Mungai quinto a Dusseldorf, ad Harasawa e Ojitani il primo ‘hansoku’ doppio
Dusseldorf, 25 febbraio 2018. Nicholas Mungai si è classificato al quinto posto nei 90 kg a Dusseldorf, in un’eccellente edizione del Grand Slam che ha registrato, fra l’altro, anche la vittoria di Giuliano Loporchio nei 100 kg sul campione del mondo 2015 e bronzo a Rio, Ryunosuke Haga. Tre le vittorie di Nicholas Mungai ottenute sul giovane talento romeno Eduard Serban, sul tedesco Tim Schmidt e, nel recupero, sul russo Dmitry Dovgan, le sconfitte invece sono arrivate da parte del campione olimpico 2016 Mashu Baker e, per il terzo posto, dallo spagnolo Nikoloz Sherazadishvili. Giuliano Loporchio invece, ha sconfitto Ryunosuke Haga con un’azione nei primissimi secondi del match, in cui l’azzurro ha immobilizzato l’atleta giapponese che, accusato un forte dolore, si è arreso. Un’altra bella vittoria sul tedesco Philpp Galandi, e poi è arrivata la sconfitta con il portoghese Jorge Fonseca. Fonseca si è poi classificato al terzo posto, mentre nei 90 kg Mashu Baker si è classificato secondo. La poule era buona, mi sentivo bene e sapevo di poter fare una buona gara – ha detto al termine della finale Nicholas Mungai - Nei due incontri che ho perso ho commesso alcuni errori che mi sarei potuto risparmiare. Sia lo spagnolo che il giapponese sono due atleti molto forti, ma penso che oggi una medaglia sarebbe stata alla mia portata. Fortunatamente penso di avere ancora dei grossi margini di miglioramento per cui non resta altro da fare che rimettersi a lavorare”. “Non posso essere soddisfatto – ha detto Giuliano Loporchio – anzi, ho il morale bassissimo, perché sono venuto qui per prendere una medaglia che, purtroppo, non è arrivata. Certo, la vittoria su Haga non è stata semplice né scontata, ma vincere un incontro non vuol dire vincere la gara e rimane soltanto una piccola consolazione. L’obiettivo era diverso”. A tirare le conclusioni è coach Roberto Meloni: “Giuliano è partito molto, molto bene, sia con Haga che con Galandi, mentre con Fonseca non siamo riusciti a trovare la quadra dell’incontro, ma ci lavoreremo sopra. Per quanto riguarda Mungai sta crescendo moltissimo, da Zagabria (Grand Prix in ottobre, terzo posto, ndr) a oggi, con questa medaglia di legno, ha dimostrato di valere tutto questo livello. Il lavoro che stiamo facendo su questi quattro atleti che hanno gareggiato a qui a Dusseldorf e sugli altri, che faranno il Grand Slam ad Ekaterinburg (17-18 marzo) ed altri appuntamenti in programma, stiamo lavorando ed i risultati non tarderanno ad arrivare”. Nota di rilievo, è stato assegnato il primo hansokumake (squalifica) doppio ed è accaduto nella finale dei +100 kg. Sono stati sufficienti più o meno due minuti per assegnare la sconfitta ad entrambi i contendenti, entrambi giapponesi, Hisayoshi Harasawa e Takeshi Ojitani. Tre shido ciascuno per non combattività. I due atleti sono rimasti a lungo interdetti, guardandosi intorno cercando di capire cosa stava accadendo. Sempre disciplinati, hanno poi fatto il saluto, si sono stretti la mano e se ne sono andati. Alla premiazione sono saliti insieme sul secondo gradino del podio e, insieme, hanno messo al collo la medaglia d’argento.
