Nuova Coppa Italia A1 e A2, da domani a Policoro
La Coppa Italia junior e senior sta per intraprendere il suo nuovo percorso e, domani con la serie A2 e domenica con la serie A1, sui tatami allestiti nel PalaErcole a Policoro si confronteranno trecento atleti. Saranno 155 gli atleti di 86 società che daranno vita sabato alle gare di A2, mentre domenica in A1 gli atleti iscritti sono 148 in rappresentanza di 62 società, che sono numeri sostanzialmente dimezzati rispetto la Coppa Italia, così com’è stata gestita fino l’anno scorso. “Trattandosi di una sperimentazione è normale che non tutto sia filato liscio, - ha spiegato il tecnico ed organizzatore Pietro Amendola - partendo dal fatto che individuare gli atleti di A1 con scorrimento senza un limite è un sistema che va rivisto. Ad ogni modo questa è la via giusta da percorrere e a fine gara tutti saranno in grado di avere le idee più chiare su dove intervenire per migliorare. Il criterio della Ranking, a mio avviso – ha aggiunto Amendola - potrà diventare la soluzione per individuare in futuro gli atleti per i campionati di classe, valorizzando così gli appuntamenti di Grand Prix e Trofeo Italia, risparmiandosi fra l’altro fasi di qualificazione regionale che, sempre più spesso, sono insostenibili sul piano organizzativo”. In ogni caso, a partire dalle 9 di sabato ed alla stessa ora di domenica, a contare saranno soltanto le azioni tecniche ed i punti messi a segno dalle atleti e dagli atleti per meritare un posto su quel podio che, a prescindere dalle formule applicate, è sempre stato e rimane un ambizione irrinunciabile.
Cede la caviglia, Manzi stop ad Osaka. Poker azzurro in gara domani
Elios Manzi si è fermato al primo turno dei 60 kg del Grand Slam ad Osaka. A ben vedere è più corretto dire che è stata la caviglia di Elios Manzi che ha ceduto su un attacco (sumi gaeshi) non irresistibile dell’azero Davud Mammadsoy, che ha poi immobilizzato l’azzurro dolorante. “È un po’ che se la porta dietro – ha detto il coach Francesco Bruyere - e sicuramente oggi si è girata male. Appena rientriamo in Italia facciamo accertamenti”. E se il Giappone, com’era nelle previsioni, ha decisamente dettato le regole nella prima delle tre giornate di Grand Slam, la squadra azzurra si prepara a calare i suoi quattro assi tutti insieme sabato, Fabio Basile, Giovanni Esposito (73), Edwige Gwend (63), Alice Bellandi (70). “I nostri ragazzi possono battere chiunque – ha aggiunto Bruyere - è un Grand Slam e dove capiti capiti, comunque prima o poi devi battere quelli forti, se vuoi prendere una medaglia. Si può fare!”. In gara sabato anche Saeid Mollaei, l'iraniano che al mondiale a Tokyo è stato ‘costretto’ a perdere per non incontrare l’israeliano Sagi Muki, poi oro. In seguito all’indagine IJF, la federjudo iraniana è stata poi sospesa da tutte le competizioni, Mollaei invece ha acquisito lo status di rifugiato (in Germania) e domani ad Osaka farà la sua prima uscita per l’IJF Refugee Team.
Risultati 1° giorno
48: 1. Funa Tonaki (Jpn), 2. Julia Figueroa (Esp), 3. Natsumi Tsunoda (Jpn) e Wakana Koga (Jpn)
52: 1. Amandine Buchard (Fra), 2. Uta Abe (Jpn), 3. Ai Shishime (Jpn) e Chishima Maeda (Jpn)
57: 1. Momo Tamaoki (Jpn), 2. Chen-Lin Lien (Tpe), 3. Sumiya Dorjsuren (Mgl) e Jessica Klimkait (Can)
60: 1. Naohisa Takato (Jpn), 2. Ryuju Nagayama (Jpn), 3. Won Jin Kim (Kor) e Yung Wei Yang (Tpe)
66: 1. Hifumi Abe (Jpn), 2. Joshiro Maruyama (Jpn), 3. Yuji Aida (Jpn) e Yuki Nishiyama (Jpn)
Osaka, poche ore all’hajimè per Elios Manzi. Centracchio già in piedi!
