Presentato a Genova il 31° Trofeo Città di Colombo
Oltre ottocento atleti, 240 società sportive, saranno i protagonisti del 31° Trofeo Città di Colombo, gara valida per il Grand Prix cadetti e juniores in programma domani e domenica nell’RDS Stadium a Genova. I numeri ed i dettagli completi sono stati annunciati oggi nell’ambito della conferenza stampa di presentazione dell’evento che si è svolta presso il Comune di Genova alla presenza del Delegato allo sport Stefano Anzalone, del Presidente del CONI Liguria, Antonio Micillo, del Presidente della federazione parlimpica di judo, Sandro Di Girolamo e del Vice Presidente del comitato regionale settore judo della fijlkam, Danilo Buzzi. La manifestazione organizzata dal Centro Sportivo Marassi Judo guidata da Rosario Valastro, gode del patrocinio del Comune di Genova, della Regione Liguria, del Coni Regionale del Coni Nazionale e della Fijlkam nazionale. «Grazie al torneo “Genova Città di Colombo”, la nostra città sarà ancora una volta la capitale di uno sport che richiama moltissimi sportivi, anche giovanissimi – ha detto nel suo intervento Stefano Anzalone - Ringrazio gli organizzatori che continuano a fare enormi sforzi per portare avanti una manifestazione di forte richiamo agonistico e anche turistico».
A Marrakech, Uster e Zagabria 140 italiani puntano alle medaglie, a Nymburk ultimo allenamento
Il calendario internazionale propone tre appuntamenti di particolare interesse per gli atleti italiani, al punto che sono ben 140 gli iscritti che dall’Italia sono in partenza per Marrakech, Uster e Zagabria. Quello in programma in Marocco è uno dei Grand Prix (con 443 atleti di 67 nazioni) che sono stati dichiarati ‘aperti’ dalla direzione tecnica e sono sedici gli atleti che intendono approfittarne, Diego Rea (60), Matteo Piras (66), Leonardo Casaglia, Emanuele Bruno (73), Domenico Di Guida (90), Francesca Giorda, Sofia Petitto (48), Giulia Pierucci, Martina Castagnola (52), Martina Lo Giudice (57), Carola Paissoni, Alessandra Prosdocimo (70), Melora Rosetta, Linda Politi (78), Elisa Marchiò, Eleonora Geri (+78). In Svizzera invece, è in programma l’Uster Senior European Cup con 371 atleti di 26 nazioni e, fra i 55 italiani, c’è chi si è iscritto anche a Marrakech. La partecipazione italiana più numerosa però, almeno a livello dei dati di iscrizione, è quella per l’European Cadet Cup a Zagabria, un appuntamento diventato imperdibile per gli under 18 italiani con ambizioni internazionali, che non sono pochi. In quest’occasione, fra i 773 atleti di 34 nazioni gli italiani iscritti sono ben 69. Domani mattina a Nymburk invece, il gruppo degli atleti italiani sosterrà l’ultimo allenamento prima di rientrare in patria e proseguire la preparazione per i prossimi appuntamenti. Con Francesco Bruyere e Roberto Meloni, gli atleti sono Odette Giuffrida, Edwige Gwend, Maria Centracchio, Alice Bellandi, Manuel Lombardo, Matteo Medves, Fabio Basile, Giovanni Esposito, Antonio Esposito, Nicholas Mungai, Salvatore D’Arco, ai quali si sono uniti anche Biagio D’Angelo, Carmine Di Loreto, Martina Greci, Lucia Tangorre, Giulia Caggiano, Luca Ardizio, Giorgia Stangherlin, arrivati in repubblica ceka per proprio conto. “Nymburk è sempre di buon livello – ha detto Edwige Gwend - considerando poi che a breve parteciperemo al Grand Slam a Ekaterimburg ci stiamo anche gestendo in modo da arrivarci nella forma giusta”. “Sono contenta di essere qui – ha aggiunto Maria Centracchio - questo stage, come tutti gli OTC, è un’occasione importante per confrontarsi con atleti di alto livello e quindi migliorarsi. Il lavoro procede regolarmente, è duro ma necessario”. “Contento di questo stage – ha detto invece Manuel Lombardo - sto lavorando molto in vista dei prossimi appuntamenti. Ieri ad esempio sono riuscito a confrontarmi con 73 kg top level come Orujov e Mogushkov. Il prossimo appuntamento per me è a Tbilisi, quindi non mi sto risparmiando e sento che il lavoro è quello giusto”.