90: 1) Mikhail Igolnikov (Rus), 2) Mashu Baker (Jpn), 3) Altanbagana Gantulga (Mgl) e Nikoloz Sherazadishvili (Esp); 100: 1) Varlam Liparteliani (Geo), 2) Benjamin Fletcher (Irl), 3) Niiaz Bilalov (Rus) e Jorge Fonseca (Por); +100: 1) ----- , 2) Hisayoshi Harasawa e Takeshi Ojitani, 3) Bekbolot Toktogonov (Kgz) e Andrey Volkov (Rus); 70: 1) Ruika Sato (Jpn), 2) Mayra Aguiar (Bra), 3) Klara Apotekar (Slo) e Natalie Powell (Gbr); +78: 1) Sarah Asahina (Jpn), 2) Nihel Cheikh Rouhou (Tun), 3) Hayun Kim (Kor) e Iryna Kindzerska (Aze)
Grand Slam a Dusseldorf, Antonio Esposito fermato da Valois-Fortier
Dusseldorf, 24 febbraio 2018. “Purtroppo ho beccato un avversario scomodo con cui non è facile farci… c’è ancora tanto da migliorare e spero di riuscire ad esprimerlo nei prossimi impegni”. Antonio Esposito ha commentato così, la sua gara negli 81 kg a Dusseldorf, nel Grand Slam esaltato dalla prova di Shohei Ono, vincitore nei 73 kg dopo la lunga assenza determinata da motivi disciplinari. Nella seconda giornata di Grand Slam dunque, è stato Antonio Esposito a salire sul tatami ed al primo turno degli 81 kg ha avuto la meglio sul cubano Jorge Martinez, superato al golden score all’assegnazione della terza sanzione. Secondo ostacolo, per il napoletano, è stato il canadese Antoine Valois-Fortier, anche in questo caso sono state le sanzioni a stabilire il vincitore che, purtroppo, non è stato Esposito. “Antonio ha fatto bene il primo incontro con il cubano – ha detto il coach Roberto Meloni - non molto bene invece con il canadese, che ha approfittato delle sanzioni assegnate, anche quando sarebbe stato normale non darle, per la modalità di attacco di Antonio. Ci saremmo dovuti adattare prima e meglio alla situazione, rimanere più sciolti, purtroppo Antonio è stato per tutto il match un po’ troppo teso ed è andata così”. Domenica, terza ed ultima giornata di gare con Nicholas Mungai (90) e Giuliano Loporchio (100). “Domani sarà una giornata molto difficile – ha aggiunto coach Meloni - Giuliano incontra subito il giapponese, Nicholas se la deve vedere con un giovane talentuoso romeno, ma stiamo a vedere, perché tutti si sono battuti e tutti si batteranno!”.
Dusseldorf, Safarov ferma il Grand Slam di Medves, sabato c’è Esposito
Dusseldorf, 23 febbraio 2018. Da Parigi a Dusseldorf la musica non è cambiata. Tre medaglie d’oro, su cinque assegnate nella prima giornata del Grand Slam tedesco, sono andate al collo degli atleti giapponesi, Ai Shishime nei 52 kg, Ryuju Nagayama nei 60 kg, Kenzo Tagawa nei 66 kg. L’ucraina 17enne Daria Bilodid ha replicato la vittoria ottenuta a Parigi nei 48 kg e Nekoda Smythe-Davis, terza a Parigi, è salita sul gradino più alto del podio nei 57 kg. Matteo Medves, unico azzurro in gara per l’Italia nella prima giornata, è stato sconfitto da Orkhan Safarov, 26enne azero già argento mondiale nei 60 kg l’anno scorso a Budapest. L’incontro è stato condotto bene dall’azzurro che ha anche proiettato due volte l’avversario, salvo poi incassare l’ippon che ha chiuso il match. Lo stesso Safarov ha concluso la sua gara nel turno successivo, fermato dal trentenne Georgii Zanataria, 5 volte sul podio mondiale. “Matteo stava combattendo molto bene – ha detto il coach Roberto Meloni - purtroppo ha sbagliato una presa e a questi livelli se sbagli vieni punito. Peccato perché stava facendo bene, non hanno dato un waza ari che c’era ed uscire così dispiace, perché non sei riuscito ad esprimerti, ma guardiamo avanti”. “Mi rimane l’amaro in bocca – ha commentato Matteo Medves – perché perdere dopo aver dominato l’incontro è una situazione davvero anomala, ed è quasi paradossale che, oltre ad essere ancora carico di adrenalina, le sensazioni sono positive e prevalenti”. Sabato le categoria in gara sono quattro, 63 e 70 kg femminili, 73 e 81 kg maschili con Antonio Esposito che se la vedrà con Jorge Martinez, 26enne cubano. “Affronto questa gara in modo tranquillo, provando a divertirmi, senza pressioni e senza pensare al risultato – ha detto il napoletano 23enne - ma solo incontro per incontro”.
