico Cuniberti nei 66 kg e Giulia Ghiglione nei 44 kg sono i tre atleti che hanno messo al collo la medaglia d’oro e che hanno commentato così la vittoria. “Sono felicissima per questa giornata – ha detto Giulia Ghiglione - sicuramente non è stata una gara facile, ma ci ho creduto fino alla fine ed il risultato ha pagato la fatica. Dedico tutto ai miei genitori per i sacrifici che fanno per me ogni giorno”. “Sono felice per il mio risultato – è stato il commento di Thomas Scatolino - finalmente questa medaglia sblocca un lungo periodo di settimi posti che cominciava a starmi stretto. Voglio fare tre ringraziamenti: al mio tecnico Pierangelo Toniolo, che mi ha aiutato a credere in me stesso e mi ha sta insegnando il valore della fatica, poi Alessandro, che oggi insieme a Pierangelo mi ha aiutato a conquistare questa medaglia, infine la mia famiglia, che mi è sempre vicina sostenendomi e credendo in me costantemente”. “Sono contento della gara di oggi – ha concluso Federico Cuniberti - ringrazio la mia famiglia che mi ha permesso di venire anche qui e ringrazio Piero e Massimo, i miei allenatori, a cui devo gran parte di questo risultato. Voglio ringraziare anche Raffaele e Monica, che oggi mi hanno sostenuto in finale ed anche il mio amico Samuel che mi ha dato il suggerimento giusto al momento giusto. Non è stato facile disputare con lui la semifinale perché Samuel per me è come un fratello e salire sul podio insieme a fine giornata è stata una grande soddisfazione”. Secondo posto nei 55 kg per Vincenzo Skenderi e per Asia Avanzato nei 44 kg, mentre sono saliti sul terzo gradino del podio Samuel Salvo nei 66 kg e Sara Russo nei 52 kg. Domenica si prosegue con la seconda giornata. Il Koizumi Scicli ed il club Giovinazzo si sono aggiudicati invece il primato nella classifica per società maschile e femminile della Dynamic Cup che ha disputato a Catania la prova del Grand Prix cadetti. Domani sarà la volta della classe Juniores. Risultati Cadetti

 

Oro ad Abu Dhabi, Odette Giuffrida ha vinto il Grand Slam, Kelmendi argento

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Oro ad Abu Dhabi, Odette Giuffrida ha vinto il Grand Slam, Kelmendi argento

Odette Giuffrida ha vinto la medaglia d’oro ad Abu Dhabi. Un primo posto che nasce da tutta la sua ostinazione e caparbietà, a quel suo non darsi mai per vinta. La finale con Majlinda Kelmendi ha premiato proprio queste straordinarie qualità, perché la vittoria sulla campionessa olimpica, sancita dal medico, è stata ottenuta con due attacchi di seoi di Odette che non hanno portato punteggio, ma hanno accentuato la ferita al naso che Kelemendi si era procurata nei quarti con Cohen (Isr). Questo il percorso d’oro di Odette. Sedicesimi di finale, a quattro secondi dal termine la marocchina Lamia Eddinari è caduta su un seoi-reverse, ippon! Ottavi di finale, la statunitense Angelica Delgado ha incassato prima un o soto gari con una sola presa, waza ari e successivamente è stata immobilizzata, waza ari awasete ippon. Quarti di finale, la spagnola Ana Perez Box arriva al golden score, ma dopo 1’56” cade inesorabilmente con seoi, ippon. Semifinale, anche la portoghese Joana Ramos arriva al golden score e prosegue quasi per tre minuti, quando arriva il waza ari di sode tsuri komi goshi infatti, il cronometro segna 2’58”. Eccolo il ritorno di Odette Giuffrida, volata in finale dei 52 kg al Grand Slam ad Abu Dhabi con quattro vittorie limpide e brillanti tecnicamente, caparbie e resistenti fisicamente con due vittorie nette nel golden score. E poi la vittoria su Kelmendi in finale che non è una rivincita, non può essere la rivincita della finale a Rio, ma il primo passo verso la finale a Tokio.