Judo e Fisdir, buona la prima!
Quella vissuta domenica scorsa, nell’ambito del campionato italiano cadetti di judo, è stata un’esperienza speciale. Ed anche se più di qualche sopracciglio si era alzato a fronte della prospettiva di una commistione di gare in occasione della manifestazione tricolore più affollata di tutte, le cose sono andate. E per chi ha avuto il piacere e la sensibilità di prestare attenzione a cos’è accaduto sul tatami che è stato riservato ai ragazzi della FISDIR domenica, può permettersi di dire anche che le cose sono andate bene. Perché le cose che, su quel tatami, si sono potute vedere sono state tutte belle. Alcune sorprendenti, altre straordinarie, ma tutte molto belle. Con la sensibilità e l’attenzione più appropriate si sono colti aspetti e dettagli che rendono lo sport quel luogo speciale che può salvare il mondo e per il quale vale la pena d’impegnarsi. Aspetti e dettagli che talvolta si perdono di vista, trasformando così lo sport in qualcos’altro, che purtroppo non è poi così speciale. Le ragazze ed i ragazzi della FISDIR, 52 in tutto, disputando il loro campionato contemporaneamente alle nostre ragazze under 18 hanno raccontato di loro, della gioia e della titubanza, dell’entusiasmo e delle paure, di un judogi portato con piacere e non per piacere. Quei 52 ragazzi non sono venuti nel PalaPellicone per vincere, perché la vittoria è fare judo, la vittoria è stare insieme.
Chi è la FISDIR. Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali, è la Federazione Sportiva Paralimpica cui il CIP (Comitato Italiano Paralimpico) ha demandato la gestione, l’organizzazione e lo sviluppo dell’attività sportiva per gli atleti con disabilità intellettiva e relazionale. Il CIP, riconosciuto nel 2017 quale Ente Pubblico, alla stregua del CONI per lo sport olimpico, ha il compito di garantire la massima diffusione dell’idea paralimpica ed il più proficuo avviamento alla pratica sportiva delle persone disabili. Ad esso spetta dunque il compito di regolare e gestire tutte le attività sportive riservate ad atleti disabili fisici, intellettivi e sensoriali. Ad oggi il CIP riconosce oltre quaranta entità sportive, tra federazioni paralimpiche, discipline paralimpiche, enti di promozione paralimpica ed associazioni benemerite paralimpiche. Tra le Federazioni Sportive Paralimpiche si sviluppa l’attività della Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale. La costituzione è avvenuta IL 22 Febbraio 2009 con la definitiva trasformazione del Dipartimento 9 del CIP in Federazione Sportiva Paralimpica. Dal 2009 al 2017 l’acronimo FISDIR indicava Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale, nominativo modificato dall’ultima assemblea straordinaria che ha espresso la volontà di mettere in risalto il valore della parola paralimpica, a testimonianza della chiara appartenenza al mondo sportivo paralimpico gestito dal Comitato Italiano Paralimpico.
Gli obiettivi. Una pratica sportiva «normalizzata» che offra opportunità di confronto agli atleti con disabilità intellettiva in un quadro di riferimento prevalentemente sportivo. Un’attività che recepisca i regolamenti tecnici propri delle discipline con adattamenti minimi derivanti dalle specifiche necessità degli atleti. Lo sport deve favorire la completa autonomia dell’atleta, presupposto per una reale integrazione nel modo sportivo dei «normodotati». La filosofia che accompagna la sua azione dunque si basa sul concetto di “pratica sportiva normalizzata” nella convinzione che lo sport migliora la qualità della vita ed è in grado di esaltare le capacità individuali se praticato in forma compiuta, cioè secondo le regole che gli sono proprie. D’altronde le persone con disabilità intellettiva e relazionale sono membri a pieno titolo della società e come tali devono essere soggetti ai medesimi diritti, opportunità e regole degli altri.