Il grande Judo su Sportitalia con il commento di Ylenia Scapin
Roma, 22 febbraio 2017 - Sportitalia propone agli amanti dello Sport ed in particolare del Judo, un nuovo appuntamento televisivo: il Gran Slam di Dusseldorf.
Da domani a domenica sarà possibile sintonizzarsi sul canale 60 digitale terreste per gustarsi le finali della prestigiosa competizione tedesca, in diretta ed in differita.
Questi sono, nello specifico, gli orari: venerdì 23 in diretta dalle ore 17.00 alle ore 19.15, sabato 24 in diretta dalle ore 17.30 alle ore 18.30 (con le restanti finali in differita domenica dalle 10.30 alle 11.30); domenica 25 in diretta dalle 18.30 alle 19.30 e in differita dalle 0.30 all’1.30.
Il commento giornalistico della gara sarà affidato a Chiara Soldi, affiancata da Ylenia Scapin per quello tecnico.
In 4 a Dusseldorf per il Grand Slam, 14 coppie di kata a Bruxelles, alla Zoppas Arena per il Grand Prix junior-senior
Ostia, 21 febbraio 2018. L’Italia del judo si prepara per il Grand Slam a Dusseldorf, dove sarà rappresentata da quattro azzurri, ma anche per l’EJU Kata Tournament a Bruxelles dove saranno impegnati ben 28 specialisti italiani ripartiti nelle cinque forme in competizione. Ma non è finita perchè a Conegliano, sempre nel medesimo fine settimana, è in programma il 31° Trofeo internazionale Judo Vittorio Veneto-Città di Conegliano, prova valida per il Grand Prix senior-junior. L’intenso week end inizia venerdì 23 febbraio, con le categorie 48, 52, 57, 60, 66 kg nella giornata iniziale del Grand Slam a Dusseldorf, che registra, con 500 atleti di 71 nazioni, una partecipazione addirittura superiore a Parigi. Subito in gara Matteo Medves nei 66 kg, mentre Antonio Esposito gareggerà il secondo giorno negli 81 kg, Nicholas Mungai (90) e Giuliano Loporchio (100) invece la domenica. Al Coach Roberto Meloni l’incarico di accompagnarli e seguirli in gara. È possibile seguire il Grand Slam a Dusseldorf su SportItalia, canale 60 digitale terreste per le finali in diretta ed in differita. Questi gli orari: venerdì 23 in diretta dalle 17 alle 19.15, sabato 24 in diretta dalle ore 17.30 alle ore 18.30 (con le restanti finali in differita domenica dalle 10.30 alle 11.30), domenica 25 in diretta dalle 18.30 alle 19.30 e in differita dalle 0.30 all’1.30. Il commento è affidato a Chiara Soldi affiancata da Ylenia Scapin. Domenica 25 febbraio è in programma invece il ‘Belgian EJU Kata Tournament’, torneo giunto alla decima edizione e che vedrà impegnate quattordici coppie azzurre, così suddivise, Nage-no-kata, Matteo Martini ed Alberto Gainelli, Riccardo Pinto e Yuri Ferretti, Gino Gianmarco Stefanel e Alessandro Cugini, Katame no kata, Massimo Cester e Davide Mauri, Marco Corvetti e Michael Chiara, Ju-no-kata, Giovanni Tarabelli ed Angelica Tarabelli, Roberto Bibolotti e Luca Benelli, Carlotta Franzina e Camilla Franzina, Kime-no-kata, Enrico Tommasi e Giulio Gainelli, Mauro Menegolli e Pierangelo Cavazzola, Valter Sella e Sergio Rizzi, Kodokan-Goshin Jutsu, Giulia Bazzoni e Davide Sartori, Ubaldo Volpi e Maurizio Calderini, Elena Cazzola e Elisa Carmela Incoronata Tanda. L’edizione 2017 registrò due primi posti per l’Italia con Giovanni Tarabelli ed Angelica Tarabelli nel Ju-no-kata ed Ubaldo Volpi e Maurizio Calderini nel Kodokan-Goshin Jutsu. Un appuntamento fissato nel calendario nazionale infine, è quello in programma sabato a Conegliano per il 31° Trofeo internazionale Judo Vittorio Veneto-Città di Conegliano, gara che fa parte del circuito Grand Prix senior-junior. La manifestazione organizzata dal Judo Vittorio Veneto nella Zoppas Arena è articolata su due giornate, ma è nella prima delle due che si concentra la maggiore attenzione, proprio perchè prova di circuito tricolore ed in quanto tale, le operazioni di peso si svolgeranno anche il venerdì 23, dalle 18 alle 19.30, cui seguiranno i sorteggi. Operazioni di peso anche il sabato mattina (7.30-8.30), incluso il peso-random che prevede il sorteggio di 4 atleti per categoria. La categoria di peso registrata all’atto dell’accredito non può essere modificata.