Il Grand Prix U18-U21 approda a Catania, ma si combatte anche ad Abu Dhabi e Capodistria

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Il Grand Prix U18-U21 approda a Catania, ma si combatte anche ad Abu Dhabi e Capodistria

È un fine settimana intenso con tre appuntamenti di rilievo per i judoka italiani che, fra sabato e domenica, saranno impegnati sui tatami ad Abu Dhabi per il Grand Slam, a Capodistria per l’European Cup U18 ed a Catania per la terza prova del Grand Prix cadetti e juniores. Con una conferenza alla quale ha preso parte anche Sergio Parisi, presidente del comitato regionale della Federazione Italiana Nuoto e da qualche mese assessore allo Sport del Comune di Catania, è stata presentata appunto, l’edizione 2018 della Dynamic Cup alla quale sono iscritti 462 atleti appartenenti a 167 club. In occasione della manifestazione, è stato annunciato da Giovanni Strazzeri, sarà assegnato per la prima volta il Premio ‘Ciccio Bonaccorsi’ a ricordo del grande maestro siciliano recentemente scomparso per riconoscere il migliore atleta della gara, ma anche le figure di atleta e dirigente di rilievo individuate nel panorama siciliano attuale. Sono addirittura 58 gli italiani che si sono iscritti all’European Cadet Cup in programma a Capodistria, alla quale hanno aderito 348 atleti appartenenti a 27 nazioni, mentre ad Abu Dhabi gli atleti in gara nel Grand Slam, che inzia sabato per concludersi lunedì, saranno 372 da 64 nazioni e dall’Italia sono partiti oggi Francesco Bruyere con la sola Odette Giuffrida che, ovviamente, gareggerà nei 52 kg. “Odette sta bene, è in continua crescita, la spalla migliora e lei è determinata come sempre e con un unico obiettivo in testa. – è stato il commmento di coach Francesco Bruyere - In questo momento ha solo bisogno di un risultato ad alto livello per riprendere la piena coscienza della sue potenzialità. Partiamo fiduciosi”.

Lombardo, Bellandi e Parlati, il pensiero dei tre ‘iridati’

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Lombardo, Bellandi e Parlati, il pensiero dei tre ‘iridati’

Era proprio il 24 ottobre di cinque anni fa, quando Antonio Esposito conquistò a Lubiana il titolo di campione del mondo U21 nei 73 kg. Il napoletano, oggi 23enne, divenne il primo judoka italiano a vincere il titolo mondiale maschile. Trascorsero due anni ed un altro Esposito, il fratello Giovanni, conquistò la corona mondiale a Sarajevo, classe cadetti, categoria 66 kg. Pochi giorni fa, 5 per Manuel Lombardo, 4 per Alice Bellandi e Christian Parlati, questi tre magnifici ragazzi hanno portato l’Italia U21 al secondo posto del medagliere mondiale. E prima c’è solo il Giappone. Un’impresa? Fino ad un certo punto, perché un mese prima, tutti e tre hanno disputato un campionato d’Europa straordinario e l’ipotesi che le cose andassero bene anche al mondiale non era poi così remota. Tre medaglie d’oro al mondiale però, qualsiasi mondiale, non le avevamo ancora immaginate. Ci hanno pensato Manuel, Alice e Christian a servirle con piatto unico e, per ciascuno, l’emozione per avercela fatta ad esser salito sul tetto del mondo, è stata incrementata dalla gioia condivisa con altri due compagni di squadra, che hanno vissuto la stessa emozione. Questo il loro pensiero.

“La prima cosa che mi viene in mente oggi, è la qualifica olimpica, un piccolo passo che ho fatto verso di essa” ha detto Manuel Lombardo che poi ha aggiunto “Sui miei compagni di squadra che dire... vincere è bello! Ma se vinci e vincono anche i tuoi amici diventa unico!”.

“È quasi trascorsa una settimana e ancora fatico a realizzare ciò che ho fatto – ha detto invece Alice Bellandi - ma se ci penso intensamente inizio a sorridere e a pensare che tutte le volte in cui ho sofferto, in cui sembrava andare tutto storto, in cui ho dovuto prendere in mano la situazione mentre stavo sul fondo hanno pagato! Quando guardo foto e video ancora una lacrima scende, però sono già motivata per il prossimo obiettivo, poi voler vincere diventa un po’ come la fame. Secondariamente mi riempie di gioia vedere che anche Christian e Manuel sono riusciti a vivere il mio stesso attimo di gloria, se lo meritano tutto perché si sono veramente spaccati la schiena e perché sono veramente forti e se lo meritavano! Quando siamo scesi dal podio ci guardavamo e dicevamo ‘ragazzi vi rendete conto di cosa abbiamo fatto?’, insomma alla felicità del mio oro si è aggiunta anche quella per il loro. Poi dai, ascoltare tre volte l’inno d’Italia è stupendo!"

