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Assoluti maschili, Mungai e Loporchio le conferme, Rea la sorpresa

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Assoluti maschili, Mungai e Loporchio le conferme, Rea la sorpresa

Ostia, 27 gennaio 2018. Nicholas Mungai e Giuliano Loporchio hanno confermato la leadership tricolore. Nella prima giornata di gare nel PalaPellicone a Ostia, dove sono stati assegnati i sette titoli italiani assoluti maschili, quelle del portacolori dell’Esercito e dell’atleta delle Fiamme Gialle sono state le uniche conferme, mentre hanno cambiato padrone tutte le altre categorie. La sorpresa è stato Diego Rea, 19enne del New Body Center che, con un percorso di gara straordinario, ha sovvertito tutti i pronostici salendo sul podio più alto dei 60 kg, unico vincitore senza ‘stellette’. È ritornato a vincere l’Assoluto Matteo Piras, già campione a Parma nel 2016, esprimendo forza e sicurezza come allora, così come Enrico Parlati, che ha ritrovato il podio tricolore più alto che gli mancava dal 2015, a Torino. Alla prima vittoria agli Assoluti è stato invece il 20enne Christian Parlati, ma negli 81 kg non può proprio esser considerato più una sorpresa. Vincenzo D’Arco infine, di Assoluti ne ha vinti 4 e quello a Ostia è stato il secondo nei +100 kg, con il precedente successo ottenuto nel 2016. Nella classifica per società, l’Akiyama Settimo ha meritato la prima posizione nonostante non abbia incassato nessun primo posto effettivo, Fiamme Gialle e Fiamme Oro, con due primi ciascuno, si sono classificate seconda e terza. Nell’ambito della manifestazione è stato dedicato un momento di attenzione per il premio messo a disposizione dalla Fondazione Matteo Pellicone, una borsa di studio che in quest’occasione ha valorizzato l’impegno della giovane napoletana Martina Esposito e del pordenonese Kenny Bedel, peraltro protagonista anche di una prova eccellente sfiorando il podio nei 73 kg. I vincitori. 60: 1) Diego Rea (New Body Center Napoli); 2) Patrick Cala Lesina (Airon Judo 90); 3) Andrea Ferretti (Akiyama Settimo) e Andrea Carlino (Akiyama Settimo); 66: 1) Matteo Piras (Carabinieri); Edoardo Mella (Akiyama Settimo); 3) Manuel Lombardo (Esercito) e Luigi Brudetti (Star Judo Club Napoli); 73: 1) Enrico Parlati (Fiamme Oro); 2) Augusto Meloni (Fiamme Oro); 3) Andrea Spicuglia (Accademia Torino) e Emanuele Bruno (Fiamme Gialle); 81: 1) Christian Parlati (Fiamme Oro); 2) Ermes Tosolini (Akiyama Settimo); 3) Luca Guarino (Monterotondo) e Salvatore D’Arco (Nippon Napoli); 90: 1) Nicholas Mungai (Esercito); 2) Domenico Di Guida (Fiamme Azzurre); 3) Lorenzo Rigano (Airon Judo 90) e Federico Rollo Banzai Cortina Roma); 100: Giuliano Loporchio (Fiamme Gialle); 2) Luca Ardizio (Carabinieri); 3) Federico Cavanna (Pol. Genovese Shodokan) e Davide Pozzi (Akiyama Settimo Torinese); +100: Vincenzo D’Arco (Fiamme Gialle); 2) Nicola Becchetti (Kodokan Fratta); 3) Tiziano Di Federico (Tor Lupara) e Valerio Menale (Fitness Club Nuova Florida); Società: 1) Akiyama Settimo Torinese; 2) Fiamme Gialle; 3) Fiamme Oro.

