Terzo posto a Glasgow per Maria Centracchio, Sulli quinto nei 73
Terzo posto a Glasgow per Maria Centracchio che ha messo al collo la medaglia di bronzo nei 63 kg nell’European Open scozzese che ha registrato una partecipazione di 280 atleti da 26 nazioni. Quattro belle vittorie per la 24enne delle Fiamme Oro che ha superato nell’ordine la cipriota Evripidou, la francese Yvin, la tedesca Pohl e, dopo la sconfitta in semifinale con l’austriaca Zeltner, il riscatto di bronzo ottenuto al golden score con la tedesca Huerzeler. Tre vittorie invece, sono state quelle ottenute da Gabriele Sulli, 21enne delle Fiamme Gialle, che si è piazzato al quinto posto nei 73 kg. Domenica seconda giornata con nove atleti italiani in gara.
A Follonica è doppio oro a squadre per le Fiamme Gialle
Due finali uguali e bellissime hanno reso speciale la prima giornata del campionato italiano a squadre a Follonica. Sia il titolo maschile che quello femminile ha avuto come protagoniste le stesse squadre, Fiamme Gialle e Banzai Cortina. Due finali emozionanti e combattute che hanno premiato in entrambi i casi la squadra di Ylenia Scapin ed Antonio Ciano. “Una giornata quasi perfetta – ha detto Ylenia Scapin - che scrive una nuova pagina di judo italiano. Unico gruppo sportivo militare presente, nessun prestito consentito e quindi categorie rivisitate per affrontare una sfida irrinunciabile. Un appuntamento che cade tra l’altro ad una settimana dal primo Gran Prix “aperto” del dopo mondiale. Coraggiosi, spregiudicati, generosi e guidati da quella rabbia che parte da dentro ed esplode, riuscendo a stupire ancora una volta attraverso dei gesti che diventano unici. Non c'è nulla di banale o scontato nella storica doppietta che abbiamo conquistato oggi, perché dietro ad ogni atleta c'è una storia, una delusione, una ricerca, un sogno. Io sono soltanto onorata di aver ricevuto questo compito e per ora sollevata per aver mantenuto la prima di una serie di promesse. Perché combattere è dura, durissima, e lo so bene. Ma guidare è difficile: hai nelle tue mani un gomitolo di sogni misto ad emozioni e talenti diversi, da sbrogliare e far diventare realtà. Io e tutto il mio gruppo siamo finalmente pronti per correre verso un finale che è ancora lontano ma con la certezza di aver trovato la ricetta giusta per provarci sul serio. Grazie ragazzi e ragazze. Grazie Fiamme Gialle”. Onore ai vincitori che hanno meritato ed onore ai vinti di queste finali, ma grandi protagonisti della giornata. “È stata senza dubbio una giornata da incorniciare. – hanno detto Carollo e Silveri, i coach del Banzai - Siamo partiti con l'intento di divertirci e far fare esperienza ai nostri ragazzi/e, ma incontro dopo incontro abbiamo iniziato a crederci e siamo riusciti a conquistare due splendide finali. Purtroppo in entrambe le finali abbiamo dovuto cedere il passo alle due squadre delle Fiamme Gialle. E' stato il giusto modo di ricominciare la stagione, e anche se non avevamo le due squadre al completo abbiamo voluto onorare ad ogni costo l’evento federale e ci siamo riusciti. Grazie a tutti i ragazzi che hanno messo il cuore per la nostra società”. Doppio terzo posto per l’Akiyama Settimo, salito sul podio femminile assieme al Fitness Club Nuova Florida e, sul podio maschile, al Judo Grosseto. In A2 la gara femminile è stata vinta dal Kumiai sul Kodokan Cremona, terze Cus Parma e Kodokan Sant’Angelo, mentre la gara maschile ha registrato il primo posto del Ken Kyu Kai Varese che ha preceduto Accademia Torino e, terze, Ginnastica Angiulli e Pol. Castelverde. Domenica si ricombatte ed è il turno delle squadre cadetti.
