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Grand Slam a Tbilisi, giornata amara per gli azzurri

  • grand slam
  • Tbilisi

È stata una giornata amara la seconda per gli azzurri impegnati a Tbilisi, in quel Grand Slam che soltanto 24 ore prima ha regalato tanta soddisfazione per le straordinarie prove offerte da Odette Giuffrida e Francesca Milani. Quattro gli azzurri saliti sul tatami, nei 73 kg Giovanni Esposito ha vinto per ippon sul gabonese Ety Marc Tevia Ndong Nze Nkala prima di cedere il passo al mongolo Tsogtbaatar (3 sanzioni a 2) poi vincitore della categoria. Matteo Medves ha esordito nei 73 kg con una sconfitta con l’uzbeco Murodjon Yuldoshev, mentre nei 63 kg Nadia Simeoli ha ceduto al golden score con la forte brasiliana Ketleyn Quadros. Sfortunato Kenny Bedel che, negli 81 kg, ha perso con l’azero Zelim Tckaev riportando una lussazione alla spalla che lo costringe ora ad un periodo di convalescenza. “Non è andata proprio come mi aspettavo -ha detto Bedel- le sensazioni erano buone, ma gli incidenti succedono... peccato, ma ora devo pensare a recuperare al meglio”.

“Oggi giornata amara per i nostri colori – è stato invece il commento del coach Raffaele Toniolo- Giovanni ha disputato un grande incontro con Tsend-Ochir, poi oro, perdendo per sanzioni. Nadia ha perso al Golden Score con Quadros, valore assoluto a 63 e medaglia olimpica a 57, deve continuare a lavorare come sta facendo per colmare alcuni gap. Matteo era alla prima gara a 73 e deve prendere le misure della nuova categoria. Siamo tutti invece dispiaciuti per l'incidente successo a Kenny che, in un'azione sfortunata, si è lussato la spalla sinistra. In ogni caso domani è un'altra giornata e saremo tutti vicini a Lorenzo e Nicholas”. Domenica infatti, è la terza ed ultima giornata con i due azzurri in gara, entrambi nei 90 kg, Nicholas Mungai e Lorenzo Rigano.

Kata “online”: 9 coppie azzurre sul podio, 3 d’oro

  • EJU Kata Tournament
  • Monica Piredda
  • 37° Trofeo Villanova

Tre medaglie d’oro, tre d’argento e tre di bronzo, sono nove le medaglie andate (virtualmente) al collo degli azzurri che hanno gareggiato “online” per l’EJU Kata Tournament-37° Trofeo Villanova. A meritarle sono state le coppie d’oro Mauro Collini-Tommaso Rondinini (Nage no kata), Giovanni Tarabelli-Angelica Tarabelli (Ju no kata), Marika Sato-Fabio Polo (Kodokan goshin jitsu), quelle d’argento Gino Gianmarco Stefanel-Alessandro Cugini (Nage no kata), Laura Bugo-Barbara Bruni Cerchier (Ju no kata), Enrico Tommasi-Alberto Gainelli (Kime no kata) e quell di bronzo Michael Chiara-Marco Corvetti (Katame no kata), Yuri Ferretti-Andrea Giani Contini (Kime no kata), Sergio Loi-Giuseppe Guzzo (Kodokan goshin jitsu). “Sono molto contenta e soddisfatta per questa gara -ha detto Monica Piredda, presidente della commissione nazionale kata- prima nel suo genere e speriamo anche l’ultima. Sono stati tutti fantastici. Stamattina all’apertura sono intervenuti Jane Bridge e Sergey Soloveychik elogiando l’iniziativa. I nostri atleti erano emozionati come se fosse una gara in presenza e l’organizzazione della Pol. Villanova è stata superlativa. Per fortuna è andato tutto bene e l’Italia supportata dall’EJU ha fatto una bella figura in termini di risultati e capacità organizzative. È stato un evento che, in un periodo così difficile, ha portato emozioni ed entusiasmo”.

  • Qui le classifiche

A Tbilisi è Super-Giuffrida, oro nel Grand Slam e Milani è argento!