Andrea Regis terzo a Varsavia, Team Italia all’EJU OTC a Nymburk
Con un bel terzo posto ottenuto nell’European Open a Varsavia (291 atleti, 35 nazioni), Andrea Regis ha fatto sentire anche la sua voce nella categoria degli 81 kg. Quattro vittorie su Naor Mamistvalove (Isr), Robert Rajkai (Hun), Naim Huseynov (Aze) e Dmitrijs Fedosejenkovs (Lat), quindi la semifinale con il croato Dominik Druzeta, “ho perso un po’ la testa – ha detto Andrea Regis - dopo l’ippon che mi è stato dato e poi tolto” e la finale per il bronzo vinta su Afig Safarli (Aze). “Sono molto contento per questa medaglia – ha aggiunto Andrea - mi apre, spero, qualche chance per competere a più alto livelli ed avere così l’opportunità di ricavarmi uno spazio in una categoria che, in Italia, è già pienissima, con tanti atleti forti”. La prima squadra è partita oggi per Nymburk, in repubblica Ceka, dov’è iniziato l’EJU OTC Going for Gold al quale il team azzurro, guidato da Francesco Bruyere e Roberto Meloni, prende parte fino a venerdì 8 marzo con gli atleti Odette Giuffrida, Edwige Gwend, Maria Centracchio, Alice Bellandi, Manuel Lombardo, Matteo Medves, Fabio Basile, Giovanni Esposito, Antonio Esposito, Nicholas Mungai, Salvatore D’Arco.
Tricolori cadetti femminili e Fisdir, oggi ha vinto l’emozione!
L’Akiyama Settimo Torinese ha vinto anche la classifica per società del campionato italiano cadetti femminile e, subito dopo, si sono classificate Fitness Club Nuova Florida e Banzai Cortina. Tutte brave le 279 ragazze che sono salite sul tatami oggi nel PalaPellicone a Ostia, ma ci sono state anche altre emozioni in questa prima domenica di marzo perché, uno dei sei tatami, ha avuto dei protagonisti davvero speciali, che hanno goduto di un palcoscenico altrettanto speciale. Per la prima volta il PalaPellicone ha ospitato il Campionato Italiano Fisdir, federazione dedita alla disabilità intellettivo relazionale. Una cinquantina le ragazze ed i ragazzi che si sono impegnati ed è stato fortissimo il messaggio che da quel tatami è partito, mentre tutt’intorno continuava il consueto corollario dell’altra gara. Le premiazioni sono state a loro volta speciali e sono state effettuate da Rosalba Forciniti ed Elio Verde che, nell’occasione, hanno ricevuto il riconoscimento del sesto dan, mentre a margine della manifestazione c’è stato l’incontro fra Marco Borzacchini e Domenico Falcone, i presidenti FISDIR e FIJLKAM, al termine del quale hanno annunciato la condivisione su un protocollo d’intesa. Queste le classifiche complete del Campionato Italiano FISDIR e, di seguito, tutte le atlete salite sul podio ed il commento delle campionesse.