Oltre 500 atleti in gara sabato e domenica a Ostia per il Tricolore Assoluto

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  • Assoluti judo,
Oltre 500 atleti in gara sabato e domenica a Ostia per il Tricolore Assoluto

Ostia, 24 gennaio 2018. Sono 528 gli atleti iscritti al campionato italiano assoluto in programma sabato e domenica nel PalaPellicone a Ostia. Si tratta di una partecipazione imponente per quello che è il più importante torneo tricolore di judo dell’anno e che mette a confronto i migliori atleti del momento. Non saranno fra questi Odette Giuffrida e Matteo Marconcini, che si stanno rimettendo dagli infortuni, ma non sarà presente nemmeno Fabio Basile che, la settimana successiva, sarà impegnato nel più duro fra i Grand Slam. A Parigi, e sempre nei 73 kg. Inseguiranno la conferma dunque i 14 campioni del 2017, Pantano (60), Medves (66), Gismondo (73), Esposito (81), Mungai (90), Loporchio (100), Becchetti (+100), in gara sabato con le categorie maschili (ore 9, 60-73-100 e +100; dopo le 13, 66, 81 90); Milani (48), Giorda (52), Pellitteri (57), Centracchio (63), Paissoni (70), Galeone (78), Geri (+78), in gara domenica con le categorie femminili (inizio alle 9).

Tutti i vincitori della gara di kata a Giaveno

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Tutti i vincitori della gara di kata a Giaveno

Ostia, 22 gennaio 2018. Il Judo-kata 2018 è partito con il Grand Prix “Città di Giaveno”, manifestazione organizzata dal Dojo Akiyama Torino con la collaborazione del Comitato regionale piemontese. L’appuntamento ha ricordato la figura del Maestro Shoji Sugiyama. Queste le coppie classificate al primo posto nella prova Grand Prix: Collini-Rondinini, EMR (Nage no kata), Cester-Mauri, FVG (Katame no kata), Giani Contini-Amorosi, TOS (Kime no kata), Tarabelli-Tarabelli, TAA (Ju no kata), Volpi-Calderini, LAZ (Kodokan goshin jutsu). Queste invece, le coppie classificate al primo posto nel Criterium Nazionale: Stefanel-Cugini, FVG (Nage no kata), Dorigo-Dorigo, PIE (Katame no kata), Luceri-Duguet, PUG (Kime no kata), Tavoni-Masciullo, EMR (Ju no kata), Placidi-Placidi, SAR (Kodokan goshin jutsu), Sella-Rizzi, PIE (Koshiki no kata), Rizzi-Sella, PIE (Itsuzu no kata), Gritti-Gritti, LOM (Randori no kata).

Tokyo chiama Roma: un incontro di Judo e di amicizia

  • Federazione
Tokyo chiama Roma: un incontro di Judo e di amicizia
 
Roma, 21 gennaio 2018 - Un asse pacifico Tokyo Roma in nome del Judo. E' questo il nocciolo dello stage che si è svolto sabato e domenica 20 e 21 gennaio sui tatami del Centro Olimpico Matteo Pellicone di Ostia. Un’iniziativa nata da un inedito gemellaggio sportivo proposto dalla Città Metropolitana di Tokyo e raccolto dall'Assessore allo Sport di Roma Capitale Daniele Frongia.
E' così che dopo mesi d’intensi scambi epistolari tra le due amministrazioni una delegazione della Tokyo Judo Federation è atterrata a Roma per svolgervi una due giorni di scambio judoistico e culturale ospitato presso il Centro Olimpico federale. E' anche per questo che Daniele Frongia, che non ha mai nascosto la propria passione judoistica, ha proposto al Presidente Domenico Falcone e a Felice Mariani di organizzare insieme al Comitato Regionale Judo Lazio qualcosa di diverso dal tradizionale gemellaggio sportivo.
E' nata così l'iniziativa "Tokyo chiama Roma: un incontro di judo e di amicizia": una due giorni seminariale che ha visto più di trecento tecnici del Lazio e altrettanti giovani atleti della Regione confrontarsi con la delegazione della città di Tokyo.
Una delegazione, quella di Tokyo, composta, tra gli altri, dal Vicepresidente della Tokyo Judo Federation Watanabe Gunzo, dal M° Koji Komuro e dalle due medaglie olimpiche di Rio 2016, Haruka Tachimoto e Misato Nakamura.
Il primo seminario dedicato ai "metodi d’insegnamento per le fasce giovanili in Giappone" e "all'evoluzione del judo agonistico in Italia" ha visto i tecnici giapponesi dialogare con l'ex D.T. italiano Felice Mariani e con Dario Romano, Coordinatore delle Squadre Nazionali. Per
l'occasione il Comitato Regionale Judo del Lazio ha indetto uno speciale Corso di Aggiornamento per i Tecnici della Regione.
La domenica lo scambio ha previsto una lezione/allenamento dedicata agli atleti Esordienti B e Cadetti  e una visita istituzionale in Campidoglio per un gemellaggio inedito nel nome del judo e del dialogo sportivo".