  • grand slam
  • Francesca Milani,
  • Tbilisi,
  • Odette Giuffrida

Oro per Odette Giuffrida, argento per Francesca Milani ed è subito festa per l’Italia a Tbilisi, in un Grand Slam con 80 nazioni e 464 atleti. “Che dire... sono felice per questa medaglia –è stato il commento a caldo di Odette- perché arriva in un periodo di carico in preparazione dell’Europeo. È stata una giornata fisicamente e mentalmente davvero difficile, ma sono soddisfatta perché nonostante tutto ho trovato il mio modo per vincere. Un’altra cosa che mi rende davvero felice è aver la prova che il duro lavoro viene ricompensato: tra quello che è successo al Master e l’infortunio, questo 2021 non era cominciato bene e mi sono detta che avrei fatto di tutto per far girare questa ruota... se non voleva girare da sola, l’ho fatta girare io. Domani però è un altro giorno: c’è ancora tanto lavoro da fare e tanto da migliorare”.

52 1 MARA3314 1616775746 1616775746La striscia positiva di Odette Giuffrida comprende cinque vittorie, su Mariam Janashvili (Geo), Anastasia Polikarpova (Rus), Joana Ramos (Por), Tetiana Levytska-Shukvani (Geo) ed in finale su Chelsie Giles (Gbr). Ma la felicità di questa giornata è anche quella di Francesca Milani, protagonista di una gara straordinaria con quattro vittorie su Khalimajon Kurbonova (Uzb), Amber Gersjes (Ned), Catarina Costa (Por) e Julia Figueroa (Esp). La sconfitta in finale con la mongola Urantsetseg Munkhbat nulla toglie alla grande giornata di Francesca Milani che ha così commentato: “Oggi è stata una giornata speciale: finalmente sono riuscita a mostrare chi è Francy Milani. È la prima medaglia importante della mia carriera e sono consapevole di poterla considerare un punto d’inizio per fare sempre meglio: arriva in un momento importante che probabilmente è quello giusto per guardare al futuro. Sono tante le persone a cui devo dire grazie per il lavoro al mio fianco e il supporto costante nel coronare un sogno: la mia famiglia innanzitutto, il mio ragazzo, Diego Frustaci, che è accanto a me ogni giorno, il Gruppo sportivo delle Fiamme Oro, la mia palestra il Banzai Cortina Roma che è una seconda famiglia, il maestro Lello Parlati che oggi ha creduto in me standomi vicino e il mio amico Mattia Miceli, che è stato al mio fianco in ogni momento di questa giornata memorabile. Devo godermi questa medaglia in queste ore, perchè da domani si pensa già alla prossima gara che è tra meno di una settimana...”. In questa prima giornata hanno gareggiato anche Sofia Petitto che, nei 48 kg, ha vinto con Priscilla Morand (Mri) ed è stata sconfitta poi dalla mongola Munkhbat. Angelo Pantano ha vinto nei 60 kg su Dilmer Calle (Per) e poi è stato sconfitto dall’olandese Tornike Tsjakadoea; Mattia Miceli nei 66 kg, è stato sconfitto dall’irlandese Nathon Burns.

“Un altro passo avanti verso l’obiettivo principale -ha commentato il coach Francesco Bruyere- Oggi Odette ha fatto un’ottima gara, considerando l’infortunio di un mese fa, ha attaccato molto e in maniera generosa senza mai lasciare spazio alle avversarie, un’ottima forma fisica ha concluso l’opera. Con il senno di poi sono contento delle scelte di programmazione fatte insieme a lei e allo staff della nazionale. Molto contento per Francesca Milani, ha finalmente ottenuto una medaglia importante che la ripaga dell’impegno e della grande professionalità che ci mette sempre. Francesca ha sempre dimostrato di poter battere tutte le avversarie della sua categoria, le serviva forse quel pizzico di fiducia in se stessa per osare di più. Oggi lo ha trovato e per questo i complimenti vanno a lei, alla società Fiamme Oro ed ai tecnici Elio Verde, Luca Poeta, Dario Romano e Lello Parlati, che oggi l’ha seguita in gara. Come sempre Forza Italia!”. Domani sul tatami Nadia Simeoli (63), Giovanni Esposito, Matteo Medves (73), Kenny Bedel (81).