“È una sensazione strana, mi sento bene ed il bello è che ora mi sento pronto ad affrontare sfide ancora più grandi! – è stata la riflessione di Christian Parlati - È una cosa fantastica perché siamo davvero una grande famiglia. La vittoria di Manuel mi ha dato una grande carica e sono sicuro che io ho dato a mia volta tanta carica ad Alice. Sono sicuro poi che non siamo solo noi tre ad aver vinto, ma tutta la squadra, perché su quel tappeto non mi sentivo solo”.

Altro da aggiungere non c’è!

Trofeo Italia, a L’Aquila primo posto al Banzai Cortina Roma

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Trofeo Italia, a L’Aquila primo posto al Banzai Cortina Roma

È andata al Banzai Cortina Roma la tappa abruzzese del Trofeo Italia, aggiudicandosi il primato nella classifica per società per la classe Esordienti B del 20° Trofeo Città di L’Aquila, cui hanno preso parte 506 atleti di 188 società. Due medaglie d’oro e due di bronzo per il team romano che ha preceduto il Nippon Napoli (1-1-2), la Ginnastica Triestina (0-2-1) e, a pari punti, l’Akiyama Settimo (0-0-3). Questi i diciotto vincitori di categoria: Agnese Zuccaro (40), Sofia Mazzola (44), Micaela Sciacovelli (48), Gaia Stella (52), Stefania Solina (57), Sara Corbo (63), Eleonora Giusti (70), Morgana De Paoli (+70), Francesco Sampino (38), Manuel Parlati (42), Valerio Accogli (46), Pietro Andreini (50), Alessandro Sorelli (55), Cristian Biasi (60), Lorenzo Cianfano (66), Asare Owusu Henry (73), Federico Lucarelli (81), Francesco Bruno (+81).

- RISULTATI

Argento per il ritorno di Matteo Marconcini nell’European Cup a Malaga

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Argento per il ritorno di Matteo Marconcini nell’European Cup a Malaga

Quattro vittorie per ippon e poi, al golden score, uno l’ha preso in finale degli 81 kg nell’European Cup a Malaga. È stato d’argento dunque, il ritorno in gara di Matteo Marconcini, ma in questo caso il risultato può passare anche in secondo piano. Ciò che conta è che Matteo Marconcinci è tornato! “Sono molto contento della gara – ha detto l’argento iridato 2017 - perché era un anno che non combattevo e dovevo capire se era fattibile o meno ritornare ad alto livello. Considerando che sono arrivato in finale va bene, ma c’è ancora tanto da lavorare, soprattutto sulla condizione, ma penso di essere sulla strada giusta per ritornare ai vertici”. Secondo posto anche per Linda Politi che, nei 78 kg, dopo due vittorie per ippon ha vinto la semifinale e perso la finale con tre sanzioni. “Non sono completamente soddisfatta – ha detto Linda Politi – in particolare per come ho gestito gli incontri, ho preso troppi shido, ma comunque è pur sempre una medaglia internazionale e quindi sono contenta”. Terzo posto infine per Davide Pozzi che ha ottenuto tre vittorie nei 100 kg e, dopo la sconfitta in semifinale, ha superato nella finale per il bronzo il connazionale Luca Ardizio.

Mondiali Master, l’Italia saluta Cancun con l’oro di Calamo e Merelli

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Mondiali Master, l’Italia saluta Cancun con l’oro di Calamo e Merelli

Primo posto per Aurora Calamo nei 70 kg F6 ed Elen Merelli nei 57 kg F2, secondo posto per Enrica Cattai nei 57 kg F6 e Rosanna Dell’Accio nei 52 kg F2 e la quarta giornata del campionato del mondo Master a Cancun si è conclusa con l’acuto delle ‘ragazze’ italiane, brillanti come sempre. Da tener conto, in questo caso, che hanno gareggiato sette atlete italiane e quattro hanno messo al collo la medaglia, due d’oro e due d’argento. “Ci voleva una chiusura così, ed il merito va attribuito alle donne – ha commentato puntuale il responsabile dei Master azzurri Giuseppe Macrì - impegnate in quest'ultima giornata iridata. Hanno gareggiato anche gli uomini M2, ma per l’Italia sono stati due soltanto gli azzurri in gara, entrambi residenti all'estero. Alessandro Zattiero, residente in Canada, nei kg 81 e Gianni La Piccirella, residente in Francia, nei kg 66 e sono stati eliminati rispettivamente al primo e al secondo incontro. Due medaglie d’oro dunque, con Aurora Calamo, prima con quattro vittorie nei 70 kg F6 ed Elen Merelli nei 57 kg F2 con tre ippon in tre incontri, due medaglie d’argento per Enrica Cattai nei 57 kg F6 e Rosanna Dall'Accio nei 52 kg F5, hanno concluso ai piedi dal podio invece Lucia Assirelli (57-F6) e Andretta Bertone (57-F3) a dimostrazione del buon livello raggiunto dalle azzurre. Rammarico per la Cattai che, in vantaggio di 2 penalità, a un minuto dalla fine, ha commesso un errore pagato con la sconfitta. Complessivamente un ottimo mondiale quello degli azzurri, partenza in salita, ma degna chiusura”. Nel medagliere al primo posto c’è il Brasile (20-13-18), seconda Francia (18-19-29), terza Germania (7-5-6), l’Italia è settima con 3 medaglie d’oro (Francesco De Gortes, Aurora Calamo, Elen Merelli), 4 d’argento (Raimondo De Gortes, Sergio Valli, Enrica Cattai, Rosanna Dell’Accio), 2 di bronzo (Giovanni Battaglia, Fernando Marverti). L’appuntamento è per l'anno prossimo in Marocco.