Italia a quota 8 a Fuengirola, argento a Zaraca e bronzo con Simonetti e Accogli
Ostia, 18 febbraio 2018. Giovanni Zaraca, Daniele Accogli ed Erica Simonetti, con una medaglia d’argento e due di bronzo, hanno reso ancora più ricco il risultato degli atleti italiani a Fuengirola, European Cadet Cup con 36 nazioni e 471 atleti. Con l’argento di Giovanni Zaraca nei 73 kg, il bronzo di Daniele Accogli negli 81 kg e di Erica Simonetti nei +70 kg, il medagliere dell’Italia merita il quarto posto dopo Russia, Germania, Isarele, ma è seconda alla Russia soltanto per quantità di medaglie: 8. “Chiudiamo con 8 medaglie, tre più dello scorso anno. – è il commento infatti del presidente CNAG Raffaele Toniolo - Anche oggi altri due guerrieri, come Luigi ieri, sono tornati in medaglia dopo la bella stagione 2017: argento a Giovanni e bronzo a Daniele. Entrambi hanno pagato decisioni arbitrali difficili da capire, ma l’importante è stato ritornare sul podio. Medaglia anche per Erica Simonetti che si è resa protagonista di una bella gara e ha superato in finale per il bronzo la brava Irene Caleo, ma una bella gara l’ha fatta anche Martina Lanini, che si è fermata ai piedi del podio combattendo molto bene”. “È stata una gara di un buon livello, impegnativa, - ha detto Giovanni Zaraca – per me la prima gara nei 73 kg ed è andata bene, ma poteva andare meglio. Peccato per la finale, che ho perso, ma ho sentito di poter vincere. Mi rimangono dei dubbi su com’è stato gestito l’incontro, ma sicuramente avrò tempo e modo per capirlo”. “Il terzo posto di oggi è un risultato che inseguivo da tempo. – ha detto Erica Simonetti – Dopo avere perso il primo incontro, nei recuperi ho cercato di ragionare bene sugli attacchi da fare e sulla posizione da tenere ed anche grazie a Raffaele Toniolo, sono riuscita a salire sul podio. Dedico questa medaglia ai miei genitori e al mio allenatore Pierangelo Toniolo, continuerò a lavorare per arrivare sempre più in alto ed ambisco a qualche convocazione da parte della nazionale italiana di judo”. “La medaglia di oggi non ha il colore che speravo – è il commento invece di Daniele Accogli – però sono contento del lavoro che sto facendo insieme alla mia famiglia Banzai Cortina. Un grazie ai miei maestri ed a Giovanni Carollo”. L’European Cup spagnola dunque si è confermata una gara in cui gli atleti italiani si trovano a proprio agio e lo dimostrano le otto medaglie conquistate, 1 oro (Luigi Centracchio), 3 argento (Silvia Drago, Federica Silveri, Giovanni Zaraca), 4 bronzo (Carlotta Avanzato, Veronica Toniolo, Daniele Accogli, Erica Simonetti), ma anche tre quinti posti (Valerio Ferro, Martina Lanini, Irene Caleo) per un totale di ben undici finali disputate.