E con l’EJU Kata Tournament-37° Trofeo Villanova la gara diventa “online”

  • EJU Kata Tournament
  • 37° Trofeo Villanova
  • online

Ottantuno coppie di tredici nazioni hanno aderito all’EJU Kata Tournament-37° Trofeo Villanova in programma domani, sabato 27 marzo. Si tratta ovviamente, di un’edizione molto speciale ideata per regalare l’emozione del confronto nonostante le limitazioni imposte dal protrarsi della pandemia. Ed è così che Pordenone, tradizionale sede dell’appuntamento, si trasformerà in cabina di regia di un torneo che si svilupperà attraverso la visione e valutazione di esecuzioni preconfezionate, con gli atleti spettatori di se stessi. Da Monica Piredda, che presiede la Commissione Nazionale Kata e Master, l'elogio a «la Polisportiva Villanova per l’importante iniziativa intrapresa e per l’organizzazione in modalità on line dell’EJU KATA, competizione internazionale delle forme del Judo. La capacità di affrontare le avversità per rialzarsi e la resilienza tipica delle arti marziali hanno fatto il resto». Il riscontro di partecipazione, praticamente raddoppiato rispetto le precedenti edizioni (36 coppie nel 2017, 44 nel 2018, 48 nel 2019), ha premiato l’idea degli organizzatori, che l’hanno spiegato così nella bella intervista pubblicata su FIJLKAM FVG il 16 marzo scorso.

Di seguito tutti i nomi della rappresentativa italiana.

Arbitri: Giosuè Erissini, Antonio Ferrante, Cristina Vetturini, Carlo Camparo, Dino Cremonini, Flavio Poccobelli, Giampaolo Agnetti, Marco Migni, Giuliano Casco, Antonio Amorosi

Nage no kata (6)

Giulia Poccobelli-Francesca Benatti; Sofia Gliemmo-Gabriele Ortini; Mauro Collini-Tommaso Rondinini; Riccardo Dacci-Alex Cavina; Marco Peschiera-Marcello Fanzini; Gino Gianmarco Stefanel-Alessandro Cugini

Katame no kata (6)

Andrea Fregnan-Pietro Corcioni; Emma Biasini-Alessandro Erbice; Michael Chiara-Marco Corvetti; Paolo Dorigo-Matteo Dorigo; Massimo Cester-Davide Mauri; Sara Testa-Silvia Nasponi

Ju no kata (4)

Giovanni Tarabelli-Angelica Tarabelli; Carlotta Franzina-Camilla Franzina; Laura Bugo-Barbara Bruni Cerchier; Francesco Borgia-Alessio Peratti

Kime no kata (7)

Gian Nicola Aru-Francesco Testa; Sergio Rizzi-Valter Sella; Enrico Tommasi-Alberto Gainelli; Mauro Menegolli-Pierangelo Cavazzola; Yuri Ferretti-Andrea Giani Contini; Eugenio Mattlia-Nicola Macheda; Luca Cavecchia-Omar Pasquinuzzi

Kodokan Goshin Jutsu (6)

Marika Sato-Fabio Polo; Ilaria Placidi-Nicola Placidi; Lisa Cesario-Marco Bondi; Giancarlo Silvagni-Luca Ceroni; Sergio Loi-Giuseppe Guzzo; Leonardo Angelini-Matteo Benedettelli

Quì l'elenco ufficiale delle coppie iscritte

L’appuntamento in diretta streaming è alle ore 10.30 di sabato 27. Iscrivendosi al canale è possibile seguire l’intero evento in diretta.