Mancano soltanto poche ore al primo ‘hajimè’ del Grand Slam ad Osaka con 486 atleti di 87 nazioni. Saranno le tre del mattino in Italia infatti, quando inizieranno i combattimenti sui quattro tatami allestiti nella Maruzen Intec Arena, impianto da diecimila posti a sedere. Primo degli azzurri chiamato a battersi, oltre ad essere l’unico nella giornata di venerdì, è Elios Manzi che, al dodicesimo incontro sul tatami 3 se la vedrà nei 60 kg con l’azero Davud Mammadsoy. Sabato, nella seconda giornata di Grand Slam, saranno impegnati gli altri quattro atleti della squadra azzurra, Fabio Basile, Giovanni Esposito (73), Edwige Gwend (63), Alice Bellandi (70) che, al primo turno affronteranno rispettivamente Hamsat Isaev (Ger) per Basile nei 73 kg, mentre Giovanni Esposito attende il vincitore fra Jaesik An (Kor) e William Tai Tin (Sam). Per Edwige Gwend nei 63 kg, il primo turno è con la slovena Lia Ludvik ed al turno successivo c’è ad attendere Miku Tashiro, protagonista della splendida finale mondiale vinta da Clarisse Agbegnenou a Tokio. Nei 70 kg invece, Alice Bellandi affronterà al primo turno la statunitense Chantal Wright e, per il turno successivo ci si troverebbe con la vincitrice fra Maria Portela (Bra) e Jeyoung You (Kor). Domenica, giornata conclusiva senza azzurri in gara, ma tutte le gare da venerdì a domenica potranno essere seguite in diretta dalle 9 su Sky Sport Uno e Sky Sport Arena. Una buona notizia è quella che arriva direttamente da Maria Centracchio, costretta a rinunciare alla trasferta ad Osaka proprio all’ultimo momento in seguito ad un infortunio al ginocchio (menisco) che l’ha costretta all’intervento chirurgico. “Per fortuna è andato tutto bene – ha detto Maria – e sono già in piedi. Sicuramente avrei preferito anche io essere ad Osaka, ma è meglio curarsi e stare bene per le prossime”. Ed il pensiero va ovviamente al Qingdao Masters in Cina, 12-14 dicembre…
Osaka, cinque azzurri per il Grand Slam giapponese
È in partenza oggi il primo scaglione della squadra azzurra che parteciperà al Grand Slam a Osaka in programma da venerdì 22 a domenica 24 novembre. Si tratta di Elios Manzi (60), che viaggerà assieme ai coach Francesco Bruyere, Luca Poeta ed al fisio Giuseppe Faraso (nella foto), mentre domani partiranno Fabio Basile, Giovanni Esposito (73), Edwige Gwend (63), Alice Bellandi (70). “Partiamo con 5 atleti motivati alla ricerca di una medaglia importante nel torneo più difficile del mondo – ha detto il coach Francesco Bruyere – Maria Centracchio ha rinunciato all’ultimo per un lieve infortunio al ginocchio che si risolverà nei prossimi giorni. La qualificazione è un percorso lungo e molto complicato, bisogna affrontare il fitto calendario con intelligenza e ovviamente con un po’ di rischio. Il volume di lavoro che proponiamo, i numerosi viaggi, il calo peso e la competizione necessitano anche di periodi di riposo che sono parte integrante dell’allenamento. Non si può dunque pensare di affrontare ogni gara proposta ed è per questo che con gran parte della prima squadra si è deciso di saltare questo appuntamento e preparare al meglio il Master top 36 a metà dicembre”. Il Grand Slam ad Osaka si preannuncia molto impegnativo sotto tutti i punti di vista, anzitutto il Giappone che schiera in tutte le categorie i migliori quattro atleti e, non ultima, una partecipazione universale con 94 nazioni ed oltre 500 atleti.
Agnese Zucco di bronzo! Italia a quota 7 all’European Cadet Cup a Gyor
Seconda giornata a Gyor per l’European Cadet Cup e settima medaglia per l’Italia che, al bottino d’oro (1), argento (3) e bronzo (2) di sabato, ha aggiunto il bel terzo posto di Agnese Zucco nei 57 kg. Dopo la vittoria iniziale con l’ucraina Olha Drih, l’atleta romana si è dovuta arrendere all’esuberanza della slovena Tina Kovac, una sconfitta che ha ricaricato le motivazioni di Agnese e l’ungherese Fruzsina Peter, la serba Milica Latkovic e l’olandese Blanca Uijtendaal, praticamente travolte, hanno avuto il modo di rendersene conto. Una medaglia di bronzo che soddisfa l’atleta, ma anche il suo coach, Salvatore Ferro, che ha detto: “Si torna da Gyor con l’argento di Asia Avanzato, il bronzo di Agnese Zucco ed il quinto posto di Valerio Ferro, complimenti a loro e anche a Daniele Pelliccia, Edoardo Fanelli e Alessia Beolchi, bravi tutti!”. Con i quinti posti di Tiziana Marini nei +70 kg e di Ludovico Urbani nei +90 kg, l’Italia U18 composta da 29 atleti tira le somme e conta ben undici atleti ad aver disputato una finale ed il terzo posto nel medagliere .