Geri d’argento a Ostia, sul podio anche Paissoni, Politi e, ad Oberwart, Di Guida
Ostia, 18 febbraio 2018. Eleonora Geri d’argento, Carola Paissoni, Linda Politi e Domenico Di Guida di bronzo. Sono state quattro, le medaglie che sono andate al collo degli atleti italiani impegnati nella seconda giornata delle European Open che hanno coinvolto le donne nel PalaPellicone a Ostia e gli uomini a Oberwart. L’appuntamento romano ha confermato le buone cose che è in grado di esprimere il judo italiano femminile e dopo il tris di bronzo incassato sabato con Milani, Forciniti e Gwend, è stata messa a segno un’altra tripletta di medaglie con Eleonora Geri, seconda nei +78 kg, Carola Paissoni, terza nei 70 kg e Linda Politi, terza nei 78 kg. “Sono molto dispiaciuta,- ha detto Eleonora Geri - in finale sentivo che dovevo attaccare, vedevo anche come, ma non sono mai riuscita a partire. Mai. È andata così, e questo mi fa soffrire, ci sono anche altre cose mie, ma ora non è il caso di pensarci troppo, ho questa medaglia fra le mani e guardo avanti”. “Sono arrivata a questo appuntamento in condizioni non ottimali, - ha detto invece Carola Paissoni - a causa di un’influenza che, fra l’altro, ha colpito anche altre mie compagne di squadra. Ciononostante, essere riuscita ugualmente a prendere una medaglia fa scomparire tutte le difficoltà, sono soddisfatta per averle superate e da domani si riprende a lavorare per correggere e migliorare”. “Ho rosicato come un cane per l’incontro perso (con Dollin, Fra, ndr), - è stato il commento di Linda Politi - ho lavorato e ancora lavorato a terra, ma alla fine ha lavorato lei… ho reagito, ho ripreso la gara nel modo giusto ed è arrivata questa medaglia che mi dà soddisfazione, ma lo stimolo è sempre lo stesso, continuare a crescere”. Un bel terzo posto è stato anche quello meritato da Domenico Di Guida nei 90 kg ad Oberwart, quattro vittorie su Ver (Hun), Kurbjeweit Garcia (Ger), Zambekov (Rus) e Papuanashvili (Geo), inframezzate dalla sconfitta con Mashiyama (Jpn), che ha vinto la categoria. Bene hanno fatto anche Andrea Fusco, quinto nei 90 kg, così come Elisa Marchiò, quinta a Ostia nei +78 kg, e poi con il settimo posto Lorenzo Rigano (90), Luca Ardizio (100), Vincenzo D’Arco (+100) e, nel PalaPellicone, Lucia Tangorre (78) ed Annalisa Calagreti (+78).
Fuengirola d’oro per Centracchio, argento Drago e Silveri, bronzo Avanzato e Toniolo
Ostia, 17 febbraio 2018. Cadetti scatenati e dopo la prima giornata dell’European Cadet Cup a Fuengirola, sono già 5 le medaglie per Italia. “Lo scorso anno furono 5 in due giorni – ha detto il presidente della CNAG Raffaele Toniolo - speriamo domani di conquistare ancora altri titoli. Grande gara di Luigi (Centracchio, ndr) che in finale ha stampato il quotato Naguchev. Molto bene però anche Silvia Drago, Federica Silveri e Veronica Toniolo che sono salite sul podio ancora una volta a distanza di una settimana da Follonica e a questi livelli non è facile. Ritorno alla grande anche del bronzo mondiale Carlotta Avanzato che coglie così la sua prima medaglia nei 48 kg”. Prima giornata con un primo posto, Luigi Centracchio (66), due secondi, Silvia Giuseppa Drago (44) e Federica Silveri (52) e due terzi, Carlotta Avanzato (44) e Veronica Toniolo (52), cui si aggiunge il quinto posto di Valerio Ferro (55) per un terzo posto nel medagliere provvisiorio alle spalle di Russia e Israele. “Sono molto soddisfatta della gara di oggi – è stato il commento di Federica Silveri - mi sono sentita bene sin dall’inizio e sapevo di arrivare fino in fondo. Peccato per la finale, ma sono sicura che mi rifarò presto. Ringrazio la mia famiglia, il mio club e il mio ragazzo”. “Sono molto contenta e soddisfatta del risultato ottenuto,- ha detto a sua volta Silvia Drago - come sempre ho preparato questa competizione con molto impegno e determinazione. Ho creduto in questo risultato sin dall'inizio, incontro dopo incontro ho sperato nella medaglia d'oro, oggi mi accontento di questa d’argento, con la promessa di far sempre meglio”. “Ero un po' stanca in questa gara – ha detto invece Veronica Toniolo - per le 3 gare disputate dal 20 gennaio. Era il nostro programma e lo abbiamo chiuso con 3 ori e un bronzo. Non è andata come volevo, in ogni caso è arrivato un bronzo e ringrazio i miei genitori”. “Sono contenta di come è andata questa gara – ha aggiunto Carlotta Avanzato - mi sentivo in forma, infatti speravo anche in qualcosa di più. Per questo continuo ad allenarmi forte e spero di ottenere ottimi risultati nelle prossime gare”. Domenica seconda giornata e, per l’Italia, altri diciassette atleti sul tatami.