Tricolori a squadre a Follonica ed a Glasgow c’è la Continental Open
“Ci sono piccole battaglie che si combattono da soli tutti i giorni fino a quando arriva il momento di prendersi per mano e lottare tutti uniti. Sabato sarà uno di quei giorni. Per l'onore, per il dovere verso i compagni e verso se stessi. Sarà un grande spettacolo, l'ennesima grande emozione che solo il judo è capace di regalarci”. È questa la sintesi che Ylenia Scapin, coach delle Fiamme Gialle, esprime pensando al campionato italiano a squadre, in programma sabato per gli assoluti e domenica per i cadetti nel Palagolfo a Follonica. Una sintesi efficace che fa riferimento ad un’emotività che, nel confronto a squadre, emerge sempre ed in maniera particolare. Quindici le squadre femminili in gara sabato nell’assoluto, delle quali quattro in A2, trentatre invece quelle maschili, equamente distribuite, 17 in A1 e 16 in A2. Domenica la griglia dei cadetti sarà composta da nove squadre femminili, 5 in A2 e 27 maschili con 11 in A2. Sempre sabato e domenica, ma a Glasgow, 303 atleti di 31 nazioni sono attesi per la prima gara di ranking list dopo il mondiale in Azerbaijan. Si tratta della Continental Open scozzese cui sono iscritti 21 atleti italiani, alcuni appartengono a club in gara a Follonica, che per forza di cose faranno a meno di loro, allo stesso modo altri club hanno scelto di rinunciare all’appuntamento tricolore.
Fra i Master è prima la Lombardia, a Cagliari il Kumiai fra gli U15
A Treviglio si è disputata la quinta prova del Circuito Italia Master in occasione del 1° International Open Tournament. La Lombardia si è aggiudicata il primato nella classifica per società, precedendo la Toscana e l’esito del duello per l'assegnazione del Trofeo Italia per Regioni è rimandato all’ultima prova in programma a Todi in novembre. Un passo indietro, questa volta, l’ha fatto il team del Lazio, che è stato scavalcato dall’eccellente Sardegna. I risultati individuali hanno già anticipato un verdetto, che vede vincitori del Trofeo Master Italia e della Coppa Italia Francesco Iannone (Puglia), Gabriele Verona (Toscana) e Massimo Laurenzi (Lombardia). Avendo ottenuto 5 primi posti su 5 prove disputate, non possono essere più superati e possono puntare direttamente al titolo Italiano, che sarà messo in palio sabato 15 dicembre a Latina. Duecentonovantadue atleti di 113 società provenienti anche da Belgio e Francia hanno dato vita a Cagliari alla quinta edizione del Trofeo quattro Mori che, per la prima volta, ha portato in Sardegna il circuito riservato agli Esordienti B. Nella classifica per società al primo posto si è classificato il Kumiai Torino con 44 punti, secondo l’Hydra Villabate, 40, terzo il Banzai Cortina Roma, 38, il medagliere invece ha registrato il primo posto dell’Hydra Villabate (2-1-2) che ha preceduto il Judo Shihan Sermoneta (1-1-0), Banzai Cortina Roma (1-0-4). Risultati e classifiche sono pubblicati in Gare e risultati.
A Treviglio e Cagliari per i circuiti tricolori Master ed Esordienti B
Lombardia e Sardegna annunciano gli appuntamenti riservati alle classi Master ed Esordienti B che, domenica 30 settembre, organizzano rispettivamente il 1° International Open Tournament a Treviglio ed il Trofeo Quattro Mori a Cagliari.
Quì Lombardia: “L’Open veterani è, per la prima volta, una competizione internazionale cui hanno già aderito club da Spagna, Francia e Austria, per questo motivo abbiamo messo a disposizione il PalaFacchetti a Treviglio (Bergamo), struttura logisticamente perfetta, a 30 minuti dagli aeroporti di Bergamo e Milano Linate, con diversi alberghi convenzionati ed in grado di ospitare 6 aree di gara. Da segnalare inoltre, l’accordo stretto con la scuola di fisioterapia di Milano che metterà a disposizione i suoi allievi per fare tirocinio sul campo, a disposizione degli atleti”.