Open d’oro a Dakar per Lo Giudice, Simeoli e Sulli, Ghiglione prima a Gyor
Oro, oro, oro! Martina Lo Giudice, Nadia Simeoli e Gabriele Sulli si sono classificati al primo posto a Dakar, in occasione dell’African Open ed incamerano così i 100 punti che la manifestazione assegna per la World Ranking List. Tre le vittorie ottenute dalla Lo Giudice nei 57 kg su Walker (Gbr), Akiyama (Usa), Halata (Alg), altrettante quelle di Simeoli nei 63 kg su Delgado Frances (Cpv), Belkadi (Alg), Wezeu Dombeu (Cmr) e quattro quelle di Sulli nei 73 kg su Camara (Mtn), Diallo (Bur), Green (Irl), Houssein (Dji). Giulia Pierucci, la quarta azzurra impegnata in Senegal, si è classificata al quinto posto nei 52 kg con le vittorie su Sonko (Sen) e Silva (Cpv) e le sconfitte da Anja Stangar (Slo) e Moussa (Alg).
Sei medaglie per l’Italia a Gyor, oro per Giulia Ghiglione
È stata Giulia Ghiglione invece, che ha conquistato la medaglia d’oro nei 44 kg a Gyor in occasione dell’European Cadet Cup che ha registrato ben sei atleti italiani sul podio. Con l’oro della Ghiglione infatti, sono state messe al collo anche tre medaglie d’argento con Pietro Andreini nei 50 kg, Asia Avanzato nei 44 kg, Carlotta Parrinello nei 48 kg e due di bronzo con Flavio Petruzzelli nei 55 kg ed Asia Sassi nei 48 kg. Nello ‘score’ dell’Italia nella prima giornata, che vale il secondo posto nel medagliere provvisorio alle spalle dell’Ungheria (che ha 4 medaglie, ma due sono d’oro), ci sono anche i quinti posti di Nicolo Busia nei 50 kg e Valerio Ferro nei 60 kg.
In 4 all’Open a Dakar, 39 cadetti a Gyor per l’European Cup
African Open a Dakar ed European Cadet Cup a Gyor, è questo il ‘menù’ per un altro fine settimana internazionale che impegnerà numerosi judoka italiani. Sono quattro quelli che hanno scelto di recarsi a Dakar, in Senegal, per partecipare ad una Continental Open che registra la partecipazione di 37 nazioni (159 atleti), 27 delle quali appartengono al continente africano. Si tratta di Giulia Pierucci (52), Martina Lo Giudice (57), Nadia Simeoli (63) e Gabriele Sulli (73). Oltre 500 invece, gli atleti della classe cadetti che rappresenteranno a Gyor (Ungheria) 31 nazioni e, per l’Italia, sono ben 39: Pietro Andreini, Nicolo Busia (50), Flavio Petruzzelli, Enzo Quattrociocchi, Thomas Scatolino (55), Michele Schiraldi, Valerio Ferro, Manuel Misoaga, Alessandro Sorelli, Daniele Pelliccia, Vincenzo Skenderi, Niccolo Mangino (60), Samuel Salvo, Leonardo Piccolo, Marco Battino, Alessio Bollettino, Carlo Fusco (66), Dario Praiotto, Edoardo Fanelli (73), Andrea Palumbo, Ludovico Urbani (+90), Asia Avanzato, Giulia Ghiglione, Elisa Bonanno (44), Asia Sassi, Carlotta Parrinello (48), Sara Russo, Micaela Sciacovelli, Michelle Vecchiato, Giorgia Zucco (52), Agnese Zucco (57), Nadia Arafoui (63), Matilde Notti, Ludovica Franzosi, Matilde Ceci, Alessia Beolchi, Emma Petrolo (70), Erica Simonetti, Tiziana Marini (+70). A livello nazionale infine, nel fine settimana di sabato 16 e domenica 17 novembre, sono in programma le fasi di qualificazione del campionato italiano Esordienti B.