Gemellaggio Roma-Tokyo, incontro inedito di judo e amicizia

  • Gemellaggio,
Gemellaggio Roma-Tokyo, incontro inedito di judo e amicizia

Ostia, 17 gennaio 2018. Le Città Metropolitane di Tokyo e Roma Capitale si apprestano a stringere un gemellaggio sportivo ricco di significati e di contenuti anche culturali. Daniele Frongia, assessore allo sport di Roma, rispondendo positivamente alla Capitale giapponese ha proposto alla FIJLKAM uno scambio culturale e un gemellaggio simbolico che - fatto inedito - ha per oggetto la passione judoistica che unisce le due capitali. Una delegazione di tecnici di Judo della capitale giapponese infatti, sarà in visita nel fine settimana a Roma e per l’occasione è stato indetto dalla FIJLKAM e dal Comitato Regionale Judo del Lazio un seminario di scambio tra la delegazione giapponese e dai tecnici del Lazio. In considerazione all’alto interesse tecnico della visita, il Comitato Regionale Judo ha accolto la proposta che la città di Tokyo ha formulato tramite il Comune di Roma, organizzando un corso propedeutico aggiornamento regionale. Il corso si terrà nel Centro Olimpico sabato (15-16.45, Metodi di insegnamento per le fasce Giovanili in Giappone; 17-19, Evoluzione del Judo agonistico in Italia, metodi e contenuti) e domenica mattina, con la delegazione della Tokyo Judo Federation impegnata in una lezione/allenamento dedicata agli Esordienti B e cadetti romani. La delegazione giapponese è composta da Gunzo Watanabe (capo delegazione ufficiale, 8° Dan, Vice Presidente della Tokyo Judo Federation, Consigliere del Kodokan Tokyo, argento agli “All Japan Business Judo Championship” nel 1974 e 1975), Koji Komuro (6° Dan, Coach Tokyo Judo Federation, medaglia d’oro ai Veteran World Championships 2017 a Olbia, Medaglia d’oro ai 2nd Asian Kata Judo Championships 2012 Katame-no-Kata, Medaglia d’oro ai World Kata Championships 2010 Katame-no-Kata), Misato Nakamura, 4° Dan, Coach Tokyo Judo Federation, bronzo alle Olimpiadi a Rio 2016 (52) ed a Pechino 2008 (52), Haruka Tachimoto, 5° Dan, Coach Tokyo Judo Federation, oro a Rio 2016 (70), oro al Torneo di Parigi 2015, oro al Grand Slam Tyumen 2015, Kensuka Yokota, Senior Staff Member per l’International Exchange Project Tokyo Sports Benefit Corporation.