European Cup a Malaga, argento Castagnola, bronzo Luciano. Domenica gareggia Marconcini

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European Cup a Malaga, argento Castagnola, bronzo Luciano. Domenica gareggia Marconcini

Un secondo ed un terzo posto per l’Italia nella prima giornata dell’European Cup a Malaga, torneo con 316 atleti di 30 nazioni. Martina Castagnola ha messo al collo la medaglia d’argento nei 52 kg con quattro vittorie ottenute su Also Monserrat (Esp), Conradus (Ger), Herate (Fra), Marcou (Fra), in finale è stata superata dalla tedesca Thumm. “La gara è stata molto lunga, ho disputato 5 incontri – ha detto Martina Castagnola - le sensazioni sono state buone e mi sono sentita bene. La finale purtroppo, non è andata come speravo, ma sono ugualmente soddisfatta”. Quattro vittorie le ha ottenute anche Federica Luciano per il terzo posto nei 57 kg, ottenute sulla danese Bouju, la svedese Mattson, l’israeliana Greenberg e, nella finale per il bronzo, sulla portoghese Gomes. L’atleta italiana è stata fermata in semifinale dalla francese Deberdt. “Sono contenta per questa medaglia – ha detto Federica Luciano - anche se avrei preferito fosse di un altro colore. Ma ora guardo avanti, ho ancora tanto lavoro da fare”. Domenica in gara altri dodici atleti italiani e, fra questi, c’è anche Matteo Marconcini negli 81 kg, che ritorna così a combattere a più di un anno dal Mondiale 2017 a Budapest, quando mise al collo la medaglia d’argento.

Marverti è puntale all’appuntamento iridato, bronzo a Cancun negli 81 kg M5

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Marverti è puntale all’appuntamento iridato, bronzo a Cancun negli 81 kg M5

È di bronzo la quinta medaglia italiana a Cancun, nel campionato del mondo master ed è stato Fernando Marverti a meritarla con tre vittorie negli 81 kg M5. Due waza ari su Malik Dellihr (Fra), ippon a Paul Cummins (Irl) e, dopo la sconfitta con Christophe Le Gorbelec (Fra), il waza ari che è valso il bronzo con Christophe Hosteau (Fra). “Terza giornata e anche oggi siamo sul podio, grazie a Marverti, che negli M5 kg 81. – ha detto Giuseppe Macrì – Una bella gara la sua, con due vittorie per ippon, poi la sconfitta con Le Gorbelec ed il pronto riscatto con il wazari all'altro francese Houstout. Per gli altri azzurri oggi sono mancate le medaglie, ma hanno combattuto tutti bene, io proporrei di mettere le teste di serie, perché trovo assurdo, che si trovino al primo incontro, il Campione del Mondo e quello di Europa. Oggi è successo ad alcuni dei nostri, abbiamo perso tre semifinali e con Presello, Mascherucci e Vettori tre finali per il bronzo. Sfortunato, Lo Monaco negli M5 kg 60, girone all'italiana, 2 incontri vinti tra cui il giapponese, poi vincitore della categoria, è stato relegato al quarto posto, per la sconfitta nello scontro diretto, con il brasiliano Bernardes. Sono contento, perché oggi i ragazzi hanno tirato bene, quasi tutti hanno disputato 4 incontri e anche oggi il livello è stato alto, con un tifo infernale determinato anche dalla nutrita presenza di argentini, brasiliani e messicani. Domani ultima giornata, con la fascia M2 e tutte le femminili.

Bellandi e Parlati campioni del mondo U21 a Nassau!

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Bellandi e Parlati campioni del mondo U21 a Nassau!