Tre a Ostia, tre ad Oberwart, l’Italia sei volte bronzo nelle European Open
Ostia, 17 febbraio 2018. Qui Roma, Francesca Milani, Rosalba Forciniti, Edwige Gwend hanno conquistato tre medaglie di bronzo per l’Italia nell’European Open femminile. Ad Oberwart invece, Manuel Lombardo, Giovanni Esposito, Augusto Meloni hanno ottenuto identico risultato nell’European Open maschile. Sono sei gli azzurri sul podio nei due tornei che, fra oggi e domenica, a Ostia ed Oberwart attribuiscono punti preziosi per la classifica mondiale. La prima giornata del torneo romano, aperto da una sfavillante e fiabesca cerimonia di apertura, ha avuto per protagoniste le quattro categorie più leggere e, per l’Italia sono salite sul tatami, fra le 24 azzurre in gara, anche degli Assi quali Francesca Milani (48), Rosalba Forciniti (52) ed Edwige Gwend (63). Tutte hanno lottato alla grande e si sono battute senza risparmio e, quando la sconfitta è arrivata, mai è stato per distrazione o calo fisico. Per ritrovare immediatamente il ritmo giusto nelle tre finali per il terzo posto che sono state una vera e propria marcia vincente, ippon di sankaku gatame di Francesca Milani sulla giapponese Morizaki, ippon fulmineo e fulminante (seoi nage) di Rosalba Forciniti sulla spagnola Hogrefe Acea ed ancora ippon di shime waza (strangolamento) di Edwige Gwend sulla ‘difficile’ canadese Beauchemin-Pinard. Ma non è tutto perché il quinto posto di Samanta Fiandino (57) merita identico plauso per il valore della gara e per l’intensità della sfida finale, conclusa al golden score a favore della francese Benarroche. Annarita Campese infine, si è classificata settima nei 52 kg. Tre medaglie di bronzo sono andate al collo degli azzurri anche ad Oberwart, 42 nazioni per 285 atleti ed a conquistarle sono stati Manuel Lombardo nei 66 kg, Giovanni Esposito ed Augusto Meloni nei 73 kg. “Sono felice – ha detto Lombardo - non tanto per la medaglia, che sarebbe potuta essere d’oro, quanto più per le sensazioni provate e il buon judo che sono riuscito ad esprimere. Complici di questa giornata andata bene la mia famiglia che mi supporta sempre, vicina e lontana, la famiglia Toniolo che mi allena e soprattutto mi sta vicina nel bene e nel male e tutto lo staff della nazionale che mi ha seguito ed è riuscito a farmi arrivare in ottima condizione oggi in gara”. E mentre Augusto Meloni ottempera le procedure per l’antidoping, è l’altro bronzo nei 73 che commenta il risultato: “Sono molto soddisfatto per questa medaglia – ha detto Esposito - anche perché era la mia prima gara nelle competizioni internazionali seniores... Adesso ho intenzione di guardare avanti e puntare sempre più in alto”. Oberwart ha registrato anche il quinto posto di Andrea Carlino nei 60 kg ed i settimi posti di Biagio D’Angelo (60) e Matteo Piras (66). Domenica seconda giornata a Ostia con 11 azzurre in gara nei 70, 78 e +78 kg, mentre ad Oberwart saranno 14 gli azzurri in gara negli 81, 90, 100 e +100 kg.
Appuntamento nel weekend a Ostia per l'European Judo Rome. La Squadra maschile a Oberwart
Roma, 16 febbraio 2018 - Dopo la conferenza stampa di ieri al Centro Olimpico "Matteo Pellicone" di Ostia è tutto pronto per accogliere le delegazioni straniere che parteciperanno alla kermesse internazionale "Judo European Open Rome", la più prestigiosa di quelle svolte in Italia. Giunto alla ventisettesima edizione il “Judo European Open of Rome” è quest’anno riservato alle donne: è una competizione inserita nel circuito continentale delle gare che danno punteggio per la ranking list olimpica.
Premesso che la corsa per la qualificazione olimpica è iniziata il giorno stesso in cui è stato smontato il tatami a Rio, perchè tutte le tappe del World Judo Tour e tutti gli appuntamenti ufficiali (Campionati mondiali, continentali e World Masters) attribuiscono punteggio valido per la World Ranking List (WRL). Quindi attribuiranno punteggio anche l’European Open femminile a Ostia e l’omologo torneo maschile a Oberwart, in programma contemporaneamente sabato 17 e domenica 18 febbraio.