Il Grand Prix di kata parte da Giaveno e ricorda Sugiyama

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Il Grand Prix di kata parte da Giaveno e ricorda Sugiyama

Ostia, 17 gennaio 2018. Francia, Gran Bretagna, Spagna, Germania, Svizzera, Portogallo, Ungheria, Lussemburgo, sono otto le nazioni che, assieme all’Italia, renderanno omaggio al Maestro Shoji Sugiyama in occasione del Grand Prix di Kata “Città di Giaveno”. La manifestazione in programma domenica, organizzata dal Dojo Akiyama Torino, ha scelto infatti di dedicare il prestigioso appuntamento al grande maestro 9° dan, scomparso lo scorso febbraio, tenendo così vivo un ricordo costruito con grande passione, dedizione e competenza. La competizione sarà preceduta da ‘Kata per tutti’, manifestazione in programma sabato che, per promuovere la cultura del kata è rivolta ed aperta sia a bambini che adulti. Programma ‘Città di Giaveno’. Ore 9: eliminatorie Nage no kata, Ju no kata, Katama no kata; ore 12.30: finali; ore 15.30: Itsusu no kata, Koshiki no kata, Judo Show.

Bardonecchia, Pomigliano, Roma, Lignano: festività sul tatami con i campioni

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Bardonecchia, Pomigliano, Roma, Lignano: festività sul tatami con i campioni

Ostia, 24 dicembre 2017. Judoka no-stop! Anche durante le festività infatti, sono tantissimi i judoka che salgono sul tatami per allenarsi con la stessa passione di sempre e, a maggior ragione, per farsi trovare pronti ai primi importanti appuntamenti del nuovo anno. Le opportunità per allenarsi, fra l’altro, non mancano ed anche se la maggior parte dei club abbassa la saracinesca ci sono stage che hanno conquistato credibilità e spessore. Ce ne sono in tutta l’Italia, ma quattro in particolare hanno suscitato l’interesse della federazione, Natale Judo Camp a Bardonecchia (26-29 dicembre), Randori Day a Pomigliano d’Arco (28-30 dicembre), Stage dei Laghi a Roma (3-5 gennaio), Judo Winter Camp a Lignano (4-7 gennaio), che sono stati coinvolti in un programma di attività federale, che prevede l’ospitalità di dieci atleti in ciascuno dei quattro stage. L’impegno accordato dalle società organizzatrici ha consentito dunque di far partire una convocazione federale a 39 atleti, che da Bardonecchia a Lignano, passando da Pomigliano d’Arco e Roma, vedrà impegnati più di tremila judoka con numerosissimi campioni provenienti da molte nazioni diverse. E se nei due stage del centro-sud a Roma e Pomigliano confluiranno molti fra i ‘big’ italiani, a Bardonecchia ci sarà Fabio Basile con Tina Trstenjak, Dae-Nam Song e Pawel Nastula ed atleti provenienti da Croazia, Francia, Germania, Israele, Olanda, Repubblica Ceca, Slovenia, Svizzera, Polonia, mentre a Lignano ci saranno Rishod Sobirov, Arsen Galstyan, Mansur Isaev, Kamal Khan Magomedov, Sirazhudin Magomedov, Alberto Borin, Riccardo Caldarelli e Fabrizio Chimento, con la Russia di Ezio Gamba e poi Slovenia, Croazia, Austria, Svizzera, Uzbekistan, Serbia, Bosnia Erzegovina, Macedonia, Kossovo. Ovviamente, tantissimi gli atleti italiani che hanno scelto di proseguire con gli allenamenti nei quattro stage, ma questi sono i nomi dei 39 convocati. Dal 26 al 29 dicembre, Natale Judo Camp a Bardonecchia: Michela Fiorini, Francesca Giorda, Giulia Pierucci, Samanta Fiandino, Andrea Ferretti, Chiara Carminucci, Irene Crema, Anna Fortunio, Valerio Menale. Dal 28 al 30 dicembre, Randori Day a Pomigliano d’Arco: Anna De Luca, Francesca Milani, Diego Rea, Chiara Cacchione, Marta Palombini, Luigi Brudetti, Biagio Stefanelli, Carola Paissoni, Daniele Mililli, Federico Rollo. Dal 3 al 5 gennaio, Stage dei Laghi a Roma: Ilenia Salfi, Sara Russo, Simone Casareto, Federica Silveri, Michele Schiraldi, Luigi Centracchio, Filippo Cicciarella, Flavio Frasca, Daniele Accogli, Lorenzo Turini. Dal 4 al 7 gennaio, Judo Winter Camp a Lignano: Martina Castagnola, Federica Luciano, Anna Righetti, Matteo Medves, Annalisa Calagreti, Federica Pinnelli, Alberto Ciardo, Nicola Mortal, Christian Parlati, Davide Pozzi.