FISDIR
(PR/M/1P/60): 1) Andrea Muratore (Sport 21 Sicilia), 2) Alessio Trischitta (Kodokan Gordiani)
(PR/M/1P/66): 1) Alessandro Sbordoni (Kodokan Gordiani)
(PR/M/1P/73): 1) Amedeo Meucci (Fight Accademy)
(PR/M/2P/55): 1) Nicolò Mazza (Kodokan Gordiani)
(PR/M/2P/60): 1) Luca Esposito (Sekai Budo Pordenone)
(PR/M/2P/73): 1) Luca Dal Bo (Sekai Budo Pordenone)
(PR/M/2P/81): 1) Luciano Cannito (Fight Accademy), 2) Andrea Morello (Sekai Budo Pordenone)
(PR/M/2P/100): 1) Francesco Falchi (Kodokan Gordiani)
(PR/F/1P/60): 1) Linda Travaglini (Fight Accademy)
(PR/F/2P/42): 1) Sara Galiotta (Kodokan Gordiani)
(PR/F/2P/55): 1) Chiara Colletta (Kodokan Gordiani)
(PR/F/2P/60): 1) Raffaella Musardo (Kodokan Gordiani), 2) Luana Cattaruzza (Sekai Budo Pordenone)
(PR/F/2P/66): 1) Caterina Lulli (Kodokan Gordiani)
(PR/F/2P/81): 1) Isabella Biancat (Sekai Budo Pordenone)
(PR/F/2P/100): 1) Rosa Capone (Sekai Budo Pordenone)
(AGON/F/78): 1) Marilena Cianci (Fight Accademy)
(AGON/F/70): 1) Lucrezia Salsi (Judo Ravenna)
(AGON/F/63): 1) Elisa Viva (Fight Accademy)
(AGON/F/57): 1) Martina Tomba (Ph Biellese)
(AGON/F/52): 1) Gabriela Sufincu (Judo Ravenna), 2) Jennifer Battaglia (Fight Accademy)
(AGON/M/+100): 1) Beniamino Lombardo (Judo Club 21 Torino), 2) Simone Dell’Arso (Judo Club 21 Torino)
(AGON/M/100): 1) Giammarco Crisante (Fight Accademy), 2) Michael Menozzi (Judo Ravenna)
(AGON/M/73): 1) Francesco Verrengia (Ph Biellese), 2) Tommy Crosara (Judo Club 21 Torino), 3) Danilo Brunetto (Judo Ravenna) e Andrea Forte (Kodokan Gordiani), 5) Guerino De Luca (Fight Accademy)
(AGON/M/90): 1) Riccardo Solimes (Fight Accademy), 2) Simone Squarcia (Judo Ravenna)
(AGON/M/81): 1) Davide Barboni (Judo Ravenna), 2) Mirco Brighi (Judo Ravenna), 3) Riccardo Di Nicola (Kodokan Gordiani) e Gioele Rizzetto (Sekai Budo Pordenone)
(AGON/M/55): 1) Francesco Gliubizzi (Sport 21 Sicilia), 2) Gabriele Zarbo (Special Boys)
(AGON/M/66): 1) Gabriele Ippolito (Sport 21 Sicilia), 2) Davide Migliore (Special Boys), 3) Paolo Pecoraro (Sport 21 Sicilia) e Lorenzo Cascelli (Kodokan Gordiani), 5) Raul Cornea (Judo Ravenna) e Salvatore Cosentino (Sport 21 Sicilia)
FIJLKAM
40: 1) Chiara Antonina Dispenza (Hydra Sport), 2) Lucrezia Tantardini Judo Castelletto), 3) Vittoria Tassone (Dlf Alessandria)
Il commento della campionessa: “Dire che sono contenta di questo risultato è poco. – ha detto Chiara Antonia Dispenza - Sono felicissima di aver raggiunto questo obiettivo della cintura nera, ma è soltanto l’inizio! Ringrazio i miei Maestri Marco e Fabrizio Fantauzzo, la mia Famiglia e i miei Compagni che mi sostengono in questo bellissimo percorso di sport e di vita!”.
44: 1) Asia Avanzato (Fitness Club Nuova Florida), 2) Giulia Ghiglione (Akiyama Settimo), 3) Emma Stoppari (Ginnastica Triestina) e Asia Sassi (Center Parma)
Il commento della campionessa: “Sono molto contenta di come è andata questa gara. – ha commentato Asia Avanzato - Ero molto concentrata e mi sentivo sicura di me, ma non mi aspettavo di arrivare prima. Vincere per me è stata una grande soddisfazione e ora il mio obiettivo è di ottenere un risultato altrettanto buono nelle prossime gare”.
48: 1) Carlotta Avanzato (Fitness Club Nuova Florida), 2) Giulia Carna (Hydra Sport), 3) Chiara Zuccaro (Banzai Cortina Roma) e Assunta Scutto (C.S.Sociale G. Maddaloni)
Il commento della campionessa: “Sono molto felice di come è andata questa gara. – è stato il commento di Carlotta Avanzato - Oggi mi sentivo carica e determinata a portare a casa questo titolo, perchè mi sto allenando forte in questo periodo e sto facendo molti sacrifici. Da domani si ricomincia a lavorare con la testa bassa in vista delle prossime gare”.