Finale 81 kg, Christian Parlati vince per ippon su Hiromasa Kasahara, Giappone. Finale 70 kg, Alice Bellandi vince per waza ari al golden score su Ryo Shimmori, Giappone. Con tutto il rispetto, ma questa volta, a fare l’indigestione d’oro è l’Italia, che al campionato del mondo juniores a Nassau ha intonato l’inno di Mameli, mano destra sul cuore, per tre volte in due giorni. Dopo Manuel Lombardo, oro nei 66 kg, ecco Christian Parlati, oro negli 81 kg e poi Alice Bellandi, oro nei 70 kg. “È una gioia indescrivibile sentire suonate l'inno di Mameli per 3 volte. – ha detto Raffaele Toniolo - Questa stupenda prestazione rappresenta il best ever dell'Italia ad un Mondiale Junior, ma nemmeno ad Europei di nessuna classe si era mai raccolto tanto. E quindi è il best ever di sempre”. Quattro le vittorie che hanno portato Christian Parlati a disputare la finale degli 81 kg, sul mongolo Puntsagtseren Ganbaatar (ippon), sull’olandese Jan Reijntjens (ippon), sul canadese Alexandre Arencibia (ippon) e sul tajiko Dzhakhongir Madzhidov (waza-ari), la quinta è stata la più bella, ippon in finale sul giapponese Hiromasa Kasahara. Alice Bellandi ha guadagnato la finale dei 70 kg superando la giapponese Nanami Asahi (waza-ari), la tedesca Alina Boehm (waza-ari) e la brasiliana Ellen Santana (waza-ari), in finale ha messo al tappeto la giapponese Ryo Shimmori con un o uchi gari che l’ha lasciata senza fiato. Martina Esposito, nel primo turno dei 70 kg, è stata sconfitta al primo turno proprio da Ryo Shimmori. "Oro, oro, oro..... L'Italia in cima al mondo. Il risultato è frutto del lavoro nei club in sinergia con quello fatto in Nazionale. - è ancora Raffaele Toniolo a commentare questa giornata speciale - Questa prestazione rappresenta la migliore di sempre in un campionato Mondiale o Europeo di qualunque classe. Non bastano le parole per descrivere quello che oggi hanno compiuto Alice e Christian bissando quello che ieri ha fatto Manuel. Alice è la prima donna italiana a vincere un Mondiale Junior e, come Manuel, ha fatto doppietta conquistando in meno di un mese Europeo e Mondiale Juniores. Christian a questi livelli non sbaglia una gara e dopo i bronzi Europei Juniores 2017 e 2018 ed il bronzo mondiale 2017 oggi ha vinto il titolo mondiale Junior alla grande. Tutta la squadra ha combattuto al massimo qui a Nassau e con sorteggi meno impegnativi ora potremo festeggiare anche altre medaglie. I ringraziamenti per questi risultati dei ragazzi vanno ai club di appartenenza e ai loro allenatori, a tutti i tecnici nazionali, al Direttore Tecnico, al Preparatore atletico, allo staff medico che ci assiste sempre con estrema professionalità e accuratezza, agli impiegati della federazione che ci aiutano a preparare le trasferte al Consiglio Federale e ai vertici Federali che ci mettono sempre nelle condizioni migliori per lavorare. Un ringraziamento particolare ai colleghi Salvatore Ferro e Luca Poeta che con me hanno seguito per tutto l'anno il circuito juniores e che hanno contribuito in maniera fondamentale a creare la giusta atmosfera perché si potesse arrivare a questo. Dietro a questa squadra tutta l'Italia del judo si deve stringere per arrivare ancora più in alto. È molto semplice agitare le masse e criticare ma è immensamente più difficile lavorare per raggiungere questi risultati e allora invece che criticare saliamo sul tatami e lavoriamo o lasciamo lavorare chi lo fa con passione ed energia.

20181019 CParlati ippon finale81: 1) Christian Parlati (Ita), 2) Hiromasa Kasahara (Jpn), 3) Alexandre Arencibia (Can) e Luka Maisuradze (Geo); 90: 1) Lasha Bekauri (Geo), 2) Sanshiro Murao (Jpn), 3) Kosuke Mashiyama (Jpn) e Mert Sismanlar (Tur); 63: 1) Sanne Vermeer (Ned), 2) Laerke Olsen (Den), 3) Asumi Ura (Jpn) e Anja Obradovic (Srb); 70: 1) Alice Bellandi (Ita), 2) Ryo Shimmori (Jpn), 3) Margit De Voogd (Ned) e Candice Lebreton (Fra)

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