RAI Sport, oggi i Campionati Italiani a Squadre

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RAI Sport, oggi i Campionati Italiani a Squadre

Roma, 21 dicembre 2017 - Oggi su RaiSport appuntamento con il Judo!
Alle alle 15:00 sarà trasmessa la sintesi dei Campionati Italiani a Squadre di Ostia con il commento di Fabrizio Tumbarello.

Soddisfazione a Ostia per il corso dell’IJF Academy

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Soddisfazione a Ostia per il corso dell’IJF Academy

Ostia, 16 dicembre 2017. Si è concluso nel Centro Olimpico Federale a Ostia il corso per istruttore di 1° livello organizzato dalla IJF Academy, la struttura della federazione internazionale dedicata alla formazione in continua espansione che, al momento, ha raccolto la partecipazione di 87 nazioni. Docenti internazionali, che in quest’occasione sono stati Daniel Lascau, Mark Huizinga, Pierluigi Comino, promuovono e diffondono per conto dell’IJF un sistema comune con seminari didattici, tecnici e metodologici. Per l’Italia non è stata la prima volta, un primo gruppo di insegnanti ha già ottenuto la qualifica internazionale di primo livello due anni fa, accendendo l’interesse da parte di atleti maturi e giovani allenatori di livello che, dopo aver svolto la formazione teorica online, hanno sostenuto a Ostia la parte pratica, Efisio Andreuccetti, Denis Armellini, Mauro Bisi, Donata Burgatta, Antonio Ciano, Alessandro Comi, Pierluigi De Luisi, Giovanni Alessandro Esposito, Fabio Fabbroni, Francesco Faraldo, Salvatore Ferro, Rosalba Forciniti, Riccardo Gozzer, Alberto Grandi, Paolo Levi, Giuseppe Macrì, Gianni Maman, Valentina Moscatt, Paolo Natale, Paolo Oleari, Alessandro Pangrazzi, Raffaele Parlati, Massimo Parlati, Luca Poeta, Lamberto Raffi, Olindo Rea, Maurizio Scacco, Ylenia Scapin, Andrea Sozzi, Mario Strazzeri, Silvio Tavoletta, Vito Zocco. Fra i forfait dell’ultima ora, quello di Giulia Quintavalle, mentre Rosalba Forciniti, già impegnata in un altro corso di formazione dell’Arma dei Carabinieri, ha partecipato soltanto all’esame finale.

Valentina Moscatt: “Io ho partecipato solo alla parte teorica del corso il prossimo anno farò la parte pratica, ma posso dire che è stato molto interessante, nonostante alcune materie come fisiologia, nutrizione e psicologia siano un po' difficili se non le hai mai studiate prima! I docenti? molto professionali e disponibili. Ora, appena mi rimetto informa dovrò iniziare a preparare la parte pratica... considerando anche che non ho mai fatto un kata!!! Ma ci riuscirò.”