Grand Slam da venerdì a Tbilisi per 11 azzurri

  • grand slam
  • Tbilisi

20210324 Grafica TbilisiLa squadra azzurra di judo, composta da undici atleti, si trova a Tbilisi dove, da venerdì a domenica, sarà impegnata in un Grand Slam cui partecipano 500 atleti di 82 nazioni. Lo staff tecnico guidato da Kiyoshi Murakami è composto da Francesco Bruyere, Raffaele Parlati, Raffaele Toniolo, Alessandro Comi (Covid Manager), Paolo De Persio (fisioterapista) e la squadra è composta da Francesca Milani, Sofia Petitto (48), Odette Giuffrida (52), Nadia Simeoli (63), Angelo Pantano (60), Mattia Miceli (66), Giovanni Esposito, Matteo Medves (73), Kenny Bedel (81), Nicholas Mungai, Lorenzo Rigano (90). “Le ragazze ed i ragazzi stanno tutti bene – è quanto detto dal coach azzurro Francesco Bruyere - noi siamo partiti già lunedì, mentre Mungai e Rigano ci raggiungeranno oggi, mercoledì. Dopo la gara, lunedì prossimo, ci sposteremo direttamente ad Antalya con alcuni atleti, come Mungai, Giovanni Esposito e Milani, dove aspetteremo il resto della squadra che ci raggiungerà lì”. La ventiduenne cosentina (vive a Torino) Sofia Petitto disputerà a Tbilisi il primo Grand Slam della sua carriera, mentre per l’udinese Matteo Medves si tratta del primo Grand Slam (oltre che prima gara) nei 73 kg. Ma sarà in gara anche la campionessa d’Europa Odette Giuffrida: “Tutto bene qui -ha detto- Sono tornata mercoledi scorso da un training camp di 10 giorni davvero forti in Albania, dove mi sono veramente “spremuta” al massimo e ho dato tutta me stessa, come sempre. L’altra notte siamo arrivati qui in Georgia e ora sto sfruttando questi ultimi giorni che mancano alla gara per riposarmi, aggiustare il peso ed arrivare a venerdì al massimo”. Le gare potranno essere seguite sul canale 205 di Sky Sport Collection nella fascia oraria dalle 14.00 alle 16.30 di venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 marzo, con il commento di Ylenia Scapin ed Emanuele Di Feliciantonio.

Collegiale a Ostia in vista di Tbilisi, Antalya ed Europei

  • Tbilisi
  • ostia
  • Antalya
  • collegiale
  • Lisbona

Le prossime tappe della squadra azzurra del judo nel viaggio verso le Olimpiadi sono Tbilisi, Antalya, Lisbona. Si tratta, nell’ordine, dei Grand Slam in programma dal 26 al 28 marzo in Georgia e dall’1 al 3 aprile in Turchia, e del campionato d’Europa in Portogallo dal 16 al 18 aprile. E domani, nel Centro Olimpico a Ostia, prende il via l’operazione che prepara questa fase cruciale con un collegiale piuttosto articolato che coinvolgerà una cinquantina di atleti, partner compresi. La convocazione finalizzata alla partecipazione ad un torneo coinvolge Kenny Bedel, Giovanni Esposito, Odette Giuffrida, Matteo Medves, Mattia Miceli, Francesca Milani, Angelo Pantano, Sofia Petitto, Nadia Simeoli (dal 18 al 22 marzo), Lorenzo Rigano (dal 18 al 24), Nicholas Mungai (dal 20 al 24), Alessandro Aramu, Fabio Basile, Andrea Carlino, Martina Castagnola, Silvia Pellitteri, Kenya Perna (dal 18 al 29), Gennaro Pirelli, Giorgia Stangherlin (dal 18 al 31), Alice Bellandi, Maria Centracchio, Antonio Esposito, Francesca Giorda, Manuel Lombardo, Christian Parlati, Veronica Toniolo (dal 22 al 29). La convocazione degli atleti partner invece, coinvolge Diego Cressi, Ylenia Monacò (dal 18 al 21), Daniele Accogli, Giulia Carnà, Nicolle D’Isanto, Martina Esposito, Alessandro Magnani, Edoardo Mella, Irene Pedrotti, Linda Politi, Assunta Scutto, Andrea Spicuglia, Ermes Tosolini, Leonardo Valeriani (dal 18 al 30), Antonio Bottone, Chiara Cacchione, Biagio D’Angelo, Giacomo Gamba, Sara Lisciani, Mattia Prosdocimo, Biagio Stefanelli, Diego Rea, Tiziano Falcone (dal 22 al 30). Lo staff infine è costituito dal direttore tecnico Kiyoshi Murakami, i tecnici Francesco Bruyere, Laura Di Toma, Raffaele Parlati, Luca Poeta, Dario Romano, Raffaele Toniolo, il Covid Manager Alessandro Comi, i preparatori atletici India Previato e Felice Romano.