Occorre, però, prestare attenzione ad un dettaglio che fa dire che un torneo ‘è valido’ o ‘non è valido’ per la qualificazione olimpica e cioè il "deterioramento" del punteggio acquisito, che si dimezza dopo 12 mesi e si azzera dopo 24, sebbene tutti i punteggi maturati entro il 20 maggio 2018 (data indicata quale ‘Start of qualification period for Olympic Games Tokyo 2020’) determinano l’essere o non essere testa di serie: un aspetto che fa la differenza, soprattutto su un periodo lungo qual è un quadriennio olimpico.
Le formidabili qualificazioni ‘lampo’ ottenute per Rio da Elios Manzi, Fabio Basile, Matteo Marconcini pertanto sono state l’eccezione, non la regola. Un’eccezione accaduta anche ad altre nazioni, sia ben inteso, e fra tutte merita una menzione il caso del georgiano Beka Gviniashvili che, ampiamente qualificato nei 90 kg, è stato ‘traslocato’ nei 100 kg in quanto a Rio ci sarebbe andato Varlam Liparteliani. Ebbene, Gviniashvili si è qualificato a Rio nei 100 kg in un tempo sostanzialmente analogo (dicembre 2015-maggio 2016) a quello impiegato dai nostri azzurri.
European Open Women Rome. L'appuntamento è, quindi, al PalaPellicone di Ostia sabato 17 e domenica 18 febbraio per assistere alla battaglia tra le 165 atlete per il dominio delle sette categorie di peso (-48; -52; -57; -63; -70; -78; +78 kg). Il Team Italia è, ovviamente, il più numeroso con 38 atlete, seguono Spagna con 20, Francia 19 e poi Russia (13), Ungheria (10), Giappone, Marocco (7), Danimarca, Gran Bretagna, Romania, Svizzera (5), Argentina, Belgio (4), Austria, Germania, Olanda, Stati Uniti (3), Canada, Repubblica Ceka, Costa d’Avorio (2), Bielorussia, Camerun, Repubblica Dominicana, Montenegro, Slovacchia (1).
Sabato gareggiano le categorie -48, -52, -57, -63 kg con inizio alle 11.30, final block alle 16, mentre domenica le categorie -70, -78, +78 kg iniziano alle 11.30 con final block alle 14.
Le migliori. Dodici le atlete italiane che vantano una posizione da Testa di Serie (TdS) con Edwige Gwend numero 1 nei 63 kg ed Assunta Galeone numero 1 nei 78 kg. Edwige Gwend, che compirà 28 anni l’11 marzo, ha la migliore posizione nella WRL di tutte le 165 atlete in gara, è 11esima nei 63 kg. Fra le ‘top’ ci sono anche l’austriaca Michaela Polleres, 22esima nei 70 kg, la spagnola Julia Figueroa, 23esima nei 48 kg, la giapponese Nami Inamori, 23esima nei +78 kg.
Le outsiders. L’outsider di ‘lusso’ è certamente Rosalba Forciniti, la campionessa calabrese di Longobucco, medaglia di bronzo a Londra 2012, che ha compiuto 32 anni il 13 febbraio scorso e ha ripreso l’attività agonistica sospesa nel 2014 con il campionato italiano assoluto vinto poche settimane fa, il 28 gennaio. L’ultima European Open in cui Forciniti ha gareggiato è stata proprio a Ostia, il 19 ottobre 2013. Conquistò l’oro e, dopo la vittoria in finale, corse a stringere la mano del Presidente Matteo Pellicone, regalando un’immagine che, a rivederla, ancora commuove.
Da considerare delle outsiders anche le atlete della squadra giapponese che, tranne Nami Inamori (+78) e Haruka Funakabo (57), non hanno posizione nella WRL, ma come hanno ben dimostrato le compagne di squadra che la settimana scorsa hanno gareggiato a Parigi nel Grand Slam, sono assolutamente in grado di esprimere un livello internazionale di primo piano.