Alessandro Comi: “È stato un corso molto buono è stato un po’ come tornare alle elementari per reimparare a scrivere: siamo ripartiti dai dettati e dall’analisi grammaticale. Forse i maestri più esperti potrebbero averlo vissuto come un “attentato” alla loro competenza e specializzazione, ma è sempre utile ribadire, riscoprire, precisare e a volte per imparare qualcosa che forse non era così scontato; detto ciò il corso è stato utile per condividere un linguaggio comune, una base uguale per tutti in Italia e fuori. Potrebbe essere scontato ma non è così, soprattutto dove non c’è una “scuola” vera e propria. Il corso in sé è stato molto faticoso, tornare “atleti” e stare sul tatami per sei ore al giorno ci ha messi alla prova dal punto di vista fisico e psicologico, la cura del dettaglio costringeva stare sempre all’erta: Lascau, Huizinga e Comino sono un mix micidiale di competenza e cultura trasmesse con passione e rigore che lasciano poco spazio all’improvvisazione. Va anche detto che il loro atteggiamento è stato sempre costruttivo: per quanto gli esami siano stati molto seri non c’era interesse a bocciare qualcuno, piuttosto avrebbero prolungato la loro permanenza pur di far uscire tutti con le competenze attese... ma non ce n’è stato bisogno! Il clima nel gruppo è sempre stato positivo e sul tatami s’è creata una bella rete di supporto tra tutti: dai campioni di kata che davano ripetizioni ai meno esperti, ai giovanissimi che si prestavano come uke per supplire alle difficoltà fisiche di qualche collega più anziano, campionissimi la cui presenza è stata di per sé un valore aggiunto e una motivazione anche per gli altri... a proposito di questi ragazzi, un corso del genere è l’occasione giusta -finalmente- per accompagnarli nel percorso che da atleti li trasformi in insegnanti competenti: è stato piacevole ed in un certo senso anche emozionante vederli con interesse ed umiltà alla prese con uno sconosciuto nage-no-kata o con lo studio più elementare di qualcosa di cui sono stati degli eccellenti interpreti in gara. Per concludere: esperienza positiva, è una tappa a cui va dato un seguito nel percorso strutturato dall’IJF Academy ma anche uno spunto per rivisitare il nostro sistema di formazione degli insegnanti tecnici che ormai è un po’ obsoleto”.

Silvio Tavoletta: “Format interessante grande professionalità ed ottima organizzazione. Tutti uguali sul tatami, dalle medaglie olimpiche ai ragazzi, con grande lavoro, tante proiezioni, 6/7 ore di tatami al giorno. Alla fine giusta flessibilità, ma grande rigore. L’obiettivo è di fare chiarezza sulla forma delle tecniche e sulle nozioni fondamentali (tai sabaki, ukemi, kuzushi,...) ed il risultato è l’aver cancellato ogni dubbio sul come effettuare la tecnica, sulla sicurezza necessaria nell'insegnamento ai bambini. Abbiamo studiato i Kata sia dal punto di vista pratico che storico, tecniche e principi, ma attenzione è stata data anche alle progressioni didattiche. Gli esami sono stati molto impegnativi e rigorosi, sono favvero contento di aver fatto questa esperienza. Credo di essere stato promosso con un buon voto, nonostante i miei acciacchi che sono tanti”.

Salvatore Ferro: “E’ stato molto interessante sia nella parte dei moduli da studiare a casa, ma anche nel kata dove sono un profano. Il corso l’ho trovato forse troppo duro per le proiezioni, esame molto impegnativo e reale, ma nel complesso è stato un vero corso e ne sono entusiasta”.

Gianni Maman: “Corso molto duro, ma alla fine soddisfacente al 100%, il corso oltre la parte teorica, molto importante (primo giorno test di selezione minimo 60% su tutti gli argomenti) ha sviluppato il tema del judo di base (come dovrebbe essere insegnato ai giovani), fatte e dimostrate tutte le tecniche a destra e sinistra in tutte le direzioni, a terra ed in piedi. A questo va aggiunto il ‘nage no kata’ con esame. La settimana è stata molto intensa e molti i campioni che hanno faticato tanto quanto noi per i carichi di lavoro. Il corso ha messo tutti sullo stesso piano”.