Training camp a Tashkent, Parlati “Sono contento, ma oggi riprendo a lavorare forte!”

  • Manuel Lombardo,
  • Christian Parlati
  • Tashkent
  • Training Camp

Lunedì è stata giornata di riposo per tutti, ma da questa mattina a Tashkent si ritorna sul tatami. Salutati i compagni di squadra già rientrati in Italia, lasciata sul comodino la medaglia d’oro conquistata da poco, Christian Parlati assieme a Fabio Basile, Giovanni Esposito, Antonio Esposito e Nicholas Mungai si sono rimessi al lavoro senza esitazioni. “Siamo rimasti a Tashkent con la prima squadra per il training camp fino a domenica 14, -ha detto il coach Francesco Bruyere- ci sono Christian Parlati, Giovanni ed Antonio Esposito, Fabio Basile e Nicholas Mungai. Con noi altre dieci nazioni, fra le altre Ucraina, Svizzera, Azerbaigian, Grecia, Mongolia, insomma c’è molta gente. Ieri abbiamo riposato, solo un po’ di preparazione atletica per staccare dalla gara e da oggi si fa judo e prepariamo le prossime gare che per qualcuno sarà Tbilisi e per qualcun altro Antalya”. La voce di Christian Parlati è pacata ed alla domanda su come ci si sente dopo una vittoria esaltante come quella ottenuta sabato scorso ha risposto: “La gara per me è finita sabato ed ora sto guardando i miei nuovi obiettivi, comunque sono molto contento per com’è andata. Anche se da oggi ricomincio ad allenarmi forte. Sono molto stanco, ma ci sono ancora tanti obiettivi da raggiungere”. Manuel Lombardo invece, è rimasto a casa dove continua ad allenarsi ed a lui abbiamo chiesto cos’ha visto nella gara dei 66 kg a Tashkent oltre al pensiero sull’oro di Christian. “Tutto prosegue bene -ha detto Manuel Lombardo- mi sto allenando per farmi trovare pronto quando tornerò. Anche a Tashkent i 66 kg hanno fatto vedere una categoria con molta gente forte, anche se nulla di nuovo è emerso. Su Christian potrei dire molte cose, però ha già detto tutto lui. Con i fatti. A Roma, come anche i suoi avversari, sappiamo tutti quanto sia forte quando è in giornata. Penso che presente e futuro siano suoi, vincerà tornei ancora più importanti”.

Bilancio azzurro del Grand Slam a Tashkent

  • Francesco Bruyere
  • Tashkent
  • Bilancio

Quante sono state le cose accadute nei 499 giorni che collegano il 24 ottobre 2019 al 6 marzo 2021? Indubbiamente moltissime, ma fra le tante c’è anche un filo invisibile che unisce due medaglie d’oro, le più recenti per l’Italia in un Grand Slam, quella di Manuel Lombardo ad Abu Dhabi con quella che Christian Parlati ha conquistato l’altro sabato a Tashkent. E se quello ottenuto da Christian Parlati è stato un successo ‘marziano’, così come per Manuel, gli applausi e gli apprezzamenti sono stati univoci e planetari (IJF, EJU, Judo Inside, ecc). Ma c’è anche altro ed è particolarmente prezioso, soprattutto di questi tempi, perché nonostante le difficoltà contingenti anche a Tashkent ha gareggiato una squadra numerosa, ben 21 atleti e con i piazzamenti di Francesca Giorda e Francesca Milani, la bella prova di Nicholas Mungai e di tutti gli altri che si sono battuti in ogni caso con generosità e intraprendenza, ci sono stati ben sette atleti che hanno fatto la loro prima esperienza in prima squadra. Battesimo che Biagio D’Angelo, Biagio Stefanelli e Lorenzo Rigano hanno celebrato con una vittoria.