Odette Giuffrida in Champions League, sabato in gara ad Odivelas
Sabato ad Odivelas, in Portogallo, c’è l’appuntamento con la Champions League e, per Odette Giuffrida, si tratta di un impegno irrinunciabile. Otto le formazioni femminili che si contenderanno il prestigioso titolo di campione d’Europa per club, la spagnola Valencia Club de Judo, tre francesi, Flam 91 Longjumeau, Judo Club Pontault Combault, Red Star Club de Champigny, poi U-CSM Dinamo Cluj Napoca (Rou), Yawara-Neva Saint Petersburg (Rus), Galatasaray S.K. Istanbul (Tur) ed il team portoghese SL Benfica Lisbona, dal quale Odette Giuffrida ha accettato l’invito. “Sì, combatterò per il Benfica – ha detto Odette - ho deciso di accettare perché spesso vado ad allenarmi con loro ed ormai li sento come una famiglia. A chiedermelo è stato l’allenatore Jorge Gonçalves, una persona speciale con la quale ho un ottimo rapporto”. Con Odette, che gareggia nei 52 kg, il Benfica schiererà Telma Monteiro (57), Juul Franssen (63), Barbara Timo (70) e Rochele Nunes (+70), una squadra di stelle che, in ogni caso, si troverà ad affrontare avversarie altrettanto competitive. “Il livello sarà altissimo – ha aggiunto la nostra campionessa – e per quanto riguarda la mia categoria sembra quasi un Master, perchè ci saranno tutte le più forti da Kelmendi a Kuziutina, da Bouchard a Chitu, poi Kazarina, Bonna, Krasniqi, le spagnole... insomma, ci sarà da divertirsi”. Con la corsa, ormai lanciatissima, per la qualificazione a Tokyo 2020 e con le due recenti e pesanti medaglie messe al collo a Brasilia (oro) ed Abu Dhabi (argento), che cosa può avere spinto Odette ad accettare l’invito ad una gara come questa? “So quanto sia importante per loro – ha risposto la Giuffrida - e darò tutta me stessa per aiutare la mia squadra ad entrare nella storia e vincere nel loro Paese. Se lo meritano”. Sabato ad Odivelas sarà Champions League anche per otto squadre maschili (Etoile Sportive De Blanc Mesnil-Fra, Flam 91 Longjumeau-Fra, Golden Gori-Geo, Sporting Clube de Portugal-Por, Clubul Sportiv Municipal Bucharest-Rou, Ratiborets Ekaterinburg-Rus, Yawara-Newa Saint Petersburg-Rus, Red Star Belgrade-Srb), mentre domenica sarà la volta dell’Europa League con 6 formazioni femminili e 11 maschili.
Oceanian Open, Andrea Regis quinto a Perth
Andrea Regis ha conquistato un pregevolissimo quinto posto negli 81 kg a Perth, nell’Oceanian Open australiana cui hanno preso parte 309 atleti di 66 nazioni. È stata una gara eccellente quella del 28enne torinese, seguito dalla sorella Alessia, che l’ha visto imporsi su Achraf Moutii (Mor), Damian Szwarnowiecki (Pol), Vedat Albayrak (Tur) ed è stato poi sconfitto in semifinale da Alexios Ntanatsidis (Gre), che si è poi classificato al primo posto e, nella finale per il bronzo dall’azero Murad Fatiyev. In entrambi i casi sono state le sanzioni che hanno determinato la sconfitta di Regis. “Purtroppo non ho messo la ciliegina sulla torta a queste due settimane quasi perfette. – ha detto Andrea Regis - Il 20 ottobre ho conquistato il titolo di Vice Campione del Mondo Militare in Cina, a Wuhan. Sono rientrato in Italia il 26, e già il 30 sono ripartito per l’Australia. Sapevo sarebbe stata tosta, ma non avevo altre gare da poter fare: i Grand Slam sono a discrezione della Nazionale, il Master è al momento non accessibile dato che la mia posizione in ranking non è fra i top 36. Già a giugno avevo pianificato queste due gare e mentalmente ero pronto. Purtroppo a fine gara, la stanchezza si è fatta sentire e di conseguenza la testa (uno dei miei punti di forza, ma anche di grande debolezza), non mi ha più sostenuto. La gara a Perth è stata perfetta fino alla semi, ho vinto con il polacco, mia “bestia nera” (3 su 3 per lui fino ad oggi) e poi il turco numero 4 in ranking mondiale. Diversa è la storia di semi e finalina, nella prima ho perso perchè ho sofferto l’aggressività del greco, nella seconda, non ho ragionato più e da situazione di vantaggio (due shido a uno) ne ho presi 2 in poco tempo. Fine della favola. Non so cosa mi aspetta nel futuro e se sarò autorizzato ad andare a Tel Aviv a gennaio. Per ora penso a rilassarmi e godermi una piccola vacanza qui a Perth”. Nei 70 kg Carola Paissoni è stata sconfitta ai sedicesimi dalla brasiliana Ellen Santana e la sua gara purtroppo, si è fermata a quel punto.