52: 1) Veronica Toniolo (Ginnastica Triestina), 2) Cindy Passochiuso (Airon Judo 90), 3) Martina Santillo (Shihan Sermoneta) e Micaela Sciacovelli (Kanku Dai)
Il commento della campionessa: “Quella di oggi è una tappa importante per questa stagione – ha detto Veronica Toniolo - sono contenta del risultato che dedico alla mia famiglia e ai miei compagni di palestra; ora mi concentro sui prossimi obiettivi per affrontare la stagione al meglio”.
57: 1) Sara Lisciani (Banzai Cortina Roma), 2) Antonietta Palumbo (Star Judo Club), 3) Emilia Simeoli (Gym Art) e Agnese Zucco (Equipe Feltre 2007)
Il commento della campionessa: “Sono contenta di questa medaglia d’oro – ha detto Sara Lisciani - è da tanto che l’aspettavo... ora punto ad altri obiettivi. Ringrazio la mia società Banzai Cortina e in particolare Mattia Miceli ed anche la mia famiglia”.
63: 1) Thauany David Capanni Dias (Preneste Castello), 2) Sara Corbo (Nippon Club Pomezia), 3) Carlotta Zeme (Dlf Alessandria) e Giulia Frosoni (Centro Scuole Judo)
Il commento della campionessa: “Sono arrivata in Italia sei mesi fa ed è il mio primo campionato italiano – ha detto Thauany David Capanni Dias - sono molto felice di aver vinto la gara e di aver conquistato la cintura nera, che è sempre stato un mio sogno. Ringrazio il Judo Club Preneste che mi ha accolto come una famiglia e mi ha preparato in modo professionale”.
70: 1) Ludovica Franzosi (Akiyama Settimo), 2) Matilde Notti (Accademia Alessandria), 3) Vincenza Amendola (Kodokan Lucania) e Alessia Beolchi (Fitness Club Nuova Florida)
Il commento della campionessa: “Sono contenta per com’è andata oggi – è stato il commento di Ludovica Franzosi - sapevo di poter fare bene anche se non mi aspettavo di arrivare così in alto... ora ho capito che tanto allenamento è la strada migliore per vincere. Ringrazio per questa vittoria mia mamma, la mia famiglia e l’Akiyama Settimo”.
+70: 1) Asia Tavano (Sport Team Udine), 2) Irene Caleo (Judo Carrara), 3) Erica Simonetti (Akiyama Settimo) e Ilenia Damato (Skorpion Team Eboli)
Il commento della campionessa: “Sono molto contenta di questo risultato – ha affermato Asya Tavano - sono tre anni che aspetto questo momento preparato con convinzione durante gli allenamenti, oggi sono riuscita a dare il massimo, incontro per incontro ed il risultato è arrivato. Ringrazio i miei allenatori e la mia famiglia per avermi portata qui”.
Tricolori cadetti maschili, vince l’Akiyama Settimo
L’Akiyama Settimo Torinese ha vinto la classifica per società del campionato italiano cadetti maschile disputato nel PalaPellicone a Ostia. È stata una gara impegnativa per tutti, con 462 atleti impegnati su sei tatami che, alla fine, ha premiato nove nuovi campioni d’Italia e le tre migliori società che, assieme all’Akiyama, sono state Nippon Club Napoli al secondo posto e Banzai Cortina Roma al terzo. Di seguito tutti gli atleti saliti sul podio ed il commento dei vincitori.
46: 1) Nicolò Busia (Akiyama Settimo), 2) Simone Gonini (Fitness Club Nuova Florida), 3) Manuel Parlati (Nippon Napoli) e Daniele Piras (Centro Scuole Judo)
Il commento del vincitore: “Un anno di lavoro intenso, insieme ai miei tecnici Pierangelo e Massimo Toniolo e Paolo Segontino mi hanno portato a diventare campione italiano. So che non è un punto di arrivo, ma è un punto di partenza con nuova consapevolezza. Un ringraziamento va anche ai miei compagni di palestra e ai miei uke che mi hanno aiutato a crescere. Oggi è stata una gara difficile, con molti avversari di alto livello, ma grazie alla mia determinazione e alla voglia di vincere ho ottenuto questo risultato. Un riconoscimento speciale va ai miei genitori che mi hanno supportato fin dell'inizio e mi hanno spronato nei momenti più difficili”.