Quì Sardegna: “Oltre 300 atleti provenienti da 18 regioni, Francia, Belgio e Spagna. Domenica si inizia alle 9 con le eliminatorie ed, a seguire, le finali della classe Esordienti B (2004-2005 maschile e femminile). “Ci saranno 50 atleti sardi”, ha detto Nicola Demuro della Scuola Judo Ceracchini Cagliari, organizzatore in collaborazione con Hobby Sport Pirri, Ikioi Judo Cagliari, S. J. No Samurai Monserrato, Ichnos Cagliari, R.S.C. Samurai Monserrato, Yawara Quartu Sant’Elena, Kodokan Assemini, Judo Trexenta Guasila e Progetto Farfalla Nuoro. Al Trofeo seguirà uno stage tecnico nei tre giorni successivi la gara, da lunedì 1 a mercoledì 3 ottobre, al quale ‘hanno aderito un centinaio di ragazzi - ha detto Claudio Camba, arbitro nazionale di judo - che avranno l’opportunità di essere seguiti dai Tecnici Federali appositamente convocati per lo stage”.
Il Giappone, a Baku, ha fatto il bis Mondiale
Il Giappone si è confermato campione del mondo a squadre miste. A Baku come a Budapest, che nel 2017 assegnò il primo titolo con la formula mista. Ed a Budapest, come a Baku, il Giappone aveva già meritato sette medaglie d’oro individuali. Ma il torneo a squadre, che ha concluso la manifestazione iridata, non ha impreziosito soltanto il palmares del Giappone, bensì l’intero campionato che, oltre l’universalità certificata dalla partecipazione di 124 nazioni, è stato brillante anche attraverso la lettura degli aspetti più squisitamente tecnici, gli ippon infatti, su 797 incontri sono stati il 75% ed in 212 non è stato assegnato nemmeno uno shido. Gli indirizzi del regolamento sono stati recepiti e digeriti, le indicazioni sono positive ed i risultati che si ottengono suonano bene. La stessa gestione degli incontri e della gara nel suo complesso è stata lineare ed ordinata, nulla di clamoroso ha disturbato il migliore andamento del torneo. A squadre il Giappone ha superato Mongolia (4-0), Azerbaijan (4-2), Corea (4-0), Francia (4-1) senza impiegare i suoi neo-campioni, è stata presentata la sola Asahina in un solo incontro, la finale, ma alla fine il suo contributo non è stato necessario. Soddisfazione per la Francia per il secondo posto, salita sul podio con Russia e Corea, alla prima esperienza iridata con la squadra inclusiva di nord e sud. La prima assoluta, con simbolo, tute, bandiera e inno nuovi, è stata fatta un mese fa agli Asian Games a Giacarta. Da rilevare la presenza in tribuna di tre i capi di stato, Russia con Vladimir Putin, Mongolia con Khaltmaagiin Battulga e Azerbaigian con Ilham Aliyev. Quattordici le medaglie d’oro individuali assegnate a Baku, sette le nazioni che se le sono accaparrate, e non può non suscitare impressione che il Giappone ha meritato tante medaglie d’oro quante ne ha sommate il resto del mondo. Entrando più nel dettaglio si ricava un’altra informazione interessante considerando il numero di atleti che ogni nazione ha piazzato nei primi sette. Il Giappone, ovviamente, rimane il numero uno avendo messo in gara 18 atleti ed uno soltanto non si è piazzato, gli altri hanno conquistato 16 medaglie ed un quinto posto. Segue la Mongolia, 7 atleti fra i primi 7, poi Francia e Russia con 6, Sud Corea, Brasile, Germania, Olanda con 5, Georgia, Cuba, Gran Bretagna, Azerbaijan con 4, Slovenia e Kazakhistan con 3. E fra quelle con 2 ci sono anche nazioni con una medaglia d’oro come Iran e Spagna, oltre Ucraina, Canada e Turchia.