81: 1. Alexios Ntanatsidis (Gre), 2. Aslan Lappinagov (Rus), 3. Murad Fatiyev (Aze) e Eduardo Yudy Santos (Bra)
90: 1. Mikhail Igolnikov (Rus), 2. Rafael Macedo (Bra), 3. Piotr Kuczera (Pol) e Mikail Ozerler (Tur)
100: 1. Alexandre Iddir (Fra), 2. Niyaz Ilyasov (Rus), 3. Mathias Madsen (Den) e Cyrille Maret (Fra)
+100: 1. Sven Heinle (Ger), 2. Johannes Frey (Ger), 3. Daniel Allerstorfer (Aut) e Cemal Erdogan (Tur)
70: 1. Miriam Butkereit (Ger), 2. Megan Fletcher (Irl), 3. Michaela Polleres (Aut) e Roxane Taeymans (Bel)
78: 1. Patricia Sampaio (Por), 2. Luise Malzahn (Ger), 3. Beata Pacut (Pol) e Karla Prodan (Cro)
+78: 1. Kayra Sayit (Tur), 2. Rochele Nunes (Por), 3. Kseniia Chibisova (Rus) e Beatriz Souza (Bra)
Europei U23, il rammarico di Arianna Conti: “Sentivo il dovere di vincere"; Giorda quinta a Perth
Arianna Conti si è classificata al quinto posto dei 78 kg ad Izhevsk, in Russia, nel Campionato d’Europa U23. Arrivare ad un passo soltanto dalla medaglia alimenta senza ombra di dubbio un sentimento di delusione, o rammarico, come ha detto la stessa Arianna, ma sull’esito positivo della gara non c’è discussione. Una vittoria per ippon sulla russa Marina Bukreeva, quindi la sconfitta (3 shido) con l’olandese Ilona Lucassen, nuovamente vittoria nel recupero con la croata Petrunjela Pavic, per concludere con Inbar Lanir, l’israeliana che si è aggiudicata il bronzo. “L'unica cosa che provo ora è rammarico per la finale persa – ha detto Arianna - sapevo di essere più forte e mi sentivo in dovere di vincere. Nonostante ciò c'è di positivo che da questa esperienza nel suo insieme, ma soprattutto dagli incontri di oggi io abbia ricavato importanti sensazioni, sulle quali lavorerò insieme ai miei allenatori che, ne sono sicura, mi porteranno a risultati di maggiore importanza. Ringrazio ad ogni modo la mia famiglia, Alessandro Bruyere che mi sostiene sempre, tutta l'Accademia Torino e il mio ragazzo”. È soddisfatto anche Alessandro Bruyere, che ha detto: “Sono molto contento per il risultato di Arianna. Era una gara difficile, non troppe persone, ma tutte di alto livello e con palmares invidiabili. Arianna ha sconfitto nei recuperi l’atleta croata con cui ha perso ai recenti campionati europei juniores per un episodio e, in finale, stava conducendo un incontro impeccabile a livello tattico e mentale. Senza dubbio il bicchiere è mezzo pieno, e il risultato di oggi ha confermato ad Arianna, ancora giovanissima, di essere competitiva ai più alti livelli. Il futuro non potrà che sorriderle, siamo molto orgogliosi di lei”. Non è stata altrettanto positiva purtroppo la gara degli altri tre azzurri impegnati in questa terza e conclusiva giornata, Gianluca Iudicelli (90), Lorenzo Turini (+100) ed Annalisa Calagreti (+78) infatti, sono usciti di scena al primo turno. L’Italia U23 chiude questo campionato d’Europa con il terzo posto di Mattia Miceli, tre quinti con Angelo Pantano, Sofia Petitto, Arianna Conti ed il settimo di Michela Fiorini, nel medagliere vinto dalla Russia (4-3-3) siamo quindicesimi, piazzamento che premia un gruppo di ragazze e ragazzi che hanno colto l’opportunità e hanno dimostrato che si può fare in ogni caso.