50: 1) Flavio Petruzzelli (Akiyama Settimo), 2) Thomas Scatolino (Akiyama Settimo), 3) Matteo Iamundo (Judo Vanzago) e Antonio Tozza (Accademia Torino)
Il commento del vincitore: “Sono molto soddisfatto di aver vinto per la seconda volta un campionato d’Italia. Dedico questa vittoria a tutti i maestri e compagni di squadra dell’Akiyama, i miei genitori e la famiglia che mi sostengono ogni giorno”.
55: 1) Giuseppe De Tullio (Team Iacovazzi), 2) Cristian Miceli (Banzai Cortina Roma), 3) Federico Malagodi (Fitness Club Nuova Florida) e Salvatore Arcaria (Titania Club Catania)
Il commento del vincitore: “Sono molto soddisfatto e contento per il risultato ottenuto, cercherò di migliorare sempre in tutto quello che faccio. Nella vita bisogna credere sempre in sé stessi”.
60: 1) Marco Finocchio (Airon Judo 90), 2) Alexandru Comerzan (Isao Okano Club 97), 3) Ciro De Luca (Nippon Napoli) e Simone Aversa (Banzai Cortina Roma)
Il commento del vincitore: “Sono molto contento per come è andata la gara: ci ho sempre creduto, dal primo all'ultimo incontro ed è andata al meglio; ringrazio il mio Maestro Corrado Bongiorno che ogni giorno mi allena e mi supporta e Angelo Pantano che oggi mi ha aiutato e seguito in tutta la gara”.
66: 1) Samuel Salvo (Akiyama Settimo), 2) Giuseppe Pio Placino (Nippon Napoli), 3) Gennaro Guarino (Nippon Napoli) e Paolo Faccio (Kumiai)
Il commento del vincitore: “Questo risultato non me lo aspettavo: sono rientrato in gara oggi dopo un infortunio che mi ha tenuto fermo quattro mesi. Ringrazio i miei maestri, la mia famiglia, i mei compagni e questa medaglia la dedico a me stesso”.
73: 1) Daniil Lupu (Center Parma), 2) Luigi Centracchio (Champion Sport Team), 3) Gabriele Sammartino (Judo Preneste Castello) e Giovanni Febi Fedi (Airon Judo 90)
Il commento del vincitore: “Ringrazio il mio maestro perché è sempre stato vicino a me e insieme siamo arrivati qui. Ringrazio la mia ottima società, che mi ha permesso di arrivare e di vincere: è un risultato che non mi aspettavo, ma oggi qui sono sul gradino più alto del podio”.
81: 1) Nosa Bright Maddaloni (Css G. Maddaloni), 2) Orazio Bucolo (Titania Club Judo), 3) Francesco Basso (Accademia Torino) e Francesco Ceglie (Ginnastica Angiulli)
Il commento del vincitore: “Sono molto felice di questa vittoria: la dedico a mio papà e spero tanto di arrivare in alto. Ringrazio tutti gli amici e i compagni di palestra che mi hanno sostenuto”.
90: 1) Daniele Accogli (Banzai Cortina Roma), 2) Ciro Sarnelli (Cs Pomilia), 3) Simone Pensa (Judo Insieme) e Christian Sagunti (Centro Sportivo Giovanile)
Il commento del vincitore: “Sono felice di aver conquistato questo titolo. Ringrazio il Banzai Cortina: stiamo facendo un buon lavoro e siamo pronti per gli obiettivi futuri. Per finire ringrazio la mia famiglia e la mia ragazza!!”.