Mungai nono a Baku. Le riflessioni sul Mondiale del DT e del Presidente
Ultima giornata ‘Mundial’ per l’Italia a Baku con Carola Paissoni nei 70 kg e Nicholas Mungai nei 90 kg. Carola Paissoni ha superato al primo turno Ange Ciella Niragira (Burundi), ippon di sankaku gatame, poi è stata eliminata da Kelita Zupancic (Canada) per somma di sanzioni. Nicholas Mungai invece, ha iniziato con la vittoria su Celtus Williams Abiola Dossou Yovo (Benin), ippon di sankaku jime, cui è seguita quella sullo slovacco Milan Randl, ottenuta con yoko tomoe (waza ari), ma il match che ha suscitato maggiore impressione è stato proprio quello perduto con Asley Gonzalez, cubano già argento olimpico (Londra 2012) e oro iridato (Rio 2013). L’azzurro ha interpretato l’incontro in maniera impeccabile, portando Gonzalez a due sanzioni, soltanto ad un passo dalla vittoria e gli agognati quarti di finale. Nel golden score però, è stato il cubano che ha trovato il guizzo giusto aggiudicandosi il match. “Ho buttato via l’incontro – ha detto Mungai – stavo ‘vincendo’, non si può perdere in questo modo, sarebbe bastato soltanto un altro shido. Devo crescere ancora, devo migliorare”. Anche le parole di Carola Paissoni trasmettono il senso di una delusione: “Non è più forte di me, non la sentivo più forte – ha detto – ma anche quando riuscivo a chiuderla non partiva l’attacco. Il perché non lo so dire, non partiva e basta, non c’era l’idea, lo spunto. Sono molto dispiaciuta”. Questo invece, è il commento dei coach Francesco Bruyere e Roberto Meloni, che hanno seguito Paissoni e Mungai: “A questo livello spesso è la testa a fare la differenza. Abbiamo buttato incontri contro campioni che sono alla nostra portata per mancanza di espressione della motivazione personale. Siamo sicuri che tutti i nostri i ragazzi siano motivati ad ottenere il massimo risultato, ma bisogna concretizzare e imparare ad esprimersi sfruttando le opportunità con il giusto atteggiamento, lo stesso che dimostrano in allenamento”. Queste invece le riflessioni a caldo del Direttore Tecnico Kyoshi Murakami e del Presidente Domenico Falcone su questo Mondiale dell’Italia a Baku. “Non è arrivato il risultato – ha detto Murakami – siamo giustamente dispiaciuti perché il percorso di avvicinamento a questo mondiale è stato ottimale e gli atleti hanno svolto un lavoro di preparazione tecnica e fisica eccellente e con impegno e dedizione sempre al massimo. Si sono presentati a questo appuntamento lottando con tutti ad armi pari. Episodi individuali hanno condizionato il risultato, ma questo non deve scoraggiarci, perché la squadraiè in continua crescita e siamo sicuro che presto raccoglierà i suoi frutti”. “La crescita c’è e si vede – è stato il commento del Presidente Falcone – perché questa squadra, composta da 5 atleti al primo mondiale su 9 elementi, ha avuto un atteggiamento sul tatami complessivamente convincente. In particolare penso alle gare di Matteo Medves e Nicholas Mungai, e penso che questi giovani possano fare qualcosa d’importante, senza dimenticare che Matteo Marconcini non ha gareggiato e che Odette Giuffrida è tormentata dagli infortuni. Nei 73 kg, la categoria di Fabio Basile, hanno gareggiato 82 atleti ed è evidente che così diventa tutto troppo difficile, per arrivare in fondo devi fare sei, sette incontri, mentre alle Olimpiadi è molto diverso. Sicuramente ci manca qualcosa per competere a questo livello, ma a Tokio dobbiamo fare bene e sono comunque soddisfatto perché, oltre questi giovani ci sono anche gli junior che stanno facendo molto bene”. Il Team Italia dunque, lascia Baku senza la gioia per una medaglia, ma bisogna tener conto anche che negli ultimi 20 anni, dal 1999 ad oggi, ne sono state vinte otto, tre delle quali da una sola atleta, Ylenia Scapin (bronzo nel 2001, 2003, 2007). A Baku, in cinque giorni, il Giappone ha già raccolto 5 medaglie d’oro, 5 d’argento, 3 di bronzo per un totale di 13. E non ha finito, ma bisogna considerare anche che il livello tecnico si è elevato molto e la distribuzione delle medaglie fra le nazioni è molto più ampia. Ad oggi, a Baku, sono addirittura 21 le nazioni che hanno festeggiato un proprio atleta sul podio iridato. Da domani le gare non avranno azzurri impegnati, le categorie in gara sono 78 e 100 kg.