“Siamo molto contenti per il bellissimo e spettacolare oro di Parlati – è stato il commento conclusivo del coach Francesco Bruyere- anche perché arriva da un periodo complicato dopo la pausa forzata dovuta al contagio. Quando Christian si esprime in questa maniera è davvero inarrestabile, ma siamo convinti che, per le potenzialità che ha, possa fare ancora meglio di così e raggiungere qualsiasi obiettivo. Con il resto della squadra olimpica abbiamo sicuramente pagato la stanchezza accumulata con gare e viaggi così ravvicinati, fisicamente stavano tutti bene, ma mentalmente ci è mancata la carica nervosa che a questo livello fa la differenza. Dobbiamo salire su quel tatami concentrati, lucidi, cattivi e assetati di vittoria perché davanti a noi troveremo sempre qualcuno altrettanto determinato che non ha nulla da regalare. Purtroppo, i protocolli Covid ci hanno costretto a raggiungere le sedi di gara con molto anticipo riducendo lo spazio utile fra gli eventi per ricaricare le energie in maniera adeguata, abbiamo dovuto però fare uno sforzo e partecipare a Tashkent per sistemare la qualificazione di alcuni. Ora ci aspetta ancora un mese e mezzo molto complicato con due Grand Slam ed un campionato d’Europa nell’arco di 4 settimane. Sulla base dei risultati e delle necessità individuali dovremo programmare al meglio il tutto, in modo da non lasciare nulla al caso e centrare l’obiettivo”.

Tashkent, Nicholas Mungai fermato agli ottavi: “ma ritornerò sul podio”

  • Nicholas Mungai,
  • Grand Slam,
  • Tashkent,

Sono stati sei gli azzurri in gara nella giornata conclusiva al Grand Slam a Tashkent, ma con la sconfitta agli ottavi di finale di Nicholas Mungai nei 90 kg, il team Italia ha completato i lavori della spedizione in Uzbekistan. Nicholas Mungai infatti, dopo aver vinto bene con l’australiano Harrison Cassar e con l’uzbeco Doston Meyliev, è uscito sconfitto al termine di un avvincente incontro con l’ungherese Krisztian Toth, che si è concluso dopo 1’41” di golden score.  “Oggi purtroppo non sono riuscito ad arrivare dove volevo. -ha detto Nicholas Mungai- Peccato perché le sensazioni che avevo prima di combattere erano buone e penso che sto lavorando bene anche in allenamento. Mi è mancato di nuovo quel qualcosa in più per portare a casa l’incontro con l’ungherese. Ma ci sto lavorando e sono convinto di poter tornare di nuovo sul podio”. Tutta la gara nei 90 kg di Nicholas Mungai è stata seguita oggi dal coach Raffaele Toniolo, che ha così commentato: “Oggi Nicholas ha combattuto bene senza risparmiarsi. Sta lavorando anche su altri attacchi rispetto ai suoi preferiti ed il seoi a sinistra oggi ha cominciato a funzionare. Purtroppo anche questa volta il sorteggio non è stato clemente e negli ottavi gli ha messo di fronte Toth, la TdS n. 1 del tabellone e n. 6 tra i qualificati olimpici. Nicholas ha combattuto alla pari con il magiaro e l'incontro è finito al GS dove un morote seoi di Toth ha messo fine a questa gara di Nicholas. Un passetto in avanti in classifica è stato fatto, ma quello che più conforta è il modo di affrontare gli incontri, Nicholas affronta chiunque alla pari, com’è già successo 2 settimane fa a Tel Aviv con Bekauri e Gvianshivili. Il cammino è ancora lungo e noi ci crediamo”. Prove positive anche quelle di Lorenzo Rigano nei 90 kg, che ha ottenuto una vittoria sul kazako Assylan Sagitbek, e di Lorenzo Sylvain Agro che ha messo a segno un bell’ippon di uchi mata sull’uzbeco Islombek Ravshankulov nei +100 kg, ma sono stati poi successivamente eliminati da avversari di alta classifica quali il tajiko Komronshokh Ustopiriyon ed il sudcoreano Sungmin Kim. Dal canto suo Linda Politi ha affrontato nei 78 kg l’ucraina Anastasiya Turchyn ed stata immobilizzata in seguito ad un ko soto gake, tecnica incassata anche da Enrico Bergamelli nell’incontro nei 100 kg con l’insidioso indiano Avtar Singh. Non ce l’ha fatta nemmeno Vincenzo D’Arco, opposto nei +100 kg al forte azero Ushangi Kokauri, n. 22 del ranking.   