+90: 1) Jean Carletti (Judo Camerano), 2) Lorenzo Rossi (Sakura Arma di Taggia), 3) Andrea Fondelli (Judo Incisa) e Eros Papi (Sekai Budo Pordenone)
Il commento del vincitore: “Sono contento della vittoria: è un anno che comincia bene! Ringrazio i miei allenatori, perché è grazie a loro se sono qui… il prossimo appuntamento sarà all’estero e speriamo che le cose proseguano in questo modo”.
A Praga e Varsavia due Continental Open per 16 atleti
Sono sedici gli atleti italiani che domani e domenica saliranno sui tatami delle Continental Open in programma a Praga per le categorie femminili ed a Varsavia per quelle maschili. Si tratta rispettivamente di Giulia Santini (48), Federica Silveri (52), Giulia Caggiano (57), Martina Greci (63), Ilaria Qualizza (70), Melora Rosetta, Lucia Tangorre (78) che saranno impegnate in repubblica Ceka (187 atlete-31 nazioni), Biagio D’Angelo (60), Samuele Fascinato, Carmine Di Loreto (66), Rene Villanello (73), Andrea Regis (81), Davide Pozzi, Federico Cavanna (100), a loro volta impegnati in Polonia (308 atleti-38 nazioni). “È la rampa di lancio per i Grand Prix – ha detto il coach azzurro Francesco Bruyere - le Open sono sempre un’ottima occasione per misurarsi al massimo livello internazionale, competizioni sempre molto numerose a cui prendono parte anche atleti top level. Il movimento italiano, anche in questo caso, è ben rappresentato da atleti forti che parteciperanno a Varsavia e Praga e l’augurio per tutti, è di potersi esprimere al meglio”.
Al PalaPellicone per i campionati italiani cadetti e FISDIR
Sabato e domenica il PalaPellicone accoglie la classe dei cadetti, ed all’appuntamento con il tricolore 2019 sono iscritti 657 atleti in rappresentanza di 283 società sportive. Si tratta, come di consueto, del campionato italiano più partecipato in assoluto e le gare si svolgono su cinque tatami con le categorie maschili in programma il sabato a partire dalle 9 con 46, 55, 60, 90 e +90 kg e dopo le 12 con 50, 66, 73 e 81 kg. La domenica le gare femminili inizieranno alle 9 con 40, 52, 63, 70 kg e, dopo le 11, con 44, 48, 57 e +70 kg, ma con uno dei cinque tatami che sarà riservato al campionato italiano FISDIR. La FISDIR, Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali, è l’organo cui il Comitato Italiano Paralimpico ha demandato gestione, organizzazione e sviluppo dell’attività sportiva per gli atleti con disabilità intellettiva e relazionale. “Si tratta di un discorso che è stato aperto meno di un anno fa dal Presidente Fisdir, Marco Borzacchini – ha spiegato il Presidente Domenico Falcone – al quale ci siamo sentiti di dare attenzione per diversi motivi e, non ultimo, l’interesse per la formazione dei nostri tecnici che operano anche in quest’ambito. Ci siamo resi disponibili ad accogliere questi ragazzi ed offrire loro un contesto che possa essere anche gratificante, ma certamente attento e sensibile quale è quello, particolarmente sentito, degli under 18”. Il campionato italiano, che è giunto all’undicesima edizione, è gestito completamente dalla Fisdir che l’ha affidata all’ASD Kodokan Gordiani e con la partecipazione di 51 atleti che saranno divisi in promozionali (21) ed agonisti (30) in rappresentanza di otto società, Judo Ravenna, Judo Club 21 Torino, Kodokan Gordiani, Sekai Budo Pordenone, Sport 21 Sicilia, Fight Academy, Biellese Special Boys.