Le classifiche della quinta giornata.
70: 1) Chizuru Arai (Jpn), 2) Marie Eve Gahie (Fra), 3) Yuri Alvear (Col) e Yoko Ono (Jpn)
90: 1) Nikoloz Sherazadishvili (Esp), 2) Ivan Felipe Silva Morales (Cub), 3) Kenta Nagasawa (Jpn) e Axel Clerget (Fra)
JudoWorlds2018 Live - Mungai e Paissoni out a testa alta
Baku 24 settembre 2018 - Eccoci pronti per la 5ª giornata dei Campionati Mondiali di judo a Baku, in Azerbaijan. Anche se ieri Edwige Gwend e Antonio Esposito si sono espressi coerentemente con quanto ci si attende dalle loro capacità e dal loro talento, i risultati in questa prestigiosa rassegna tardano ad arrivare. Questa è la giornata cruciale, perché saliranno sul tatami gli ultimi due atleti rimasti della compagine azzurra. Facciamo quindi il tifo per Nicholas Mungai (-90kg) e Carola Paissoni (-70kg) con la speranza che riportino l'azzurro in questo fosco cielo azero.
Anche oggi Ylenia Scapin e Chiara Soldi ci aspettano sul SportItalia Tv (canale 60 del DT & 225 SKY) per commentare la gara: eliminatorie dalle 8:00, final block dalle 14:00.
LIVE
- 10.40: Carola Paissoni ha superato il primo turno, ippon con immobilizzazione (sankaku gatame) a Niragira (Burundi)
- 11.50: secondo turno dei 70 kg, Carola Paissoni e la canadese Kelita Zupancic si sono contese l'accesso agli ottavi di finale e tre sanzioni (shido) hanno posto fine alla gara di Carola
- 12.00: primo turno per Nicholas Mungai che risolve rapidamente il match con Dossou Yovo (Benin) con sankaku jime (strangolamento)
. 12.45: lo yoko tomoe di Nicholas Mungai colpisce ancora, in questo caso è lo slovacco Milan Randl a pagarne le conseguenze (waza ari) e l'azzurro passa agli ottavi dove trova Asley Gonzalez
- 13.05: nonostante l'eccellente incontro disputato Nicholas Mungai non ce l'ha fatta con Asley Gonzalez. Il cubano è stato penalizzato due volte, ma il terzo shido non è arrivato e dopo 1'07" di golden score ha trovato un maki komi che l'azzurro non è riuscito a scansare, waza ari
Mondiali a Baku, anche Gwend ed Esposito sono bravi ed eliminati
È amara per gli azzurri anche la quarta giornata del campionato del mondo a Baku. La National Gymnastics Arena sembra stregata per i nostri portacolori che si battono bene, se non benissimo, attaccano e variano, dettano il ritmo e reggono la fatica, ma il risultato non arriva. Anche oggi, Edwige Gwend ed Antonio Esposito sono stati due leoni che si sono espressi coerentemente con quanto ci si attende dalle loro capacità e dal loro talento. Ma. C’è sempre questo odioso, odiosissimo ‘ma’ che congiunge il concetto successivo, che è: il risultato non è arrivato. Ma… (questa volta ci sta!) bisogna anche saper distinguere il risultato dalle prestazioni. Nei 63 kg Edwige Gwend ha fatto un incontro eccellente con la mongola Mungunchimeg Baldorj, 18esima nel ranking mondiale e ha tenuto il match, durissimo, in pugno. A 5 secondi dal termine Baldorj si è avvitata sul braccio di Edwige, un maki komi sporco, quasi accidentale che, porca miseria, ha colto l’attimo giusto. Waza ari, fine del mondiale. “Il judo è anche questo – ha detto Edwige sconsolata – mi sentivo benissimo e penso di avere fatto l’incontro perfetto, andava tutto come doveva andare. Poi quell’attacco del cavolo ed è tutto finito. Adesso non so proprio cosa pensare”. Negli 81 kg Antonio Esposito ha disputato due