European Open Men Oberwart. Sempre sabato 17 e domenica 18 febbraio, ma ad Oberwart (Austria) si confronteranno in sette categorie di peso (-60; -66; -73; -81; -90; -100; +100 kg) 323 atleti di 43 nazioni. Il Team Italia, anche in questo caso, è il più numeroso con 32 atleti, più dell’Austria che ne schiera 25, uno meno della Francia ed uno più dell’Ungheria. Sabato gareggiano le categorie -60, -66, -73 kg con inizio alle 10, final block alle 16.30, così come domenica le categorie -81, -90, -100, +100 kg iniziano alle 10 con final block alle 16.30.
La squadra azzurra maschile. Nei 60 kg Andrea ferretti, Andrea Carlino, Biagio D’Angelo, Patrick Cala Lesina, Diego Rea; nei 66 kg Manuel Lombardo, Gabriele Sulli, Matteo Piras, Edoardo Mella, Luigi Brudetti; nei 73 kg Leonardo Casaglia, Enrico Parlati, Augusto Meloni, Emanuele Bruno, Giovanni Esposito, Andrea Spicuglia, Renè Villanello, negli 81 kg Massimiliano Carollo, Salvatore D’Arco, Ermes Tosolini, Luca Guarino; nei 90 kg Lorenzo Rigano, Federico Rollo, Andrea Fusco, Domenico Di Guida, Raffaele D’Alessandro; nei 100 kg Luca Ardizio, Federico Cavanna, Davide Pozzi; nei +100 kg Tiziano Di Federico, Vincenzo D’Arco, Nicola Becchetti.
ROME EUROPEAN OPEN 2018
La scheda
Total competitors: 165
Women competitors: 165
Total countries: 25
48 kg – atlete in gara: 27
Top ranking
TdS 1 Julia Figueroa (ESP) n. 23
TdS 2 Laura Martinez Abelenda (ESP) n. 38
Top italian
TdS 8 Francesca Milani n. 50
Outsider
Yurie Morizaki (JPN) age 26
Other italians:
Giulia Santini, Michela Fiorini, Elisa Adrasti, Alessia Ritieni, Stella Brachelente
52 kg – atlete in gara: 26
Top ranking
TdS 1 Chelsie Giles (GBR) n. 40
TdS 2 Aigul Kutsenko (RUS) n. 62
Top italian
TdS 6 Giulia Pierucci n. 90
TdS 8 Simona Pollera n. 110
Outsiders
Rosalba Forciniti (ITA) age 32
Takumi Miyakawa (JPN) age 23
Other italians
Martina Scisciola, Francesca Giorda, Maruska Iamundo, Annarita Campese, Chiara Palanca
57 kg – atlete in gara: 31
Top ranking
TdS 1 Haruka Funakabo (JPN) n. 39
TdS 2 Soumiya Iraoui (MAR) n. 47
Top italian
TdS 5 Martina Lo Giudice n. 60
TdS 6 Giulia Caggiano n. 66
Other italians
Miriam Boi, Alessandra Fiorenza, Silvia Pellitteri, Samanta Fiandino, Anita Cantini
63 kg – atlete in gara: 26
Top ranking
TdS 1 Edwige Gwned (ITA) n. 11
TdS 2 Catherine Beauchemin-Pinard (CAN) n. 33
Outsider
Masako Doi (JPN) age 22
Other italians:
Maria Centracchio, Martina Greci, Anna Righetti, Cristina Piccin
70 kg – atlete in gara: 17
Top ranking
TdS 1 Michaela Polleres (AUT) n. 22
TdS 2 Kelita Zupancic (CAN) n. 27
Top italian
TdS 7 Carola Paissoni n. 53
Outsider
Alice Bellandi (ITA) age 19
78 kg – atlete in gara: 24
Top ranking
TdS 1 Assunta Galeone (ITA) n. 30
TdS 2 Lucia Cantero (ARG) n. 38
Top italians
TdS 5 Valeria Ferrrari n. 53
TdS 7 Melora Rosetta n. 62
TdS 8 Linda Politi n. 82
Outsider
Rinoko Wada (JPN) age 21
Other italians:
Lucia Tangorre, Giorgia Stangherlin
+78 kg – atlete in gara: 14
Top ranking
TdS 1 Nami Inamori (JPN) n. 23
TdS 2 Kristin Buessow (GER) n. 38
TdS 7 Elisa Marchiò n. 86
Outsider
Sara Yamamoto (JPN) age 23
Other italians
Eleonora Geri, Annalisa Calagreti, Francesca Roitero