Analisi-Dusseldorf, 13 azzurri superano quota mille
Nel mese di marzo che sta per iniziare sono ben cinque gli appuntamenti in agenda per la corsa alla qualificazione olimpica. In ordine cronologico si tratta di due Continental Open il 2-3 marzo, a Varsavia uomini, Praga donne, poi dall’8 al 10 il Grand Prix a Marrakesh, quindi un altro Grand Slam, ed è il terzo, ad Ekaterinburg dal 15 al 17 e, per finire (il mese di marzo, ben inteso) dal 29 al 31 c’è il Grand Prix a Tbilisi. Potrebbero essere circa una sessantina gli atleti che si metteranno in gioco almeno in uno di questi appuntamenti, qualcuno lo farà in due, ma ciò che ormai appare con evidenza è che, si tratti di Open, Grand Prix o Grand Slam, l’Italia ha trovato la chiave giusta per ‘leggere’ ed ‘interpretare’ queste gare ad ‘alta tensione’. Il Grand Slam a Dusseldorf, che si è concluso domenica, è stata un’ulteriore conferma, perché se la qualità e la frequenza dei risultati ottenuti sono la risposta alla domanda ‘a che punto siamo arrivati?’, la modalità di combattere degli azzurri, intensa, generosa e intraprendente, sta rispondendo ad un’altra domanda: ‘dove possiamo arrivare?’. È vero che ci sono un’infinità di variabili che possono condizionare un risultato, ma è altrettanto vero che quando si opera in un clima positivo e di fiducia, si possono realizzare anche cose che non si sarebbero nemmeno immaginate. Quante piacevoli sorprese hanno regalato gli azzurri nel corso delle gare più recenti? Quante ne stanno regalando ad ogni appuntamento indipendentemente dal numero di medaglie che poi si ottengono? E non è il caso di prendere l’esempio della vittoria di Manuel Lombardo su Hifumi Abe a Parigi, ci mancherebbe, quello è stato un fatto che ha sorpreso il mondo intero, ma la condotta di gara di Giovanni Esposito, Christian Parlati, Giuliano Loporchio, Vincenzo D’Arco, Martina Lo Giudice, Maria Centracchio, Carola Paissoni, Giorgia Stangherlin, per citare soltanto chi ha gareggiato adesso a Dusseldorf e non ha ottenuto un piazzamento, merita un’attenzione diversa dalla lettura del risultato, vinto-perso. In ogni singolo incontro degli azzurri c’è un’anima nuova e vincente. “Credo che più vinci, più riesci a vincere. Si è innescato un bel circolo virtuoso che fa bene a tutti”, ha detto venerdì scorso Martina Lo Giudice. Un bel circolo virtuoso che ha portato anche 13 azzurri al di sopra della quota 1000, soglia ‘psicologica’ della classifica mondiale che, a 514 giorni dall’inizio delle Olimpiadi, vuol dire soltanto che tutto è possibile.
Oro a Bruxelles per la coppia Tarabelli-Tarabelli nel Ju no kata
Giovanni Tarabelli ed Angelica Tarabelli si sono classificati al primo posto nel Ju no kata a Bruxelles, in occasione dell’EJU Kata Tournament Marcel Clause, che ha registrato la partecipazione di 80 coppie. Quella d’oro nel Ju no kata è stata l’unica medaglia conquistata dal team italiano, mentre altre tre coppie si sono qualificate per la fase finale. Le classifiche. Nage: 1) Fabrice Cardia-Ludovic Germa (Fra), 2) Erik Faes-Niels Neumann (Ned); Katame: 1) Nicolas Gilon-Jean-Philippe Gilon (Bel), 2) Juan Pedro Goicoechandia-Roberto Villar (Esp), 3) Miriam Sikora-Christian Steinert (Ger), 6) Paolo Giovanni Dorigo-Matteo Dorigo (Ita); Kime: 1) Michel Jeuffroy-Laurent Jeuffroy (Fra), 2) Gregory Marques-Stephane Bega (Fra), 3) Gregory Rieffel-Philippe Leger (Fra); 5) Enrico Tommasi-Giulio Gainelli (Ita); Ju no: 1) Giovanni Tarabelli-Angelica Tarabelli (Ita), 2) Zoran Grba-Sandra Ursicic (Cro), 3) Mathieu Coulon-Carole Heras (Fra), 6) Marco Durigon-Benedetta Romeo (Ita); Goshin Jutsu: 1) Yves Engelen-Dimitri Closset (Bel), 2) Juana Maria Puigserver Sanso-Llorenc Gaya Puigserver (Esp), 3) Romuald Herman-Geofrey Van Heck (Bel)