Risultati Day 3
78: 1. Jovana Pekovic (Mne), 2. Teresa Zenker (Ger), 3. Sophie Berger (Bel) e Inbar Lanir (Isr), 5. Arianna Conti (Ita)
+78: 1. Samira Bouizgarne (Fra), 2. Renee Lucht (Ger), 3. Zrinka Miocic (Cro) e Mercedesz Szigetvari (Hun)
90: 1. Roland Goz (Hun), 2. Falk Petersilka (Ger), 3. Iurii Bozha (Rus) e Roman Dontsov (Rus)
100: 1. Daniel Mukete (Blr), 2. Onise Saneblidze (Geo), 3. Jelle Snippe (Ned) e Kacper Szczurowski (Pol)
+100: 1. Richard Sipocz (Hun), 2. Jur Spijkers (Ned), 3. Yahor Kukharenka (Blr) e Marti Puumalainen (Fin)
Quinto posto a Perth e Francesca Giorda intravede il Masters, Milani settima
A Perth, in Australia, Francesca Giorda ha ottenuto il quinto posto nei 48 kg nella Continental Open che vale quanto un Grand Prix e, con i 252 punti incamerati, si è avvicinata molto ai top 36 che accederanno al World Masters. “Il primo incontro con Gabriela Chibana (Bra) l’ho vinto per wazari di ouchi, mentre il secondo con Martinez (Esp) ho preso wazari all'inizio di seoi e alla fine mi ha immobilizzata. – ha detto Francesca Giorda - Nel recupero (con Aisha Gurbanli, Aze) stavo perdendo di wazari, ma poi ho fatto wazari di ouchi e strangolamento, mentre la finale con Katharina Menz (Ger) ho perso tre shido a due, una vera rosicata. Non sono soddisfatta – ha concluso - perché una medaglia era perfettamente nelle mie corde. Ho perso una grande occasione. Però considerando il mio rientro da un brutto infortunio alla schiena e una trasferta così lunga e fatta da sola penso di aver gestito bene la gara”. Bene ha fatto anche Francesca Milani che, nei 48 kg ha superato Laura Ferreira (Bra) e Shira Rishony (Isr), prima di cedere a Katharina Menz (Ger) e Julia Figueroa (Esp). “Peccato – ha detto la Milani riferendosi all’incontro con Menz - perché è stato un incontro molto tirato e poteva finire anche diversamente, ma mi sono presa il terzo shido dopo 5 minuti circa di golden score, perché ho fatto un falso attacco. Per il resto si guarda avanti!”. Domani gareggiano Carola Paissoni nei 70 kg ed Andrea Regis negli 81 kg.
Risultati Day 1
60: 1. Francisco Garrigos (Esp), 2. Ashley Mckenzie (Gbr), 3. Artem Lesiuk (Ukr) e David Pulkrabek (Cze)
66: 1. Alberto Gaitero Martin (Esp), 2. Nijat Shikhalizada (Aze), 3. Adrian Gomboc (Slo) e Sebastian Seidl (Ger)
73: 1. Bilal Ciloglu (Tur), 2. Igor Wandtke (Ger), 3. Guillaume Chaine (Fra) e Martin Hojak (Slo)
48: 1. Irina Dolgova (Rus), 2. Maria Siderot (Por), 3. Julia Figueroa (Esp) e Katharina Menz (Ger), 5. Francesca Giorda (Ita), 7. Francesca Milani (Ita)
52: 1. Natalia Kuziutina (Rus), 2. Ana Perez Box (Esp), 3. Angelica Delgado (Usa) e Evelyne Tschopp (Sui)
57: 1. Kaja Kajzer (Slo), 2. Julia Kowalczyk (Pol), 3. Ines Beischmidt (Ger) e Chen-Lin Lien (Tpe)
63: 1. Kathrin Unterwurzacher (Aut), 2. Magdalena Krssakova (Aut), 3. Andreja Leski (Slo) e Alice Schlesinger (Gbr)