incontri eccezionali, sia con il forte bulgaro Ivaylo Ivanov, 27esimo nel ranking, messo costantemente in difficoltà e anticipato per 6 minuti, fino quando gli è stata comminata la terza sanzione di passività. Con Alexander Wieczerzak invece, Antonio ha dimostrato ancora una volta di essere all’altezza dei più forti, lottando da pari a pari con il campione del mondo uscente ed andando al golden score con energia e lucidità ancora da vendere. È stato un attacco legittimo e giusto il ko uchi gari con il quale Esposito ha cercato la soluzione dopo 1’45” di over time ed altrettanto lo è stata l’abilità di Wieczerzak di togliersi, ruotare le spalle e controllare la caduta dell’azzurro. Waza ari, fine del mondiale. “So di essere fra i più forti della categoria – ha detto Antonio Esposito – ma so anche che lui (Wieczerzak, ndr) mi ha studiato alla perfezione, l’ho capito perché stava tutto indietro, pronto a lanciarmi se solo avessi provato ad attaccare avanti. Sento di aver fatto tutto quello che dovevo e potevo, mi sentivo e mi sento bene, eppure non è andata neanche questa volta”. La risposta, forse, è nel saper leggere le prestazioni, valorizzarle ed aspettare il momento giusto.
Classifiche quarta giornata
63: 1) Clarisse Agbegnenou (Fra), 2) Miku Tashiro (Giap), 3) Tina Trstenjak (Slo) e Juul Franssen (Ola)
81: 1) Saeid Mollaei (Iri), 2) Sotaro Fujiwara (Giap), 3) Alexander Wieczerzak (Ger) e Vedat Albayrak (Tur)
JudoWorlds2018 Live: Esposito eliminato al golden score da Wieczerzak
Baku 22 settembre 2018 La 4ª giornata di gare dei Campionati del Mondo di judo di Baku (Azerbaigian) è cominciata. Salgono oggi sul tatami a rappresentare il Paese Edwige Gwend (-63kg) e Antonio Esposito (-81kg). Dopo la giornata di ieri che si è conclusa con la bruciante sconfitta di Fabio Basile (-73kg), diventa ancora più forte la voglia di imprimere una svolta. La veterana del gruppo, Edwige Gwend ha avuto un percorso piuttosto lineare dopo l'ultimo Mondiale, ricordiamo che l'azzurra è annoverata tra le atlete più forti della categoria (-63kg). Per quanto riguarda Antonio Esposito c'è tutto il peso di rappresentare una categoria che ha visto nell'anno precedente la splendida medaglia d'argento di Matteo Marconcini. Antonio dichiara di aver fatto molti sacrifici per arrivare pronto a questo appuntamento, e noi siamo pronti ad accordargli la fiducia. SportItalia Tv (canale 60 DT & 225 SKY) trasmetterà unicamente parte del blocco delle finali (dalle ore 15:00), pertanto vi suggeriamo di seguire le eliminatorie sul sito ufficiale dell'IJF.
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Ore 10.20 Dopo un incontro ben gestito a 6 secondi dalla fine l'atleta Mongola Baldorj piazza un maki komi alla nostra Edwige Gwend che termina cosi la sua avventura Mondiale.
Ore 10.45 Incontro generoso e intelligente di Antonio Esposito, mette continuamente in difficoltà il bulgaro Ivanov cui, al golden score, viene assegnato il terzo shido per passività. Prossimo turno c'è Wieczerzak, tedesco campione del mondo uscente...
Ore 12 Antonio Esposito ha affrontato Alexander Wieczerzak con la massima concentrazione, nessun errore nè sbavatura nel corso di un match assolutamente equilibrato. Fino ad 1'53 di golden score, quando un attacco di ko uchi gari dell'azzurro è stato mandato a vuoto e contrattaccato, waza ari!