Irresistibile Christian Parlati! È oro nel Grand Slam a Tashkent

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  • Christian Parlati,
  • Tashkent,

20210306 CParlati 8Superlativo, portentoso, straordinario… è questo lo standard dei commenti che sono stati fatti a caldo, in tutte le lingue (uzbeco compreso), al termine della finale degli 81 kg nel Grand Slam a Tashkent. Christian Parlati si è aggiudicato la medaglia d’oro al termine di una gara ‘pazzesca’ nella quale ha superato l’egiziano Abdelrahman Mohamed, l’ungherese Attila Ungvari, il belga Sami Chouchi e poi, in semifinale, il giapponese Takanori Nagase, bronzo alle Olimpiadi a Rio, ma anche iridato nel 2015. Ma l’apoteosi è stata la finale, che l’ha messo di fronte all’uzbeko Sharofiddin Boltaboev, idolo di casa nonché vincitore del recentissimo Grand Slam a Tel Aviv e numero 9 del ranking mondiale. L’incontro è stato molto equilibrato, il potente uzbeco da una parte che cercava il contatto ed il 23enne napoletano che lo teneva a distanza in attesa di colpire al momento opportuno. Ed il momento è arrivato nei primissi20210306 CParlati 10mi secondi (9) del golden score, quando Christian ha messo a segno il suo specialissimo aggancio (o uchi gari) con il quale già aveva steso Nagase. Ed anche Boltaboev, nonostante fosse stato attentissimo per tutto l’incontro a non consentire quel tipo di attacco, alla fine è capitolato accettando l’abbraccio di Parlati, che a sua volta gli ha sollevato il braccio. Un invito per il suo pubblico che ha apprezzato ed applaudito entrambi. Una giornata strepitosa dunque, che addolcisce almeno in parte i bocconi amari che si sono dovuti inghiottire nelle fasi preliminari, dove sono rimasti intrappolati gli altri azzurri in gara. Negli 81 kg Antonio Esposito ha vinto con il russo Georgii Elbakiev ed è stato poi sconfitto da Matthias Casse, belga numero uno del ranking mondiale. Nei 73 kg è stato sconfitto sia Fabio Basile che, dopo la vittoria su Frigyes Szabo (Hun), è stato fermato dal francese Guillaume Chaine, che Giovanni Esposito, immobilizzato dall’uzbeco Murooljan Yuldoshev. Nei 63 kg Maria Centracchio, dopo la vittoria su Angelika Szymanska (Pol), è stata sconfitta da Andreja Leski (Slo), che si è poi classificata seconda alle spalle di Miku Tashiro (Jpn), mentre l’esordiente Nicolle D’Isanto nulla ha potuto con l’israeliana Gili Sharir (Isr). Infine, Alice Bellandi è stata fermata subito nei 70 kg dalla croata Barbara Matic che ha poi terminato la gara al secondo posto, alle spalle di Chizuru Arai (Jpn). Domenica è la terza e conclusiva giornata e fra i sei azzurri ci sono gli esordienti Lorenzo Rigano (90) ed Enrico Bergamelli (100), che saliranno sui tatami assieme a Nicholas Mungai (90), Linda Politi (78), Vincenzo D’Arco e Sylvain Lorenzo Agro (+100). “Giornate come questa si ricordano...-è stato il commento di Dario Romano, coach che ha seguito tutta la gara di Parlati- è stata una giornata faticosa: Christian oggi rientrava da uno stop forzato a causa del Covid e non è semplice per nessuno rimettersi in gioco con le difficoltà legate alla pandemia. Oggi non sembrava avere le sensazioni giuste eppure dopo ogni incontro le cose andavano meglio: è un ragazzo estroso e talenti come il suo, spesso si esprimono al meglio proprio quando sono sotto pressione. Il risultato di oggi è una tappa importante, ma l’obiettivo su cui continuare a lavorare resta Tokyo. Resta un po’ d’amaro per il resto della squadra che oggi non ha reso secondo le proprie possibilità: è ora necessario ritrovare la condizione per dare il meglio perché nel judo, a fare la differenza, sono piccoli dettagli”.

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