Antonio Ciano: “Quando si tratta di judo, per me è tutto interessante, soprattutto adesso che intendo intraprendere il ruolo di allenatore. C’è una grande differenza tra atleta e allenatore, il primo pensa solo a se stesso con una visione stretta e interna, sia della parte teorica che quella pratica, come cucirsi addosso un vestito su misura. L’allenatore invece, ha una visione ampia ed esterna, e quel vestito lo deve adattare sugli altri. È stato divertente, ma allo stesso tempo impegnativo, come imparare i termini delle tecniche e dei movimenti, eseguire tecniche e gesti come indicato dalla tradizione giapponese, perché è risultato essere diverso da come che ho sempre fatto in gara. Sono rimasto soddisfatto al 100%, so che sono stato promosso con il 95%, ma è stato detto anche che questo è stato il corso migliore fino adesso”.

Rosalba Forciniti: “Credo e spero in questo progetto che, per alcuni di noi, è finanziato dalla Federazione ad indicare che finalmente si vuole investire su noi giovani in prospettiva futura. Quella di avere una formazione completa credo sia la giusta strada per iniziare a fare il coach! Io non credo e non crederò mai che un atleta, appena si allontana dal mondo agonistico, possa essere idoneo per fare il coach, poiché si tratta di mondi opposti, entrambi complessi. È stato proprio con questo corso che ho scoperto cose nuove, che mi aiuteranno quando sarò seduta sulla sedia ad urlare, piuttosto che a combattere”.

Maurizio Scacco: “Sono stati sei giorni di intensa attività, con tre ore di judo la mattina e tre il pomeriggio gestiti dai docenti IJF Daniel Lascau, Mark Huizinga, Piero Comino per la parte tecnica e Tibor Kozsla e Envic Galea nei test. Un avviso via mail aveva lasciato intendere a cosa stavamo andando incontro “arrivate preparati, perché dovrete subite 800 nage komi (proiezioni)”. Non era un’esagerazione, anzi sono state più abbondanti che scarse. E’ stato un corso intenso, non facile, ma assolutamente coinvolgente. Nell’insieme non ho trovato particolari difficoltà, eccellente il rapporto con i compagni di corso e con i docenti, gli argomenti mi erano tutti già noti, ma ritengo sia sempre necessario mettersi in discussione e studiare nuove metodologie d’insegnamento. Al corso hanno partecipato dei ragazzi del Trentino, cui ho fatto l’esame per il passaggio al 2° dan, ma in quest’occasione eravamo tutti studenti, così come la plurimedagliata Ylenia Scapin. Sempre interessante il Maestro Pierluigi Comino, le sue lezioni di kata sono un ritorno al passato, che sa mettere a disposizione con una conoscenza esagerata della cultura judoistica. Molto professionale l’olandese Mark Huizinga, nel ne waza si muove come un’anguilla, molto più latino invece nei modi e nelle spiegazioni Daniel Lascau, ha i tempi giusti nell’uso di carota e bastone. Molto interessante anche il sistema per la gestione degli esami, una cosa davvero da segnare e tenere a mente. Se l’obiettivo dell’IJF è uniformare in alto il livello mondiale del judo, questa è la strada giusta per raggiungerlo. Negli esami di tachi waza e ne waza tutti hanno dimostrato in modo univoco senza interpretazioni di alcun tipo, ognuno con le proprie capacità fisiche, ma senza uscire dal tema. L’esito globale è senz’altro positivo ed è stato un vero piacere esserci”.

 

Questa sera alle 22.00 su RaiSport1 la Coppa Italia di Judo con il commento di Fabrizio Tumbarello

Questa sera alle 22.00 su RaiSport1 la Coppa Italia di Judo con il commento di Fabrizio Tumbarello

Roma, 12 dicembre 2017 - Questa sera, su Rai Sport (ch 57 del digitale terrestre) andrà inonda un'ampia sintesi della Coppa Italia disputata al Centro Olimpico Matteo Pellicone di Ostia. Il commento tecnico è affidato a Fabrizio Tumbarello.  

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